
Raccogliamo e facciamo nostro un post di Tommaso Signorelli sul social media Facebook, sulla situazione in contrada Camoli, isolata dal resto della città a causa di una frana.
L’unica strada percorribile dai cittadini per scendere in città e attraversando l’intera collina per arrivare nel fiume vadi di Belmonte Calabro, una strada come l’ha definita Signorelli “inefficiente ed pericolosa”, pensiamo ad una ambulanza o addirittura ad una autobotte dei Vigili del Fuoco.
Vi riproponiamo integralmente il post di Signorelli
Sperando che qualcuno intervenga al piu presto.
“LOCALITÀ CAMOLI...
CHIUSO L'ACCESSO DOPO LA RELAZIONE DEI VIGILI DEL FUOCO CHE HANNO DICHIARATO IL PERICOLO CADUTA MASSI...
QUESTA MATTINA, DOPO TANTISSIMI SOLLECITI RICEVUTI DAI RESIDENTI DELLA ZONA, HO INCONTRATO IL RESPONSABILE DELL'UFFICIO TECNICO DEL COMUNE DI AMANTEA ING. STELLATO, IL QUALE HA GARANTITO UN SOPRALLUOGO NELLA GIORNATA ODIERNA.
DEVONO ESSERE ADOTTATE TUTTE LE MISURE PER LA MESSA IN SICUREZZA CON ESTREMA URGENZA IN QUANTO I RESIDENTI, CIRCA 500 PERSONE TRA LE QUALI ANZIANI, DISABILI, BAMBINI PER RAGGIUNGERE LE PROPRIE ABITAZIONI DEVONO PERCORRERE UNA STRADA DEL COMUNE DI BELMONTE NON CONOSCIUTA DA TUTTI E, SOPRATTUTTO, NON È NEMMENO IN CONDIZIONI EFFICIENTI DI SICUREZZA STRADALE.
PENSATE SOPRATTUTTO SE UN'AUTOAMBULANZA DOVESSE RAGGIUNGERE LA LOCALITÀ: È QUASI IMPOSSIBILE OLTRE AL TEMPO DI PERCORRENZA CHE IMPIEGHEREBBE.
NEL POMERIGGIO DOPO IL SOPRALLUOGO DEL TECNICO COMUNALE VI DARÒ ULTERIORI DELUCIDAZIONI IN MERITO.
VOGLIO TRANQUILLIZZARE I RESIDENTI PERCHÉ DA PARTE MIA C'È LA MASSIMA ATTENZIONE AL PROBLEMA E ANCHE L'UFFICIO PREPOSTO HA CAPITO LA GRAVITÀ DELLA SITUAZIONE.
VI TERRÒ INFORMATI SU TUTTO”
Signorelli Tommaso
Tre punti di inquinamento sono stati rilevati dall’Arpacal sul basso Tirreno cosentino.
Non ci facciamo mancare nulla, Amantea di nuovo con un piccolo/grande problema sul torrente Catocastro, ricordiamo ancore le immaggini di alcuni anni fa, con il fiume completamente nero, ma ancora di quel problema nessuno ha dato risposte.
A distanza di pochi anni ci risiamo, in maniera diversa, ma ci risiamo, speriamo che qualcuno controlli sto diamine di fiume, ma non alla foce, ma lungo tutto il suo percorso.
Il Servizio tematico acque del Dipartimento provinciale Arpacal di Cosenza ha trasmesso al Comune di Amantea, l’esito dei prelievi di campioni di acqua di balneazione prelevati in data 16 luglio.
Non conformi i valori relativi alla stazione di campionamento denominata “200 mt sx Torrente Catocastro” con sforamento del parametro Enterococchi intestinali pari a 320 UFC/100 ml. (valore limite 200).
L’Arpacal, nel comunicare la non conformità, ha chiesto anche al Comune di indicare all’Agenzia le misure di gestione intraprese, come l’individuazione delle cause di inquinamento, i programmi d’intervento, la rimozione delle cause, nonché le relative ordinanze sindacali di divieto alla balneazione per il tratto indicato.
