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Tempi difficili per Mario Occhiuto. Lui manda via Katya Gentile ed ora “perde” Carmine Vizza, l’assessore alle cooperative.

L’ex assessore Vizza era stato accarezzato dall’inchiesta della Procura di Cosenza sulle cooperative.

I PM lo accusarono di aver nascosto le minacce ricevute

Inizialmente l’ex assessore negò, ma martedì scorso venne sentito dai magistrati ed ammise che quelle ricevute negli scorsi mesi da alcuni presidenti delle cooperative B erano minacce.

Da qui le sue dimissioni.

Una lettera accorata, quella di Vizza. Al sindaco Occhiuto nella quale lo ringrazia “per la fiducia e per l’onore che mi hai accordato” e pur certo di “aver chiarito completamente e definitivamente” la sua posizione lascia il ruolo di assessore.

Una delega importante quella di Vizza che aveva competenza di Benessere e Qualità del tempo e degli spazi. Cioè, in sostanza, Servizi pubblici urbani; Sport, Impiantistica sportiva; Tempo libero; Qualità della vita; Salute pubblica; Ciclo dei rifiuti e raccolta differenziata; Manutenzione; Decoro; Verde, igiene pubblica e Protezione civile.

Tempi politicamente e giudiziariamente difficili per Cosenza. Un’estate difficile in arrivo!

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Il sindaco di Cosenza ha revocato tutte le deleghe al vicesindaco a Katya Gentile

Lo scontro era iniziato già mesi addietro e Katia e Mario era come separati in casa. Una convivenza difficile, ora addirittura impossibile

Piccole e grandi battaglie che hanno visto anche schierati uomini delle famiglie.

Katya Gentile attacca Occhiuto e lo accusa di voler fare tutto da solo per apparire come l’eroe dei due mondi. Parole durissime che tranciano i rapporti e scavano un fortissimo solco: «È lo stesso sindaco che in mia presenza, rispetto alle legittime richieste del Pdl, alla luce della débacle che ha travolto l’Udc, rispondeva di non voler toccare l’assetto anche per il rispetto delle persone nominate, quello che oggi esce sulla stampa e anziché assumersi le proprie responsabilità, ancora una volta, prova a scaricarle sugli altri. La nota prodromica a qualsiasi ragionamento è che il dirigente del settore Infrastrutture, l’architetto Domenico Cucunato, è stato nominato direttamente dal sindaco e dipende totalmente dalla sua volontà. Se il cimitero ed il patrimonio immobiliare non funzionano è perché sono poche o nulle le risorse umane, economiche e finanziarie a disposizione e perché c’è un assessore ombra che impegna le risorse e dà i contrordini. Ho denunciato per tempo le criticità ed ho proposto soluzioni, puntualmente disattese. Sul cimitero, ad esempio, l’ho fatto in diverse commissioni, in conferenza stampa, in una serie di comunicati stampa. Ci sono, agli atti del Comune, le mie comunicazioni agli uffici ed al sindaco, che forse era distratto dai preparativi delle feste e delle luci di Natale. Anche di questo ho scritto, in una lettera aperta, quando chiedevo le risorse per l’emergenza abitativa. Completamente ignorata se non per la polemica scaturente dal reato di lesa maestà. Ed oggi un sindaco che ha dimostrato di voler fare tutto da solo per apparire come l’eroe dei due mondi, quando si rende conto di sembrare Paperino abbandona la nave come Schettino».

Ed allora la soluzione di ogni rapporto: « Il sottoscritto non ha mai mollato e mai mollerà la nave che sta provando a condurre seguendo l’indirizzo del cambiamento, nel segno del rispetto verso tutti. Tengo a ricordare ancora una volta a chi al riguardo non fosse ben informato, che le uniche consulenze da me assegnate, oltre a quelle dei dirigenti esterni ridotti di numero e stabilite ad inizio mandato, sono consulenze a titolo gratuito, mentre le nomine a tempo determinato dei componenti dello staff del sindaco sono legislativamente previste dall’articolo 90 del Testo unico degli Enti locali. Per quanto concerne invece gli affidamenti degli incarichi professionali obbligatori per legge nell’ambito della realizzazione delle opere pubbliche, e che non gravano sul Bilancio corrente bensì sui relativi finanziamenti strutturali, questi sono sempre stati concordati e condivisi con l’assessore al ramo. Purtroppo con mio sincero dispiacere sul piano personale, dal momento che non esistono più i presupposti per un sereno rapporto di collaborazione, sono costretto a revocare il provvedimento di nomina ad assessore della giunta comunale e alla carica di vicesindaco alla signora Katya Gentile”.

Ed ora? Ora staremo a vedere di chi è in mano il PDL e forse arriveremo alle elezioni.

 

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I dipendenti delle cooperative che si occupano dei lavori di manutenzione per conto del municipio di Cosenza protestano assediando l’esterno di Palazzo dei Bruzi ed impedendo le normali attività della casa comunale, oltre a creare disagi al centro urbano.

Da mesi non percepiscono lo stipendio.

Esistono difficoltà finanziarie e poi c'è un grosso problema.

Secondo quanto si è appreso, Palazzo dei bruzi , non potrebbe pagare gli stipendi nemmeno se avesse i soldi e se lo volesse. Si dice che le cooperative non sarebbero in regole con i contributi, né con l'erario.

Ma i lavoratori non sono contabili, né fiscalisti, né commercialisti.

Chiedono una soluzione che garantisca lavoro e reddito

Ed ecco che interviene il sindaco Occhiuto il quale rassicura i lavoratori delle Cooperative e dichiara:.

“E’ necessario essere per l’ennesima volta chiari, come sempre lo siamo stati e sempre lo saremo, a scanso di equivoci e strumentalizzazioni”.

“Occorre precisare alcuni aspetti fondamentali di una questione delicata che fin dall’inizio del mandato abbiamo trattato con il massimo della trasparenza di intenti.

Come ho ripetutamente affermato, ribadendolo anche in sede di Consiglio, è nostra ferma convinzione impegnare sforzi e risorse per mantenere i livelli occupazionali delle Cooperative sociali nonostante il grave periodo di crisi che stiamo attraversando. A tale scopo abbiamo previsto in Bilancio di stanziare fondi del Comune per ottenere la somma necessaria di copertura che faccia fronte alla scadenza del contratto. La città, nessuno può negarlo, usufruisce di importanti servizi offerti da questi lavoratori ma, d’altro canto, occorre che proprio i lavoratori delle Cooperative si adoperino nell’interesse dei cittadini accrescendo la qualità dei servizi. Informazioni sbagliate di chi non vuole il bene della comunità, indirizzano periodicamente le azioni dei dipendenti delle Cooperative con l’evidente fine di creare un muro con l’Amministrazione che, al contrario, sta cercando di tutelare i loro interessi e quelli dei cosentini.”

Poi precisa: “La procedura di gara che abbiamo avviato conterrà da un lato la clausola di salvaguardia per i dipendenti già impiegati nelle Cooperative che potranno così conservare l’attuale posto di lavoro, dall’altro consentirà di regolarizzarne i contratti. Inoltre, il Piano Salva Comuni al quale abbiamo richiesto di aderire, ci consentirà di scongiurare la procedura di dissesto riferito agli anni precedenti il 2010, dissesto già in atto presso la Corte dei Conti regionale che, se dichiarato, ci condurrebbe alla messa in mobilità di gran parte del personale e alla chiusura delle Cooperative sociali. Comprendendo dunque in maniera chiara i programmi di questa Amministrazione sull’emergenza in atto mi auguro che i lavoratori delle Cooperative sociali possano tornare a collaborare con noi attraverso un percorso di reciproca fiducia e di confronto civile”.

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E’ morto Franco Santo ed i giornali dicono che la politica calabrese è in lutto. La buona politica.

Aveva 72 anni e da diversi anni combatteva contro un cancro che non gli impediva comunque di continuare a lavorare. Franco Santo era ancora presidente del Consorzio agrario , carica che ricopriva da tempo. Franco Santo era uno di quei pochi politici che viveva per la politica ma non della politica ed aveva sempre scelto di lavorare.

Già sindaco della città di Cosenza e recentemente anche capo di gabinetto del sindaco di Cosenza Salvatore Perugini, Franco Santo era molto noto per essere stato segretario della DC cosentina.

Fu quella l’occasione che lo fece meglio conoscere. Pragmatico e lungimirante aprì il partito ai giovani DC e tra questi a Mario Pirillo, Salvatore Perugini, Franco Bruno e Mario Maiolo.

Un autentico signore, di aplomb e stampo antico, ma con una visione moderna della politica.

La sua intensa acutezza ed intelligenza lo posero all’attenzione di quanti ebbero il piacere se non la fortuna di conoscerlo.

