Errore
  • Errore nel caricamento del modulo MySQL server has gone away SQL=SELECT m.id, m.title, m.module, m.position, m.content, m.showtitle, m.params, mm.menuid FROM t1r2n_modules AS m LEFT JOIN t1r2n_modules_menu AS mm ON mm.moduleid = m.id LEFT JOIN t1r2n_extensions AS e ON e.element = m.module AND e.client_id = m.client_id WHERE m.published = 1 AND e.enabled = 1 AND (m.publish_up = '0000-00-00 00:00:00' OR m.publish_up <= '2025-05-13 12:13:55') AND (m.publish_down = '0000-00-00 00:00:00' OR m.publish_down >= '2025-05-13 12:13:55') AND m.access IN (1,1) AND m.client_id = 0 AND (mm.menuid = 212 OR mm.menuid <= 0) ORDER BY m.position, m.ordering
  • Errore nel caricamento del componente: com_content, 1
  • Errore nel caricamento del componente: com_jvotesystem, 1
A+ A A-
Warning: Invalid argument supplied for foreach() in /htdocs/public/www/portale/libraries/joomla/database/database/mysql.php on line 383 Warning: Invalid argument supplied for foreach() in /htdocs/public/www/portale/libraries/joomla/database/database/mysql.php on line 383 Warning: Invalid argument supplied for foreach() in /htdocs/public/www/portale/libraries/joomla/database/database/mysql.php on line 383 Warning: Invalid argument supplied for foreach() in /htdocs/public/www/portale/libraries/joomla/database/table.php on line 409

Redazione TirrenoNews

Dal 2005 la Redazione di TirrenoNews.Info cerca di informare in modo indipendente e veloce.

 

LogoTirrenoNews

Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Cinghiali, da emergenza a risorsa!.

Lunedì, 03 Settembre 2018 09:53 Pubblicato in

La questione dei cinghiali, afferma Iaconetti, coordinatore regionale di Fare Ambiente Calabria, da emergenza puó trasformarsi in una risorsa in grado di valorizzare ed arricchire i prodotti del nostro patrimonio agroalimentare, tanto e sempre più apprezzato in Italia e all’estero .

Da più parti si sente parlare di abbattimenti selettivi dei cinghiali - che oramai hanno invaso non solo il nostro territorio- e di altre iniziative fini a se stesse che mirano all’abbattimento c.d. selettivo dei capi in eccesso che sempre più devastano i campi dei nostri agricoltori e rappresentano, anche, un serio pericolo alla incolumità delle persone.

Allora, continua Iaconetti, perché non valorizzare questa emergenza facendone una opportunità di crescita per il nostro territorio, catturando i cinghiali considerati in eccesso e, dopo gli opportuni accertamenti sanitari, non farne salumi?

Magari a marchio DOP – IGP, affidandone la gestione, la trasformazione e la successiva commercializzazione all’ARSAC, Azienda Regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura in Calabria, Ente che nel suo statuto ha, come compito istituzionale, non solo l’elaborazione e la realizzazione di progetti di sviluppo in agricoltura, ma anche quella di provvedere alla trasformazione e commercializzazione dei prodotti agroalimentari.

Con tale iniziativa, prosegue Iaconetti nella sua nota, si darebbe una concreta soluzione al problema, contenendo gli ungulati nei limiti sostenibili e, dall’altro, si darebbe slancio all’economia della nostra regione con la creazione di un nuovo salume a marchio Calabria.

Tale attività, di trasformazione e commercializzazione, di un prodotto prelibato e ricercato, quale appunto è il salume di cinghiale, oltre a dare nuovo impulso ad un settore strategico per la nostra regione, sarà certamente in grado di apportare, quindi, un valore aggiunto al già ricco paniere agroalimentare della nostra regione-

Non ultimo la nuova attività poterà un contributo salutare al nostro asfittico sistema economico con la creazione di nuovi posti di lavoro.

Conclude Iaconetti, il quale a giorni formalizzerà la proposta agli organismi regionali competenti, a ben vedere da una emergenza si può certamente trarne dei vantaggi concreti e duraturi.

