Sembra che la Procura di Cosenza abbia davvero deciso di tutelare il riposo delle persone.
Sembra cioè che l’eccesso di tolleranza abbia avuto fine
Il sistema è di una semplicità impressionante.
Basta come sempre possibile far eseguire i rilievi dei livelli sonori con accertamenti strumentali.
Non ci vuole molto basta chiamare l’Arpacal.
Oppure basta chiamare la commissione di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo di cui fa sempre parte un tecnico specialista che deve attendere al rispetto della normativa acustica.
Per non parlare del dirigente medico dell’organo sanitario pubblico di base competente per territorio o da un medico suo delegato competente in materia
A Cosenza la Polizia di Stato ha eseguito un decreto di sequestro preventivo delle attrezzature e strumenti musicali di cinque locali della movida cosentina, emesso dal GIP del Tribunale di Cosenza, su richiesta del sostituto procuratore Cozzolino della locale Procura della Repubblica.
Gli esercizi predetti sono “Prima Di”, “Boogie Blues”, “Cheers”, “Piano B” e “Vintage Zone”.
Ai titolari è stato contestato il “disturbo continuato delle occupazioni e del riposo delle persone“.
Tutto è nato dalle continue lamentele giunte attraverso l’utenza 113 alla Questura di Cosenza.
In sostanza se ci si lamenta prima o dopo la procura interviene e la gente può riposare.
Non solo a COSENZA