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Redazione TirrenoNews

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naufraghi“I rapporti politici tra Franco La Rupa, condannato per scambio elettorale politico-mafioso, e la maggioranza del Comune di Amantea, le anomalie gestionali dell’ente e i gravi fatti che determinarono l’arresto di un assessore locale hanno portato, anche in seguito a nostre iniziative parlamentari di controllo, all’invio della commissione di accesso in quel municipio, che ne verificherà, come previsto dalle norme, eventuali infiltrazioni mafiose”.

Lo affermano, in una nota, i parlamentari M5S Dalila Nesci, Francesco Sapia, Giuseppe d’Ippolito, Paolo Parentela e Bianca Laura Granato, che aggiungono: “Si tratta di un’iniziativa a tutela dell’amministrazione pubblica e della comunità di Amantea, che nasce dalla costante attenzione istituzionale del sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia, da uno scrupoloso lavoro della Prefettura di Cosenza, dall’impegno e dal coraggio delle nostre consigliere comunali Francesca Menichino e Francesca Sicoli, più volte perfino denigrate e attaccate da avversari politici, e dalla nostra continua attività di sindacato ispettivo”.

“Attenderemo – concludono i parlamentari del Movimento Cinque Stelle – che la commissione d’accesso compia tutti gli accertamenti del caso, consapevoli d’aver agito nell’interesse collettivo e di aver lanciato, pure all’opinione pubblica, costanti segnali sulla necessità di indagare a fondo in merito alla gestione del Comune di Amantea, troppo spesso negata dalle altre forze politiche”

Ad Amantea la commissione di accesso!

Venerdì, 12 Aprile 2019 17:27 Pubblicato in Primo Piano

pizzinoLa notizia è appena arrivata

S tratta di un vero e proprio fulmine a ciel sereno.

Il sottosegretario all’interno Carlo Sibilia dice:

“In queste ore sto firmando l’ interrogazione parlamentare della deputata Nesci sulle vicende opache del Comune di Amantea”

Poi aggiunge :” Grazie al lavoro del prefetto di Cosenza Paola Galeone e delle forze dell’ordine si è deciso di inviare la commissione ministeriale d’accesso.

Si sancisce un nuovo passo di lavoro equilibrato e responsabile con cui nei prossimi 90 giorni si valuteranno carte alla mano la gestione dell’amministrazione comunale e presunti illeciti ai danni dei cittadini e dello stato”

Poi ha continuato” Questo governo ha deciso di non abbandonare le criticità storiche di Amantea ma di affrontarle”

Infine ha concluso “ La legalità per questo governo è un pilastro importante: per questo continueremo a vigilare soprattutto in territori difficili, come quelli della Calabria, a garanzia dei cittadini e della loro espressione democratica”

?

….continua ….

Una infermiera dell’University Hospital di Lusaka in Zambia sta per morire e ha confessato che nelle culle ha scambiato per puro divertimento centinaia e centinaia di bambini appena nati in 12 anni di attività.

Ha invitato tutti i bambini nati tra il 1983 e il 1985 a verificare la propria identità attraverso il testo del DNA.

Ha chiesto perdono per il male che ha fatto agli zambiani, ai bambini innocenti e ai loro genitori.

Ha fatto allattare e fatto crescere a molte mamme figli non loro, ha provocato centinaia di divorzi perché molti mariti si sono sentiti traditi dalle loro mogli sebbene fossero state sempre fedeli.

La protagonista di questa incredibile vicenda è Elisabeth Mwewe, infermiera, che ora si è decisa a confessare le sue gravi colpe e tutto il male che ha fatto perché :“avendo un tumore allo stadio terminale mi resta poco da vivere e voglio rendere conto dei miei peccati”.

Si è resa conto finalmente di aver peccato contro Dio e spera che possa essere perdonata.

Forse, ma senza forse, il buon Dio, sempre misericordioso, perdonerà questa donna che tanto male e tanti danni ha fatto, che ha provocato molto dolore nelle famiglie con i suoi scambi nelle culle.

A me pare, però, un pentimento di comodo.

Sto per morire, confesso i miei peccati, Dio mi perdonerà e andrò diritta in Paradiso. Un bel ragionamento, non c’è dubbio.

Anche in Italia si è verificato un caso del genere 26 anni fa a Canosa nelle Puglie.

Un solo caso, però, e per un errore dei sanitari.

Due bambine Antonella e Lorena sono state scambiate e consegnate alle madri sbagliate al momento della dimissione dall’ospedale.

Oggi, per fortuna, queste cose non succedono più.

Al momento della nascita i bambini vengono subito segnati con dei braccialetti e diventa dunque impossibile sbagliare.

 

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