BANNER-ALTO2
A+ A A-

guardia-di-finanzaLa Tenenza della Guardia di Finanza della città di Amantea, nell’ambito delle attività finalizzate al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti, ha, alcuni giorni fa, deferito all'autorità giudiziaria un uomo, poco più che quarantenne, per detenzione di droga nella frazione di Campora San Giovanni.

L’uomo, trovato con un ingente quantitativo, è stato quindi segnalato alle autorità competenti come assuntore di sostanze stupefacenti e la sostanza sottoposta a sequestro.

Nella fattispecie il sequestro, di 30 grammi di marijuana circa, è avvenuto anche con l’ausilio di unità del Nucleo Cinofili di Cosenza, per le operazioni di perquisizione personale e domiciliare dello stesso.

La lotta ai traffici di stupefacenti svolta nella circostanza dalla Guardia di Finanza di Amantea, su Campora San Giovanni come quella fatta ieri dai Carabinieri sempre nella frazione nepetina, dimostra la particolare attenzione posta in essere dalle Forze di Polizia, che mira alla salvaguardia della vita umana, soprattutto di giovane età, per garantire sempre maggiore sicurezza nella città e nei territori limitrofi.

Pubblicato in Campora San Giovanni

Un giovane paolano, di 33 anni, è stato fermato dal Nucleo Radiomobile dei Carabinieri.

Dal successivo controllo delle forze dell’ordine sono emersi oltre 30 grammi di sostanza stupefacente di tipo Marijuana.

Il 33enne fermato dai Carabinieri è stato prontamente fermato e giudicato per direttissima dalla procura di Paola.

 

 

 

 

A seguito dell’udienza tenutasi ieri, l’uomo F.V. è stato scarcerato

Gli è stato applicata la misura dell’obbligo di firma.

Nessuna misura di tipo cautelare in carcere è stata applicata dalla procura.

Pubblicato in Paola

Ormai tutta la Calabria è un luogo di produzione di marijuana

Un altro luogo di produzione a Sangineto e Bonifati

Sono stati i Carabinieri a scoprire il tutto.

Sia i militari del locale Comando Stazione Carabinieri di Cittadella del Capo che quelli della Stazione dei Carabinieri Forestali di Cetraro

Prima hanno sequestrato una piantagione di 150 piante di canapa indiana operato nel territorio di Sangineto

Poi hanno individuato e contestualmente sottoposto a sequestro un vero e proprio laboratorio artigianale “a conduzione familiare” per la produzione ed il confezionamento dellamarijuana.

Da qui i militari, hanno eseguito di perquisizioni locali, e tratto in arresto un bracciante agricolo 58enne e suo figlio 42enne, entrambi residenti a Bonifati.

 

 

 

In un casolare i Carabinieri hanno trovato 400 grammi di sostanza stupefacente da imbustare e 218 piante già estirpate ed essiccate in attesa di lavorazione.

In altri tre casolari, ubicati tutti nelle vicinanze del primo, sono stati trovati tre sacchi di marijuanadel peso complessivo di 12 kg.

Nell’ultimo casolare erano state appese ad alcuni fili in nylon, tipo quelli utilizzati per stendere i panni, 280 piantine di marijuana, dell’altezza compresa tra 1,5 e 2 metri di altezza, parzialmente verdi ed in corso di essiccamento.

Trovati anche degli attrezzi da lavoro, forbici ed attrezzi da giardinaggio e potatura.

Informata la Procura della Repubblica di Paola, i due prevenuti sono stati dichiarati in stato di arresto e tradotti, il padre, presso la Casa Circondariale di Paola, mentre per il figlio è stata disposta la misura degli arresti domiciliari, entrambi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa dell’udienza di convalida.

Pubblicato in Paola

bustaFIUMEFREDDO BRUZIO - I Carabinieri della Compagnia di Paola, aliquota radiomobile, coordinati dal capitano Giordano Tognoni e dalla Procura della Repubblica, diretta dal procuratore Pierpaolo Bruni, proseguono nelle attività contro l'uso e lo spaccio di sostanze Stupefacenti. I militari hanno arrestato un 31enne ed un 41enne originari di Longobardi. I due sono accusati, in concorso, di resistenza a pubblico ufficiale e di detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. 

