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Oggi Tropea è sicuramente la Perla del turismo calabrese.

Eppure la città ad agosto offre ai propri turisti soltanto 10 eventi distribuiti su 12 giornate.

 

Eccoli:

3Traversata a Nuoto a sostegno di Telethon a cura di Tropea Eventi – Marina dell'Isola.

8 Canzone napoletana d'autore a cura di Tropea Musica – Porto di Tropea h. 22:00.

9 Musica e Moda a cura di Tropea Eventi – Piazza Vittorio Veneto.

10 Quelli di Made in sud – A cura dell'associazione Musicalmente – Porto di Tropea.

10 ET sotto le stelle – spettacolo della Fondazione Rambaldi in collaborazione con Tropea Eventi.

17 Tango a cura di Tropea Musica – Porto di Tropea h. 22.

19 e 20 Culture a Confronto – Piazzale Madonna dell'Isola.

26 e 27 Armonia della Magna Grecia – Concerto – Giardino del Museo Diocesano.

28 Musicalmente Show a cura dell'associazione Musicalmente P.zza Veneto.

31 Concerto di Soprano, Tenore e Pianoforte – A cura di Tropea Musica – Porto di Tropea h. 22.

 

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Tropea come Amantea ? Sembra di si!

Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso che era stato presentato per chiedere l'annullamento dello scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune di Tropea.

Il ricorso era stato proposto dal sindaco, Giuseppe Rodolico, e da due assessori, assistiti dagli avvocati Alfredo Gualtieri e Demetrio Verbaro.

Lo scioglimento del Comune era stato disposto dal Consiglio dei Ministri il 10 agosto del 2016 su proposta dell'allora Ministro dell'Interno, Angelino Alfano.

Secondo gli avvocati Gualtieri e Verbaro, "mancavano del tutto gli elementi per adottare il provvedimento di scioglimento del Comune perché non c'era nulla che potesse fare presumere infiltrazioni nell'ente da parte della criminalità organizzata".

I giudici amministrativi del Lazio accolgono il ricorso degli ex amministratori e “bocciano” l’operato della Commissione di accesso agli atti e della Prefettura di Vibo. Caso chiuso?

Il provvedimento è stato adottato dalla prima sezione del Tar Lazio.

Il decreto era stato adottato sulla scorta di una relazione redatta dalla Commissione di accesso agli atti composta dal viceprefetto Lucia Iannuzzi, dall'allora comandante della Compagnia dei carabinieri di Tropea Francesco Manzone e dal capitano della Guardia di finanza Giovanni Torino,

Ora i giudici amministrativi hanno deciso che si è in presenza di una “carenza nella fattispecie dei presupposti per lo scioglimento degli organi elettivi locali”.

Il Tar ha notato che è stata la stessa Commissione di accesso agli atti ad aver usato la parola “presumibilmente” ("presumibilmente vicini alle cosche la frase esatta") in riferimento ad alcune persone presenti all’incontro. Si tratta di un grave errore motivazionale, perché una persona o è vicina ad un clan o non lo è, lasciando invece le "presunzioni" il tempo che trovano in termini giuridici.

Per esempio i certificati penali del futuro sindaco Giuseppe Rodolico, dell’avvocato Giovanni Vecchio (cugino del sindaco), di Antonio Bretti (poi nominato assessore), e del vicesindaco Domenico Tropeano, tutti presenti alla riunione pre-elettorale all’hotel Santa Lucia di Parghelia, dimostrano per il Tar che i partecipanti alla lecita riunione non avevano alcun precedente penale per fatti di criminalità organizzata, gli unici utili a motivare un decreto di scioglimento degli organi elettivi dell’ente per infiltrazioni mafiose.

Si evince inoltre l’assenza di procedimenti penali pendenti in capo a tutti i partecipanti all’incontro pre-elettorale e l’assenza di frequentazioni con esponenti della criminalità organizzata. “Ne discende, in mancanza di prospettazione di ulteriori e puntuali elementi, l'insussistenza - scrive il Tar - a carico dello sindaco e del cugino”, cioè Giuseppe Rodolico e Giovanni Vecchio, di “elementi dotati di concreta e univoca valenza probatoria”.

Ora il ministero ha la possibilità di ricorrere al consiglio di Stato.

