Redazione TirrenoNews
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Giovane ferito dopo lite con un migrante entra al McDonald's e chiede aiuto.
Domenica, 13 Ottobre 2019 18:11 Pubblicato in ItaliaUn minorenne, di 17 anni è rimasto ferito in modo grave ieri sera dopo essere stato accoltellato, probabilmente da un migrante.
Nel corso della notte la Polizia ha condotto una serie di indagini mentre il giovane veniva portato all'ospedale di Cattinara dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico.
Le sue condizioni permangono gravi, anche se in miglioramento.
Gli agenti intervenuti avrebbero portato in Questura due coetanei del ferito.
Il ragazzo si trova ricoverato nel reparto di Rianimazione e per lui i sanitari si sono riservati la prognosi.
Secondo alcune indiscrezioni il ferimento potrebbe essere avvenuto nel corso di una rissa tra giovanissimi.
Il ragazzo, ferito probabilmente sulla Scala dei Giganti, è riuscito a raggiungere la vicina piazza Goldoni e a chiedere soccorso al McDonald's che, a quell'ora -erano circa le 20.30 - era molto affollato.
Secondo quanto si è appreso, il ragazzo ferito era in compagnia di due suoi coetanei.
I tre avrebbero avuto un diverbio con uno o più giovani non italiani che frequentano la zona. Quando uno dei tre ragazzi si è allontanato uno degli stranieri ha estratto un coltello e ha ferito il giovane con almeno una coltellata all'addome.
Le condizioni del ragazzo con il passare delle ore andrebbero lentamente migliorando.
La polizia ha intanto ascoltato alcuni testimoni e avrebbe anche visionato i filmati delle videocamere installate nella zona.
Ed ecco che scatta la ipocrisia della sinistra che invece di prendere atto che i migranti stanno male e devono tornare nei loro paesi dove non facevano queste cose parlano del bisogno di”fermezza e attenzione, non solo dalle forze dell'ordine ma anche dall'amministrazione comunale e regionale”
Da ridere!
Trieste,Domenica 13 Ottobre 2019
Il comune applica le disposizioni in materia di affissioni
Sabato, 12 Ottobre 2019 19:38 Pubblicato in CronacaNon sono state pubblicate né dal comune , né dal ministero le disposizioni relative al bilancio riequilibrato del 2017.
Questo però non esclude che il comune non attenda con pienezza a quanto disposto dal ministero.
Ecco cosa ha disposto il ministero in materia di affissioni e pubblicità.
“Relativamente alle entrate tributarie ed extra tributarie, al fine di mantenere la stabilità di gestione, il comune, per il periodo di 5 anni a decorrere dal primo gennaio 2017, deve applicare e riscuotere l’imposta comunale di pubblicità ed i diritti sulle pubbliche affissioni con le tariffe massime deliberate ai sensi degli articoli 12 e seguenti del decreto legislativo 15 novembre 1993 n 507 e successive modificazioni, con le rideterminazioni di cui al DPCM 16 febbraio 2001.
Relativamente ai proventi relativi alla imposta comunale sulla pubblicità, il comune di Amantea è tenuto monitorare sullo stato effettivo del servizio e dello stato di attuazione delle procedure di recupero della evasione per il finanziamento del fabbisogno finanziario pregresso.
Inoltre in considerazione della notoria complessità e dell’incerto esito delle procedure di recupero delle entrate degli enti pubblici, il comune di Amantea è tenuto ad espletare tempestivamente il predetto procedimento verificando l’effettiva realizzazione delle relative entrate che, in via prioritaria, dovranno essere messe a disposizione dell’organo straordinario di liquidazione per il finanziamento della massa passiva ammessa alla liquidazione”
Sembra che il comune abbia predisposto e stia per approvare il PIANO GENERALE DEGLI IMPIANTI DI AFFISSIONE E ALTRI MEZZI DI PUBBLICITÀ.
Il piano provvederà alla zonizzazione del territorio almeno nelle zone :
-Centro Storico, corrispondente alla zona territoriale omogenea del PRG vigente relativa al solo Centro Storico cittadino;
-Centro Abitato (escluso il Centro Storico), delimitato con apposita deliberazione comunale ai sensi dell’art. 4 del Codice dellaStrada;
-Aree esterne al territorio urbanizzabile, comprendenti tutte le zone agricole e le zone territoriali extraurbane del Piano Regolatore.
