Il Museo Archeologico dell’antica Kaulon aderisce alla celebrazione della Giornata Nazionale del Paesaggio promossa dal MiBAC proponendo, giovedì 14 marzo 2019, alle ore 17.00, l’iniziativa Il paesaggio sacro della Passoliera - Le terrecotte architettoniche raccontano... .
In tale occasione, saranno resi noti i risultati di recenti ricerche, condotte da Greta Balzanelli, dottoranda Università degli Studi di Pisa, su almeno 300 frammenti di terrecotte conservati nei magazzini del Museo.
Tale studio, oltre che proporre nuove interpretazioni sui reperti appartenenti allo stesso gruppo di terracotte architettoniche, rinvenute agli inizi del secolo scorso e facenti parte dell’esposizione museale permanente, permette di ampliare la conoscenza del paesaggio sacro di Caulonia di età arcaica e del ruolo svolto dall’area sacra della Passoliera.
Il Museo Archeologico e Parco Archeologico dell’antica Kaulon, diretto da Rossella Agostino, è afferente al Polo Museale della Calabria, guidato da Antonella Cucciniell
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Catanzaro
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa:
Il Codice Romano Carratelli
Museo e Parco Archeologico Nazionale di Locri
Locri (Reggio Calabria)
Sabato 19 maggio 2018, ore 19.00
Sabato 19 maggio 2018, alle ore 19.00, in occasione della Notte dei Musei promossa dal MiBACT, presso il Parco Archeologico Nazionale di Locri, l’ArcheoClub d’Italia - sede di Locri - in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Locri presenta Il Codice Romano Carratelli.
L’atteso evento vedrà i saluti di Rossella Agostino, direttore del Museo e Parco Archeologico Nazionale di Locri, del presidente dell’ArcheoClub Nicola Monteleone e dell’on. Domenico Romano Carratelli e interventi di Simonetta Conti e di Giuseppe Macrì socio della Deputazione di Storia Patria per la Calabria.
Il Codice Romano Carratelli è un manoscritto In Folio probabilmente risalente al XVI sec..
Consta di 99 acquerelli che raffigurano Oppidum, Castelli, Sistemi Difensivi della Calabria Ultra con riferimenti specifici al territorio della provincia di Reggio Calabria, Crotone e Vibo Valentia.
Il Codice è di proprietà del Fondo della Biblioteca privata della famiglia Romano Carratelli ed è vincolato dal Ministero dei Beni Culturali con decreto n.165; è stato proposto ed avviato il procedimento burocratico dalla Regione Calabria affinchè il manoscritto, vista l’alta valenza storiografica e culturale, venga inserito come bene del patrimonio UNESCO.
L’iniziativa è frutto di una proficua collaborazione fra il Museo Archeologico Nazionale di Locri e l’ArcheoClub di Locri che mira alla valorizzazione del patrimonio storico – archeologico locrese.
Il Museo e Parco Archeologico Nazionale di Locri, diretto da Rossella Agostino, è afferente al Polo Museale della Calabria, guidato da Angela Acordon.
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Reggio Calabria
Un elenco pratico e veloce da consultare per avere sottomano il patrimonio artistico di una Regione. I nomi dei direttori dei Musei
Il Polo Museale della Calabria, diretto da Angela Acordon,
con l’assegnazione di nuove Sedi è presente sull’intero territorio regionale con ancora maggiore incisività. Musei, monumenti e aree archeologiche di notevole interesse ne costituiscono un valore assoluto con enormi potenzialità capaci di assegnare alla Calabria un ruolo di primo piano nell’arte, nella cultura e nel turismo.
Ne evidenziamo alcune peculiarità.
Chiesa di San Francesco d’Assisi – Gerace (Reggio Calabria)
Già dei Frati Minori (fondazione 1252)
Direttore: Vincenzo Ammendolia
Galleria Nazionale di Cosenza (Cosenza)
Tanti i capolavori custoditi. La sezione Acquisizioni con le opere, fra gli altri, di Pietro Negroni, Marco Cardisco, Mattia Preti, Massimo Stanzione, Jusepe de Ribera, Luca Giordano; i dipinti della collezione di Banca Carime, avuta in comodato; la sezione Umberto Boccioni che espone una straordinaria raccolta grafica del maestro futurista, nonché la sezione, di recente istituzione, dedicata all’arte contemporanea.
Direttore: Domenico Belcastro
La Cattolica – Stilo (Reggio Calabria)
Costruita dai monaci orientali, che nei secoli X e XI vivevano in agglomerati di grotte naturali.