Lo farà?

E gli amministratori di Tropea faranno come quelli di Amantea? Chiederanno i danni morali?

Seguiremo la vicenda.

Pubblicato in Vibo Valentia

L’ex sindaco di Tropea Pino Rodolico e gli ex assessori Rosalia Rotolo e Romana Lorenzo impugnano davanti al TAR lo scioglimento del consiglio comunale

 

Secondo i ricorrenti «Lo scioglimento del consiglio comunale di Tropea per mafia è stato decretato senza che ci fossero i necessari presupposti».

Nel documento gli ex amministratori contestano molti rilievi contenuti nella relazione inviata al ministero dal prefetto Carmelo Casabona.

Nella relazione del ministro Alfano al presidente della Repubblica viene evidenziata la “sussistenza di concreti elementi su collegamenti diretti degli amministratori locali con la criminalità organizzata”

“L’analisi svolta evidenzia la sussistenza di concreti, univoci e rilevanti elementi su collegamenti diretti ed indiretti degli amministratori locali con la criminalità organizzata di tipo mafioso e su forme di condizionamento degli stessi, riscontrando pertanto i presupposti per lo scioglimento del consiglio comunale ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267”.

A Rodolico venne danneggiata da un ordigno esplosivo l’autovettura parcheggiata in pieno centro storico.

In particolare, l’attività di accesso agli atti ha evidenziato la “sussistenza di forti legami di parentela e di frequentazione di alcuni amministratori e dipendenti comunali, molti dei quali con gravi precedenti di natura penale, con esponenti di ambienti controindicati. Tali rapporti, consolidatisi nel tempo, hanno prodotto uno sviamento dell’attività amministrativa dell’ente in funzione degli illeciti interessi e delle regole della criminalità organizzata”.

Elementi di rilievo, nelle motivazioni, sarebbero poi “gli accordi pre-elettorali” che, secondo la commissione di accesso agli atti, sono “maturati alla presenza di soggetti presumibilmente vicini alle cosche mafiose Mancuso e La Rosa”. In particolare, emerge che nel mese di aprile 2014 “veniva organizzato un incontro in un albergo nelle vicinanze di Tropea al quale erano presenti, oltre al futuro sindaco, soggetti riconducibili ad ambienti criminali. Durante la riunione veniva decisa parte del futuro assetto della Giunta comunale con l’assicurazione, ad uno dei candidati sindaco che, se avesse ritirato la propria candidatura e avesse sostenuto la lista del primo cittadino, avrebbe ottenuto in cambio un incarico da assessore”. Circostanza che poi si è effettivamente verificata.

Ad aggravare ulteriormente il quadro: la coincidenza temporale dell’atto intimidatorio ai danni del sindaco (ancora ad oggi a opera di ignoti), con la revoca della delega di assessore ad Antonio Bretti, provvedimento di revoca avvenuto solo “in conseguenza dell’interessamento delle forze di polizia” alla famigerata vicenda del “tuffo di Capodanno” e non già alla “presa di coscienza della gravità dell’evento”.

In quella circostanza, come si ricorderà, “uno dei principali promotori della manifestazione fu un noto pregiudicato del luogo, all’epoca sottoposto a sorveglianza speciale”, che venne poi addirittura intervistato, “alla presenza dello stesso assessore e di altri esponenti del consiglio comunale”, nel corso di un servizio televisivo “formalmente richiesto alla Rai” proprio da Bretti. Iniziativa alla quale “diede il proprio benestare anche il sindaco”.

Nella relazione del ministro Alfano quell’evento viene rubricato alla stregua di “un chiaro messaggio mediatico per dimostrare il dominio della locale cosca agli occhi del pubblico”. Si elencano poi il ricorso ad “affidamenti diretti” per lavori di “somma urgenza” a “ditte verosimilmente vicine al contesto criminale locale”; le violazioni, anche di natura penale (turbativa d’incanti, falsità ideologica), “emerse in relazione alla realizzazione di un’aiuola alla Marina dell’isola con la scelta di procedere ad una spesa di circa 8mila euro pur essendovi la possibilità di eseguire tali lavori gratuitamente”; le irregolarità nella gestione dell’impianto di depurazione al fine di “favorire la prosecuzione del servizio alla ditta in carica”; le carenze “nelle procedure di rilascio delle concessioni delle aree demaniali nonché attività di vigilanza e controllo del settore”; le “ingerenze del sindaco e di parte della Giunta nella scelta delle ditte affidatarie attraverso il ricorso ad affidamenti in somma urgenza”.