Tutto ha avuto inizio quando una pattuglia del radiomobile della Compagnia di Paola, impegnata in un posto di controllo nell’area urbana di Fiumefreddo Bruzio, lungo la SS18, ha intimato l’Alt al furgone in uso ai due uomini. Il veicolo, inizialmente, ha rallentato; salvo poi, in prossimità del posto di controllo, accelerare e proseguire la sua marcia. Ne è scaturito un inseguimento, durato una decina di minuti circa e protrattosi per un paio di chilometri, nel corso del quale il furgone, occupato dai due uomini, ha disegnato rocambolesche traiettorie, in alcuni casi invadendo la corsia opposta, lungo la SS18 e le strade della frazione Marina di Fiumefreddo Bruzio. Durante la fuga i due, mentre percorrevano la SS18, hanno tentato di disfarsi di un involucro in cellophane, lanciandolo fuori dall’abitacolo. Il movimento sospetto non è sfuggito all’attenzione dei militari che, una volta arrestata la corsa dei due fuggitivi nella Marina di Fiumefreddo Bruzio, hanno recuperato l’involucro, scoprendo che all’interno vi erano contenuti 57 grammi di marijuana.

Le analisi condotte con celerità dal Laboratorio analisi sostanze stupefacenti dell’Arma dei Carabinieri hanno permesso di accertare che dal quantitativo di sostanza stupefacente sequestrata, sulla base del principio attivo contenuto nello stesso, avrebbero potuto essere ricavate 222 dosi da destinare alla vendita al dettaglio.

I due arrestati, terminate le formalità di rito, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Paola, coordinata dal Procuratore Pierpaolo Bruni, sono stati tradotti in regime di arresti domiciliari presso le loro residenze, a disposizione dell’autorità giudiziaria. A seguito del giudizio di convalida il 31enne ed il 41 enne sono stati sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

fonte notizia miocomune.it

Pubblicato in Longobardi

Lamezia Terme - E' stato trovato in casa con cocaina e marijuana nascosti in una credenza e sotto i cuscini del divano.

Per questo motivo gli agenti del Commissariato di Lamezia Terme hanno arrestato S.G., 33 anni, per detenzione illegale ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Gli Agenti di Polizia, nel corso dei servizi di prevenzione e repressione di reati in materia di stupefacenti, insospettiti dall’atteggiamento dell’uomo, hanno deciso di effettuare una perquisizione personale nei suoi confronti, estesa anche all’auto e ad un’abitazione nella sua disponibilità, con l’ausilio delle unità cinofile della Polizia di Stato di Vibo Valentia.

Il cane antidroga “Floyd” ha trovato in una credenza e sotto i cuscini del divano del soggiorno 19,4 gr. di cocaina già divisa in 20 involucri, pronta per la vendita, e gr. 11,6 di marijuana.

S.G., che è risultato avere già precedenti di polizia per reati in materia di stupefacenti dopo essere stato foto segnalato, è stato tratto in arresto e accompagnato presso la Casa Circondariale, cosi come è stato disposto dal Sost. Proc. della Repubblica di Lamezia Terme, Emanuela Costa, che, avvisata dal Commissariato, ha immediatamente diretto le indagini.

Pubblicato in Basso Tirreno

I carabinieri della Stazione di Soriano Calabro, supportati dai militari di Monterosso Calabro, Polia e dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Serra San Bruno, hanno eseguito questa mattina una serie di perquisizioni domiciliari.

In particolare, a Soriano, all’interno di un garage, è stato rinvenuto un bidone in plastica contenente circa 6 chilogrammi di marijuana già essiccata e confezionata in vari pacchi di cellophane, suddivisi nelle diverse grammature, pronti per essere immessi sul mercato.

Nel contempo è stata ritrovata una bilancia ed una scatola contenente varie bustine e cellophane utile per il confezionamento futuro di altro materiale.

La sostanza avrebbe fruttato un illecito guadagno di circa 60.000 euro nella vendita al dettaglio. L’attività si è conclusa, quindi, con l’arresto di due persone, Antonio Criniti, 28 anni, e Filippo De Marco, 39 anni, entrambi utilizzatori abituali del garage in questione.

Gli arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati condotti agli arresti domiciliari in attesa delle disposizioni dell’autorità giudiziaria di Vibo Valentia mentre tutto il materiale è stato posto sotto sequestro

La sostanza stupefacente, già essiccata e pronta per essere immessa sul mercato, è stata trovata dai carabinieri dentro un bidone.

Avrebbe fruttato circa 60mila euro

Pubblicato in Vibo Valentia

Sembrerebbe di si, visto che i sequestri di piantagioni di droga si susseguono uno dopo l’altro.

Peraltro il guadagno per la produzione di mar iguana è notevolissimo e si lavora pure meno!

 

 

 

L’ultimo sequestro a Lamezia Terme dove ieri la Guardia di Finanza ha sequestrato le 3.000 piante di marijuana coltivate in serra ed ha denunciato un responsabile.

