Avevamo già denunciato il rischio di crollo del muro della SS278 che precede Villa Mazzotta. Le fenditure del grosso muro erano ormai totalmente evidenti
Non solo la lunga fenditura orizzontale nata perché la parte superiore del muro si era spostata avanti rispetto a quella sottostante, al punto da evidenziare un gradino all’incontrario.
Non solo ma era evidente il distacco del cemento come se si trattasse di intonaco
E poi anche diverse fenditure verticali fuoriuscita di acqua.
L’acqua infatti non usciva come dovrebbe dagli appositi fori che non esistevano come avviene nei muri che dietro hanno l’apposito drenaggio
Ora finalmente l’intervento.
Ovviamente quello più semplice. Si è tolta una parte del terreno retrostante il muro spostando così il punto di incidenza della pressione.
Un intervento per chi ha pochi soldi.
Riceviamo e pubblichiamo
Si è tenuta stamane una riunione dei circoli cittadini del PD aperta alle rappresentanze istituzionali (consiglieri comunali, provinciali, regionali e i parlamentari Enza Bruno Bossio e Stefania Covello).
L’incontro, introdotto dal Segretario del I circolo Damiano Covelli, ha avuto come oggetto la discussione sulla situazione politico-amministrativa della città alla luce della crisi che si è aperta nei giorni scorsi nella maggioranza che sostiene il Sindaco Mario Occhiuto.
Unanimemente si è convenuto sulla considerazione che il centrodestra non può scaricare la propria crisi sulla istituzione comunale.
E’ del tutto evidente, infatti, come l’implosione della maggioranza di Palazzo dei Bruzi produca inevitabilmente la paralisi dell’attività amministrativa.
Le emergenze sociali che investono la città di Cosenza non sono fronteggiate perché il governo cittadino è impegnato in una personalistica lotta di potere.
Non è casuale che la competizione per la leadership della giunta municipale in atto da mesi sul terreno della gestione esploda proprio sulla particolare vicenda del bocciodromo.
Il livello di vivibilità della città si va vorticosamente abbassando dal momento che, soprattutto sui servizi primari si registrano insopportabili criticità divenute ormai strutturali (rifiuti, approvvigionamento idrico, depurazione, manutenzione urbana, sanità e trasporto pubblico locale).
Gli stessi grandi progetti di opere infrastrutturali al momento vengono annunciati e non attuati.
Il trascinarsi di tale crisi non può essere sopportato da una città che non solo domanda livelli minimi di vivibilità urbana ma, soprattutto, è alla ricerca di una prospettiva ed un futuro.
Mai come ora, di fronte alla crisi del sistema territoriale regionale, Cosenza è chiamata ad assolvere una funzione di direzione strategica sia per quanto riguarda la modernizzazione dei servizi primari e la salvaguardia di fondamentali diritti sociali, sia in relazione alle direttrici di sviluppo che si snodano lungo l’asse Gioia Tauro-Università della Calabria-Sibari.
Cosenza deve recuperare una centralità direzionale nel sistema regionale mentre invece rischia di essere consegnata progressivamente ed inesorabilmente ad una condizione di marginalità e perifericità.
Il centrodestra ha persino spostato la sede decisionale per la soluzione della questione politica cosentina: non è Palazzo dei Bruzi sovrano delle decisioni da assumere per risolvere la grave crisi istituzionale ed amministrativa che si è aperta, ma Giuseppe Scopelliti nella sua duplice veste di Governatore e Coordinatore regionale del PDL !
Unanime e forte consapevolezza e responsabilità sono state espresse nella riunione svoltasi per promuovere il rilancio di un PD capace di aggregare un nuovo centrosinistra sulla base di un progetto di governo alternativo al centrodestra.
Il perdurare della crisi dell’attuale maggioranza richiede la necessità di ridare la parola agli elettori.
A conclusione della riunione è stata affidata ai segretari di circolo, al segretario dei giovani democratici e al capogruppo consiliare Salvatore Perugini, la responsabilità di coordinare le iniziative preparatorie della conferenza programmatica del PD da svolgere entro il mese di luglio.
Una conferenza programmatica aperta alle diverse espressioni del centrosinistra, a competenze tecniche ed intellettuali e alle rappresentanze sociali che operano anche in forma autonoma a Cosenza.
Cosenza, li 10 giugno 2013
Qualcuno le intende come un fulmine a ciel sereno. Qualcuno le attendeva. Ed infatti Cavalcanti dice che questa decisione la aveva presa già da tempo, almeno sei sette mesi fa.
Certo che appare probabile la connessione tra le dimissioni ed il buco finanziario di 9 milioni di euro, cresciuto dalla data delle elezioni quando era di “soli “ 6 mln di euro.
Ma ancora più appare probabile la relazione tra le dimissioni e l’arrivo tre settimane fa della richiesta di perquisizione e sequestro da parte della Dda di Catanzaro, nella quale si denunciano casi di parenti di boss che lavorano all’interno di ditte che hanno appalti con il Comune e presunti favoritismi nell’attribuzione di immobili comunali. Impossibile il contrario.
Lo evidenzia il sindaco quando risponde all’intervista de Il Quotidiano sostenendo che «Ci sono fatti ed eventi che ti impongono di riflettere non tanto sul merito, quanto sul momento, e ti inducono ad andare oltre lo specifico. Dico subito che la lettura, attraverso i giornali, del contenuto del decreto della Dda suscita tante perplessità, perché non ti è chiaro il senso complessivo: non riesci a capire perché, in altri termini, possa essere un filone d’indagine la presenza di parenti di boss della criminalità organizzata tra i dipendenti di ditte che hanno appalti con il Comune. È difficile ritenere che questo dato possa avere il significato di un indizio di “erogazioni pubbliche in favore di clan della malavita locale”, ma, al di là di ogni tua personale convinzione, resta fermo ed incrollabile il rispetto istituzionale per il ruolo della magistratura, specie in una regione in cui i rischi di infiltrazioni e di condizionamento della mafia sono altissimi. In quel momento, però, ti scorrono come in un film le immagini di questi due anni e, soprattutto, ti domandi se e cosa hai fatto per governare adeguatamente un momento del tutto eccezionale ed inatteso: dunque, non solo cosa hai fatto per l’attuazione del programma, ma anche per operare forme di contrasto verso la criminalità organizzata ed, ovviamente, ti chiedi se ed in che termini ci sei riuscito. Ed il film di questa consiliatura ti trasferisce l’immagine di quel che era il tuo programma e di cosa ti sei trovato a gestire, ma soprattutto ti domandi se ed in che misura quel che hai fatto ha trovato l’appoggio della tua maggioranza».
Infine c’è il senso di solitudine che talvolta “prende” i sindaci quando arrivano in comune portatori di un sogno che alla fine non si realizza, così che al mestiere difficile di amministratore si aggiunge l’amarezza e la disillusione.