Pubblicato in Vibo Valentia

Da non crederci!

La Giunta di Tropea cade per problemi di bilancio.

Pochi giorni e l’amministrazione comunale viene sciolta per mafia.

Nemmeno il tempo di un amen ed il mare di Tropea si sporca.

 

 

Anche la Perla di Tirreno subisce gli stessi effetti degli altri “mari” del Tirreno.

E pensare che Oliverio e Loiero ci avevano parlato del mare da bere.

E pensare che l’Arpacal continua a dire che le acque del mar Tirreno sono eccellenti.

Certo non mancherà chi sussurrerà che c’è sicuramente una relazione tra la macchia del mare e le altre due macchie politiche.

O chi contesterà dicendo che ci sono mari peggiori del nostro, dimenticando di dire che ce ne sono anche di migliori e che i turisti balneari che già stanno abbandonando la Calabria continueranno a farlo e la Calabria perderà questa miniera economica e sociale e continuerà ad avere questa politica incapace e vergognosa.

D’altro canto come fare per avere amministrazioni trasparenti se nemmeno il mare lo è?

E forse è per questo che i politici continuano a vantare un mare pulito, mentre vi scaricano la fogna, con acque eccellenti e da bere, non vorrebbero che si facessero paragoni con la loro gestione di regione, province e comuni.

Comunque non scherziamo , mafia o non mafia, tangenti o non tangenti, è sempre più facile pulire una amministrazione sporca che un mare sporco!

O no?

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Su proposta del ministro dell'Interno Angelino Alfano il consiglio dei Ministri ha sciolto per mafia i Comuni di Tropea e Bovalino (assieme a quelli di Corleone, in Sicilia, e Arzano, in provincia di Napoli).

 

L'accesso antimafia nel Comune di Tropea, che adesso ha portato allo scioglimento degli organismi di gestione dell'ente, era stato disposto il 22 ottobre del 2015, su proposta dell'allora prefetto di Vibo Valentia, Giovanni Bruno, e si era concluso il 22 aprile scorso.

 

Gli accertamenti avevano preso spunto da possibili infiltrazioni della criminalità organizzata nella gestione del Comune.

Sindaco di Tropea era Giuseppe Rodolico, eletto con una lista civica.

 

La lista civica di Rodolico era caduta sul bilancio ai primi di agosto.

Pubblicato in Vibo Valentia

Il 18 gennaio 2015 una bomba ha fatto saltare in aria la sua auto, un’Audi A4 che era parcheggiata sotto l’abitazione del sindaco Giuseppe Rodolico, eletto il 25 maggio scorso con una lista di centrosinistra.

 

Il mezzo si trovava in pieno centro cittadino quando, intorno alle 2, un’esplosione lo ha completamente distrutto mandando in frantumi anche i vetri delle auto parcheggiate nelle vicinanze.

Il sindaco ha detto che l’attentato , in un ambiente ad alta densità mafiosa come la provincia vibonese, “è da ricondurre alla mia attività politica, piuttosto che a quella professionale”.

 

Ed oggi il prefetto di ViboValentia Giovanni Bruno, su delega del Ministro dell'Interno, ha nominato la Commissione d'accesso agli atti del Comune di Tropea per verificare l'eventuale sussistenza di forme di condizionamento da parte della criminalità organizzata o di collegamenti diretti o indiretti.

La Commissione è costituita dal viceprefetto vicario di Vibo, Lucia Iannuzzi in servizio presso l'Utg vibonese; il capitano dei carabinieri Francesco Manzone e dal capitano della Guardia di finanza Giovanni Torino(ambedue in servizio presso i rispettivi Comandi provinciali).

I commissari sono giunti stamattina 23 ottobre.

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Continua la sinergia operativa tra Guardia Costiera e Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia.

 

Durante lo scorso fine settimana, due pattuglie impegnate in attività di controllo nella fascia demaniale marittima in zona Baia di Riace (VV), tra il Comune di Tropea ed il Comune di Ricadi, hanno scoperto la presenza di due stabilimenti balneari non censiti tra quelli regolarmente in elenco.

