Il giorno uno e due luglio di ogni anno si celebra nel nostro paese la festa in onore della Madonna delle Grazie.
La devozione dei sampietresi e degli amanteani alla Vergine Maria ha origine antichissima e si perde nella notte dei tempi.
Si raccontano di Lei prodigi e fatti miracolosi che hanno dello straordinario e del sensazionale.
Le nostre nonne ce li raccontavano durante le serate invernali intorno ai focolari scoppiettanti. Li avevano appresi dalle loro mamme.
Si dice che la Vergine sia apparsa per primo ad un pastorello che si trovava nella stalla ad accudire gli animali.
La Vergine gli parlò e gli disse di dire alla gente del luogo che erigessero in suo onore una chiesa proprio sul posto dove si trovava la stalla.
La gente non gli credette e fu varie volte messo alla prova.
Un giorno riuscì ad aprire la porta della stalla con un fil di paglia.
Quando poi i sampietresi scettici ed increduli trovarono un dipinto della Madonna che ora si trova in una nicchia sopra l’Altare Maggiore e si resero conto della veridicità del racconto del pastorello, tolsero dalla stalla le bestie ed eressero una chiesa intitolandola alla Madonna delle Grazie.
Da allora questa chiesa è meta di continui pellegrinaggi, è diventata un luogo di culto e di preghiera.
Subì enormi danni durante i terremoti che sconvolsero la Calabria, ogni volta però fu restaurata ed abbellita.
Si raccontano ancora altri miracoli operati dalla Vergine Maria.
Ha fatto guarire un bambino che i medici avevano dato già per morto.
Non pioveva da molti mesi e il raccolto dei campi era completamente distrutto.
I fedeli si rivolsero alla Vergine e un 6 maggio di tantissimi anni fa portarono la Statua della Madonna in processione attraverso i campi.
Era una giornata di sole, nessuna nuvola in cielo che potesse annunziare una pioggia imminente. Molti ridevano e scherzavano, tra i quali un Regio Carabiniere della Stazione di Amantea venuto a San Pietro per mantenere l’ordine pubblico.
Dicevano:-Un pezzo di legno non poteva fare miracoli e da un cielo azzurro non poteva scendere la pioggia-. Improvvisamente un lampo squarciò il cielo azzurro.
Seguì un tuono fragoroso.
Il cielo si oscurò all’improvviso e dopo pochi minuti una pioggerellina benefica incominciò a cadere lentamente continuando per tutta la giornata.
La festa della Vergine inizia col suono delle campane a festa e con alcuni spari di mortaretti. Poi si da inizia alle Sante Messe mattutine e verso le 18,30 alla processione della Statua per le vie del paese.
La processione è accompagnata dalla banda musicale di Amantea. Una volta dalle bande più rinomate pugliesi. Al ritorno la Santa Messa solenne in Piazza. In serata si esibiscono in Piazza IV Novembre i complessi musicali.
Alla fine i soliti fuochi artificiali.
La devozione alla Madonna delle Grazie negli ultimi anni si è particolarmente estesa, grazie all’opera dei Padri Francescani Conventuali del Convento di San Bernardino in Amantea, grazie anche alla collaborazione dei fedeli sampietersi e alla fattiva partecipazione degli abitanti di Amantea e dei paesi vicini.
La Madonna delle Grazie è stata sempre la più venerata e ne danno testimonianza la massiccia partecipazione alla novena e alla Santa Messa serale.
I Comuni di San Pietro e di Amantea, per l’occasione, mettono ogni anno a disposizione dei fedeli che vogliono raggiungere la chiesa due scuolabus.
Fino agli anni settanta si svolgeva in piazza una grande fiera di merci e bestiame, ora scomparsa. La grande piazza, le vie adiacenti, le strade, invase dalle bancarelle e dagli animali erano una festa di colori, di voci, di suoni, di scenette piene di un loro sapore paesano.
Veniva da Amantea il signor Sicoli Alberto a vendere i suoi famosi gelati.
E Ricuzzo Morelli in una grande bagnarola di alluminio ricoperta di ghiaccio veniva a vendere le sue famose gassose.
Nella fiera le nostre contadine barattavano i prodotti agricoli con stoffe e suppellettili per la casa, oppure vendevano gli animali da cortile.
L’occasione della festa offriva ai giovani il pretesto di iniziare il dialogo amoroso che avveniva spesso negli incontri voluti o casuali tra una bancarella e l’altra.
Le voci dei rivenditori si confondevano col suono delle campane, della banda musicale, coi canti dei pellegrini, coi nitriti degli asini, con lo scoppio dei mortaretti. L’anima della festa della Madonna delle Grazie era tutta lì, nei colori delle bancarelle disseminale lungo le vie, nelle grida festose dei bambini attorno ai venditori di mandorle tostate, di palloncini colorati, di giocattoli, di ninnoli e anche nell’odore acre delle salsicce che venivano arrostite.
Era dunque una festa popolare anche se per molti versi doveva essere una festa religiosa con i suoi riti, i suoi tempi, le sue tradizioni e le sue caratteristiche immutabili: sparo dei mortaretti, arrivo e sfilata della Banda Musicale per le vie del paese, suono festoso delle campane, celebrazione del rito eucaristico, incanto, processione, giuochi popolari, volo delle mongolfiere, sparo dei fuochi d’artificio.
Programma religioso: dal 23 giugno inizio novenario, ore 18,30 recita del Santo Rosario e alle ore 19,00 celebrazione della Santa Messa. Domenica 1 luglio: Sante Messe: Ore 9,30 ; 11,30; 19,00. Lunedì 2 luglio: Sante Messe: ore 7,00; 9,00; 11,30; ore 20,00 al termine della processione in Piazza Santa Maria delle Grazie. Dal 28 giugno le Celebrazioni saranno presiedute dal Predicatore Fra Ugo Maria Brogno , Frate minore cappuccino e Missionario della Misericordia con nomina papale con sede in Belvedere.
Programma civile: 1 luglio ore 21,00: Spettacolo in Piazza con canti e musica Cristiana “Maria figlia di Sion” diretto da Fra Ugo Maria Brogno. 2 luglio Spettacolo musicale con Mimmo Cavallaro in concerto. La Banda musicale “Città di Amantea” accompagnerà la processione per le vie del paese. Al termine della Santa Messa solenne grande spettacolo di fuochi di artificio eseguiti dalla ditta Galluccio Pirotecnica di Rossano. Le vie del Paese saranno illuminate dalla ditta Tonino Spina di Lago, mentre l’addobbo della chiesa sarà eseguito dalla ditta Montagnese di Vibo Valentia.