Redazione TirrenoNews
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Siamo rimasti impressionati dalla tecnologia imperversante nella nostra cittadina.
In particolare dalle fototrappole, cioè dalle macchinette che vengono nascoste per filmare coloro che sversano abusivamente i rifiuti.
Certo ci vuole fortuna a pizzicarli.
Infatti, proprio oggi abbiamo visto sulla statale 18 i vecchi materassi e divani abbandonati ai lati della strada e siccome non c’era la foto trappola siamo certi che non son state elevate contravvenzioni.
E’ un apparecchio che va di moda e che sostituisce gli , a tal punto, inutili macrovisori che un tempo erano vantati come la soluzione alla lotta agli inquinatori e che invece( salvo dimostrata contraria informativa) non ha dato risultati.
E forse non basta!
Forse arriveremo anche ai droni . Magari a quelli notturni se non addirittura alle Gadit!
Giocando, però, sulle parole ci stiamo dilettando a fotografare le tante altre trappole che ci sono nella nostra cittadina.
Questa per esempio è la foto del marciapiede antistante la Chiesa Madre
Il marciapiedi si è alzato rispetto al cordolo o viceversa il cordolo si è abbassato rispetto al marciapiede.
Non lo sappiamo per certo.
L’unica cosa certa è che si tratta di una trappola che in particolare di notte è scarsamente avvertibile e può creare problemi agli utenti.
Chissà che una di queste foto trappole sia installata nei pressi della Chiesa Matrice per filmare chi cadrà per scendere dal marciapiede?
Certo che è possibile, ma a chi sarà poi fatta la relativa contravvenzione?
Lo scorso 2 agosto alcuni docenti calabresi hanno chiesto al governatore della Calabria Mario Oliverio un incontro per partecipare una mozione per sollevare la questione di legittimità della riforma della scuola di cui alla Legge 107/2015 che, a loro giudizio, presenta evidenti profili di incostituzionalità.
Una richiesta rimasta senza il positivo esito sperato
E così ieri , giorno di ferragosto, i docenti calabresi hanno depositato ufficialmente la mozione in Consiglio Regionale perché sia adita la Corte Costituzionale contro la Riforma della Scuola del Governo Renzi.
Ed hanno anche chiesto al presidente del Consiglio Regionale, Nicola Irto, di inserire il punto all’ordine del giorno della seduta del 31 agosto.
Sostengono infatti che la mozione debba essere inserita con urgenza, poiché il 13 settembre 2015, scadranno i termini per la proposizione del ricorso da parte della Regione Calabria.
I docenti proseguono che “Questa Riforma della scuola lede le competenze regionali ed è un oltraggio alla Costituzione, di cui tradisce numerosi principi.
In particolare si individuano violati gli articoli 3 e 33 della costituzione laddove non viene garantito il diritto allo studio e la libertà di insegnamento nel momento in cui tale diritto dipenderà dalle disponibilità economiche degli enti locali, sui quali graverà parte della gestione delle attività scolastiche, e dagli orientamenti dei dirigenti scolastici, che proprio in virtù dei “super poteri” di cui saranno investiti, potrebbero anche essere portati a scavalcare i ruoli e le competenze delle stesse amministrazioni regionali.
Ma la riforma avrebbe ripercussioni notevoli anche sul piano sociale ed economico della regione, laddove l’esodo di massa al quale sono di fatto stati costretti i precari con il ricatto dell’immissione in ruolo, genererà un disfacimento dei nuclei familiari, specie ove vi siano casi di disabilità non più tutelati dalla 104, e una notevole perdita di gettito fiscale e contributivo andando di fatto a ledere le competenze regionali in materia di "coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attività culturali", di cui all'art. 117 della Costituzione”.
Saprà Oliverio aiutare gli insegnanti andando contro Renzi ? Disperiamo che sia possibile!
Li abbiamo sentito per telefono.
Sono al lavoro sotto il coordi namento della Protezione civi le regionale
Il loro motto è “Fatti, non parole”.
Ed infatti sono lì dove servo no.
Di chi parlia mo?
Di Viano di Puglia, Eugenio Mannarino, Linda Morelli, Bossio Gianfranco e Mazzotta Fabio, a cui vanno i nostri complimenti.
Li chiamano “Angeli del fango”.
Sono lì sul posto con il Defender e con l’acqua minerale espressamente richiesta dalla Protezione civile regionale e la stanno distribuendo
Ma colgono anche l’occasione per visionare direttamente la grave situazione determinatasi , da un lato, per le piogge eccezionali e, dall’altro, per la insulsaggine della urbanistica che non tiene affatto conto della possibilità non teorica che simili piogge possono verificarsi in tutta Italia.
E certamente la calabra non resta esclusa da tale possibilità.
A tutti loro un “In bocca al lupo” da parte della redazione di Tirrenonews ed un buon ritorno.