La zona era stata monitorata da un elicottero della Guardia di Finanza che aveva mappato le strutture insistenti sulla fascia costiera.

All’esito dei controlli sul posto emergeva la mancanza dei titoli concessori previsti per occupare il suolo demaniale marittimo.

I finanzieri ed i guardacoste procedevano, di conseguenza, a denunciare, per la violazione degli art. 54 e 1161 del Codice della Navigazione, i due soggetti che avevano occupato più di 650 mq. circa di spiaggia, sottoponendo a sequestro preventivo tutti gli ombrelloni e le sedie a sdraio rinvenute in area, facendole rimuovere dalla spiaggia.

Controllati, nella stessa località, anche altri stabilimenti balneari, di cui uno che occupava circa 700 mq in più rispetto a quanto previsto in concessione; anche in questo caso, i militari delle Fiamme Gialle e della Guardia Costiera, procedevano al sequestro degli ombrelloni e delle sedie a sdraio abusivamente posizionati.

Nell’occasione sono state accertate anche carenze alle dotazioni di sicurezza previste dall’Ordinanza di sicurezza balneare della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina, per le quali sono state redatte sanzioni amministrative per oltre 2000 €uro.

Continueranno nei prossimi giorni, i controlli congiunti tra Guardia Costiera e Guardia di Finanza lungo il litorale della provincia di Vibo Valentia a tutela del bene pubblico per evitare che cittadini ed imprenditori onesti possano essere danneggiati da comportamenti illegali che agevolano economicamente chi decide arbitrariamente di violare le regole.

Le irregolarità riscontrate producono effetti negativi per l’economia locale, già di per sé sofferente, ed ostacolano la normale concorrenza tra le imprese, alterando le regole del mercato.

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balcaLa sala conferenze della biblioteca comunale di Tropea ha ospitato nel pomeriggio di giovedì 4 giugno una riunione convocata dal Capo del Compartimento Marittimo di Vibo Valentia Marina, C.F. (CP) Antonio LO GIUDICE, nell’ambito delle direttive impartite dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, ove sono stati invitati i titolari degli stabilimenti balneari del litorale tropeano.

 All’incontro, organizzato grazie anche alla collaborazione dell’Amministrazione Comunale di Tropea, è intervenuto il Sottotenente ATELLA della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina e il Maresciallo LODORI, Titolare dell’Ufficio Locale di Tropea, insieme al vice Sindaco Dott. Tropeano e all’Assessore Sig. Valeri.

La riunione, connotata da una viva partecipazione da parte dei soggetti invitati, è stata incentrata sulla nuova Ordinanza di sicurezza balneare del Circondario di Vibo Valentia, la n° 12/2015.

In particolare si è mirato ad informare ed istruire i titolari degli stabilimenti balneari sulle disposizioni previste dal citato provvedimento da attuare per garantire ai bagnanti una fruizione del mare in totale sicurezza per la loro incolumità, per quella dei naviganti e per l’ambiente marino. Inoltre, si è colta l’occasione per ricordare e ribadire che  qualsiasi evento pericoloso per la salute e la vita umana in mare deve essere comunicato con tempestività alla sala operativa della Guardia Costiera di Vibo Valentia Marina, tramite il numero gratuito attivo 24 ore su 24 per le emergenze in mare - 1530, al fine di consentire l’immediato intervento dei mezzi nautici e delle pattuglie della Guardia Costiera che opereranno quotidianamente sul territorio durante tutta la stagione estiva nell’ambito dell’operazione complessa “MARE SICURO” 2015, disposta come ogni anno dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto.

Tutti i partecipanti oltre a gradire l’iniziativa e l’incontro alla vigilia dell’inizio della stagione balneare, hanno ringraziato i militari della Guardia Costiera per l’attività quotidianamente svolta, assicurando il proprio sinergico contributo per il regolare e sicuro andamento della stessa.

A breve, si legge nella nota stampa, il veloce battello pneumatico GC 163 della Guardia Costiera di Vibo con equipaggi composti da Guardiacoste addestrati al salvamento nuoto e al primo soccorso sanitario, sarà nuovamente operativo nel porto di Tropea per le attività d’istituto ed opererà per tutto il periodo estivo per garantire la sicurezza e la salvaguardia della vita umana in mare.

