Redazione TirrenoNews
Dal 2005 la Redazione di TirrenoNews.Info cerca di informare in modo indipendente e veloce.
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
L’assessore regionale al lavoro Federica Roccisano lotta contro la disoccupazione.
Mercoledì, 26 Agosto 2015 16:30 Pubblicato in Basso TirrenoSe c’era bisogno di una prova che il PD lottava contro la disoccupazione ,eccola
Il nuovo assessore regionale al lavoro Federica Roccisano sta conducendo una serrata lotta contro la disoccupazione in Calabria
In realtà questa lotta l’ hanno fatto tutti, anche il precedente assessore al lavoro.
Ovviamente anche con la Roccisano si tratta di welfare non di lavoro vero e proprio
E sempre ovviamente venuta meno Calabria Etica di Pasqualino Ruberto e Vincenzo Caserta occorreva trovate e sono state trovate altre strade
E le strade sono le strutture degli assessori, quelle nelle quali chi lavora viene scelto per meriti politici.
Ecco cosa scrive Il Corriere di calabria:
“L’assessore al Lavoro sceglie i componenti della sua struttura alla Regione. Dentro segretari provinciali, consiglieri comunali e responsabili di circoli dem
E ora non si dica che Federica Roccisano non abbia a cuore le sorti dei colleghi di partito. L’assessore regionale al Lavoro ha provveduto a nominare i sei componenti della sua struttura speciale.
Sei collaboratori, cinque uomini e una donna, che arrivano tutti dall’universo dem.
Che, incidentalmente, è lo stesso partito dal quale arriva la più giovane esponente della giunta guidata da Mario Oliverio.
Il nuovo capostruttura è Pietro Prestinicola, funzionario del ministero dell’Economia, ex assessore al comune di Motta San Giovanni e non nuovo a questo tipo di esperienza: nel 2008 ha guidato lo staff che affiancava Demetrio Naccari Carlizzi (del quale faceva parte la stessa Roccisano) all’assessorato al Bilancio.
Alla voce segretario particolare troviamo due vecchie conoscenze del Pd calabrese: Luigi Guglielmelli e Giuseppe Dell’Aquila.
Il primo è attualmente il segretario del partito in provincia di Cosenza, il secondo è il presidente dei Giovani democratici calabresi oltre che il vicesegretario provinciale del Pd crotonese.
Roccisano ha deciso di avvalersi anche dell’apporto di due responsabili amministrativi.
Si tratta di Luca Lepore, giovane consigliere comunale del Pd di Aiello Calabro e che non avrà bisogno di molto tempo per adattarsi al nuovo incarico, essendo stato, nei mesi scorsi, uno dei collaboratori nominati dall’ex assessore al Lavoro Carlo Guccione.
L’altra casella di responsabile amministrativo sarà occupata da Nensi Spatari, segretario del circolo Pd di Mammola.
Arriva dal Pd (è già stato segretario del Pd di Bivongi) anche Antonello Alfarone.
Da qualche settimana ha sottoscritto un contratto di autista dell’assessore con delega al Lavoro e al Welfare”
Gravemente ustionato un odontotecnico per lo scoppio di una bombola di gas
Mercoledì, 26 Agosto 2015 15:47 Pubblicato inE’ accaduto a Pizzoni, nel Vibonese, dove una fuga di gas, secondo le indagini condotte dai carabinieri, si sarebbe determinata dal tubo di collegamento della bombola di gas anestetizzante usata dall’odontotecnico.
L’uomo, Santo Romano, 49 anni, è rimasto ustionato in modo grave.
L’esplosione si è verificata nel suo studio e l’odontotecnico, dopo un primo ricovero nell’ospedale di Vibo Valentia, è stato trasferito in elisoccorso al “Cardarelli” di Napoli.
Dai primi accertamenti la presenza di una fessura sul tubo che collega la bombola con le attrezzature mediche presenti all’interno del locale avrebbe consentito al gas di fuoriuscire, creando quasi una saturazione dell’ambiente che, all’accensione del dispositivo, ha provocato la violenta esplosione.
L’odontotecnico è stato investito in pieno dallo scoppio, riportando ferite soprattutto al volto, mentre ai piani superiori, dove abitano i familiari di Romano, lo spostamento d’aria ha danneggiato vetri, finestre e suppellettili creando crepe nei muri.
Situazione a causa della quale i vigili del fuoco hanno dichiarato inagibile la palazzina.
Morra, Nesci e Madia contestano le irregolarità di Oliverio
Mercoledì, 26 Agosto 2015 15:34 Pubblicato inIl portavoce al Senato del MoVimento 5 Stelle Nicola Morra. crede nella Giustizia e la invoca.
Al punto che senatore Morra dichiara:
«È grave che a distanza di sei settimane dalla risposta inviatami dal Ministro Madia sull'irregolarità degli uffici stampa del Consiglio e della Giunta regionale non sia stato adottato alcun provvedimento da parte dei due organismi».
Vorremmo chiedergli se a distanza di 5 settimane non sarebbe stato egualmente grave.
Poi prosegue: «È grave soprattutto in considerazione del fatto che il Ministro ha trasmesso gli atti alla Procura regionale presso la Corte dei conti e che sulla vicenda, per impulso degli ispettori del Mef , indagano le procure di Reggio Calabria e Catanzaro, cui (insieme alla collega Nesci) inviammo lo scorso anno un esposto.
Oliverio ed il "giovane" Irto continuano a far finta di niente, nonostante il Ministro della Funzione Pubblica abbia chiaramente invitato le due istituzioni ad agire per ripristinare la legalità»
Infine Morra sognando la Giustizia richiama la Costituzione e chiede una soluzione: «È assurdo che sei persone, in barba alla Costituzione ed alle leggi dello Stato, siano state assunte senza alcuna procedura concorsuale e costino ogni anno oltre un milione di euro alla collettività.
Tutto questo accade in una regione in cui la gran parte dei giornalisti guadagna qualche centesimo di euro ad articolo e non è in alcun modo tutelata, come la cronaca si impegna a ricordarci con frequenza.
Invitiamo per l'ultima volta Oliverio ed Irto a fare il proprio dovere, ribadendo lo stesso invito ai due segretari generali di Giunta e Consiglio, tutti solidarmente responsabili (sul piano penale e contabile) di queste ripetute omissioni pur in presenza di un pronunciamento da parte del Ministro competente»
Senatore Morra perché i mercenari al soldo del sovrano costano così tanto?
E quale legge può far pagare il sovrano e garantire Giustizia?
Ed è una illusione invocare la Costituzione?