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Un anno fa si apriva il bando gara per l’appalto dei lavori di adeguamento sismico della scuola media di Amantea.

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Il bando recita testualmente “lavori consistenti della demolizione e successiva ricostruzione dell’edificio di istruzione superiore di I grado G. Mameli di Amantea con la realizzazione dei relativi impianti e la sistemazione degli spazi esterni. Per i n. 2 corpi funzionali, ovvero palestra e l’auditorium, non è prevista la demolizione e la successiva ricostruzione, bensì il solo adeguamento sismico”.

L’importo dell’appalto, stimato in 4 milioni e 800 mila euro circa, oltre iva, e quindi oltre i 5 milioni di euro, è stato ridotto, in fase di aggiudicazione, a oltre tre milioni euro, oltre iva.

I lavori sono interamente finanziati con il DM 28.11.2017 numero 929 (MIUR), e il responsabile del procedimento è l’ingegnere Francesco Stellato.

Tra le moltissime offerte ricevute quella di 3 milioni e trecentomila euro è risultata la migliore. Da dicembre, dunque, i lavori hanno una ditta appaltante ed oggi si vedono in azione le ruspe per la demolizione del corpo principale della scuola.

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Riceviamo la risposta del sindaco sul problema della Scuola media

“ Carissime cittadine e carissimi cittadini,

dopo tanti incontri, sopralluoghi e verifiche siamo giunti ad offrire una soluzione temporanea al problema dell’ubicazione delle classi della scuola Media G. Mameli.

Una soluzione a garanzia della sicurezza di alunni e personale e dell’adeguatezza dei luoghi di formazione.

Teniamo a precisare che la Scuola Media sarà ricostruita.

Il Comune, infatti, è in posizione utile per un finanziamento di circa 6 milioni di euro destinati esclusivamente a tale scopo.

Risorse, tuttavia, incompatibili con un altro finanziamento, di circa 625.000 euro, per l’adeguamento sismico destinato al medesimo edificio.

Si tratta di un chiarimento necessario in quanto, come erroneamente è stato scritto e detto nei giorni scorsi, non vi è stata alcuna revoca da parte della Regione Calabria.

Anzi, è doveroso da parte nostra ringraziare pubblicamente il Governatore Oliverio e i suoi Assessori per la vicinanza e la disponibilità all’ascolto sin qui sempre dimostrati.

In questi giorni, oltre che con la Regione, diverse sono state le interlocuzioni anche con la Provincia di Cosenza.

Il Presidente Iacucci ed i Dirigenti competenti in materia sono stati sensibili alle istanze da noi partecipate; e, ad oggi, siamo in attesa della documentazione relativa all’adeguatezza dell’ex ITC C. Mortati, ancora in fitto all’ente Provincia.

Stiamo, inoltre, vagliando tutte le possibilità in essere per la ristrutturazione dell’edificio precedentemente destinato ad ospitare il Giudice di Pace.

Ne stiamo discutendo con gli uffici della Regione.

Tuttavia, con l’anno scolastico che sta iniziando è doveroso da parte nostra individuare una soluzione temporanea per consentire l’avvio delle attività nelle migliori condizioni possibili. Venerdì mattina abbiamo incontrato una rappresentanza dei genitori degli alunni della prima classe. Nella mattinata di oggi abbiamo ricevuto un’altra delegazione.

Incontri che consideriamo costruttivi perché, come spesso ripetiamo, il confronto rappresenta l’elemento essenziale per maturare consapevolezza ed individuare soluzioni ai problemi.

Per tale ragione ci teniamo a ringraziare tutti i genitori.

I continui contatti con la Dirigente scolastica, che dal primo momento si batte con tenacia per risolvere questa triste criticità, ci hanno consentito di concordare una soluzione temporanea capace – come richiesto dai comitati dei genitori – di garantire la sicurezza degli alunni e del personale, di realizzare condizioni adeguate per svolgere le attività formative e, non ultimo, di salvaguardare i posti di lavoro.