Direttore: Vincenzo Ammendolia
Le Castella – Isola Capo Rizzuto (Crotone)
La torre cilindrica, di chiara derivazione angioina, svetta centralmente all'interno della fortezza di Le Castella e ne testimonia l'impianto originario che dovrebbe risalire al XIV secolo.
Direttore: Vincenzo Ammendolia
Museo Archeologico Nazionale “Vito Capialbi”di Vibo Valentia – (Vibo Valentia)
Di particolar pregio le terracotte (VI –V sec. a. C.), alcuni bronzi e la preziosa laminetta aurea, con testo orfico, rinvenuta in una vasta necropoli che interessa una vasta area della città moderna.
Direttore: Adele Bonofiglio
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Museo Archeologico Nazionale di Crotone (Crotone)
Propone un percorso espositivo, articolato su due piani, all’interno di ampie sale open-space.
Direttore: Gregorio Aversa
Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide – Cassano all’Ionio (Cosenza)
Raccoglie testimonianze materiali provenienti dal territorio della Sibaritide. Comprende cinque sale espositive, organizzate in aree tematiche.
Direttore: Adele Bonofiglio
Museo Archeologico e Parco Archeologico dell’antica Kaulon – Monasterace (Reggio Calabria)
Il Museo dell’antica Kaulon accoglie un considerevole numero di manufatti che illustrano la vita e la storia di questo straordinario lembo di Calabria.
Direttore: Rossella Agostino
Museo e Parco Archeologico Nazionale di Capo Colonna (Crotone)
Sul promontorio di Capo Colonna sorgeva uno dei principali santuari della Magna Grecia, dedicato alla grande dea Hera Lacinia, famoso nell’antichità.
Direttore: Gregorio Aversa
Museo e Parco Archeologico Nazionale di Locri - Locri (Reggio Calabria)
Permette di scoprire uno scorcio della vita pubblica, privata e religiosa del centro di Locri in età greca e romana.
Direttore: Rossella Agostino
Museo e Parco Archeologico Nazionale di Scolacium – Roccelletta di Borgia (Catanzaro)
Illustra i vari aspetti che vedono la città romana di Minervia Scolacium svilupparsi tra I secolo a.C. e VII secolo d.C..
Direttore: Gregorio Aversa
Museo Statale di Mileto – Mileto (Vibo Valentia)
Espone un cospicuo e rilevante patrimonio di opere d'arte che abbraccia un arco temporale compreso fra l’età tardo imperiale e l’Ottocento.
Direttore: Faustino Nigrelli
Museo Archeologico Nazionale di Amendolara – Amendolara (Cosenza)
Custodisce reperti connessi alla storia del territorio: dall’Età del Bronzo Finale e dell’Età del ferro (XII-VIII sec. a.C.).
Direttore: Adele Bonofiglio
Museo Archeologico Lametino – Lamezia Terme (Catanzaro)
Articolato in tre sezioni, Preistorica, Classica e Medievale, la selezione dei reperti esposti evidenzia il livello culturale delle prime comunità, tra le più antiche della Calabria.
Direttore: Gregorio Aversa
Museo Archeologico di Metauros – Gioia Tauro (Reggio Calabria)
Le sale museali attestano la continuità di vita nel territorio dall’età protostorica fino ad età medievale.
Direttore: Rossella Agostino
Museo e Parco Archeologico “Archeoderi” – Bova Marina (Reggio Calabria)
Dà conto di un ricco patrimonio storico-archeologico da aree di abitato, di necropoli e di siti fortificati a controllo del territorio, inquadrabile in un ampio arco cronologico compreso tra l’età neolitica ed il VI secolo d.C. e si caratterizza per la presenza di testimonianze ebraiche; ad oggi è l'unico Parco calabrese con resti riconducibili a tale civiltà.
Direttore: Rossella Agostino
Ndr. Ed Amantea?
Amantea, definita l’area archeologica calabrese più interessante degli ultimi anni, viene rubata anche della sua storia .
E pensare che, un tempo non lontano, gli amici Rossella Agostino( nella foto), Gregorio Aversa, Adele Bonofiglio erano spesso nella nostra città, nella quale mancano, ormai, da tempo.
Speriamo che la prossima scelta elettorale degli amanteani porti al governo del nostro paese Politici( lo scriviamo apposta con la P maiuscola) che riprendano il percorso di un tempo e mostrino Amantea ai calabresi ed al mondo!
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Campora San Giovanni
Il Museo e Parco Archeologico Nazionale di Locri - Polo Museale della Calabria - aderisce alla Giornata mondiale dell’acqua,istituitadalle Nazioni Unite nel 1992, con una interessante iniziativa.
Questo, di seguito indicato, il programma disposto.
Ore 9.30: raduno piazzale Museo Archeologico Nazionale di Locri;
Ore 9.45: avvio passeggiata archeologica su strada san Cono;
Ore 10.15: visita Ninfeo di Grotta Imperatore;
Ore 11.00: visita teca di Pirettina;
Ore 11.15: passeggiata da piazzale Teatro a contrada Milligri, Casino Macrì;
Ore 12.00: rientro al piazzale del Museo e breve conversazione sul significato dell’acqua oggi e nell’antichità con Francesca Pizzi, archeologa.
Interverranno: Rossella Agostino, direttore del Museo e Parco Archeologico Nazionale di Locri; Arturo Rocca, presidente Osservatorio Ambientale; Nicola Monteleone, presidente Archeoclub; Tiziana Romeo, vicepresidente Archeoclub; Rocco Luglio, sindaco di Portigliola e la già citata Francesca Pizzi, archeologa.
Il Museo e Parco Archeologico Nazionale di Locri, guidato dall’intraprendente e volitiva Rossella Agostino, afferisce al Polo Museale della Calabria diretto da Angela Acordon.
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Giornata mondiale dell’acqua
Museo e Parco Archeologico Nazionale di Locri
SS106, c/da Marasà Locri (Reggio Calabria)
Mercoledì 22 marzo 2017 – Ore 9.30
Ufficio stampa: Silvio Rubens Vivone (responsabile)
Tel.: 0984 795639 fax 0984 71246
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Museo e Parco Archeologico Nazionale di Locri
Direttore: Rossella Agostino
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Calabria
Il professor Maurizio Cannatà insieme ai volontari del Gruppo Alybas continua a condurre i microscavi tra i ruderi delle antichissime abitazioni scoperte per caso nell’abitato di Campora San Giovanni.( vedi foto)
A sorpresa- piacevole sorpresa, in verità- stamattina, il sindaco Monica Sabatino, accompagnata dall’ex assessore Michele Vadacchino, ha fatto visita al cantiere per informarsi sul progresso delle indagini archeologiche.
Michele Vadacchino, lo ricordiamo è stato forse il primo assessore all’urbanistica di un comune , segno palese della attenzione che l’amministrazione ha dato-in passato, in verità- alla sua storia, alla sua cultura, all’arte.
Oggi- a quanto è dato sapere- non esiste più un assessore all’archeologia.
Ma la visita del sindaco forse può preludere al rinnovo dell’attenzione dell’ente a tale vitale settore della nostra storia , anche per i suoi palesi effetti e valenze turistici.
La foto mostra anche la totale emersione delle mura di quelle che sono considerabili tra le prime abitazioni di Temese.
Siamo probabilmente nella Temesa successiva “alla necropoli di Chiane, databile tra il VII ed il VI sec. a.C.”, in quei “ contesti di abitato da Cozzo Piano Grande, riferibili a resti di capanna,ma, lentamente, comincia ad interessare anche le aree che degradano verso il mare” Da Agostino-Mollo. 2007-2009 .
E siamo quasi un secolo prima del famoso 580 a.C. , data alla quale il professore G.F. La Torre fa risalire la nascita, del santuario scavato sui terrazzi collinari di Imbelli”
Si chiude così un cerchio storico che rende vivamente la idea della Temesa Ausonia e greca fino a giungere a quella romana ed alla famosa ed ancora inesplorata villa di località Principessa
Una scoperta quindi quella attuale che impone all’amministrazione comunale di valutare con serietà due opportunità che lanciamo da questo sito.
La prima è quella di convocare un primo in contro valutativo al quale far partecipare tra gli altri quanti hanno concorso e concorrono a tali importantissime scoperte. Parliamo della De Sesti Sensito, del prof G.F. La Torre, del prof Fabrizio Mollo, di Rossella Agostino, di Gregorio Aversa, del prof Maurizio Cannatà.
La seconda è quella di trovare i fondi per un altro convegno successivo a quello organizzato dal comune di Amantea ( Marchese, Tonnara, Vadacchino) il 15 e 16 settembre 2007 grazie alla collaborazione di Demetrio Metallo e della sua Principessa
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Cronaca