Un giorno, forse, capiremo meglio la grandezza di Papa Raztinger e la potenza del suo gesto di lasciare il soglio pontificio.
Lo capiremo per la certezza divina di Papa benedetto XVI ( il nome forse non è causale) che i Cardinali da lui nominati avrebbero saputo dare alla Chisa quella svolta che lui non era riuscito ad imporre, pur avendone colto la urgenza e la necessità.
Ed i segni ci sono tutti!
La Chiesa è andata nel posto più lontano da Roma per ritrovare se stessa!
La Chiesa ha scelto un Cardinale che vive tra la gente!
La Chiesa ha scelto il più umile tra gli umili!
La Chiesa ricomincia da Francesco, il Santo dei poveri!
La Chiesa per la prima volta sceglie un Gesuita!( Quale occasione per conoscere o richiamare questo ordine!)
E che il nuovo Papa abbia piena consapevolezza della difficoltà del suo mandato forse lo si rileva dal suo abito “tutto bianco, simbolo della sua purezza”, dal suo bisogno di preghiere per se stesso e la sua missione: le preghiere della Chiesa vera, del popolo, dal suo inchinarsi verso il popolo della Chiesa ,forse più verso e sincero di chi gstosce il potere ecclesiastico
Preghiere che non dovranno essere fatte mancare, tutti i “lupi” dovranno capire che le pecore sapranno difendere il proprio “pastore”.
Forse il mistero del messaggio Maya è anche in questo rinnovamento: e, forse, non è il solo!