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FOTO 2Nella mattinata di oggi quattro radiomobili due della compagnia carabinieri di tropea,  una del servizio operativo della capitaneria di porto di vibo ed una dell’ufficio locale marittimo di tropea, hanno posto in essere mirati controlli nell’area portuale di tropea alla viabilita’ ed alle strutture di facile rimozione utilizzate dalle navi passeggeri che espletano le tratte dal porto per le isole eolie.


In particolare, al termine delle attivita’ di controllo, due le persone deferite alla procura della repubblica di vibo valentia per la violazione degli artt. 54 ed 1161 del codice della navigazione – per aver arbitrariamente occupato senza titolo concessorio area demaniale marittima mediante il posizionamento di gazebo –, mentre due le sanzioni amministrative elevate dai militari operanti, con relativi sequestri dei mezzi, ad altrettanti proprietari di veicoli in sosta nel porto e adibiti a biglietteria, per un’ammontare di oltre 1.680,00 €uro di multa.

Liberate, quindi, alla fine dell’attivita’ di controllo, le banchine commerciali del porto di tropea dai gazebo, che venivano smontati dai proprietari deferiti comunque all’autorit’' giudiziaria competente, mentre i veicoli sono stati sequestrati e portati via dai carrattrezzi, per mancanza di copertura assicurativa.

Le attivita’ di controllo congiunto del territorio – si legge nella nota stampa – nascono dal tavolo tecnico “Focus Ndrangheta” convocato dalla prefettura di vibo valentia marina, che grazie alle riunioni di coordinamento delle varie forze di polizia, sta operando numerose verifiche nell’ambito del territorio della provincia di vibo. 

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II Capo del Compartimento Marittimo di Vibo Valentia Marina, C.F. (CP) Paolo MARZIO, nell’ambito delle disposizioni impartite dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, ha convocato nella serata di ieri su Tropea una riunione nella sede della biblioteca comunale di Tropea, ove sono stati invitati i titolari di stabilimenti balneari, diving e il presidente della cooperativa pescatori.

Alla riunione, organizzata grazie anche alla collaborazione dell’Amministrazione Comunale di Tropea e tenuta dal Tenente MUSMECI e dal Tenente ATELLA della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina e dal Maresciallo LODORI Titolare della Guardia Costiera di Tropea, hanno partecipato la maggior parte dei soggetti invitati.

Sono state richiamate tutte le Ordinanze del Capo del Compartimento Marittimo che disciplinano le varie attività lungo il litorale costiero, con particolare riferimento all’Ordinanza balneare nr.16/2012, l’Ordinanza nr.23/2010 relativa alle modalità di svolgimento delle attività subacquee e l’Ordinanza nr.08/2011 relativa all’esercizio della pesca marittima professionale, nonché gli aspetti riguardanti il codice della nautica da diporto.

In particolare si è cercato di invitare i fruitori del mare a comunicare con tempestività eventuali comportamenti pericolosi per la salute e l’incolumità pubblica, suggerendo di contattare immediatamente la sala operativa della Guardia Costiera di Vibo Valentia Marina, tramite il numero gratuito per le emergenze in mare 1530, al fine di far intervenire prontamente sia i mezzi nautici che le pattuglie della Guardia Costiera che opereranno quotidianamente sul territorio durante tutto il periodo estivo nell’ambito dell’operazione complessa “MARE SICURO” 2014, disposta come ogni anno dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto.

Tutti i partecipanti oltre a gradire l’iniziativa e l’incontro alla vigilia dell’inizio della stagione balneare, hanno ringraziato i militari della Guardia Costiera per l’attività quotidianamente svolta, assicurando il proprio contributo per il regolare e sicuro andamento della stessa.

A breve, si legge nella nota stampa, il veloce battello pneumatico GC 135 della Guardia Costiera di Vibo sarà nuovamente operativo nel porto di Tropea per le attività d’istituto ed opererà per tutto il periodo estivo nell’ambito dell’operazione Mare Sicuro 2014 con equipaggi composti da guardacoste addestrati al salvamento nuoto e al primo soccorso sanitario.-

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