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Redazione TirrenoNews

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Primo Greganti fu uno dei protagonisti di mani Pulite. Una pelle dura che sopravvive da decenni e che si reinventa secondo gli inquirenti come colui che «copriva e proteggeva le cooperative» anche grazie alla «saldatura» fra lui e Frigerio attraverso la quale si «proteggevano le imprese riconducibili a tutti gli schieramenti politici»

Una inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto della Dda di Milano, Ilda Boccassini e dai pm Claudio Gittardi e Antonio D'Alessio.

Alla base dell’indagine ci sarebbero intercettazioni e riscontri di rapporti tra ambienti della sanità lombarda e uomini legati alla ’ndrangheta.

Duecento uomini della guardia di finanza impegnati

90 perquisizioni emesse ed eseguite

30 indagati tra cui l'ex ad di Sogin la società del Tesoro responsabile della bonifica e riconversione tra gli altri degli ex siti nucleari italiani di Saluggia, Caorso e Trino Vercellese

Ipotizzati i reati di associazione per delinquere, turbativa d'asta, rivelazione ed utilizzazione di segreti d'ufficio e traffico di influenze nell'ambito di appalti pubblici.

Ed ecco gli arrestati

Primo Greganti, storico esponente del Pci coinvolto in Mani Pulite

Angelo Paris, direttore della pianificazione acquisti di Expo 2015,

Sergio Catozzo intermediario

Enrico Maltauro imprenditore

Gianstefano Frigerio ex parlamentare della Democrazia cristiana

Luigi Grillo l'ex parlamentare di Forza Italia

Agli arresti domiciliari Antonio Rognoni, ex dg di Infrastrutture Lombarde, già arrestato nelle scorse settimane nell'ambito di un'altra inchiesta con al centro una serie di irregolarità negli appalti delle più importanti opere pubbliche in Lombardia, tra cui anche alcune gare relative all'Expo.
Nessuna sorpresa se il M5S vincerà le prossime elezioni come nessuna sorpresa per il ruolo della politica nel governo delle cooperative.

Un filone sembra da seguire in tutta Italia

Denunciato sindaco Montepaone per una discarica abusiva

Giovedì, 08 Maggio 2014 22:58 Pubblicato in Catanzaro

Montepaone 8 maggio. Una discarica abusiva è stata sequestrata a Montepaone (Catanzaro), su un terreno di proprietà comunale, con la conseguente denuncia del sindaco di Montepaone, Francesco Froio.

L'operazione è stata portata al termine dal Corpo forestale dello Stato, reparto di San Vito sullo Jonio. Il personale ha, infatti, scoperto un'area di circa 250 metri quadri situata in via Campanella adibita a discarica abusiva. 

L'area è di proprietà comunale ed al suo interno presenta rifiuti di ogni genere, pericolosi e non, ma utilizzata anche per la combustione di residui vegetali, rifiuti solidi urbani e altro.

Il sindaco è stato denunciato per gestione illegale di rifiuti e discarica non autorizzata.

Il Corpo forestale ha scoperto un'area comunale adibita a discarica abusiva.

Per questo è stato deferito il primo cittadino

Gioia Tauro 8 maggio.- Salvatore Costa, di 19 anni, di San Ferdinando, è stato arrestato dagli agenti del Commissariato di Ps di Gioia Tauro.

Era partito su un pullman di linea diretto al nord con 10 chili di marijuana.

La Polizia blocca il pullman e lo fa dirigere nel piazzale della Scuola di polizia di Vibo Valentia.

Qui giunti gli agenti fanno scendere i passeggeri.

Poi i passeggeri sono invitati uno alla volta e ritirare i propri bagagli.

L'unico a non ritirare nulla è stato il giovane Salvatore Costa che è stato arrestato perché nei bagagli rimasti c’erano 10 kg di marijuana( Ansa)

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