I finanzieri lametini sono intervenuti in un vivaio lametino in cui, fra le ordinarie coltivazioni, sono state individuate due grosse serre industriali, complete anche di impianto di irrigazione automatizzato, in cui erano messe a dimora circa tremila piante di marijuana, buona parte delle quali pronte per essere lavorate e poste in vendita.

Il vivaista non è stato in grado di esibire alcuna documentazione che comprovasse la liceità della coltivazione e, quindi, i militari hanno provveduto a sequestrare le piante e le serre.

I baschi verdi hanno quindi denunciato a questa Procura della Repubblica, il vivaista per l’accusa di coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti.

L’attività appena descritta non è isolata, ma si inserisce in un più ampio dispositivo di contrasto alla commercializzazione di prodotti illegali predisposto e coordinato dal comando provinciale della guardia di finanza di Catanzaro, che già da tempo sta dando positivi riscontri.

Pubblicato in Basso Tirreno

I militari della Compagnia della Guardia di finanza di Vibo Valentia hanno individuato, nel comune di Pizzo, una vastissima piantagione di marijuana, della qualità notoriamente conosciuta come “skunk”.

La coltivazione era effettuata in 20 serre ed insistente su un appezzamento di terreno di oltre un ettaro, interessava un totale di 89.624 piante di varia altezza, gran parte delle quali già giunte a fioritura e, pertanto, pronte per essere sottoposte alla successiva fase di essiccazione.

Al momento del massiccio blitz operato dalle Fiamme gialle sono state sorprese sette persone intente a coltivare parte delle innumerevoli piante. Si tratta di G. D., 43 anni, e P. M., 34 anni, cittadini italiani; D. T., 23 anni, originario del Mali; B. A. 23 anni, originario della Guinea; T. M., 33 anni, K. B., 33 anni, e T. S., 35 anni, (gli ultimi tre tutti originari della Costa d’Avorio), tratti in arresto in flagranza di reato e associati alla Casa circondariale di Vibo Valentia.

Oltre alle 20 serre già in coltura, è stata altresì rilevata l’esistenza di un’estesa area già predisposta per l’impianto di ulteriori 3200 piante, posizionate in vivaio in appositi contenitori di polistirolo. 

Quella scoperta dalla Guardia di finanza di Vibo Valentia è apparsa sin da subito una vera e propria azienda agricola, estremamente strutturata e munita di ogni elemento produttivo necessario per la coltivazione e la successiva distribuzione dello stupefacente: teli, mezzi, utensili, un capillare ed ingegnoso sistema di irrigazione automatico, aeratori, un allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica, buste, bilance di precisione e, “last but not least”, ben 5 braccianti di nazionalità extraeuropea, regolarmente pagati per lo svolgimento delle mansioni loro affidate. 

In prossimità della piantagione i militari hanno scoperto anche l’esistenza di una casa colonica che, formalmente disabitata, era in realtà adibita sia allo stoccaggio e all’essiccazione della marijuana sia a modulo abitativo per gli addetti agli illeciti lavori.

I finanzieri vibonesi, in esecuzione di quanto prontamente disposto dal Pm di turno presso la Procura della Repubblica di Vibo Valentia, Benedetta Callea, tempestivamente informata della scoperta, hanno proceduto all’arresto delle sette persone individuati in loco ed al sequestro dell’intera piantagione, di un ingente quantitativo di stupefacente già essiccato e di tutta l’attrezzatura scovata all’esito delle approfondite attività di perquisizione eseguite. 

L’autorità giudiziaria ha disposto, inoltre, previa opportuna campionatura, l’estirpazione delle piante di canapa indiana e l’immediata distruzione delle medesime.

Le coltivazioni, a fioritura completa, avrebbero prodotto circa 8 tonnellate di marijuana.

Lo stupefacente, una volta essiccato ed immesso sul mercato, avrebbe fruttato un profitto, sul mercato illegale, pari ad almeno 20 milioni di euro.

Un duro colpo inferto dalla Compagnia della Guardia di finanza di Vibo Valentia a quella che rappresenta, ad oggi, una delle più fruttifere forme di business della criminalità calabrese.

Le indagini delle Fiamme Gialle, dirette dal sostituto procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, Benedetta Callea, sono ancora in corso di esecuzione al fine di accertare eventuali ulteriori responsabili nell’attività illecita.

Pubblicato in Calabria

Durante il fine settimana, i Carabinieri della Compagnia di Paola, su disposizione del Comando Provinciale di Cosenza, guidato dal tenente colonnello Piero Sutera, hanno proseguito nei servizi straordinari sul territorio.