Si precisa che la denominazione dei punti della campagna di balneazione, a volte individuati con nome di località o stabilimenti balneari/alberghieri, non è frutto di una scelta discrezionale Arpacal ma la codificazione dei punti per come stabiliti da Regione e Ministero della Salute.
Due esiti di non conformità per i controlli delle acque di balneazione svolte il 15 luglio scorso hanno raggiunto anche i Comuni di San Lucido ed al Comune di Fuscaldo.
L’esito non conforme per Fuscaldo si riferisce al punto denominato “150 m sx torrente Maddalena” con valori di Enterococchi Intestinali pari a 280 UFC/100 ml. (valore limite 200).
La non conformità di San Lucido, invece, si riferisce al punto denominato “Stazione FF.SS.” con valori di Enterococchi Intestinali pari a 430 UFC/100 ml. (valore limite 200).
I Comuni, avvisa l’Arpacal, dovranno comunicare all’Agenzia le misure di gestione intraprese, come l’individuazione delle cause di inquinamento, i programmi d’intervento, la rimozione delle cause, nonché le relative ordinanze sindacali di divieto alla balneazione per i tratti indicati.
Si precisa che la denominazione dei punti della campagna di balneazione, a volte individuati con nome di località o stabilimenti balneari/alberghieri, non è frutto di una scelta discrezionale Arpacal ma la codificazione dei punti per come stabiliti da Regione e Ministero della Salute.
fonte : https://calabria7.it/balneazione-arpacal-rileva-tre-punti-inquinati-sul-tirreno-cosentino/
La Triade Commissariale che amministra il Comune di Amantea, a seguito dello scioglimento per infiltrazioni mafiose, sta profondendo il massimo impegno per la tutela del territorio Nepetino.
Per questo, da una parte ha chiesto collaborazione ai cittadini e ai commercianti per il rispetto del calendario e delle regole attinenti alle modalità di conferimento dei rifiuti, dall’altra ha preannunciato nuove ordinanze ed azioni finalizzate a sanzionare quella minoranza di cittadini e turisti incivili, che lascia rifiuti di ogni genere per strada, a qualsiasi ora della giornata.
Il personale della polizia locale ha rinvenuto, a seguito di denuncia, in un’area agricola un interramento abusivo di materiale di vario genere, rifiuti di risulta, lastre di eternit e scarti di amianto, pare che il proprietario avesse regolare autorizzazione alla rimozione di questo materiale ma che non abbia poi seguito l'iter per lo smaltimento con apposita società, interrandolo.
Il conduttore del fondo agricolo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria dal personale dei vigili urbani e l’area, ubicata nelle vicinanze di insediamenti abitativi e sopra una falda acquifera è stata sequestrata.
I numeri dell’operazione ribadiscono la necessità ed efficacia di questo tipo di controlli.
È evidente che ad Amantea è in corso uno scontro durissimo fra una minoranza di incivili e la maggioranza di cittadini per il decoro e la pulizia nel territorio cittadino.
Le strade, una volta ripulite, sono di nuovo piene di rifiuti, a qualsiasi ora della giornata, soprattutto in alcune arterie cittadine: lungomare di Amantea, lungomare di Campora San Giovanni, Coreca e Strada Statale 18.
Solo pochi anni fa il Comune di Amantea era considerato virtuoso avendo raggiunto una percentuale di differenziata pari al 67%, poi l'inesorabile declino dovuto, secondo noi, ad un mancato controllo del territorio e quindi in mancate sanzioni da parte delle forze dell'ordine.
Un compito difficile, che non scoraggia comunque la triade commissariale, che all'occhio di molti deve recuperare la fiducia nelle istituzioni, la quale commissione ci ha informato che proseguirà nella sua azione per la tutela dell’ambiente e per il ripristino della legalità.