Stamattina il Busento era bianco, bianco di schiuma.
Bianco e puzzolente .
“Molti cittadini hanno inviato segnalazioni e foto per capire cosa stia succedendo.
C’è chi la descrive come un bagnoschiuma e chi avverte un odore strano, quasi nauseabondo.
Lo strano liquame, da destare poi l’attenzione dei cittadini è diventato più evidente intorno a mezzogiorno.
Ma il fatto non è rimasto estraneo alle forze dell’ordine.
Sono all’opera i carabinieri della Forestale, la polizia provinciale e l’Arpacal per dare risposte e trovare la causa.
Di certo, sembra quasi impossibile che possa riferirsi alla normale schiuma che può formarsi in superficie soprattutto nel periodo primaverile, in corrispondenza di eventi meteorici: perché non è primavera, e non abbiamo la neve che tende a sciogliersi.
E’ pur vero che ieri il territorio è stato colpito dal mal tempo, ma oggi nel fiume la schiuma, ossia i residui trasportati dall’acqua, sarebbero dovuti essere rigorosamente di colore marrone.
In conclusione si potrebbe trattare di un possibile e probabile inquinamento generato dai tensioattivi, i classici componenti da sapone domestico o industriali e, nell’ultimo caso, considerati molto aggressivi.
Per le cause dobbiamo attendere che le forze dell’ordine preposte in queste ore ai controlli, riescano a capirne la causa, risalire all’origine e soprattutto all’autore. Tanti potrebbero essere i fattori che hanno determinato un simile avvenimento: immissione di liquami, immissione di acque reflue, immissione di detergenti, scarico di depurato e di conseguenza potrebbe trattarsi di un frantoio in cui hanno proceduto al lavaggio delle vasche, piccole attività industriali, una fogna saltata.
Per il momento la certezza è che nonostante ci sia un problema a monte, le forze dell’ordine sono già all’opera (testo Quicosenza, foto Iacchitè)
Ndr Chissà se anche la Procura di Cosenza renderà non fruibili i risultati dell’Arpacal, come è successo ad Amantea con i dati del Catocastro?