Ebbe soprattutto un nemico nella sua modestia che gli impediva di proporsi anche se non gli dispiaceva che le sue qualità venissero apprezzate

I funerali saranno celebrati domani, alle 11, nella chiesa di Sant'Antonio a Commenda.

Di lui:

  1. 1)Il ricordo di Perugini «Ho conosciuto Franco Santo - scrive stamani Salvatore Perugini - quando ero poco più di un ragazzo e lui era un giovane preparato e appassionato di politica, chiamato da mio padre a lavorare al suo fianco negli anni in cui si avviava, tra entusiasmi e difficoltà, l'esperienza del regionalismo nel nostro Paese. Nel tempo è cresciuta fra noi un'amicizia molto salda, accompagnata da stima reciproca e consolidata da rapporti familiari forti e significativi. Insieme alla lucidità della sua azione politica, vissuta sempre coerentemente nel solco della tradizione del cattolicesimo democratico e nell'attenzione alle novità e alle energie che in quest'area emergevano e che egli amava valorizzare, ho avuto modo in molte occasioni di apprezzare la sua scelta di osservare, sempre e comunque, quello che egli chiamava "rispetto delle regole" in politica: rispetto, cioé, della parola data, della linearità del ragionamento e della chiarezza nelle scelte; una opzione di fondo che ha costantemente caratterizzato l'impegno di Franco Santo e che, a volte, lo ha anche penalizzato in un ambito in cui il cinismo e la doppiezza trovano non poco spazio. Per le sue competenze e per la fiducia che nutrivo in lui, l'ho voluto al mio fianco nell'esperienza alla guida dell'amministrazione comunale di Cosenza, durante la quale si è purtroppo manifestata la malattia che lo ha portato via alla famiglia e agli amici. Chi lo ha conosciuto ne ricorderà, insieme all'impegno di assessore e di sindaco, di segretario provinciale della Democrazia Cristiana, di dirigente politico sempre attento al territorio, anche la delicatezza nell'attenzione agli altri, nascosta dietro una maschera di ruvidità, e l'affetto per l'indimenticabile Pia, per la nipotina, per i figli Italia e Luigi che gli sono stati vicini e che abbraccio con grande affetto».
    1. 2)Il ricordo del Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto,  "E' con profondo cordoglio che apprendo della scomparsa di Franco Santo, persona di fede e politico di rango, che da Sindaco guido' la citta' di Cosenza per tre anni negli anni '80, vivendo sempre all'insegna della passione civile e istituzionale". Il primo cittadino Mario Occhiuto ricorda cosi' l'ex sindaco, definendolo "un esponente discreto e riservato della scena pubblica cittadina che, anche combattendo contro la malattia, nemmeno negli ultimi tempi volle far mancare la propria esperienza amministrativa al servizio del Comune nel ruolo di Capo di gabinetto durante la consiliatura Perugini. Ai figli Luigi e Italia, e a tutta la famiglia - aggiunge Occhiuto - giungano le condoglianze mie, della Giunta e del personale municipale che ha continuato a ricordarlo con grande affetto".
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Cosenza. L'ex frate ha diffuso una lettera aperta inviata al presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, al sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, ed al presidente della Provincia, Mario Oliverio per chiedere che vengano «sospese tutte le rette dei poveri dell’Oasi Francescana».
«Prima di natale – scrive padre Fedele – in concomitanza con la mia partenza per l’Africa avevo condannato e denunciato quanto sta accadendo nell’Oasi Francescana chiedendo di ritirare il contributo di novemila euro per i pranzi natalizi che si sarebbero svolti nella struttura».
«Non è lecito foraggiare con continui contributi l’Oasi Francescana che deve sostenersi con la generosità dei cosentini che è grandissima»
«Dall’Africa affamata ed in guerra continua rinnovo la mia condanna vibrata, forte e continuata: non è lecito che Michele Pallardo, direttore dell’Oasi, guadagni esattamente 99.700 euro all’anno».
Caro sindaco Occhiuto, se vuoi veramente incontrare i poveri della città, non partecipare ai pranzi dell’Oasi, ma chiama il mio autista, Giovanni Valentino, che ti porterà dove dormono i poveri e dove ogni sera si reca per portare coperte e viveri che i buoni cosentini consegnano a 'Il paradiso dei poveri".
Gli attuali amministratori dell’Oasi Francescana, che conosco molto bene – conclude – non li ho mai visti avvicinare i veri poveri durante i miei 34 anni di residenza a Cosenza e non li ho mai visti al mio fianco durante questi anni a raccogliere viveri, medicinali ed altro per i poveri»

 

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