Forse è giunto il momento di qualche riflessione serena ma intensa sulla condizione degli immigrati in Italia, sulla necessità che vengano comunque sottoposti a controlli in specie se abbiano avuto già evidenze di comportamenti illeciti. Serve ben poco, infatti, che finiscano la propria esistenza nelle nostre carceri ed a spese dello stato italiano.
Dopo che a Milano il ghanese ha ucciso 3 incolpevoli italiani armato di un piccone ( ho provato per un attimo a pensare cosa avrebbe potuto fare con un’arma vera!), anche a Caserta, un libico con regolare permesso di soggiorno umanitario si scaglia contro le vetrine e i poliziotti con pietre e mazza di ferro.
Per fortuna era presente una pattuglia della polizia,che ha notato l'uomo, un ventottenne, il quale, dopo aver spostato al centro della strada i cassonetti dell’immondizia e un vaso di grosse dimensioni, in evidente stato di forte agitazione, si scagliava contro le vetrine dei negozi tentando di danneggiarle brandendo in mano una pietra, una sbarra di ferro e un pezzo di plastica.
All’intervento della seconda pattuglia, gli agenti hanno tentato di fermare il ventottenne, che, per eludere il controllo, prima ha bersagliato poliziotti e auto con diverse buste di rifiuti, poi li ha minacciati e aggrediti.
Nel corso della colluttazione un agente è stato colpito con la pietra ed un altro con la sbarra in ferro. Ambedue hanno dovuto far ricorso ai sanitari che hanno disposto prognosi di otto e quindici giorni.
I poliziotti, una volta neutralizzato, hanno arrestato l'immigrato con l'accusa di minacce, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. L'uomo è stato identificato anche grazie agli accertamenti fotodattiloscopici Afis effettuati in questura.