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Redazione TirrenoNews

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Se è davvero così ,ormai l’Italia s’è fini!

Tutti la aggrediscono, tutti vogliono comandarla.

A cominciare da Germania e Francia

Oggi perfino Carola Rackete, 31enne tedesca “capitana” dell’imbarcazione della Ong olandese, lancia la sua ultima sfida all’Italia.

E fa con un’intervista-a Repubblica.

Tiè:

“Sto aspettando cosa dirà la Corte europea dei diritti dell’uomo. Poi non avrò altra scelta che sbarcarli lì”,

“Io voglio entrare. Entro nelle acque italiane con la Sea Watch e porto in salvo i migranti a Lampedusa“.

Bene se lo farà non resta che arrestarla con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina

E soprattutto procedere alla confisca della Sea Watch.

Lo prevede il decreto Sicurezza bis.

“Lo so dice Carola Rackete ma io sono responsabile delle 42 persone che ho recuperato in mare e che non ce la fanno più. Quanti altri soprusi devono sopportare? La loro vita viene prima di qualsiasi gioco politico o incriminazione. Non bisognava arrivare a questo punto”.

La Ong si straccia le vesti ma è tutta scena

E pensare che a quest’ora sarebbe da tempo arrivata in Olanda nazione d’origine della Ong, e invece no.

Anzi l’Olanda non collabora.

Poi la Rackete si lamenta che Malta “ha negato l’autorizzazione”

Si lamenta anche della Tunisia, che secondo l’attivista tedesca “non ha una normativa che tuteli i rifugiati“.

Eppure alla nave dal governo italiano era stato indicato proprio il porto di Tripoli per lo sbarco.

Evidentemente la Ong tedesca applica altri parametri “umanitari” per decidere dove sbarcare.

25 Giugno 2019

Morgan disperato per lo sfratto dalla sua casa.

Martedì, 25 Giugno 2019 09:47 Pubblicato in Italia

"Non sono preparato a questo, né psicologicamente né praticamente".

Morgan si sfoga sul suo canale ufficiale, a meno di 24 ore dallo sfratto.

Oggi martedì 25 giugno infatti il cantante dovrà lasciare la sua casa, dopo la decisione di pignoramento presa dal Tribunale di Monza nel 2017.

 

L'abitazione è stata venduta all'asta per vari debiti, ma "né amici né colleghi hanno mosso un dito" ha riferito Marco Castoldi.

Per non parlare della famiglia paterna "che ha la casa di sua nonna disabitata ma a lui non la danno". 

La mamma di Morgan, in una conversazione whatsapp resa pubblica, lo consola e lo sprona ad andare avanti nonostante questo sfratto: "So che la cosa per te ha tanti ricordi ma uno giovane come te ha anche bisogno di cose nuove.

Confido in una tua maturità. Sorridi il lavoro ti va bene, hai tanta gente che ti vuole bene, sei un musicista".

Il cantante le ha provate tutte.

L'ultimo tentativo è stato scrivere al nuovo proprietario dell'abitazione: "Per me tutto ciò rappresenta un grande dolore che si aggiunge ad una vita complessa e tragica che trova un senso nella creatività ma è innegabilmente piena di ferite: io devo elaborare questa nuova sofferenza come si elabora un lutto, con forza e statura morale".

Nonostante le parole, il compratore non ha ceduto ad alcun ripensamento.

‘Ndrangheta: arresti e perquisizioni in corso. Impegnati, in diverse città dell’Emilia-Romagna, oltre 300 agenti di polizia

La Polizia di Stato sta eseguendo delle misure cautelari nei confronti di presunti appartenenti alle cosche che da tempo operano nella in Emilia–Romagna e che sono storicamente legate ai Grande Aracri di Cutro (Crotone).

 

 

I provvedimenti sono stati emessi dal gip di Bologna su richiesta della Dda.

In corso un centinaio di perquisizioni in tutta Italia nei confronti di soggetti che, pur non essendo destinatari della misura cautelare, sarebbero comunque risultati legati alla cosca.

Si sta anche eseguendo un decreto di sequestro preventivo di beni emesso dalla Dda di Bologna nei confronti dei principali appartenenti al gruppo criminale riguardante società, beni mobili ed immobili e conti correnti.

Le indagini nei confronti dei presunti appartenenti alle famiglie di ‘ndrangheta sono state coordinate dal Servizio centrale operativo (Sco) della Polizia e condotte dagli uomini della Squadra mobile di Bologna in collaborazione con quelle di Parma, Reggio Emilia e Piacenza.

I destinatari delle misure cautelari sono accusati a vario titolo di associazione di stampo mafioso, estorsione, tentata estorsione, trasferimento fraudolento di valori, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, danneggiamento e truffa aggravata.

Nell’ambito dell’operazione, denominata “Grimilde“, sono impegnati circa 300 tra donne e uomini della Polizia di Stato appartenenti a tutti gli Uffici investigativi dell’Emilia Romagna, al Reparto Mobile di Bologna, al Reparto volo Emilia Romagna, al Reparto Prevenzione Crimine Emilia Romagna, alle Unità Cinofile della Polizia di Stato.

Tra i destinatari delle misure vi è anche il presidente del Consiglio comunale di Piacenza, Giuseppe Caruso: secondo gli investigatori della Polizia, sarebbe parte integrante dell’organizzazione criminale che operava tra le province di Reggio Emilia, Parma e Piacenza e che aveva ai vertici soggetti considerati di primo piano come Salvatore Grande Aracri, Francesco Grande Aracri e Paolo Grande Aracri.

I dettagli dell’operazione saranno resi noti in una conferenza stampa in programma in mattinata in questura a Bologna alla presenza del procuratore Giuseppe Amato, del direttore della Direzione centrale anticrimine della Polizia Francesco Messina e del direttore dello Sco Fausto Lamparelli.

Strettoweb 25 Giugno 2019 06:58 | Filomena Fotia

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