In attesa della ricostruzione e delle ulteriori risposte da parte della Provincia e della Regione, 9 delle 14 classi saranno ubicate al primo piano del Campus “Francesco Tonnara”, dotato del sistema di climatizzazione caldo/freddo e per il quale esiste il documento di valutazione rischi regolarmente adottato e approvato dal Responsabile del servizio Prevenzione e Protezione della scuola.

Le ulteriori 5 classi saranno, invece, momentaneamente ospitate presso l’istituto delle scuole elementari A. Manzoni.

Precisiamo che continueremo a tenere alta l’attenzione sulla tematica al fine di consentire ai nostri ragazzi di poter disporre di luoghi sempre più consoni all’esperienza scolastica.

Pubblicato in Primo Piano

Ecco il testo della lettera aperta, scritta dalla Dirigente dell'IC "Mameli - Manzoni"prof.ssa Antonella Bozzo, e indirizzata all'Onorevole Valeria Fedeli Ministro dell'Istruzione, al direttore USR calabria dott.

Diego Bouche, al dirigente ATP cosenza dott. Luciano Greco, al presidente della Regione Calabria On. Mario Oliverio e al commissario prefettiziodott.ssa Anna Aurora Colosimo.

“La scuola media Mameli è stata ed è una delle realtà più operose e attive della comunità Amanteana, una scuola dal passato glorioso e che, negli anni, ha saputo adeguarsi alle trasformazioni della società diventando una comunità educante efficace e moderna.

 

Nei giorni scorsi la scuola ha subito un duro colpo avendo perso la “sua” casa, l’edificio che da quasi 50 anni ha ospitato i ragazzi della scuola media.

Controlli quanto mai opportuni hanno rivelato una triste realtà: l’edificio è stato costruito con materiale scadente mettendo in pericolo la sicurezza degli alunni e degli operatori scolastici; una delle dimostrazioni di come la mancanza di senso di responsabilità degli uomini possa recare un danno enorme alla comunità, colpendo anche i luoghi più sacri come la scuola.

 

La comunità scolastica, grazie all’impegno di molti, amministratori comunali, collaboratori scolastici, docenti, famiglie ed alunni, è riuscita a superare lo stato di emergenza trovando una collocazione temporanea adeguata alle necessità essenziali.

L’anno scolastico può essere portato a termine con sufficiente tranquillità.

Quello che preoccupa, ora, sono i prossimi anni scolastici. La soluzione emergenziale non è adeguata ad ospitare gli alunni oltre i due mesi che ci separano dalla fine di quest’anno scolastico: non sarà possibile proseguire le lezioni nel Campus Temesa anche nel prossimo autunno.

Occorre che gli enti competenti, tutti, si attivino con tempestività per trovare una sede adeguata ad ospitare gli alunni della scuola media per il tempo necessario alla ristrutturazione dell’edificio originario, tenendo conto che il tempo necessario non sarà minore di qualche anno.

 

Il timore di chi opera nella scuola, dei genitori e degli alunni è che la macchina amministrativa, efficiente nell’emergenza, ritorni ai suoi ritmi lenti di fronte alla necessità di prendere decisioni importanti, che si areni di fronte alle difficoltà di trovare i fondi necessari, che rimandi la soluzione dei problemi ad altri, che ci si dimentichi degli alunni della scuola media di Amantea.

Pur consapevoli che i tempi della macchina amministrativa sono, per loro natura, lunghi, si ritiene che, in questo caso, si debba superare lo stereotipo dell’amministrazione pubblica dal passo lento e pesante e si dia, finalmente, l’idea che anche in Calabria, quando è in gioco l’interesse primario dell’istruzione, le istituzioni preposte alla cura di questo interesse, si alzino in piedi, abbandonino i loro contrasti e non si diano pace fino a quando non abbiano dato una risposta certa, adeguata  e tempestiva. Questa è educazione alla legalità, non i convegni e le parole.

Ci rivolgiamo, dunque, a chi è preposto alle istituzioni competenti: Comune, Regione, alle istituzioni scolastiche di vertice, MIUR, USR, ATP, affinché, ciascuno nel proprio ruolo, non dimentichi che la scuola media di Amantea aspetta una risposta, aspetta di vedere, già nei prossimi giorni, l’inizio dei lavori necessari per dare a settembre una sede temporanea ma stabile ai ragazzi, aspetta che gli adulti diano un esempio reale che la scuola è una priorità, che la scuola è il futuro: il silenzio o il ritardo nella risposta in questo caso sarebbe l’esempio più evidente della fine della speranza.”

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scuola

 

Amantea Lunedì, 3 Aprile 2017 – Diritto allo studio e sicurezza, la Regione Calabria si faccia interprete delle esigenze degli studenti, delle famiglie, dei docenti e del personale della scuola media “Mameli” ed avvii subito quanto di sua competenza per un piano straordinario di intervento per demolire il vecchio stabile e ricostruirne uno nuovo, finalmente sicuro e moderno.

Serve una azione urgente affinché i ragazzi, al momento sistemati in classi situate in una struttura provvisoria, possano ritornare nelle aule della loro scuola già a partire dal prossimo anno scolastico. Il Governo regionale, insieme all’ente Provincia di Cosenza, competente in materia, apra un dossier per risalire alle cause che hanno determinato la pericolosità dell’edificio e si costituisca parte civile, nel procedimento che sarà aperto dalla procura competente, a tutela degli interessi dei cittadini.

 

È, questo, l’appello del Segretario questore del Consiglio regionale della Calabria, Giuseppe Graziano, che sulle precarie e pericolose condizioni strutturali in cui versa l’Istituto di scuola secondaria di primo grado “Goffredo Mameli” di Amantea, a seguito anche dell’interessamento di Vincenzo Lazzaroli, ha presentato una specifica interrogazione al Presidente Oliverio.

Il fatto che una scuola pubblica sia stata costruita con materiale scadente – dice Graziano – è un dato che non fa onore alle Istituzioni e che, dunque, non dovrebbe far sorgere alcun tentennamento affinché si trovino le risorse necessarie e si ricostruisca subito un edificio sicuro e moderno.

Del resto le indagini tecniche non lasciano alcun dubbio sulle condizioni di estrema pericolosità di quella struttura. La scuola “Mameli” - ed è questo che ho chiesto al Presidente Oliverio attraverso una specifica interrogazione - può e deve diventare l’emblema del cambiamento di una Calabria che non può più affidarsi al caso.

Se ci sono, come emerso da Amantea, strutture pubbliche che mettono a rischio e a repentaglio le vite dei cittadini, soprattutto dei più giovani, le responsabilità non sono solo retroattive ma riguardano anche e soprattutto chi oggi è chiamato a governare.

Ed è per questo che bisogna intervenire subito, così che la gente ritorni ad avere fiducia nella politica e nelle Istituzioni.

 

Fondi per ricostruire una scuola degna di questo nome – precisa ancora il Segretario questore - ce ne sono a iosa.

Con la programmazione comunitaria 2014/2020, poi, destinata allo sviluppo delle nuove tecnologie e di una rete di servizi intelligenti non solo potremmo offrire agli studenti della “Mameli” un luogo sicuro ma, così come a tutti gli altri giovani colleghi calabresi, garantire una proposta di studio e formativa più europea e al passo con i tempi.

Rimarrò attento – conclude Graziano – e vigile sulla questione affinché la Regione risponda al più presto alle istanze dei genitori, della dirigenza scolastica e degli uffici comunali. Nei prossimi giorni, insieme all’amico Vincenzo Lazzaroli, sempre attento ai problemi che riguardano il comune di Amantea, effettuerò un sopralluogo sulla scuola così da poterne rendicontare, insieme agli atti prodotti dai tecnici, in seno al Consiglio regionale

 

Giuseppe Graziano

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Pasquino è la più celebre statua parlante di Roma, divenuta figura caratteristica della città fra il XVI ed il XIX secolo.

