Siamo davanti al Municipio .
Stiamo parlando delle “cose” del comune
Del ritiro delle deleghe ad Emma Pati
Dell’incarico formale al “nuovo” comandante della polizia Municipale, pur prendendo atto che Franca Aloe , la più anziana di quelli rimasti, e nel rispetto della legge, ha assunto a se tali funzioni.
Dell’incarico formale a quanti altri sono rimasti coinvolti con in questa drammatica vicenda .
Della possibilità o debenza dell’annullamento degli affidamenti degli incarichi dei servizi quale conseguenza dei provvedimenti disposti dalla magistratura
Della difficoltà di gestione del comune resa terribile dopo i recenti arresti e gli avvisi di garanzia.
Fatti ai quali si aggiungono le auto-affissioni dei manifesti del circo prima ancora che sia stato autorizzato.
Della mancanza di un regolamento sulla autorizzazione di esercizio ai circhi, quale esempio della precarietà del nostro comune costretto, proprio per tali ragioni, ad improvvisare i propri comportamenti.
Quando escono i funzionari della Telecom che chiedono il pagamento dei canoni il discorso si sposta anche sulla mancanza delle linee telefoniche .
Della insufficienza del personale ridotto al lumicino.
Acutamente ed intelligentemente un assessore che normalmente sorride mi guarda e forse pensando al mio articolo su “La gara delle Canoe” mi dice che il comun e di Amantea sta procedendo a velocità ZERO
È in commento amaro, ma vero, profondo che segnala uno stato di disagio che sta coinvolgendo anche la politica e non solo il personale
Uno stato di disagio che impone ,come ha detto Concetta Veltri, “Nervi saldi e mano sicura”
I naviganti non devono perdere la bussola.
E, come dice Luca Ferraro, soprattutto nel mare in tempesta non ci si può fermare
Fermarsi significa affondare !
E purtroppo non solo la Giunta, ma Amantea.