COSENZA, 01-09-2018

IL COORDINATORE REGIONARE FARE AMBIENTE Avv. Antonio Iaconetti

Carabiniere colpito da un pugno finisce in prognosi riservata

Lunedì, 03 Settembre 2018 09:17 Pubblicato in

Soverato. Colpito con un pugno al volto durante un controllo antidroga, un carabiniere della Compagnia di Soverato è stato ricoverato in prognosi riservata nell’ospedale di Catanzaro.

Secondo la ricostruzione resa nota, il militare ha ricevuto il pugno durante il controllo di un'auto a bordo della quale è stata poi trovata della sostanza stupefacente.

I militari hanno fermato la vettura condotta da Adriano Larry Rizzo, di 27 anni, già noto alle forze dell’ordine. Subito dopo è giunta un’altra auto con la madre ed il fratello, Concetta Battaglia (50) e Giulio Moreno Rizzo (26).

Quest’ultimo, secondo quanto riferito dagli investigatori, si è scagliato contro i carabinieri poi ha preso un sacchetto dalla vettura ed è fuggito.

La donna e il figlio sono stati arrestati Adriano per violenza e resistenza a pubblico ufficiale e detenzione di droga.

Con l’aiuto dei vigili del fuoco i militari hanno poi recuperato in una scarpata il sacchetto dentro al quale c'era mezzo chilo di marijuana. In auto è stato trovato un tirapugni.

Dopo la convalida il gip ha disposto l’obbligo di presentazione alla Pg per madre e figlio. Giulio, irreperibile, è stato denunciato per gli stessi reati.

Detenzione di sostanze stupefacenti e resistenza con violenza al pubblico ufficiale in concorso, per questi reati sono stati arrestati madre e figlio. La vicenda si è verificata tra i comuni di Soverato e Satriano, in località Russomanno, quando i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Soverato, durante lo svolgimento di un servizio di pattuglia, hanno fermato un giovane soveratese ad un posto di controllo. Alla guida del veicolo vi era Adriano Larry Rizzo, 27 anni, gravato da precedenti di polizia, il quale si è mostrato sin da subito agitato e nervoso. Vista la reazione del giovane, i militari hanno inteso proseguire gli accertamenti estendendoli alla perquisizione del veicolo. A bordo di un’altra auto sul posto sono arrivati anche la madre ed il fratello del giovane, Concetta Battaglia, 50 anni, e Giulio Moreno Rizzo, 26 anni, anch’essi gravati da precedenti di polizia, i due si sono scagliati violentemente contro i militari di pattuglia. In particolare, mentre la donna tentava di mettersi all’interno della macchina fermata dalla pattuglia allo scopo di sottrarla al controllo, Giulio Moreno Rizzo ha iniziato a scagliare calci e pugni, uno dei quali particolarmente violento, ha colpito al volto uno dei militari, che si è accasciato a terra privo di sensi. Soccorso è stato poi trasportato presso l’ospedale di Soverato e successivamente in ambulanza all’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro dove è stato ricoverato in prognosi riservata.