 

Ai piedi della statua, ma più spesso al collo, si appendevano nella notte fogli contenenti satire, spesso in versi, dirette a pungere anonimamente i personaggi pubblici più importanti.

Erano le cosiddette "pasquinate", dalle quali emergeva, non senza un certo spirito di sfida, il malumore popolare nei confronti del potere e l'avversione alla corruzione ed all'arroganza dei suoi rappresentanti.

 

Un vezzo che sembra tornato felicemente di moda ad Amantea.

In verità più che una satira stiamo parlando di uno scritto, simile ad un libello, anonimo, fortemente satirico ed in qualche modo provocatorio.

Uno spirito libero e misteriosamente anonimo che si interroga ed interroga, tra l’altro, sulle vicende della Scuola media di Amantea, da lui frequentata.

La domanda clou ( ma non è l’unica) è la seguente:”Come è possibile che si metta a rischio l’incolumità di migliaia di ragazzi dal 75 ad oggi-circa 10.000, più del 75 % della popolazione optale di questo comune, nell’indifferenza generale di coloro che avrebbero dovuto vigilare sulla sicurezza?”

 

E di seguito l’altra :”Come è mai possibile che vengano “legalmente” smaltiti centinaia di metri cubi di rifiuti di ogni tipo in un fiume che sfocia nel “nostro mare” di cui abbiamo vissuto e viviamo tutt’oggi”.

Ed infine quella terribile :” Come è possibile che …. in politica non si trova una figura priva di ogni legame con ambienti loschi e perversi?”

 

Ma provate a leggere tutto.

Al giovane-uomo che, finalmente svegliatosi dal letargo nel quale in tanti viviamo - cioè senza interrogarci sulle cose del nostro paese e sulla politica del nostro paese- ha sentito prepotente in sé la necessità di esprimersi, sia pure con una formula da “Pasquino”, oltre agli auguri per il suo futuro ed ai complimenti per la provocazione, suggeriamo di continuare ad aprire gli occhi su quanto avviene , sui segreti delle cose del paese, sull’aria stantia, aprendo porte e finestre alla luce ed alla verità!

Ed ecco il testo:

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Lassù qualcuno ci ama.

La storia di Amantea è ricca di momenti delicati, anche difficili.

Momenti superati, in un modo o nell’altro, tanto che la storia della nostra città viaggia nel suo quarto millennio.

Amantea è andata oltre grazie alla sua gente, al coraggio ed alla impavidità degli amanteani , o se volete alla fortuna.

Qualcuno parla anche di miracoli.

Come ritenere, il fatto che la scuola media G Mameli, pur con tutti gli acclarati limiti strutturali non sia crollata addosso agli alunni, ai docenti, al personale, se non un miracolo?

Il comunicato stampa del comune evidenzia che “Dalla relazione emerge che l’ edificio non è idoneo strutturalmente e, pertanto, deve essere sgombrato, nelle more della valutazione degli opportuni interventi di adeguamento e/o di demolizione e ricostruzione”.

Si parla di calcestruzzo con bassissima percentuale di cemento e di ferro di armatura notevolmente ridottosi nella sua sezione ottimale.

Qualcuno dice che sarebbe bastata una scossa di terremoto simile a quella del 1905 e la scuola sarebbe crollata su se stessa.

Forse anche meno di 7.1 Richter.

Ora si discute se si tratta di una inidoneità sopravvenuta odi una inidoneità originaria.

La domanda che la gente si pone è :” Ma il cemento era presente nella quantità giusta sin dal momento della realizzazione dell’opera, come sembra ci sia nell’auditorium e nella palestra, o mancava sin dal momento della costruzione ?.”