Ovviamente il piano degli impianti pubblicitari -così come classificati dall’art.39 del decreto legislativo 285/92, dall’art. 134 D.P.R. 495/92 e dall’art. 37 D.P.R. 610/96, i manufatti destinati a supportare messag-gi di pubblica affissione istituzionale, commerciale, sociale, affissione diretta e pubblicità esterna- disciplinerà la quantità, la distribuzione sul territorio e la tipologia dei mezzi pubblicitari, con la sola esclusione degli impianti espressamente indicati nell’art. 9comma 4°, in relazione alle esigenze di tutela ambientale e paesaggistica, di equilibrio della localizzazione degli impianti e del rispetto delle norme di sicurezza della circolazione stradale, oltre al rispetto delle previsioni e prescrizioni urbanistiche
Ovviamente il comune ha provveduto al censimento degli impianti pubblicitari esistenti distinti tra “pubblici” e “privati” ed in poster , stendardi ed impianti su muro.
Una condizione, questa, indispensabile per ottemperare alle riferite disposizioni ministeriali.
La prova è nella affissione della data delle autorizzazioni che è allocata nei nuovi impianti pubblicitari.
Sembra, infine, che le forze dell’ordine stiano effettuando i dovuti ed attenti controlli.
L’affresco dei gladiatori combattenti di Francesco Gagliardi
Sabato, 12 Ottobre 2019 19:27 Pubblicato inAmici carissimi, oggi siamo a Pompei nel sito archeologico più grande e più famoso del mondo.
In questi ultimi anni molto spesso abbiamo letto notizie molto brutte.
I giornali di tutto il mondo, malgrado i milioni di euro stanziati dalla Comunità Europea per i restauri del sito, nelle prime pagine davano notizie di crolli di questo tesoro che la storia ci ha lasciato.
Pompei era una grande città, un grande centro abitato al tempo dei romani, la cui vita si è fermata un giorno molto lontano del 79 dopo Cristo.
Il Vesuvio, il Vulcano che noi ammiriamo quando visitiamo Napoli, quel lontano giorno ha deciso di cancellarla per sempre coprendola di cenere e lapilli.
Ma oggi, dopo più di duemila anni, grazie agli scavi che si effettuano ripetutamente, vengono riportate alla luce ville, case, botteghe, palestre, vie, pavimenti, teatri, anfiteatri, forni, dipinti, affreschi.
E oggi, appunto, vi voglio parlare dell’ultimo affresco rinvenuto durante alcuni lavori di restauro e di messa in sicurezza nell’area di cantiere della RegioV.
Un affresco che ritrae due gladiatori dopo un accanito combattimento.
Uno eretto. Impugna con la mano destra una corta spada e con la mano sinistra un grande scudo rettangolare.
L’altro, ferito, che sta per soccombere, ha perso lo scudo.
E’ per terra. Si vede il sangue che fuoriesce dalle ferite della mano sinistra e del petto e che bagna i gambali.
E’ un affresco molto grande collocato forse in una bottega frequentata evidentemente dai gladiatori.
Il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini plaude alla nuova scoperta.
Per lui questa nuovo affresco “ dimostra che davvero Pompei è una miniera inesauribile di ricerca e di conoscenza per gli archeologi di oggi e del futuro”.
E poi lancia una velata critica a chi lo ha preceduto nel Ministero dei Beni Culturali. “Il sito archeologico di Pompei fino a qualche anno fa, era conosciuto nel mondo per la sua immagine negativa: i crolli, gli scioperi e le file dei turisti sotto il sole”
Ha davvero una bella faccia tosta il signor Ministro.
Vuole farci credere che se le cose nel sito di Pompei negli anni scorsi non andavano bene, lui non c’entra.
La colpa è degli altri Ministri che hanno ricoperto il grave compito nel dicastero dei Beni culturali.
Ha dimenticato, però, che proprio lui ha ricoperto il Dicastero per diversi anni e proprio alcuni crolli, gli scioperi e le lunghe file di turisti sotto il sole si sono verificati quando lui ricopriva il delicato ed importante incarico.
Infatti Franceschini con i Governi di Renzi e Gentiloni ha ricoperto l’incarico dal 22 febbraio 2014 fino al primo giugno del 2018.
Dario Franceschini è il Ministro della cultura che è rimasto in carica più tempo nella storia della Repubblica.