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Barca a vela scarica 59 islamici a Crotone. E’ una vera e propria invasione!

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Hanno fatto incagliare una barca a vela con a bordo 59 clandestini davanti alle coste di Soverato, fra Capo Rizzuto e Le Castella, in provincia di Crotone.

I due scafisti hanno poi cercato di fuggire ma una pattuglia di militari della sezione operativa navale della Guarda di Finanza di Crotone li ha individuati e fermati.

Sono di nazionalità ucraina, avevano già raggiunto Crotone e si stavano dirigendo verso la stazione degli autobus per dileguarsi.

Ormai c’è una rotta settimanale con scafisti russofoni che scaricano clandestini pakistani in barca a vela nella zona tra la Calabria e la Puglia.

Una motovedetta della Guardia di Finanza ha individuato una barca a vela incagliata sugli scogli a pochi metri dalla riva, in una posizione difficilmente raggiungibile, mentre una pattuglia di militari ha iniziato a perlustrare le rotabili per individuare i migranti e soprattutto gli scafisti. I clandestini, fra persone a terra e a bordo del natante sono, in tutto, 59 tutti maschi adulti, dichiaratamente pakistani e sarebbero partiti qualche giorno fa, dalla Turchia.

I finanzieri in perlustrazione a terra, a Crotone, nei pressi della stazione degli autobus hanno fermato due persone, Y.K. e E.V. entrambi ucraini, rispettivamente di 29 e 32 anni che si stavano dirigendo per allontanarsi dalla località ionica.

Così siamo a quasi 2.500 clandestini sbarcati dall’inizio dell’anno. Erano stati 16.400 lo scorso anno e 72.500 nel 2017.

Questi pagano migliaia di euro a testa per venire a spacciare in Italia.

È la conferma non solo che la rotta che parte dalla Turchia è più che mai viva, ma che un’organizzazione formata da cittadini dell’ex Urss, probabilmente delle repubbliche islamiche, gestiscono il flusso dal paese anatolico verso l’Italia.

L’Unione Europea paga, per un accordo stipulato al tempo del Pd al governo. tre miliardi di euro l’anno al governo di Ankara perché blocchi il flusso di clandestini, soprattutto quello via terra. L’Italia partecipa come sempre con oltre il 10 per cento del budget, quindi oltre 300 milioni di euro.

Così, noi diamo ad Erdogan 300 milioni di euro l’anno, lui ci manda i velieri zeppi di musulmani.

Redazione TirrenoNews

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