Ed ancora . “Ma la scuola è stata mai collaudata?”.

E se si, da chi? E dove sono gli atti di collaudo?

Probabilmente sono domande alle quali nessuno saprà mai dare una risposta considerato che sono passati oltre 40 anni dall’epoca di costruzione.

Anche perché gli atti dell’opera potrebbero essere negli archivi del provveditorato regionale alle OOPP di Catanzaro che la finanziò.

Comunque sia è davvero un miracolo che la scuola non sia crollata.

Un tempo quando si credeva ai miracoli si usciva in strada portando le statue dei santi che avevano tutelato il paese ed i suoi abitanti. Oggi invochiamo il caso od il fato.

Oh no?

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Un comunicato tardivo e poco comprensibile quello emanato dal comune di Amantea.

Ci è pervenuto,infatti, solo ieri sera giovedì 02/03/2017 alle ore 20.09.

Per fortuna che la dirigente della scuola professoressa Bozzo aveva dato tempestivamente notizia della sospensione della attività didattica fino a sabato ai genitori ed agli alunni.

Comunque questo è il testo del comunicato inviatoci:

“Il commissario straordinario dottoressa Aurora Colosimo interviene sulla chiusura momentanea della scuola media “Goffredo Mameli”

La scuola media “Goffredo Mameli” resterà chiusa fino alla giornata di sabato inclusa per consentire ai tecnici di portare a compimento delle(?) verifiche strutturali sull’immobile.

L’ente municipale, mettendo al primo posto la pubblica incolumità degli studenti, dei dirigenti, degli impiegati e dei docenti, attende di conoscere l’esito di tali esami per trarre le opportune decisioni in merito.

La procedura posta in essere e l’eventuale coinvolgimento di ulteriori esperti(quelli attuali non sono sufficienti?), consentirà di comprendere quale sia l’effettivo livello di sicurezza dell’edificio e di adottare le dovute contromisure.

Compiamo questo percorso con il supporto della dirigenza scolastica, presente ed attenta in questa vicenda, e a fianco dei genitori.

I disagi, qualora si dovessero presentare, saranno ridotti al minimo, garantendo non solo la continuità didattica ma la conclusione delle attività scolastiche già programmate da qui fino alla fine dei corsi.

Nessun allarmismo, dunque, ma attenzione massima nei confronti della collettività”.

Francamente non comprendiamo questo comunicato stampa.

1)Che vuol dire che “La scuola media “Goffredo Mameli” resterà chiusa fino alla giornata di sabato inclusa per consentire ai tecnici di portare a compimento delle(?) verifiche strutturali sull’immobile”?

Ancora devono essere fatte le verifiche ed intanto è lo stesso comune , con personale e uomini propri, che sta portando via tutto, PC, Fotoriproduttori, armadi e materiale ? ( vedi foto di oggi 3 marzo)

2) Non solo che vuol dire che “L’ente municipale, mettendo al primo posto la pubblica incolumità degli studenti, dei dirigenti, degli impiegati e dei docenti, attende di conoscere l’esito di tali esami per trarre le opportune decisioni in merito?”. Ma allora perché sono state sospese le lezioni ed è stato allontanato il personale?. Forse queste misure sono inopportune?

3) Ed ancora , che vuol dire “I disagi, qualora si dovessero presentare, saranno ridotti al minimo”? Ma è ovvio che ci saranno disagi. Anzi ci sono già! E lo sanno anche al comune visto che di seguito scrivono che saranno:” garantiti non solo la continuità didattica ma la conclusione delle attività scolastiche già programmate da qui fino alla fine dei corsi”!.

Ma ci prendono in giro?

4)Ed ancora che vuol dire “Nessun allarmismo, dunque, ma attenzione massima nei confronti della collettività”?.

E quando ci si deve allarmare, allora?

Ma se il problema potrebbe non esistere perché l’assemblea dei genitori ( vedi altro articolo)?

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