Se la vicenda non fosse di per sè drammatica potremmo chiuderla facendoci una grossa risata. Purtroppo non è così!!
La sintesi della vicenda:
1)La Cgia dice che in Italia ci sono quasi 3 milioni i lavoratori in nero che sottraggono alle casse dello Stato 43,7 miliardi di euro di gettito( con la emersione il Pil salirebbe di 102,5 miliardi). Di questi 3 milioni di lavoratori ben 181 000 sono in Calabria. Parliamo di una evasione di imposte per la sola Calabria pari a 2.750.000.000.
2)Si arrabbia Benedetto Di Iacovo, presidente della Commissione regionale della Calabria per l’emersione del lavoro non regolare il quale accusa la CGIA di falsità! Dice Di Iacovo: “I dati diffusi dalla CGIA di Mestre sul Sommerso nelle regioni italiane sono dei dati lontani dalla realtà. Anzi aggiunge :”“Si tratta di stime prive di contenuto scientifico”; ed infine dichiara che siamo di fronte ad “Una impostazione inaccettabile dal punto di vista politico perché tende a criminalizzare ingiustamente una parte dell’Italia”.
3)Insiste Giuseppe Bortolussi - Presidente della Cgia di Mestre il quale dichiara che:” Dalla replica che ha redatto(ndr di Di Iacovo), ho l'impressione che non abbia capito nulla».Non solo ma precisa che :” i nostri dati sono inconfutabili”. Infine conclude :” Invito il Presidente della commissione regionale della Calabria per il sommerso, Benedetto Di Iacovo, di andare a vedere i dati Istat, Censis e le ultime pubblicazioni redatte dal Centro Studi Sintesi in materia di evasione e lavoro nero».
La questione certamente non finisce qui. Ci sembra che esista una sola possibilità: O Di Iacovo querela Bortolussi o si dimette.
Siamo in attesa di nuove.
La foto esemplifica la difficoltà di sapere quante sono le pecore: girano e non si sa dove comincino e dove finiscano!
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