Cosenza.Dopo la forte presa di posizione di Oliverio la RSU prende posizione.
E’ da tempo che seguiamo la vicenda del personale della regione Calabria trasferito alle province per effetto della legge regionale 34/2002 e sentiamo le “grida” di Mario Oliverio, verso, per non dire contro, la regione.
Grida che contestano ed intimano la regione e minacciano perfino di sollecitare l’intervento della Corte dei Conti.
Grida inutili.
Ed allora sempre ( e solo) Oliverio ha deciso di non pagare più i dipendenti che la regione gli ha assegnato insieme alle pseudo competenze di cui a talune materia della 34/2002.
Da maggio la provincia non pagherà più gli stipendi creando così una abnorme disparità tra le diverse province calabresi.
Ed ecco che la RSU della provincia di Cosenza si allarma e tenta la conciliazione tra le parti. Lo fa inviando il seguente documento sottoscritto da CGIL, CISL, UIL e CSA. Ecco il testo firmato:
“Alla Commissione nazionale garanzia diritto allo sciopero Legge 146/90 Roma
Al Prefetto Catanzaro
Al Prefetto cosenza
E pc Al Presidente regione Calabria
E pc Al Presidente provincia di Cosenza
Oggetto: Stato di agitazione dei dipendenti della provincia di Cosenza
L’assemblea Rsu della provincia di Cosenza è allarmata per la situazione creditizia creatasi tra la provincia di Cosenza e la regione Calabria che non permetterà più dal prossimo mese di maggio all’ente provincia di anticipare il pagamento degli stipendi, pertanto proclama lo stato di agitazione
Per tali motivi si invitano la SSLL ad indire il tentativo di conciliazione onde evitare ulteriori iniziative di protesta da parte del personale provinciale
Il presente documento è inviato alla commissione di garanzia per quanto previsto dalla normativa vigente
Segretario generale FP Cgil, FP Cisl FP Uil, Csa”