Non demorde il senatore Gentile dalla sua battaglia di stabilizzare, tutto e comunque. Stabilizzare nella sanità, negli enti locali, nelle società miste e probabilmente domani nelle aziende private( perché no?)
Ed in questa sua feconda battaglia è giunto al punto da affermare la legittimità costituzionale di leggi impugnate dal Governo( dal suo Governo) per il rischio della loro incostituzionalità.
Parliamo della legge regionale da lui fortemente voluta, la 12/ 2013.
Una battaglia che lo ha visto presente presso il ministro d’Alia il 12 scorso con un battage pubblicitario di grande rilievo, prima, e senza alcuna parola dopo.
Già stiamo parlando di 120 mila persone con un costo tale da farci andare in default( si badi 120 mila persone che hanno una giusta aspirazione ad un lavoro, come tutti i milioni di disoccupati).
Ed ora ci sembra quasi a completare il quadro di stabilizzazione ecco la sua ultima boutade: la stabilizzazione dei dipendenti delle società miste.
Ecco la dichiarazione: “Presenteremo un emendamento al dl 101/2013 che prevede l'applicazione della legge 247/2007 per la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato: si tratta di migliaia di precari che lavorano nelle società miste e che vengono sfruttati. L'emendamento non riguarderà le società quotate in Borsa ma quelle con capitale sociale superiore ai dieci milioni di euro e tutti i contratti atipici superiori ai 36 mesi negli ultimi cinque anni. Moltissime di queste partecipate utilizzano il personale con contratti subdoli che mascherano vere e proprie subordinazioni e su questo punto cercheremo l'accordo con il Partito democratico e le altre forze parlamentari. Confidiamo possa essere approvato a tutela del diritto al lavoro e della dignità dei lavoratori e anche nell'interesse delle forze sindacali».
Ecco la soluzione l’accordo con il PD e con i sindacati.
Qualche domanda al senatore ( se avrà la bontà di risponderci) : “Perchè mai la tutela del diritto al lavoro e della dignità dei lavoratori riguarda SOLO quelli precari e non TUTTI i lavoratori? Chi porta la responsabilità delle precarizzazioni? Dove era il PDL ed il PD e le OOSS quando si creava questo esercito di precari? “
Restiamo in attesa di risposta
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Italia
La commedia di Scopelliti sulla sanità è finita.
Il direttore generale della programmazione sanitaria, Francesco Bevere, ribadisce l'esigenza «del comportamento collaborativo tra struttura regionale, commissario e sub-commissari» e chiede «di ricevere la documentazione sottoscritta dalla struttura commissariale nella sua interezza».
Si riferisce al fatto che è stato il sub-commissario Luciano Pezzi a trasmettere la legge 12/2013, detta “salva precari” precisando che «“i sub-commissari” non hanno avuto alcun ruolo nella stesura della stessa”».
In sostanza lo stesso Pezzi e Luigi D'Elia in questo modo dicono che la maggioranza di centrodestra e il governatore hanno agito senza tenere in considerazione il parere dei sub-commissari.
Nel verbale del tavolo Massicci firmato da Bevere si chiarisce che le norme previste per la stabilizzazione del personale a tempo determinato presenti nella “salvaprecari” si configurano come violazioni del blocco del turnover «disposto dalla Regione Calabria nel proprio Piano di rientro» e di quello automatico disposto «in conseguenza dei disavanzi non coperti relativi agli anni 2009, 2010, 2011, 2012 nelle rispettive riunioni di verifica annuale del Piano di rientro».
In sostanza una vera e propria bocciatura della legge sulla stabilizzazione dei precari. Non solo Il DG chiede a Scopelliti di “ attivare la procedura di cui all'articolo 2 comma 80 della legge 191/09» la quale prevede la rimozione di tutti quei provvedimenti – anche legislativi, come in questo caso – «che siano di ostacolo alla piena attuazione del Piano di rientro»
Bevere scrive infatti che «… la continua approvazione da parte del consiglio regionale di leggi in contrasto con il Piano di rientro, con il piano commissariale e con la legislazione vigente è indicativa di criticità negli organi regionali nell'esercizio delle funzioni ordinarie proprie».
A tutto ciò deve essere aggiunto il fatto che il Governo ha impugnato la legge “salvaprecari” , cioè la legge che mira a stabilizzare i circa mille precari della sanità calabrese, la legge fortemente voluta dal senatore Tonino Gentile. Il centrodestra non sembra comunque intenzionato a fare passi indietro, come dimostra la costituzione in giudizio della Regione contro il ricorso alla Corte costituzionale avanzato dal Consiglio dei ministri.
NdR. Siamo costretti chiederci: Ma è legittimo che la stabilizzazione od i concorsi riservati che finora hanno permesso in Calabria la stabilizzazione di tutu i precari assunti dalla politica e dalla dirigenza possa continuare per tutti i servizi e gli uffici meno che per la Sanità?
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Calabria
Ecco la nota diffusa dai Cobas sanità –
“Siamo esterrefatti dall’ennesima decisione del Consiglio Regionale di rinviare la discussione sulla proposta di legge inerente al precariato sanitario alla prossima seduta , con la scusa di acquisire il parere dei consulenti giuridici: avevamo la parola del presidente Talarico .
Evidentemente non esiste più una maggioranza in Consiglio Regionale ed evidentemente l’ufficio legislativo non conta nulla.
Come Cobas inviteremo tutti i nostri iscritti a non votare per i partiti responsabili di questa pantomina che offende i nostri diritti e il decoro dell’Assemblea.
Quando si riunirà il Consiglio Regionale ? In piena campagna elettorale ? Lo sanno i nostri consiglieri regionali che noi viviamo un dramma che non può essere rimandato all’infinito ? Che ne pensa Scopelliti ? Sono mille le persone che rischiano di stare fuori senza questa legge e mille famiglie che sapranno chi ringraziare il prossimo 24 febbraio se la legge non sarà approvata o sarà stravolta.
Questi signori esperti giuridici chi sono?
Avevamo fiducia nelle parole del Presidente del Consiglio Regionale : abbiamo riposto male la nostra fiducia . Antonio Riga Coordinatore Cobas Sanità”
A tranquillizzare tutti il senatore Antonio Gentile vice coordinatore regionale del Pdl Calabria che diffonde la seguente nota.
“Anche io mi aspettavo l’approvazione oggi del ddl presentato dall’on Chiappetta, ma come scrive saggiamente Hobbes “ La pazienza in politica porta buoni frutti “ e sono certo che il comitato dei consulenti giuridici , a cui si è rivolto il presidente Tallarico , darà un parere di congruità della nostra proposta
Capisco l’amarezza e la frustrazione di alcune organizzazioni sindacali perché so che c’è un rischio che incombe sulla legge 1/2009 vista l’impugnativa di un’analoga legge sarda da parte del Governo, ma posso assicurare che la maggioranza è salda e che i presidenti Tallarico e Scopelliti sono a favore di questa norma e sono estremamente sensibili sul tema del precariato
Scriverò io stesso una nota, redatta da un costituzionalista ai componenti del comitato giuridico e sono certo , anche se sbilanciarsi è sempre pericoloso, che il Consiglio sarà convocato entro pochi giorni e potrà licenziare la legge”
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Reggio Calabria