Immediatamente dopo l’aggressione, Giulio Moreno Rizzo ha prelevato un involucro dai sedili posteriori dell’auto condotta dal fratello e si è lanciato oltre il margine della strada giù per un dirupo di alcuni metri, riuscendo a far perdere le sue tracce. Nel frattempo, altre pattuglie di servizio, allertate, sono giunte sul posto ed insieme ad un militare di passaggio libero dal servizio, hanno bloccato la donna e il figlio, i quali sono stati accompagnati presso gli uffici del Comando Compagnia Carabinieri di Soverato. Soltanto a quel punto si è potuto dare esito alla perquisizione veicolare del mezzo fermato. Il controllo ha consentito di rinvenire un tirapugni in metallo cromato, occultato all’interno del cassetto portaoggetti anteriore. Un accurato controllo dell’area del dirupo, svolto con l’ausilio dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Soverato, ha poi consentito di ritrovare l’involucro sottratto al cui interno sono stati rinvenuti oltre mezzo chilo di marijuana. La Battaglia e Adriano Larry Rizzo sono stati arrestati, in flagranza di reato, per le ipotesi di violenza e resistenza al pubblico ufficiale e per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio in concorso. Il Pubblico Ministero, in attesa dell’udienza di convalida degli arresti, ha disposto la detenzione presso le camere di sicurezza del Comando Compagnia Carabinieri di Soverato per il Rizzo e la detenzione in regime di arresti domiciliari per la Battaglia. Nella mattinata di sabato gli arrestati sono stati tradotti di fronte al Gip del Tribunale di Catanzaro, il quale ha convalidato gli arresti ed ha disposto per entrambi la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Giulio Moreno Rizzo, resosi irreperibile da venerdì, è stato deferito presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Catanzaro per le ipotesi di reato di violenza e resistenza al pubblico ufficiale e detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio in concorso con i familiari. Gli oggetti sottoposti a sequestro sono stati depositati presso l’ufficio corpi di reato del Tribunale di Catanzaro, mentre la sostanza stupefacente sarà inviata al L.A.S.S. di Vibo Valentia per le analisi qualitative di rito

Verona- Sono sospettati di oltre 30 rapine in abitazioni tra il Veneto e la Lombardia, tutte con violenze contro i proprietari, i quattro nordafricani arrestati dai carabinieri di Verona e di Rovigo. L'ultimo episodio ieri in una villa nel mantovano.

La banda, secondo quanto accertato dall'Arma, agiva principalmente tra le province di Verona, Mantova e Rovigo.

I proprietari, spesso anziani, colti anche nel sonno, venivano picchiati con veemenza e minacciati di morte al fine di consegnare denaro o altre cose di valore.

E' durata una notte intera fino all'alba l'operazione compiuta da 12 pattuglie dei carabinieri di Verona e Rovigo per arrestare, con un blitz, i 4 marocchini che alcune ore prima avevano picchiato selvaggiamente due fratelli in una casa di Goito (Mantova) per rapinarli di un migliaio di euro tra denaro, orologi e qualche oggetto di valore.

Gli indagati, tra i 25 e i 30 anni, sono irregolari, tutti con precedenti, alcuni dei quali in attesa di giudizio per fatti analoghi.

I malviventi hanno agito, come nei precedenti casi, sfondando la porta d'ingresso e, una volta in casa, hanno colpito al volto, con un piede di porco, uno dei due fratelli che s'era svegliato di soprassalto, rompendogli lo zigomo, per farsi dire dove tenevano la cassaforte. Che non c'era, come in tutte le altre case.

Poi hanno arraffato quel che hanno trovato e sono fuggiti. Quando le due vittime hanno chiamato il 112 l'Arma di Verona, con i colleghi di Rovigo, ha accerchiato una vasta area alla ricerca dei fuggitivi.

I carabinieri avevano messo sul campo una sessantina di uomini, anche in borghese, dopo che nella zona, ad agosto, a cavallo delle due province, erano stati fatti 15 assalti, tutte in case isolate nella campagna, e a danni quasi sempre di anziani, tutti finiti in ospedale per le percosse ricevute.

Le vittime avevano riferito che i banditi agivano in meno di una decina di minuti, portavano il passamontagna, avevano tute da lavoro e li percuotevano con un piede di porco. Lo stesso modus operandi di Goito dove l'auto usata per la fuga è stata intercettata, all'alba, da un pattuglia dei carabinieri che si erano insospettititi perchè era rubata.

Così gli investigatori anzichè bloccare i passeggeri ha preferito pedinarli fino a Legnago, dove tre nordafricani sono saliti in una casa, mentre un quarto si è diretto a Giovanni Lupatoto (Verona), entrando in un'altra abitazione.

L'Arma ha atteso qualche ora prima di compiere il blitz in entrambi le dimore, arrestando i 4 marocchini che hanno reagito violentemente.

Nelle perquisizioni è stata trovata refurtiva di Goito e altra attinente ad altre rapine, oltre ad un machete, piedi di porco, bastoni e una pistola scacciacani“.

Ndr E se i Carabinieri si stancano?

Poverini non hanno un lavoro!

© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy