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ladriStanno girando due persone che con la scusa di dover consegnare delle mascherine donate dal comune si introducono in casa. 

Sono armati non aprite e avvertite anche i vostri genitori. 

La foto di due persone armate e con una mascherina che si aggirano nelle scale di un condominio è stata pubblicata il 2 aprile su Facebook e un messaggio simile continua a circolare nelle chat. 

Si tratta di una notizia falsa, l'ennesima fake-news che cavalca la tensione provocata dall'emergenza coronavirus in Italia.

La foto, come spiega facta.news, è vera ma non è stata scattata di recente né si tratta dell'Italia: le immagini sono state rilasciate dalla polizia di Düsseldorf lo scorso 20 dicembre per segnalare due sospetti che hanno commesso un furto in un appartamento del centro della città tedesca. 

È proprio questa ambivalenza a rendere incredibilmente virali queste false notizie, attirando gli utenti verso la condivisione a catena di S.Antonio sulle principali chat e social network. 

Spesso questo tipo di bufale si basano infatti, in parte, su fatti realmente accaduti che vengono poi distorti e plasmati per far breccia tra gli utenti.

Quindi comunque attenzione alle persone che non conosciamo, che possono aggirarsi in città, anche se con la mole di forze dell'ordine in giro nelle nostre città, una cosa simile crediamo sia abbastanza difficile.

Pubblicato in Primo Piano

trufffeLa tecnologia, si sa, ha modificato in modo importante le nostre vite, di conseguenza ha un'influenza non da poco sull'intera società.

Alla luce di questo, non stupisce il fatto che anche le più diffuse tipologie di reato si stiano modificando: se da un lato si riduce il numero di reati "tradizionali", come possono essere ad esempio i furti in casa, dall'altro si registra una forte crescita per quel che riguarda i delitti informatici.

Delitti informatici in Italia

I dati presentati dall'Istat, il noto istituto statistico, lasciano poco spazio a dubbi: prendendo in considerazione il lasso temporale compreso tra il 2014 e il 2018, l'ammontare dei delitti informatici è cresciuto in modo importante.

Nello specifico, nel 2014 essi sono stati 10.846, nel 2015 9.857, nel 2016 10.828, nel 2017 10.586 e nel 2018, ultimo anno relativamente a cui si conosce un dato ufficiale, ben 13.282.

Osservando queste statistiche, colpisce l'autentica impennata che si è registrata tra il 2017 e il 2018, e tutto lascia immaginare che nel 2019 il numero di questi reati sia cresciuto in modo ulteriore.

Truffe e frodi informatiche in Italia

I numeri sono ancor più pesanti per quel che riguarda i reati catalogati nella categoria truffe e frodi informatiche, delle vere e proprie cifre da capogiro che lasciano riflettere.

Nel 2014, tali reati sono stati più di 133.000, nell'anno seguente hanno toccato quota 145.000, nel 2016 hanno superato quota 151.000 e ancora nel 2017 si sono superati i 164.000 episodi e nel 2018 i 184.000.

C'è peraltro da sottolineare un ulteriore aspetto: le statistiche presentate dall'istat fanno inevitabilmente riferimento ai soli episodi per i quali le vittime hanno sporto regolare denuncia, dunque includendo i reati non denunciati, il numero di crimini realmente verificatisi è probabilmente ancor più alto.

A differenza di reati quali le aggressioni e i furti domestici, peraltro, nei reati informatici accade più frequentemente che non si sporga denuncia, di conseguenza ci sono ottime ragioni per credere che le statistiche indicate vadano riviste al rialzo.

La situazione relativa alla Calabria

Analizzando i dati forniti da Istat è possibile scoprire anche quale sia la situazione relativa alla Calabria, la quale sembra confermare i trend che stanno verificandosi su scala nazionale.

Per quanto riguarda i delitti informatici si è passati dai 180 casi del 2015 ai 247 del 2018, la crescita è inequivocabile anche per quel che concerne truffe e frodi informatiche: nel 2014 si registrarono, in questa regione, 4.133 episodi, mentre nel 2018 sono stati ben 5.944.

La necessità di una maggior sicurezza

Davanti a simili numeri, e soprattutto davanti a un trend di crescita così marcato che non sembra affatto destinato ad arrestarsi nel prossimo futuro, è sicuramente indispensabile innalzare i livelli di guardia.

Le aziende devono sicuramente essere molto attente in quanto tali reati possono comportare dei danni economici davvero catastrofici i quali potrebbero, in taluni casi, compromettere persino il prosieguo dell'attività.

Le imprese che operano in rete o comunque che utilizzano sistemi informatici, ovvero la grande maggioranza, devono adottare sistemi di sicurezza specifici; quelle che necessitano di elevati livelli di protezione, si pensi ad esempio a grosse società che archiviano molti documenti in cloud, oppure ad aziende che vendono attraverso e-commerce, è più che opportuno dotarsi di sistemi di sicurezza proattiva proposti da aziende specializzate quali Lanewan.

Anche i comuni cittadini, tuttavia, devono prestare attenzione, soprattutto per quel che riguarda le truffe.

Tra i rischi più concreti si segnala il phishing, ovvero il furto di dati personali eseguito attraverso vari tipi di raggiro, l'invio di email con comunicazioni false e truffaldine, il furto di identità nell'ambito dei Social Network e perfino delle vere e proprie forme di ricatto che avvengono tramite email, in cui i malviventi dichiarano di avere informazioni personali o materiale compromettente riguardante la vittima e richiedono appunto, per la sua distruzione, un vero e proprio riscatto.

Ci sono davvero pochi dubbi sul fatto che in futuro la grande maggioranza di reati si consumeranno in rete, di conseguenza è importantissimo che tutti, sia le aziende che i comuni cittadini, innalzino i livelli di guardia, anche migliorando i livelli di alfabetizzazione informatica.

Pubblicato in Calabria

Cari anziani di Tirreno News, non aprite le porte di casa a nessuno.

Ancora una volta ci dobbiamo occupare di truffa agli anziani soli i quali vengono avvicinati da una donna e con la tecnica dell’abbraccio vengono derubati.

 

 

Sfilano con mestiere gli orologi d’oro, i portafogli, le catenine e tutto quello che hanno addosso.

Sono sempre le donne le truffatrici che con una scusa banale si avvicinano all’anziano e gli chiedono l’indirizzo stradale o gli propongono con faccia tosta una prestazione sessuale.

Poi lo abbracciano, lo baciano, lo stringono forte e poi con grande abilità e destrezza gli rubano tutto. Il povero malcapitato non ci ha capito nulla.

Quindi le donne, dopo il colpo, si allontanano in fretta e qui entra in azione un complice, il quale con una macchina si allontana velocemente.

L’Arma dei Carabinieri ha organizzato numerosi incontri in diverse province italiane con gli anziani per spiegare la tecnica dell’abbraccio e altre tecniche che i ladri e i truffatori per lo più donne belle e avvenenti usano per mettere a segno le truffe.

Le tecniche più diffuse vanno oltre a quella dell’abbraccio per strada, dal finto tecnico che si presenta in casa per controllare il contatore dell’acqua,, della luce, del gas, al finto Vigile fino allo specchietto retrovisore rotto.

Il finto tecnico del gas si introduce in casa degli anziani soli fingendo che ci sia una fuga di gas e quindi la deve aggiustare. Il finto avvocato che chiede denaro per conto di un parente che ha avuto un incidente o problemi con la giustizia.

Il finto Carabiniere indossando a volte anche la divisa fa uscire di casa la vittima designata fingendo di dover fare dei controlli.

E poi abbiamo lo specchietto della macchina rotto. Il truffatore fa fermare la vittima designata,unna donna anziana al volante, e l’accusa di avergli danneggiato lo specchietto e chiede un risarcimento danni.

Cari anziani di Tirreno News, non aprite le porte di casa a nessuno.

Quando uscite di casa e siete soli lasciate a casa l’orologio e le catenine d’oro.

Prima di fare entrare sconosciuti in Casa controllate sempre la loro identità facendo una semplice telefonata agli enti incaricati che effettuano i controlli.

Non esitate di contattare il 188. E poi siete guardinghi quando camminate per le vie, non date confidenza agli sconosciuti.

Anziano-truffato-780x400Aumentano i raggiri e le truffe alle persone anziane perché sono le più vulnerabili, conoscerle è importante per evitarle. Amici lettori di Tirreno News oggi vi voglio raccontare di una nuova truffa. Ancora una volta le vittime sono gli anziani soli. I truffatori prima li raggirano facendo loro sottoscrivere abbonamenti a riviste specializzate redatte da false Forze dell’Ordine e poi spacciandosi per funzionari del Tribunale li minacciano: se non pagate l’abbonamento vi verranno pignorati tutti i vostri beni. Purtroppo tantissime persone anziane sono cadute nella trappola e alcune hanno finanche versato addirittura ingenti somme di denaro. Ora due persone sono state arrestate e dovranno rispondere di estorsione aggravata, truffa, riciclaggio di denaro. Speriamo che questa volta il Tribunale e i Magistrati ai quali è stato affidato il compito di giudicarli non siano di manica larga. Meritano una pena esemplare. In galera devono marcire e mangiare per diversi mesi il rancio dello Stato. Approfittare delle persone anziane è un atto vile e deprovevole. Quante volte la stampa, la televisione, le Forze dell’ordine si sono occupati di truffe agli anziani. Questa volta sono stati proprio loro a denunciare alle Forze dell’ordine la truffa perpetrata ai loro danni. Alcuni mesi fa sono stato intervistato da una giornalista del TGR Calabria e da un funzionario di Polizia della Questura di Cosenza perché nel mio palazzo una signora anziana e che vive sola era stata aggirata da due signori, i quali spacciandosi per avvocati, hanno preteso dalla donna una ingente somma di denaro perché dovevano difendere il figlio che rischiava l’arresto dopo aver causato un grave incidente stradale. La vittima, sottoposta a una forte pressione anche psicologica credendo davvero che il figlio fosse in pericolo ha versato la somma di denaro richiestale. Agli anziani che vivono soli e che vengono contrattati telefonicamente suggerisco di non dare ascolto a questi imbroglioni ma di telefonare subito alle Forze dell’Ordine. Solo loro sapranno difendere le persone indifese e proteggere i nostri cari dalle truffe che sono, purtroppo, in continuo aumento. Ogni santo giorno Polizia e Carabinieri riescono a smarcherare tanti falsi avvocati, falsi preti, falsi poliziotti, falsi funzionari delle Poste e delle banche, falsi medici. Conoscere le storie di anziani truffati può aiutare a capire come difenderci. Ecco perché oggi vi ho voluto raccontare questa brutta storia, questa truffa perpetrata a danno degli anziani. La prima cosa che gli anziani dovrebbero fare: Non aprire la porta a persone sconosciute. Non credere a quello che viene loro raccontato telefonicamente. Non consegnare agli estranei il libretto postale o il bancomat. Non fare mai entrare in casa persone che si spacciano per dipendenti del telefono, del gas e della luce. I finti tecnici muniti di tesserino contraffatto millantando guasti al telefono, al contatore del gas e della luce, in realtà entrano nelle case per rubare denaro e gioielli. Bisogna stare sempre all’erta e telefonare subito ad un congiunto e alle Forze dell’Ordine

Pubblicato in Italia

Se non fosse per la Guar dia di Fi nanza sa rebbe ben diffi cile verifi care il corretto utilizzo dei fondi comunita ri in agricol tura.

 

 

E’ di questi giorni il risultato di 160 controlli eseguiti in provincia di Vibo Valentia.

L’ attività ha consentito di rilevare la percezione illecita di 2,2 milioni di euro di contributi e di segnalare all’autorità giudiziaria 77 soggetti responsabili, a vario titolo, dei reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, soppressione, distruzione e occultamento di atti veri, falsità materiale in atti pubblici.

Sono diverse le tipologie di reato riscontrate.

Sono state, infatti, scoperte istanze di accesso ai contributi firmate da persone decedute; contratti di affitto di terreni in cui una delle parti contraenti è risultata deceduta in epoca antecedente alla stipula; finanziamenti ottenuti grazie all’utilizzo di falsi titoli su particelle catastali di terreni pubblici e, addirittura, finanziamenti ottenuti da soggetti sottoposti a misure di prevenzione antimafia o utilizzando terreni agricoli confiscati alla criminalità organizzata.

Tra gli indagati figurano 12 soggetti che operano, con varie qualifiche, nei centri di assistenza deputati ad istruire le pratiche.

Per esempio nei casi in cui i finanziamenti sono stati concessi su particelle pubbliche non hanno effettuato i controlli preliminari di pertinenza.

Oltre alle violazioni penali, in relazione alle quali sono state avanzate proposte di sequestro preventivo per oltre 2 milioni di euro, sono stati altresì segnalati alle autorità amministrative 32 soggetti, per violazioni amministrative quantificate in oltre 113 mila euro, ed alla Corte dei Conti 40 responsabili di danni erariali quantificati in circa 150 mila euro.

Pubblicato in Vibo Valentia

Secondo voi quale è quello Stato che eroga inden nità di disoc cupazione, di malattia, di maternità ed assegni fami liari a soggetti non aventi diritto e comunque prima che il loro datore di lavoro paghi i contributi previdenziali?

 

Semplice. E’ l’Italia!

Questo è solo un ultimo esempio.

Un datore di lavoro denuncia 72 operai agricoli che avrebbero effettuato 15.504 giornate lavorative per le quali egli avrebbe dovuto pagare un totale di 122.175 euro.

Non li versa.

 

L’Inps, al contrario, eroga ai dipendenti indennità varie per 405.310 euro pari mediamente a 5630 euro cadauno .

In sostanza una erogazione di 405.310 euro ed un mancato incasso di 122.175 euro per un danno totale di 527.485 euro.

73 invece le persone denunciate.

Forse qualcosa di questo meccanismo (ed altri,invero) è da rivedere.

Pubblicato in Reggio Calabria

truffa-anziani“Sicuri ad ogni età” è il titolo della nuova campagna della Polizia di Stato per scongiurare le truffe di cui sono vittime gli anziani.

Il progetto prevede quattro cortometraggi che mostrano alcune tipiche situazioni di truffe e raggiri che coinvolgono gli anziani.La Polizia di Stato ha inoltre pubblicato sul proprio sito istituzionale un vademecum per mettere in guardia le potenziali vittime dai rischi che si corrono e su come comportarsi se si hanno dei sospetti.

Ecco i consigli:

 •Non aprite la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un'uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità. Per qualunque problema e per chiarivi qualsiasi dubbio non esitate a chiamare il 113.

•Quando fate operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, possibilmente fatevi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate.

•Se avete il dubbio di essere osservati fermatevi all'interno della banca o dell'ufficio postale e parlatene con gli impiegati o con chi effettua il servizio di vigilanza.

•Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall'ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermatevi con sconosciuti e non fatevi distrarre.

•Quando utilizzate il bancomat usate prudenza: evitate di operare se vi sentite osservati.

Pubblicato in Italia
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