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Redazione TirrenoNews

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Beirut. «L'ho uccisa perché aveva una gonna corta»

Lunedì, 25 Dicembre 2017 10:59 Pubblicato in Mondo

«Era carina, aveva una gonna molto corta e ho pensato che violentarla sarebbe stato facile visto che era straniera».

È quanto ha confessato agli inquirenti - rivelano fonti al britannico Mail online - l'uomo arrestato per avere violentato e ucciso Rebecca Dykes, una funzionaria britannica che lavorava nell'ambasciata del Regno Unito a Beirut, il cui corpo senza vita venne trovato sul ciglio di un'autostrada lo scorso 17 dicembre.

Tarek Hawchiech, autista, arrestato dalla polizia libanese circa 48 ore dopo l'omicidio, ha confessato di avere ucciso la donna.

Ad identificarlo le immagini delle telecamere per il controllo del traffico, che hanno mostrato il percorso seguito dal suo mezzo.

Lo ha detto il Papa.

Nessuno, finora, lo aveva nemmeno sospettato, tantomeno detto.

Papa Bergoglio ieri predicando sui testi dell'evangelista Luca ha ricordato che

“Luca racconta che Maria «diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio», prendendo per mano chi ascolta per

andare alle radici.

«Maria diede alla luce, Maria ci ha dato la Luce.

Un racconto semplice per immergerci nell’avvenimento che cambia per sempre la nostra storia. Tutto, in quella notte, diventava fonte di speranza».

«La fede di questa notte ci porta a riconoscere Dio presente in tutte le situazioni in cui lo crediamo assente.

Dio sta nel visitatore indiscreto, tante volte irriconoscibile, che cammina per le nostre città, nei nostri quartieri, viaggiando sui nostri autobus, bussando alle nostre porte».

«A Betlemme si è creata una piccola apertura per quelli che hanno perso la terra, la patria, i sogni; persino per quelli che hanno ceduto all’asfissia prodotta da una vita rinchiusa».

Papa Bergoglio insiste sul passaggio dal buio alla luce.

«E lì... in mezzo all’oscurità di una città che non ha spazio né posto per il forestiero che viene da lontano, in mezzo all’oscurità di una città in pieno movimento e che in questo caso sembrerebbe volersi costruire voltando le spalle agli altri, proprio lì si accende la scintilla rivoluzionaria della tenerezza di Dio».

«Nei passi di Giuseppe e Maria si nascondono tanti passi.

Vediamo le orme di intere famiglie che oggi si vedono obbligate a partire.

Vediamo le orme di milioni di persone che non scelgono di andarsene ma che sono obbligate a separarsi dai loro cari, sono espulsi dalla loro terra.

In molti casi questa partenza è carica di speranza, carica di futuro; in molti altri, questa partenza ha un nome solo: sopravvivenza.

Sopravvivere agli Erode di turno che per imporre il loro potere e accrescere le loro ricchezze non hanno alcun problema a versare sangue innocente».

«A Betlemme si è aperto lo spiraglio per chi è solo e ha perso tutto, persino i sogni»

Una ipotesi azzardata visto che i due Vangeli di Matteo e Luca sulle modalità e il tempo del ritorno a Nazaret sono inconciliabili ( i vangeli sono stati critti dopo decenni)

Alcuni studiosi hanno ipotizzato che la visita dei Magi sia avvenuta non subito dopo la nascita di Gesù ma in un momento successivo, dopo la presentazione al Tempio; al termine della cerimonia religiosa, la Sacra Famiglia sarebbe rientrata a Betlemme, dove sarebbe avvenuto l'evento.

Gli stessi studiosi hanno proposto un'integrazione degli episodi narrati da con la seguente successione cronologica:

  • viaggio da Nazaret a Betlemme;

  • nascita di Gesù;

  • adorazione dei pastori;

  • circoncisione e presentazione al Tempio;

  • adorazione dei Magi;

  • fuga in Egitto;

  • ritorno a Nazaret.

Tale successione cronologica è, comunque, considerata da molti studiosi inconciliabile con i resoconti evangelici:

Luca, infatti, dice esplicitamente che la Sacra Famiglia, poco oltre un mese dalla nascita di Gesù e l'adorazione dei pastori — fatti la circoncisione e i riti della purificazione con la presentazione al Tempio in Gerusalemme — si stabilì subito a Nazaret:"Quando ebbero tutto compiuto secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nazaret."

Dobbiamo ritenere sia stato il primo caso di rimpatrio?

La meravigliosa New York a dicembre

Domenica, 24 Dicembre 2017 20:45 Pubblicato in Mondo

La modella e attivista KhrystyAna ha organizzato una sfilata di moda in lingerie in mezzo alla folla di Times Square per esaltare la diversità dei corpi e la bellezza di tutte le donne.

Sabato 2 dicembre migliaia di turisti e newyorkesi hanno potuto assistere a uno spettacolo molto particolare al centro della famosissima Times Square.

Delle donne in lingerie hanno sfilato in piazza per promuovere il movimento Body Positive e la bellezza di ogni corpo. Organizzatrice dell'evento è stata la bellissima KhrystyAna, modella curvy e attivista per la diversità femminile, che ha chiamato la sfilata The Real Catwalk (in italiano, "la vera passerella") promuovendola anche sui social con un hashtag.

"Questo sabato, intorno alle 2-2:30 del pomeriggio, moltissime volontarie battagliere prenderanno parte a una sfilata in lingerie, nel bel mezzo di Times Square.

Queste donne sfileranno per TUTTE le donne, per rafforzare un solo standard di bellezza: ESSERE SE STESSE.

Perché essere VOI è la definizione di bellezza," scrive KhrystyAna sul suo profilo Instagram. E, in effetti, alla sfilata erano presenti donne differenti, senza alcun canone di bellezza imperante: "Alcune donne sono formose, altre sono minute, alcune hanno un fisico palestrato, altre non hanno mai fatto esercizio.

Donne di diverse culture, di diversi colori della pelle.

Ci saranno donne transgender, donne di diverse età e di diverso orientamento sessuale, truccate alla perfezione o struccate, con le gambe depilate o al naturale, vegane e carnivore.

Ogni ceto sociale è benvenuto, senza alcuna discriminazione!

Venite ad assistere e lasciatevi ispirare ad amare il vostro corpo così com'è, qualunque sia il vostro percorso di vita." La sfilata ha ben presto attirato l'attenzione di molti passanti e fotografi, che hanno potuto immortalare questo evento unico.

In un'intervista fatta con Yahoo, KhrystyAna ha spiegato di essersi unita alla causa Body Positive un anno fa.

Ma ad aver spinto la ragazza a organizzare questo evento è stata la sfilata di Victoria's Secret: "Questa settimana il mondo ha assistito a un'altra sfilata di Victoria's Secret che ha contribuito a rafforzare degli standard di bellezza specifici nell'immaginario delle persone.

Tante donne si sentono profondamente scoraggiate riguardo ai loro corpi e ai loro visi dopo aver guardato lo show e si sentono spinte a denigrare se stesse sempre di più."

​L'evento ha ricevuto l'appoggio e l'ammirazione di tutto il pubblico, riscuotendo molto successo anche online.

Ecco tutte le immagini

di Martina Garancini Pubblicato il 11 dicembre 2017

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