Si può trovare nelle librerie, edicole ed alcune attività commerciali ed artigianali di Amantea, Campora S.G., Paola e paesi limitrofi la seconda edizione del libro, dal titolo "Il mondo di una volta", edito da "Orizzonti Meridionali" di Cosenza, il cui autore risulta essere l' amanteano Emilio Osso. Il libro ripercorre, in 20 racconti, la vita nel mondo rurale calabrese degli anni settanta visti con gli occhi di un adolescente e sono ambientati sulle colline della località Camolo tra i Comuni di Amantea e Belmonte Calabro in provincia di Cosenza.
L'autore evidenzia che tanti avvenimenti delle campagne erano vere e proprie feste e rimanevano indelebilmente impresse nella memoria, in specie dei ragazzi : la trebbiatura, la raccolta dell'uva, del fieno, delle olive, la produzione delle conserve, del pane ecc.
Nel libro, l'autore in particolare vuole far riflettere sulla perdita di valori che erano fondamentali nella vita rurale calabrese: la collaborazione concreta e fattiva, la condivisione, la partecipazione, la solidarietà, la genuinità, la semplicità... valori che oggi stanno scomparendo sotto i colpi del progresso e dell'individualismo.
Ma non solo, l'autore nel libro riporta e recupera avvenimenti e contesti del passato, anche tragici, della costa tirrenica e di Amantea, quali le invasioni dei turchi, le torri di avvistamento costiero, i cavallari che lanciavano l'allarme per permettere alla popolazione di rifugiarsi nell'entroterra, e poi la nascita mitica di Amantea con la Ninfa Nepetia, i passaggi segreti e misteriosi nella roccia, le grotte millenarie, la nascita leggendaria di una chiesetta rurale, le antiche fonti per l'approvvigionamento idrico, la strada romana millenaria in lastricato di pietre e nella roccia ( l’antica traianea).
Ancor più l'autore porta all'attenzione nei 20 racconti, paesaggi naturali ed ambienti di inestimabile valore (da tutelare e salvaguardare per le generazioni future) , quali: i tramonti con lo Stromboli (da sempre il faro del Mediterraneo) e le isole Eolie, quelli sugli scogli di Isca (i famosi scogli di Omero e come furono conosciuti nell’antichità: Insule Oenotrides, Pietre Planete, Scogli di Lea), le due grandi braccia dei golfi di Sant'Eufemia e di Policastro che contengono anche tutti i paesi costieri del cosentino, le distese di ulivi che degradano quasi fino alla costa con le antiche piantumazioni a settonce, le maestose querce e castagni centenari ,la varietà e diversità di flora e fauna , il passaggio lungo la costa di delfini e stenelle, le migrazioni delle marzaiole, ecc. Nel testo viene riportata anche una notizia inedita: Amantea il paese dei capperi: secondo l'autore in un testo di oltre 5 secoli fa , la città di Amantea ed il suo comprensorio erano conosciute per la notevole diffusione e commercializzazione proprio dei capperi.
L'autore ci riferisce inoltre che con il suo libro spera di stimolare sempre più iniziative volte alla tutela delle parole e degli antichi linguaggi dialettali (memoria di grandi civiltà che hanno colonizzato il suolo calabrese) che progressivamente stanno scomparendo. Alla fine del libro è stato inserito un glossario delle parole di una volta (riportate nei racconti) , sicuramente sconosciute, a gran parte delle nuove generazioni.
L'autore ha dedicato il libro, sua opera prima, alle persone oneste e semplici.
La prefazione al libro è del prof. Renato de Bartolo, già professore di italiano al Liceo Scientifico Statale di Amantea (CS) , che tra l'altro ha evidenziato come il mondo rurale sia stato "fonte di valori, irragionevolmente sottovalutati ed abbandonati, per un malinteso concetto di progresso, e di cui al contrario proprio la civiltà attuale ha estremo bisogno".