Tutti i giornali, anche i più seri come “Il Corriere della Calabria” deve sintetizzare l’articolo in un titolo.
Un titolo che talvolta può essere come lo specchietto delle allodole
Oggi c’era questo «Stop al precariato, puntiamo a creare nuovo lavoro », e sotto il volto di Mario Oliverio
Subito la domanda.
Che avrà voluto dire che licenzierà i precari che sono stati assunti durante il suo governo evitando di illuderli, anche se alla regione si è sempre saputo che nessuno mai è stato mandato via ( poi se sia stato sempre così non lo sappiamo con certezza)?
O forse che non assumerà più per tutto il periodo del suo governo regionale evitando, così, di creare nuovi precari da stabilizzare successivamente?
No!
Oliverio un mese prima delle elezioni dice : «Il problema del lavoro è la questione centrale della nostra terra. Una questione che ci vede impegnati incessantemente per individuare strumenti, percorsi e soluzioni finalizzate ad alleviare lo stato di sofferenza in cui vivono migliaia di calabresi e le loro famiglie».
Perché parla di migliaia e non di decine, se non centinaia di migliaia di calabresi?
Ah! L’articolista traduce il pensiero oliveriano e chiarisce che si tratta dei lavoratori ex percettori di indennità di mobilità in deroga.
Ed ecco l’altra parte del suo dire: «Nel corso dell’ultimo Tavolo operativo che ho presieduto nei giorni scorsi presso la Cittadella regionale abbiamo definito, di concerto con le parti sociali e facendo seguito ad un precedente accordo dello scorso 7 dicembre 2016, l'individuazione di un nuovo bando di 12 mesi rivolto agli enti pubblici e ai privati per i tirocinanti calabresi (per quei lavoratori inquadrati nell'accordo del 7 dicembre 2016) da emanare nei prossimi giorni».
Praticamente un altro anno di calvario per questi calabresi.
Poi per fortuna una cosa ottima : «A questa misura abbiamo deciso di affiancare un altro bando che prevede un “bonus” annuo di cinque-seimila euro (la cifra precisa la definiremo in base alle risorse a nostra disposizione), come incentivo alle imprese che assumono per tre anni e che, alla fine dei tre anni, si impegnano a stabilizzare i lavoratori. In queste ore si sta lavorando alla stesura del bando che, entro pochissimi giorni, sarà pubblicato».
Questa si che è una cosa buon per la quale Oliverio merita i nostri apprezzamenti
Lui lo sa che i comuni non sono in grado di stabilizzare i “tirocinanti” calabresi prchè la gran parte è sulla strada del fallimento( dissesto)
A parte il fatto che chiamare “ tirocinanti” gente di grande esperienza attitudinale e professionale ed in età avanzata solleva un amaro sorriso.
In più, ha aggiunto il governatore, «anche per quanto riguarda la definizione della Banca Dati regionale abbiamo lavorato in questi mesi per ricostruire tutte le situazioni di intervento che riguardano i percettori di mobilità dal 2009 ad oggi.
Abbiamo affrontato il problema dei 4600 lavoratori che fanno parte del bacino degli Lsu-Lpu per i quali abbiamo avviato la contrattazione il 1° gennaio 2015, fuoriuscendo da una impostazione che era quella del bacino, attraverso una integrazione dell’intervento dello Stato che ammonta a 50 milioni di euro con 39 milioni di euro del bilancio regionale per consentire la contrattazione a 26 ore settimanali e ciò ha consentito a questi lavoratori di maturare il diritto alla stabilizzazione.
Il 31 dicembre 2017, infatti, gran parte di essi hanno maturato 36 mesi di lavoro dipendente che consente loro di acquisire il diritto alla stabilizzazione ed altri la stanno maturando in queste settimane».
BENE! Bellissima notizia.
Oliverio, in sostanza, assumerà 4600 perone e le farà lavorare a spese della regione presso tutti i comuni calabresi
E poi una ulteriore bellissima notizia che riguarda anche il comune di Amantea
Fa sapere Oliverio «ieri l’altro abbiamo avuto l’ok anche da parte della Direzione Generale del Ministero dell’Interno relativamente ai comuni che sono in dissesto finanziario a contrattualizzare».
Un politichese incomprensibile, invero.
Che significa che possono fare contratti per far lavorare i “tirocinanti” pagati con i fondi regionali?
«Entro 60 giorni dall’entrata in vigore della Legge di Stabilità, la Presidenza del Consiglio dei Ministri dovrà assumere un DPCM per regolare ulteriormente le procedure di stabilizzazione. Non appena il DPCM sarà emanato proporremo al Consiglio regionale di approvare una legge per incentivare la stabilizzazione e, nello stesso tempo, per consentire la mobilità nelle procedure di stabilizzazione. Predisporremo, quindi, uno strumento che dovrà aiutarci ad accompagnare un percorso che è iniziato nel gennaio del 2015 e che noi intendiamo portare a conclusione».
Per Oliverio «il nostro unico obiettivo - conclude Oliverio - è quello di creare lavoro vero e di individuare, nella realizzazione di tale obiettivo, un percorso che consenta alle istituzioni, così come è doveroso, di farsi carico delle gravi situazioni di sofferenza sociale e di completa assenza di reddito da parte di cittadini e delle loro famiglie. Abbiamo la chiara consapevolezza che tutto questo non basta e che occorrerà fare molto di più ma, nelle condizioni date, stiamo profondendo ogni sforzo e tutte le nostre energie, con grande determinazione e profonda convinzione, per affrontare e alleviare, per quanto è nelle nostre possibilità, le condizioni di grave sofferenza in cui vivono migliaia di nostri corregionali. In questa direzione proseguiremo il nostro impegno senta tentennamenti e incertezze»