Il pubblico ministero di Roma Roberto Staffa è stato arrestato dai carabinieri con le accuse di concussione, corruzione e rivelazione di segreto d’ufficio.
L’ordinanza è stata emessa dal gip di Perugia su richiesta della procura.
In sostanza i reati contestati sarebbero legati a favori fatti dal magistrato in cambio di sesso.
All’arresto del pm Roberto Staffa si è arrivati dopo le dichiarazioni di un trans arrestato nel corso di un’operazione contro la prostituzione.
Il trans avrebbe dichiarato di essere ricattato dal magistrato che in cambio della sua “protezione” gli chiedeva rapporti sessuali.
Dopo le dichiarazioni del trans è scattata l’indagine e le intercettazioni che avrebbero “incastrato” il pm e portato oggi al suo arresto.
Proprio da un’intercettazione ambientale, ovvero un video, sarebbe emerso che il magistrato consumava i rapporti sessuali oggetto dello scambio di favori in ufficio.
In particolare una telecamera nascosta nel suo ufficio lo avrebbe ripreso mentre consumava un rapporto sessuale con una persona legata ad un indagato.
Nell'ambito dell'indagine sono stati acquisiti numerosi documenti ora al vaglio degli inquirenti.
Immediatamente il pm è stato sospeso dal servizio.
Ora è in cella nel carcere di Perugia.