Redazione TirrenoNews
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San Lucido. L’Ex sindaco Antonio Staffa ricorre al Tar contro Roberto Pizzuti
Giovedì, 18 Luglio 2013 16:28 Pubblicato in Basso TirrenoNon c’è pace nelle amministrazioni comunali. In specie quando il risultato delle consultazioni elettorali non vede una preponderante vittoria di una rispetto all’altra od alle altre liste.
Quando la vittoria è sorretta da poche preferenze allora la voglia di andare in tribunale è spesso forte, anzi fortissima.
Deve essere successo questo a San Lucido dove Antonio Staffa, candidato a sindaco della lista “Leali per San Lucido”, insieme ai candidati Antonella Gioia e Carmine Petrungaro, ha deciso di ricorrere al TAR.
Da qui il mandato all’avvocato Oreste Morcavallo del foro di Cosenza.
Un mandato a ricorrere contro il sindaco Roberto Pizzuti, eletto con la lista Viviamo San Lucido, e contro i consiglieri di maggioranza Fabio Albanese, Severino Bruno, Lusy Cutri , Amalia Gnisci, Fabio Frangella, Adelina Nesci, Mercurio Pate ed i consiglieri di minoranza Francesco Nunziata per la lista“Partecipazione democratica” ed Orazio Bruno per la lista “Insieme”.
Sembra che nella sezione n 3 ci siano 3 schede recanti preferenze per Sgroi e Gioia nello spazio della lista n.2., 3 voti illegittimamente non assegnati. Secondo la difesa di Staffa “se l'elettore non ha indicato alcun contrassegno di lista, ma ha scritto le preferenze per candidati tutti compresi nella medesima lista, si intende che abbia votato la lista alla quale appartengono i preferiti”.
Non solo ma l’avvocato Oreste Morcavallo chiede anche di verificare i verbali ed i certificati medici relativi al voto assistito di tutte le sei sezioni.
La speranza è che l’accertamento da parte dei giudici amministrativi possa sovvertire il risultato finale atteso che lo scarto in termini di voti tra le due liste è molto contenuto: solo 33 voti!
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La misteriosa busta dell’assessore Carratelli.
Giovedì, 18 Luglio 2013 16:06 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiQuesta calda estate 2013 è rinfrescata da qualche notizia portatrice di vento. Parola di giornalista. Ed infatti la locandina di un noto quotidiano locale strombazza la notizia di una misteriosa lettera che l’assessore Carratelli avrebbe voluto consegnare all’ufficio protocollo( donde la sua ufficialità), ma che è stata intercettata prima di questa ufficiale operazione amministrativa, e chiusa in una altrettanto misteriosa busta che sarebbe stata trattenuta da un misterioso assessore.
Tutto per nascondere, si dice, le dimissioni dell’assessore Carratelli e soprattutto le ragioni delle sue dimissioni ( eventuali, ovviamente, visto che ancora non sono ufficiali e che forse non lo diverranno mai).
La notizia si è diffusa sollecitata dalla curiosità di un evento che avrebbe potuto anche portare alle elezioni visto che già pendono le irrisolte dimissioni di Cappelli e che altre fibrillazioni sono dietro l’angolo.
E così si attendeva, oggi, di leggere la conferma o la smentita di questa strombazzata notizia. Invece niente, assolutamente niente. Al punto che comunque la gente ha comprato il giornale nel caso il titolista non avesse colto la notizia o la avesse inteso già datata.
Niente, un silenzio totale che fa rima con la raccomandazione che gira tra le fila della maggioranza, di avere pazienza, di aspettare un attimo. Si invoca momento di pausa, di riflessione come per l’altro aspetto collegato alle dimissioni dell’ex assessore Cappelli le cui deleghe non sono state distribuite.
Una richiesta di silenzio che onestamente ci preoccupa!
Al punto che se vera fa diventare risibile tutto il resto.
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Scalea. Operazione”Plinius”: erano tutti intercettati e da tempo!!
Giovedì, 18 Luglio 2013 11:09 Pubblicato in Alto TirrenoLe ultime elezioni di Scalea sono state osservate dal loro interno. E gli investigatori osservavano e registravano ogni passaggio elettorale, ogni componente delle liste, ma anche i loro procacciatori di voti.
A leggere qualcosa degli atti processuali ,come appare sulla stampa, c’è da rimanere stupefatti per la evidente commissione tra ‘ndrangheta e politica!
Ed è così che si legge che :
-“In data 24.03.2010, quattro giorni prima dell’inizio delle votazioni, presso l’abitazione di Maurizio Ciancio, consigliere uscente e candidato della lista Basile, giungeva una telefonata anonima con la quale ignoti minacciavano la moglie perché facesse desistere il marito dalla competizione elettorale”.
-“Durante la notte del 26.03.2010 l’autovettura del candidato a sindaco Alessandro Bergamo veniva attinta da 4 colpi di pistola, verosimilmente un revolver. Al momento del danneggiamento a colpi d’arma da fuoco dell’autovettura di Alessandro Bergamo, risultava sottoposta ad intercettazione l’utenza cellulare in uso a Luigi De Luca per cui emergeva che Alessandro Bergamo, profondamente intimorito, intendeva ritirare la propria lista o, comunque, non tenere il comizio conclusivo della campagna elettorale previsto per la sera. Luigi De Luca lo incontrava e tentava di farlo desistere dall’intento, anche con l’intervento di Vincenzo Cesareo ”
-“ Sempre il 26.03.2010, Nicola Nisi, marito di Angela Riccetti, candidata a consigliere comunale nella lista Basile, denunciava di aver ricevuto presso la propria abitazione una missiva indirizzata alla moglie, riportante quale mittente “Unione per Scalea Libera” ed il timbro del centro di smistamento di Lamezia Terme del 23.03.2010, contenente un foglio con il seguente messaggio dattiloscritto: “Questo è un avvertimento lascia prima possibile la politica, non fa per te diversamente tuo figlio sarà vittima di un incidente??????? Per causa della tua sete di potere, augurati di non vincere le elezioni”.
-“Il 29.03.2010, secondo giorno delle votazioni, ignoti squarciavano la ruota anteriore destra dell’autovettura Fiat Punto di proprietà di Antonio Maiuro, appartenente allo staff “Scalea Libera” con candidato a sindaco Alessandro Bergamo. Maiuro aveva applicato il simbolo della lista sul parabrezza e sul lunotto dell’autovettura”
-“Dopo le votazioni, nella notte del 06.04.2010, ignoti davano alle fiamme l’autovettura di Luca Stabilito, sostenitore del candidato a sindaco Alessandro Bergamo che aveva coadiuvato durante l’intera campagna elettorale. Sul luogo veniva rinvenuta una bottiglia contenente liquido infiammabile”.
E poi tanti incontri, tra cui:
- in data 18.03.2010 un incontro tra Pietro Valente, Mario Stummo Mario e Pasquale Basile;
- in data 21.03.2010 un incontro tra Pietro Valente e Mario Russo;
- in data 27.03.2010 un incontro tra Mario Russo, Mario Stummo, Pietro Valente, Mario Nocito e Pasquale Basile.
Ed a nulla servirono gli avvertimenti dell’avvocato Nocito” state attenti ai telefoni”
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