Serrati controlli – specialmente di sera e di notte – sono stati effettuati nell’area urbana ricompresa tra Paola, San Lucido ed Amantea.

Un arresto e quattro denunce

Oltre 400 persone e 350 i veicoli controllati; numerose le perquisizioni personali, veicolari e domiciliari. Elevata l’attenzione nella prevenzione e repressione del porto abusivo di strumenti idonei ad offendere; nella verifica del rispetto della legislazione in materia di detenzione di armi comuni da sparo.

In quest’ambito, un 70enne di Belmonte è stato arrestato in base ad un ordine di esecuzione per espiazione della pena emesso dall’Ufficio esecuzioni Penali del Tribunale Ordinario di Cosenza. L’uomo, riconosciuto colpevole di omesso versamento delle ritenute previdenziali ed assistenziali, dovrà espiare una pena residua di 3 mesi ai domiciliari.

Un 58enne di Amantea, noto alle Forze dell’ordine per reati in materia di stupefacenti, contro la persona ed il patrimonio, è stato denunciato a piede libero per detenzione di droga e spaccio.

I militari insospettiti dal suo atteggiamento agitato hanno perquisito la sua abitazione ritrovando 100 grammi di marijuana, che erano in due barattoli e suddivisi in dosi di vario peso; scoperto inoltre del materiale per il confezionamento ed un bilancino di precisione.

Un altro controllo ha fatto scattare un’altra denuncia a piede libero: a finire nelle maglie dei militari è stato e un 32enne di Paola, noto alle forze dell’ordine, deferito per detenzione illegale di stupefacente ai fini della cessione a terzi: in casa aveva 7 dosi di cocaina, del materiale per il confezionamento ed un bilancino di precisione.

Quattro giovani, poi, sono stati segnalati alla Prefettura dopo essere stati trovati in possesso di marijuana.

Denunciati, inoltre, padre e figlio di San Lucido, rispettivamente di 64 e 32 anni, per detenzione abusiva di munizionamento.

I militari della Radiomobile, impegnati in un controllo alla circolazione stradale, hanno sottoposto a perquisizione personale e veicolare il 32enne e nel vano porta oggetti della vettura è stato ritrovato un bossolo di pistola cal. 38 esploso, circostanza che ha destato qualche sospetto.

I carabinieri hanno così estese i controlli nell’abitazione del ragazzo e del padre, ritrovando 21 munizioni cal. 270 Winchester; 84 cartucce a palla singola per fucile da caccia; 350 a pallini di varia pezzatura e sempre per fucile da caccia: tutte erano detenute abusivamente.

Un 32enne di Falconara Albanese ed un 34enne di San Lucido sono stati deferiti a piede libero per violazione degli obblighi della sorveglianza speciale a cui erano sottoposti.

Infine, sempre nel corso delle attività, sono state 12 le infrazioni accertate al Codice della Strada accertate; un veicolo è stato sequestrato amministrativamente e, infine, sanzionato un uomo che faceva il parcheggiatore abusivo a cui è stato sequestrato anche del denaro che aveva con sè.

Pubblicato in Cronaca

Nell'ambito dei servizi di controllo messi in atto dai militari della Compagnia di Lamezia Terme (Catanzaro), sono state svolte alcune perquisizioni sulla fascia costiera di Gizzeria.

 

 

Durante una di queste attività, nell'area demaniale dove un tempo era ubicato il porto turistico, l'attenzione dei carabinieri è stata attirata da alcuni tubi e lamiere posizionate in modo ordinato che spuntavano dal suolo.

Insospettiti, i militari hanno contattato le unità cinofile dell'Arma e i vigili del fuoco che, con l'ausilio di un mezzo escavatore, hanno proceduto a rimuovere il terreno circostante per capire cosa si celasse sotto quei cumuli di metallo.

Le operazioni hanno portato alla luce un vero e proprio magazzino sotterraneo, ormai in disuso, che in passato è stato utilizzato quale serra nascosta per le coltivazioni di marijuana.

Il locale, infatti, al cui interno sono stati rinvenuti vasi e boccacci per contenere lo stupefacente, era munito di lampade, temporizzatori e apposito impianto di areazione realizzato mediante un groviglio di tubi che permettevano all'area dalla superficie di incanalarsi nel sottosuolo.

Sono in corso le indagini per chiarire chi e quando abbia avuto nella disponibilità il magazzino.

Pubblicato in Basso Tirreno
Pagina 1 di 4
BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy