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IL BUCO DI BILANCIO: LA CRONACA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 30 settembre 2016.

 

E’ passata esattamente una settimana dal Consiglio comunale che ha reso noto un buco nel bilancio di circa 3 milioni e mezzo di euro.

Nel silenzio assoluto dell’amministrazione, mentre l’ufficio stampa del comune, come se nulla fosse, invia comunicati sull’allattamento e sulla fiera di ottobre, come se tutto potesse finire a tarallucci e vino, noi abbiamo provato a ricostruire minuziosamente i dialoghi e le affermazioni, alcune gravissime, di chi oggi ancora ci governa.

E’ giusto che i cittadini di Amantea sappiano cosa davvero è stato detto in quel consiglio che ci ha mostrato la verità (almeno una parte) di quello che hanno fatto, politici e funzionari che oggi dicono di non avere visto, di non avere capito, di non sapere ciò che erano tenuti a vedere, sapere e contabilizzare. Si autoaccusano di incapacità, forse per non incorrere in responsabilità ancora più gravi l’assessore Tempo e il dottore Sabatino a cui in ogni caso potranno essere chiamati. Vedremo.

Intanto noi , come gruppo consiliare M5s presente nel Comune di Amantea, assolviamo al nostro dovere istituzionale di documentare in modo fedele ciò che si è detto pubblicamente in Consiglio, cercando di colmare quel vuoto di trasparenza di cui è responsabile questa amministrazione e la segretaria dell’ente che non danno esecuzione a quanto deliberato già il 12 agosto del 2015: la mozione per le riprese del Consiglio che abbiamo presentato e che è stata approvata all’unanimità, con la sola astensione del vicesindaco Morelli, non particolarmente attento alla trasparenza come dimostra anche in questo Consiglio.

 

Ecco quanto è successo: leggete parola per parola e riflettete sul quadro che ne esce.

Su chi sono e cosa hanno fatto negli anni gli amministratori e i funzionari del nostro povero Comune di Amantea.

Ecco la cronaca

Il punto relativo alla variazione del bilancio viene introdotto dall’assessore Tempo che ad un certo punto dice, rispondendo ad una domanda di Mazzei “Per quanto riguarda l’imu la previsione di incasso per l’anno 2016 è 2.434.000 e penso ci sia qualche altra cosa in più, ma nelle casse dell’ente a giugno è entrato zero perché praticamente è successo che il Ministero ha trattenuto l’IMU, probabilmente Santino ricorderà che a suo tempo i commissari dopo lo scioglimento del consiglio comunale chiesero un’anticipazione e sono arrivati 8.800.000, al che -a dire la verità- il dottore Sabatino ha sempre detto a partire da due anni, un anno e mezzo ‘no abbiamo estinto il debito’, ma così in effetti non è stato e non si spiegava come mai….

Lo interrompe il vicesindaco Morelli G.B. e dice “ma non ho capito tu eri assessore?.....”

E Tempo: “Si si io ero assessore….. io questa cosa l’ho chiesta diverse diverse volte….., nel tempo ci sono stati una serie di battibecchi, comunque vabbe’ da un paio d’anni o un anno e mezzo mi ha sempre dichiarato che abbiamo estinto nei confronti della Cassa Depositi e Prestiti”.

Morelli lo interrompe di nuovo e gli dice “Scusa c’era un debito di 8 milioni e tu non sapevi se era stato estinto o non era stato estinto?????”

E l’assessore Tempo risponde “Non io, non lo sapeva il funzionario….”

Morelli insiste e così Tempo sbotta dicendo “Giovà, tu certe volte… ma!.... non mi fare parlare…..”

Segue un momento di concitazione tant’è che il nostro consigliere M5s chiede di fare finire l’assessore Tempo rendendosi conto che si tratta di un passaggio fondamentale.

A questo punto interviene Mazzei e dice testualmente:“A dire il vero pure io chiedevo quando si estingueva questo debito e “non lo so, non lo so, non lo so, mo vidimu, mo vidimu, mo vidimu” questa era la risposta’……”

Il vicesindaco si rivolge a questo punto a Mazzei e chiede conto anche a lui che era in maggioranza all’epoca sia con Tempo che con Sabatino e Mazzei spiega che anche lui allora, dopo che l’amministrazione era stata reintegrata, provava a chiedere a Sabatino in quanto tempo si doveva rimborsare questa anticipazione contratta dai commissari e dice “non si è mai capito, in quanti anni, se c’era un tasso da riconoscere al Ministero, non ho mai visto un contratto..un qualcosa…”

E il sindaco gli risponde “..Non l’hai mai visto tu ma esiste questo contratto.”

E Mazzei risponde “Non mi è stato fatto vedere forse.”

A questo punto Tempo chiede di concludere il discorso e qui spiega che ad un certo punto Sabatino gli aveva assicurato anche con un certo fastidio che era praticamente estinto il debito, tant’è vero che lui l’aveva annunciato in consiglio e in commissione e che non capiva né lui né Sabatino perché si trattenevano quei soldi e aggiunge (questo è il passaggio fondamentale) “al che ho preso la documentazione, ho iniziato a chiamare ( col Mef non è semplice) ho fatto un po' di telefonate , attraverso un collega di lavoro, mi ha dato dei riferimenti certi, e all’inizio di questo mese sono riuscito a capire, ha detto ‘si, si , guarda che si tratta di anticipazione ai sensi dell’art.145 bis’, in buona sostanza noi abbiamo ancora – non è che sono debiti nuovi per carità- ma abbiamo ancora 3.500.000 (tre milioni e mezzo) meno mi pare 800.000 euro che hanno trattenuto dell’incasso dell’IMU. Sta di fatto che ho appreso qualche giorno addietro questo grosso problema, ripeto non è un debito nuovo, è un debito vecchio, però obiettivamente……” e in questo discorso fa pure riferimento al comune di Taurianova che è stato anche sciolto per mafia e dove però era presente un documento con le date e le relative scadenze dell’anticipazione.

A questo punto Mazzei chiama in causa la segretaria chiedendole se come responsabile dei servizi finanziari fosse a conoscenza di questo fatto. La segretaria è in evidente imbarazzo e quando dopo sarà il consigliere M5s a richiamarla alle sue pesanti responsabilità chiedendole le risultanze di bilancio lei risponderà soltanto : “Mi riservo di rispondere”.

Ma chi insiste sulla mancanza di consapevolezza del debito è Tempo che pronuncia una frase con cui giustifica se stesso e Sabatino come se bastasse dire di non saperlo, e dice “Non lo sapeva nessuno, non lo sapeva nessuno, incluso il dottore Sabatino”.

E Morelli lo incalza: “E tu assessore al bilancio te ne sei accorto adesso?...

E Tempo dice: “Si si , è chiaro, se non se ne accorge il funzionario che ci lavora ogni giorno se ne può accorgere l’assessore?

E il sindaco dice, stranamente a voce bassa: “Non c’è nessun funzionario, il funzionario è in pensione da due anni”.

A questo punto seguono risa e concitazione e lo scontro acceso tra Tempo e Morelli.

E Tempo dice a Morelli: “Tu continui ad insistere, Giovà, io sto parlando abbastanza calmo, ci sono state delle discussioni accese in merito, se la finisci è bene…..

E aggiunge: “Ti ripeto, sto parlando abbastanza moderatamente, e insomma tu ogni volta giochi col telefonino in giunta, mò ti sei svegliato che è successo?

E Morelli a voce stranamente alta: “Intanto non ti permetto, già in consiglio comunale ti sei permesso di sminuire il lavoro che fa l’assessore al turismo ai servizi sociali, adesso addirittura ti permetti di minacciarmi in consiglio comunale, tu dici e ti vanti di saper fare politica, se tu ritieni di non far parte della maggioranza devi avere il coraggio di passare dall’altra parte, non puoi stare con due piedi in una scarpa, anche perché sei assessore al Bilancio dal 2006 e quindi in tutti questi anni hai continuato a fare l’assessore al Bilancio e quindi quello che aveva il dovere di sapere tutto quello che succedeva, non ti puoi scaricare solo con i dirigenti. Non solo, voglio ricordare che il regalo che avete fatto alla città di Amantea per lo scioglimento per mafia è stato grazie alla vostra amministrazione, alcuni di voi sono stati pure riabilitati, alcuni di voi ci si sono pure arricchiti, e adesso il comune di Amantea dovrebbe pagare per questo tuo sfogo, perchè questo è uno sfogo, e la spalla che ti ha dato il consigliere Mazzei, vuol dire che vi siete messi d’accordo…. “

A questo punto Mazzei si altera e dice “Assessore Morelli non ti consento queste illazioni, ti ricordo innanzitutto che il tuo sindaco faceva parte di quella amministrazione ingiustamente sciolta per mafia, assessore Morelli le beghe vostre interne ve le sistemate al vostro interno, noi stiamo prendendo atto che c’è una maggioranza sfracellata….

E Morelli gli risponde “Adesso capisco perché non volevi a Sergio Tempo nella tua lista……

E Mazzei replica “Tutte queste considerazioni sono tue, non sono mie, sei in grande contraddizione con te stesso perché hai fatto affermazioni contro il tuo sindaco, noi assistiamo esterrefatti spettatori di una città che è allo sfacelo e assiste a queste lotte interne di una maggioranza che non governa della quale se ne è accorto pure il partito di riferimento che non governa ed è immobile, adesso assistiamo ad un fatto nuovo, Segretà, nella sua funzione di responsabile dei servizi finanziari, oggi prendiamo atto che ci sono ulteriori 3 milioni da pagare ….

A questo punto c’è l’intervento del sindaco che in sostanza giustifica l’errore del padre, a dimostrazione dell’enorme conflitto di interesse che determina la contemporanea presenza di padre e figlia in Comune.

Il Sindaco che viene a più riprese interrotta in sostanza dice: “Non c’è mai stato un piano d’ammortamento, non c’è mai stato, allora l’anticipazione si sarebbe rimpinguata attraverso i trasferimenti erariali, cioè una volta quando amministravi negli anni precedenti, lo Stato mandava i trasferimenti, negli ultimi anni questi trasferimenti si sono sempre di più assottigliati quindi, cosa erano questi 8 milioni? Erano l’anticipazione dei trasferimenti che lo Stato avrebbe dovuto mandare, ora lo Stato ti dice “tu sei sciolto per mafia, io ti mando i soldi prima, quando sarà il momento di mandarteli non te li manderò più, quindi un comune con criterio e con senno avrebbe dovuto mettere in campo tutte le attività per recuperare i tributi…..

Ora non solo non siamo stati bravi a recuperare i tributi, ma abbiamo speso i soldi, perché le spese si fanno, e io lo ricordo, Santino, si è fatta una bella campagna elettorale con quei soldi per le elezioni del 2011, c’eravamo tutti, quindi non possiamo prenderci in giro.

Quindi non solo siamo stati bravi a spendere i soldi, non siamo stati bravi a rimpinguare le casse, e abbiamo avuto una ulteriore beffa che i trasferimenti erariali si sono assottigliati fino a diventare quasi zero, quindi il Ministero che è dell’Interno come recupera i soldi? Non attraverso i mancati trasferimenti, ma trattenendosi automaticamente quelle che sono le nostre entrate, in particolare l’IMU. Quindi questo piano dettagliato di rimpinguamento non ci è mai arrivato in questo comune, non si è mai detto questo anno devi dare tot o meglio mi trattengo tot, era tutto calibrato ai trasferimenti, venuti meno i trasferimenti si sono trattenuti l’IMU con lo stesso importo per diversi anni di fila, quando l’anno successivo, l’ultimo anno questo importo non se lo sono trattenuto, si sono fatti i conteggi, si è visto che la somma era 8 milioni, c’è stato sicuramente un errore di calcolo, ma un errore naturalmente, sicuramente non in cattiva fede. Tutti possiamo sbagliare, tutti possiamo commettere errori nella nostra vita lavorativamente parlando, quindi è probabile che ci sia stato un errore, ma la mancanza della volontà nell’errore è data dal fatto che quando ci siamo ritrovati questa somma trattenuta dell’IMU non riuscivamo a capire a che cosa fosse dovuta, tant’è vero che l’assessore è stato più volte sollecitato ad andare a verificare cosa fosse. Ora l’abbiamo capito e troveremo una soluzione: io ho imparato nella mia vita che alla morte non c’è riparo, troveremo una soluzione, e tra le soluzioni che troveremo vi posso garantire che c’è l’ufficio tributi che sta facendo un lavoro eccezionale, eccezionale a livello che stiamo avendo le file della gente che si viene a mettere a posto. Quindi noi ci auguriamo che questo dia il minore contraccolpo possibile a quella che è la situazione del comune. Sicuramente è una situazione delicata, è una situazione che vaglieremo, sicuramente intraprenderemo un’azione di concertazione con il Ministero per dirgli “abbiamo fatto questo errore, fateci respirare, vediamo come possiamo reinserire questo debito. Perché altrimenti se avessimo avuto la certezza e la consapevolezza che c’era questo debito l’avremmo spalmato come tutti gli altri debiti nei 30 anni.

Dopo l’intervento del sindaco questa parte del Consiglio termina con lo scontro tra Morelli e Tempo che dice “Molto inopportunamente Giovanni Morelli …..”

E Morelli: “Molto opportunamente chiederò di chiedere la tua sfiducia perché non è possibile, i tuoi problemi non li puoi risolvere facendo in questo modo contro questa maggioranza”.

E tempo risponde “Io ho solo detto il nuovo addebito, com’è la situazione, perché la trasparenza vuole che si deve portare a conoscenza, perchè non è che poi esce fuori tra qualche anno.

E Morelli “Ti ha risposto il Sindaco da un punto di vista tecnico.

E Tempo dice : “Ha risposto il Sindaco in base alle giustificazioni che gli ha dato suo padre, io non ho mai messo in dubbio la malafede o la buonafede, mi hai sentito mai parlare di buona o cattiva fede anche nelle riunioni più accese? Rispondimi Giovà, ho detto che è uscito fuori questo problema che è un problema serio, è chiaro che va informato il consiglio.

Il vicesindaco aggiunge “Va informato il consiglio e il sindaco ha risposto dal punto di vista tecnico, c’è un problema e si risolverà, c’è una maggioranza che può risolvere il problema, che ha la responsabilità del problema, mi meraviglio per la tua professionalità che dal 2006 sei assessore al Bilancio, è successo quello che è successo, sei venuto a conoscenza del problema solo qualche settimana fa, e invece di proporre il problema e vedere quale è la soluzione, spalmare il debito….., hai aspettato il momento opportuno……., del resto mi hai offeso, mi hai minacciato, chiedo una verifica di maggioranza, perchè del resto se abbiamo la maggioranza andiamo avanti altrimenti ce ne possiamo andare a casa.

Pubblicato in Politica

Questa la amara constatazione della consigliera del M5s sul Consiglio comunale di oggi 30 settembre:

 

“Quando stamattina vi informavo del Consiglio e dei vari punti non potevo immaginare quello che poteva accadere e che sarebbe accaduto.

Dopo un violento scontro politico il vicesindaco ha annunciato che chiederà la sfiducia dell' assessore Tempo.

 

Colpevole secondo Morelli di aver detto la verità.

L'assessore al Bilancio infatti ha oggi denunciato un buco nel bilancio, un buco che il ragioniere Sabatino gli aveva detto che era sanato.

 

Ed invece sono tutti là nei nostri conti 3.500.000 di euro (tre milioni e mezzo) da restituire allo Stato che li ha anticipati ai tempi dello scioglimento del Consiglio per infiltrazioni mafiose.

Il sindaco pubblicamente ha detto a Mazzei "intanto ci abbiamo fatto una bella campagna elettorale con quei soldi nel 2011".

 

Io ho chiesto conto alla segretaria che ha risposto solo "mi riservo di rispondere ", lei che è ritornata a fare anche il ragioniere.

E che ha firmato e continua a firmare gli atti contabili.

Davvero oggi erano necessarie le riprese che loro proprio non vogliono.

Vedremo cosa accadrà.

Quello che posso dirvi è che non è stato uno spettacolo piacevole, perché è emerso tutto lo sfacelo

che c'è nei conti di questo comune.

 

Ed in tutta la gestione.

Un comune che sta andando inesorabilmente alla deriva.

Chiunque verrà dopo dovrà fare i miracoli davvero, a parte ogni ironia sul santo di Paola.

Ma qualcuno dovrà pur rispondere di tutto questo inaccettabile disastro.

Pubblicato in Primo Piano

La vicenda della querelle tra Amantea e Nocera Terinese che potrebbe giungere in tribunale e non solo civilmente, sembra avere diverse origini.

 

Una è quella dell’impianto di depurazione in comune e della sua localizzazione in Nocera Terinese.

Una fortuna per Amantea che, come ho scritto, ha aiutato a migliorare il nostro mare dagli sversamenti del vecchio impianto di depurazione di Catocastro e dai reflui fognari di Belmonte .

Ma un impianto che ha probabilmente indotto la questione tra i due comuni.

Ora sembra emergere un’altra verità quella di 2.700 mila euro di debiti.

Lo riferisce la conigliere Francesca Menichino che ha partecipato ad un incontro in quel di Nocera Terinese ( vedi foto)

 

 

Ecco cosa scrive la consigliera del M5s:

“IL MARE NERO E LA NOTTE BIANCA

Adesso a Nocera. Il Sindaco Fernanda Gigliotti ha convocato una riunione per informare i cittadini sul problema del mare, per AFFRONTARLO, non per NASCONDERLO.

È venuta con un microfono, in pubblico e non a far "chiacchiere da bar " , e soprattutto con i dati, i numeri, tra cui i 2.700.000 euro di debiti del Comune di Amantea per la depurazione.

E con forza ha invitato i cittadini a denunciare, senza chiamarli incivili, ma dando per prima l' esempio della denuncia che farà contro ignoti per tutelare l' ambiente.

L'ambiente e non l' immagine, che è l' unica cosa di cui si preoccupa il Sindaco Amantea.

Che regala ad un legale 2500 euro per querelare il sindaco di Nocera invece di collaborare.

E che intanto, in attesa di Marco Carta, si impegna alacremente nella fondamentale attività della sistemazione dei palloncini per la Notte Bianca.

Complimenti!”

Pubblicato in Politica

Scrive la consiglie ra del M5s Francesca Menichino in relazione alla risposta del comune alla sua interrogazione sul concorso dei vigili:

“E’ una “non risposta” il riscontro che ci forniscono il sindaco di Amantea e il responsabile dell’ufficio personale alla nostra interpellanza sul concorso per la stabilizzazione dei vigili.

C’erano stati il ritardo ingiustificato, l’intervento del TAR e la bocciatura di tutti i vigili precari, tranne una, la moglie dell’attuale vice del comandante Caruso.

C’era stata poi una denuncia pubblica di una delle vigilesse in un nostro comizio verso la politica “affamata di potere” e autrice di “facili promesse elettorali”

Di lì un accesso agli atti e il riscontro di tanti, troppi errori: griglie modificate, valutazioni non presenti nelle griglie, voti corretti che in un caso, per l’unica vigilessa promossa, hanno modificato l’esito stesso del concorso, visto che con le correzioni la candidata Faceto è passata dalla bocciatura (20,5) alla promozione (21,5).

Il 6 giugno avevamo interpellato il sindaco, il consigliere Adelmo Mannarino delegato al personale, il funzionario Mario Aloe e la segretaria generale; qualche giorno fa ci è giunta via mail-pec la risposta.

E’ veramente imbarazzante leggere il testo di questa risposta, per diverse ragioni:

-Al di là degli errori ortografici che balzano all’occhio (ne abbiamo contati dieci) ciò che più colpisce è che per dare risposta il responsabile del personale non ponga in essere osservazioni proprie, ma abbia dovuto chiedere “controdeduzioni” alla Presidente di Commissione dott.ssa Sicilia.

Quasi volesse delegare a lei anche le proprie responsabilità.

-Di fatto poi non vengono date risposte nel merito e non v’è alcuna chiarezza rispetto ai rilievi mossi, che, e questo è l’assurdo, la dott.ssa Sicilia dichiara esplicitamente di non aver compreso.

Ed infatti in alcuni punti risponde in modo difforme dalla interrogazione posta.

-Nulla poi si dice sul perché questa procedura che era un atto dovuto sia stata rinviata fino al punto che i concorrenti si son dovuti rivolgere al Tribunale amministrativo regionale che poi ha condannato il Comune al pagamento delle spese.

-E nulla si dice sulla necessità di non far gravare queste spese sui cittadini, come richiesto dal M5s.

In sostanza una risposta incompleta e pilatesca che affidiamo ai giudizi dei cittadini.

E che arriva mentre una delle vigilesse bocciate, Francesca Perna, risulta prima su 261 concorrenti in una graduatoria per soli titoli presso il Comune di Scilla. Dovrebbe essere un vanto per il Comune di Amantea per il quale lei ha lavorato per circa 10 anni. Lo stesso Comune che l’ha mandata a casa.

E se non lo meritava ha mortificato lei e la comunità.

E’ ora di restituire meritocrazia, trasparenza, imparzialità e legalità alle istituzioni pubbliche, e alle procedure di assunzione del personale. In modo che non si possa nemmeno dubitare che la politica sia intervenuta né per favorire né per danneggiare coloro che concorrono per un posto di lavoro.

Scrive Francesca Menichino:

E’ vergognoso quanto successo alla conferenza stampa di stasera, presenti Monica Sabatino, G.B.Morelli, Emma Pati, Cannata,Sergio Tempo , Antonio  Rubino ed Adelmo Mannarino.

 

 

 

 

Ed ecco le ragioni:

La colpa sarebbe stata data alla Segretaria Maria Luisa Mercuri per aver sostenuto che il comune avrebbe vinto la causa davanti al TAR. E la consigliera di minoranza si chiede se la segretaria sia in possesso della palla di vetro con la quale prevedere il futuro.

Ci viene anche comunicato( ah, a proposito,noi non eravamo stati invitati!) che la segretaria però era assente e che pertanto non ha potuto difendersi da una accusa che la mortifica professionalmente e che potrebbe dar luogo all’inizio di una indagine interna con successiva possibile adozione di provvedimenti disciplinari.

Rileva, infatti, la Menichino che ”pur addossandole le responsabilità le chiedono di prestare  un giorno di servizio in più alla settimana, anziché licenziarla!”

Rileviamo che se in tal casi i provvedimenti da adottare fossero i licenziamenti, al comune sarebbero rimasti in pochissimi!.

Sicuramente era una battuta!,

La consigliera di M5s segnala anche la assenza del responsabile dell’ufficio tributi che per aver firmato le bollette sarà chiamato a risponderne, quantomeno dalla Corte dei Conti.

Ma sembra che Giancarlo Socievole non abbia saputo nemmeno del ricorso del MEF.

In pochi sanno le vicende interne all’ente , forse nemmeno i consiglieri di maggioranza.

Non solo ma Sergio Tempo ha tolto la parola ad una cittadina , che mortificata è poi andata via, perchè voleva esprimere le sue considerazioni.

Secondo la consigliera Menichino la giunta sarebbe arrabbiata e ce l’avrebbe con il PD( Sergio Tempo) e con lo Stato( Monica Sabatino) che li sta tartassando da quando si sono insediati, colpendoli dal porto in poi con “continue Mannaie”.

Scrive Francesca Menichino del M5s:

“Quello che è successo ha dell’incredibile e lo devono sapere tutti i cittadini di Amantea:

 

LE BOLLETTE TARI 2015 SONO NULLE

E L’AMMINISTRAZIONE LO SAPEVA E NONOSTANTE CI0’ HA CHIESTO AI CITTADINI DI PAGARE, IMPUTANDO ANCHE I COSTI DELLA RACCOMANDATA E SPENDENDO SOLDI E LAVORO PER L’ ELABORAZIONE DEL RUOLO.

E’ ASSURDO OLTRE CHE ILLEGALE: NELLA SOSTANZA UN TENTATIVO DI FRODE AI CITTADINI ED UNA MANCANZA ASSOLUTA DI TRASPARENZA E LEGALITA’.

 

Vi spieghiamo che cosa è accaduto:

- il 12 agosto 2015 l’amministrazione porta in Consiglio il Bilancio di previsione e le tariffe tra cui la Tari; sono come sempre in ritardo, come abbiamo lamentato allora e anche adesso, nell’ultimo Consiglio Comunale dove sono arrivate proposte di delibera senza data e firma, senza il rispetto dei termini per il deposito degli atti e anche adesso come allora con diffida della Prefettura: il termine per il 2016 era il 30 aprile, l’anno scorso era il 30 luglio;

- il Ministero dell’Economia e delle Finanze impugna la delibera Tari che è la numero 37 con ricorso n.1839 che propone tempestivamente e che viene notificato regolarmente al Comune di Amantea, si apre il procedimento di fronte al Tar Calabria, siamo nel 2015;

- come se nulla fosse l’amministrazione Sabatino non dice nulla e, forse sperando che la cosa non venisse fuori, elabora il ruolo sulla base di quella delibera che sa essere nulla e nel 2016 manda le bollette ai cittadini addirittura con raccomandata, il che sarebbe anche opportuno secondo la nostra posizione comunicata in commissione ma se le bollette fossero regolari e valide;

- il 17 giugno 2016 (venerdì 17) il Tar annulla la delibera numero 37 rendendo nulle tutte le bollette che ne sono derivate.

 

In sostanza i soldi che abbiamo pagato al Comune per la spazzatura non dovevamo pagarli o, meglio, non dovevamo pagarli in base a quella delibera ma in base alla delibera delle Tari 2014.

E qui viene l’altro terribile problema: come ricorderete “l’orrore TARI” si era già consumato nel 2014, quando ci eravamo accorti degli errori e avevamo chiesto la sospensione del ruolo poi effettivamente intervenuta il 16 aprile 2015.

Ora se la delibera del 2015 è stata annullata perché fuori termine come può essere valida la correzione della tariffa del 2014 fatta nel 2015?

Come può la delibera del 14 maggio 2015 avere efficacia retroattiva e con un anno di ritardo fissare la tariffa dell’anno precedente?

 

Ed allora l’unica delibera valida sia per il 2014 che per il 2015 è quella del 30 settembre 2014, la numero 36 che è l’unica che trovate SELEZIONANDO L'ANNO 2014 sul sito del MEF, come potete verificare a questo indirizzo:

http://www1.finanze.gov.it/…/fisc…/IUC_newDF/sceltaanno.htm…

In tutta questa confusione l’unica certezza è che ci troviamo di fronte ad un’amministrazione assolutamente incapace, ma anche scorretta che invece di comunicare ciò che stava accadendo e di valutare gli opportuni rimedi ha preferito tacere e inviare bollette nulle.

E’ uno scandalo: l’assessore al bilancio si dimetta subito chiedendo scusa ai cittadini.

 

Ma provveda prima a

1) PUBBLICARE L’INFORMAZIONE SUL SITO DEL COMUNE

2) RESTITUIRE I SOLDI AI CITTADINI CHE HANNO GIA’ PAGATO

Mentre ci domandiamo se di questo scempio i consiglieri di maggioranza erano tutti informati (?), o la cosa, e sarebbe ancora peggio per gli stessi consiglieri, è stata gestita in “camera caritatis” con la collaborazione di ragionieri pensionati che continuano a gestire il Comune “da volontari civici”.

Chiunque abbia deciso questo comportamento amministrativo è uno scellerato irresponsabile che agisce con l’arroganza di poter fare tutto ciò che gli pare. Ma non è così!

 

Domani rivolgeremo richieste formali tanto al Responsabile del Sevizio Tributi Socievole, quanto al Ministero e vi informeremo in modo che i cittadini di Amantea possano avere un po' di chiarezza in questo guazzabuglio infinito che è diventato il nostro povero (o meglio impoverito) Comune.

Pubblicato in Politica

Questo il comunicato del M5s relativo al concorso per la stabilizzazione dei 7 vigili precari:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PROCEDURA DI STABILIZZAZIONE DEI VIGILI PRECARI

IL M5S DENUNCIA ERRORI, CORREZIONE NEI VOTI E RESPONSABILITA’ CONTABILI

Dovranno rispondere al M5s il sindaco e il consigliere delegato al personale Adelmo Mannarino specificamente chiamati in causa attraverso una interpellanza protocollata oggi in Comune”.

Manca trasparenza e regolarità negli atti della procedura di stabilizzazione dei 7 vigili precari conclusasi alla fine del 2015 con la bocciatura di 6 vigili su 7.

La storia è nota a tutti: un’attesa di due anni e un ricorso al TAR per una procedura giudicata legittima,dal TAR Calabria e ancor prima attraverso un parere della Funzione pubblica.

Cosa si nascondeva dietro tutta questa resistenza all’espletamento del concorso non è mai stato detto con chiarezza dalla giunta Sabatino, che nonostante gli inviti alla trasparenza si è sempre trincerata dietro un silenzio imbarazzante.

Molto chiare sono state invece le parole di una delle vigilesse che in incontro pubblico organizzato dal M5s disse “Abbiamo creduto alle facili promesse elettorali”.

Ed in effetti il concorso che venne bandito a marzo 2014 non venne espletato come era opportuno prima delle elezioni, ed è facile dopo tali parole immaginarne il motivo.

Ciò che non è noto a tutti sono le irregolarità di forma e di sostanza che abbiamo riscontrato negli atti del concorso e che oggi rileviamo perché chi è responsabile della procedura ne risponda: griglie di valutazione errate, voti modificati, valutazioni non attinenti alle griglie.

E tutto questo senza entrare nel merito degli esami svoltisi e delle valutazioni che, espresse in trentesimi, hanno il sapore della misura punitiva (2,5/trentesimi; 3/trentesimi; 4,5/trentesimi ecc..). Spesso con riferimento alle procedure concorsuali abbiamo la sensazione che, nel bene e nel male, le amministrazioni pubbliche facciano il bello e il cattivo tempo, ritenendo di poterne stabilire a priori i risultati positivi o negativi.

Perché il lavoro più che ogni altra “promessa” può essere strumento di potere e di consenso.

Noi prima della procedura non siamo scesi in difesa di nessuno, perché non improntiamo l’azione politica a criteri clientelari ma all’osservanza delle regole e dei principi di trasparenza e di imparzialità. E al rispetto della legge richiamiamo la segretaria e il responsabile Aloe, anche con riguardo ai danni che da questa incomprensibile situazione sono derivati e possono ulteriormente derivare al Comune di Amantea, a partire dalla condanna che il TAR ha pronunciato a gennaio scorso, condannando “il Comune di Amantea, nella persona del suo Sindaco in carica, alla rifusione in favore dei ricorrenti delle spese liquidate in euro 2000,00 oltre al rimborso del contributo unificato e delle spese generali nonché IVA e CPA”.

Chiediamo quindi che chi ha sbagliato ne subisca le conseguenze anche patrimoniali e chiediamo che si verifichi una procedura che se irregolare è bene che venga annullata in autotutela per evitare ulteriori danni e conseguenze sia per i concorrenti che per il Comune.

Ricordando alla giunta Sabatino che sta gestendo non casa propria ma la “cosa pubblica”.

Il concorso per la stabilizzazione dei 7 vigili urbani nella opinione sociale è passato come una ecatombe, da intendere in senso figurato come una decimazione , una falcidia, considerato che 6 candidati sono stati giudicati inidonei dopo un servizio durato anche più di 10 anni e qualificato da positive pre valutazione concorsuali.

Una valutazione sociale troppo facile, figlia, al più, di impressioni che sembravano essere attinenti più che al personale a talune infelici scelte politiche delle amministrazioni comunali succedutesi negli anni.

Ed oggi sembra che questo concorso possa diventare non già un problema solo per i vigili non stabilizzati quanto, semmai, per tanti( se non tutti gli) altri.

Sono passati 6 mesi circa e la vicenda dei vigili non stabilizzati non si riduce. Affatto!

Pochi giorni fa i vigili si sono rivolti alla “politica” al momento distratta dalle consultazioni elettorali.

Ma non si è distratto il M5s che nella persona di Francesca Menichino del M5s ha preparato e presentato la seguente interpellanza.

“Al Sindaco

Al Consigliere Delegato al Personale

Al Responsabile Ufficio personale

Alla Segretaria Generale

Comune di Amantea – Sede –

Oggetto: Interpellanza ai sensi art. 23 Regolamento Consiglio comunale.

Concorso per titoli ed esami per la copertura di n.7 posti di agente di polizia municipale part-time.

La sottoscritta Francesca Menichino, nell’esercizio delle funzioni di Consigliere nel consiglio comunale di Amantea, premesso che

  • Con deliberazione di Giunta comunale n.37 del 2014 è stato indetto concorso per la stabilizzazione del personale precario;
  • Per diversi mesi il Comune di Amantea è rimasto in una condizione di assoluta inerzia;
  • Che il TAR Calabria è intervenuto nella materia in seguito al ricorso proposto da cinque dei 7 partecipanti alla procedura concorsuale;
  • In data 23 giugno 2015 con delibera di Giunta n 124, veniva nominata la Commissione giudicante il concorso e che in data 23 e 24 novembre e 30 dicembre del 2015 si svolgevano rispettivamente le prove scritte e la prova orale della procedura concorsuale in oggetto.

Considerato che in seguito ad accesso ad atti si sono evidenziate numerose irregolarità che qui di seguito si rilevano, per come già rappresentato verbalmente alla segretaria generale dott.ssa Mercuri in data 26 maggio scorso:

  1. Errore materiale nella prima delle tre griglie di valutazione adottate e riportate nel verbale n. 3 degli atti di concorso: in particolare all’indicatore A si misura in 3 la valutazione massima che viene poi corretta in 2 nell’ambito della correzione dei compiti;
  2. Errore sostanziale della prima delle griglie di valutazione: i punteggi in essa contenuti non sono idonei ad esprimere la votazione finale in trentesimi, come è facile evincere dai punteggi assegnati agli elaborati (2,5; 3, 4,5 ecc…); in particolare mentre la valutazione corrispondente ai punteggi massimi per ogni indicatore consente a ciascun commissario di attribuire un terzo del massimo punteggio ( 4+4+2=10), nel punteggio minimo (più che sufficiente/discreto) la somma delle valutazioni disponibili è 2+2+1=5 che moltiplicato per i tre commissari raggiunge il punteggio di 15 e non il punteggio minimo di 21, inficiando in partenza la correttezza della valutazione, e potendo realizzare la circostanza che anche di fronte a valutazione positiva non sia possibile raggiungere per un errore nella griglia il punteggio necessario al superamento dell’esame;
  3. Correzioni effettuate in sede di valutazione riportate in due compiti su sette, in uno dei quali determinando la variazione dell’esito dell’esame;
  4. In tre elaborati su sette in particolare i numeri 3,4,7, si evidenziano la presenza di valutazioni non presenti nella griglia nonostante nel relativo verbale n. 7, si precisa che il giudizio doveva farsi “attenendosi alle griglie di valutazione”.

Ritenuto che è dovere rientrante nel compito di sindacato ispettivo del consigliere comunale rilevare le rintracciate irregolarità e sottoporle all’attenzione delle SSLL,

Si chiede di sapere:

  • Per quali ragioni si sia proceduto con ingiustificato ritardo all’espletamento della procedura in esame comportando la conseguenza dell’intervento del TAR Calabria che ha ritenuto dovuto l’espletamento del concorso condannando il Comune di Amantea, nella persona del suo Sindaco in carica, alla rifusione in favore dei ricorrenti delle spese liquidate in euro 2000,00 oltre al rimborso del contributo unificato e delle spese generali nonché IVA e CPA;
  • Per quali ragioni non siano state valutate le irregolarità formali e sostanziali degli atti sopra evidenziate da parte del Responsabile del procedimento che a norma dell’art. 29 del Regolamento dei Concorsi ha precisi obblighi di verifica della regolarità degli atti finalizzata all’ approvazione della procedura concorsuale;
  • Perché non siano stati osservati i principi di trasparenza in sede di correzione degli elaborati avvenuta il 4 dicembre del 2015 alle ore 15:30 presso la Prefettura di Cosenza dove nessun testimone ha assistito alla apertura dei plichi e delle buste che deve garantire una correzione impersonale degli elaborati, nè in sede di prova orale dove si è ritenuto di potere aggirare l’art. 27 del Regolamento dei Concorsi motivando con la presenza di una unica concorrente da esaminare;
  • Se in considerazione di tutte le irregolarità evidenziate, non sia necessario un annullamento in autotutela della procedura in esame, anche in considerazione delle conseguenze in ordine alle responsabilità amministrative e contabili per l’eventuale nullità della procedura medesima;
  • Se siano configurabili responsabilità contabili verso il Comune o verso terzi a norma degli articoli 76 e 77 dello Statuto Comunale da rilevare anche di fronte alla Procura Generale della Corte dei Conti. Si rammentano a tal proposito i precisi obblighi di denuncia a carico del Sindaco e/o del Segretario Generale.

Si rimane in attesa di un celere riscontro.

Distinti saluti.

Amantea 06 giugno 2016                                                                

Francesca Menichino

                                                                  Consigliere Comunale M5s

Pubblicato in Primo Piano

Il Consiglio comunale ha deliberato sulla proposta chiusura della tenenza della Guardia di Finanza di Amantea.

 

Diversi gli interventi e tra questi quelli del sindaco Monica Sabatino che riferito dell’incontro avuto con il comandante la Tenenza della GdF di Amantea e della Compagnia di Paola i quali hanno riferito informalmente della prossima chiusura , il primo agosto prossimo, della tenenza della GdF della città, nonché dei rapporti con il Prefetto e della richiesta di convocazione del comitato provinciale per l’ordine pubblico al fine di trattare la problematica

 

Per la minoranza è intervenuta la consigliera delM5s Francesca Menichino che ha presentato un documento contenente quanto fatto per tentare di conservare l'istituzione nella città.

Ma quello che ha fortemente provocato la attenzione dei pochi presenti( più dei soliti, invero, ma sempre troppo pochi per percepire la esistenza di una città vigile ed attenta, di un popolo amanteano interessato alla propria città) è stato sicuramente l’intervento del consigliere Sergio Ruggiero che tra l’altro , dopo aver ricordato i recenti attentati ( incendi, bombe ed altro) ha dichiarato: “.

 

Di fronte ai fenomeni delinquenziali, noi politici( parlava quindi anche di se stesso) abbiamo il compito di alimentare la consapevolezza collettiva, "educare" la società all'esercizio dell'indignazione, che non si può certo manifestare con il silenzio, perchè il silenzio è l'anticamera della rassegnazione e dell'assuefazione, matrigne dell'omertà, il brodo culturale in cui alligna la ràdica della malavita e della sua violenza. Noi non siamo forze dell'ordine, non spetta a noi indagare, ma siamo forza d'opinione, e a noi spetta condannare i fenomeni che minacciano la sicurezza e il vivere civile della nostra comunità”.

 

Una dichiarazione probabilmente sollecitata dall’incontro con un magistrato che ha sollecitato la necessità di far fronte sociale e culturale a fenomeni che non possono restare omessi dall’avere un posto importante nella coscienza cittadina.

Una dichiarazione che ha scosso le menti ed i cuori dei mediocri.

Guarda cosa proprio oggi il Corriere della Calabria riporta le parole del procuratore capo di Reggio Calabria Federico Cafiero De Raho dette al convegno "Uscire dal cono d'ombra: “La Calabria continua ad essere governata dalla 'ndrangheta”, per poi concludere “La 'ndrangheta vive sulla confusione, sul silenzio e con il silenzio è diventata forte”.

Né possiamo dimenticare che nel 2011 anche l’allora procuratore capo di Reggio Calabria Pignatone ebbe a scrivere: “ la repressione non basta.

 

È necessaria la reazione della società civile, con tutte le sue articolazioni, ognuna delle quali può svolgere un ruolo prezioso, innanzi tutto agendo secondo le regole e contrastando il silenzio e l'omertà: così si può sconfiggere questo cancro della società, come l'hanno definito i vescovi italiani, che mette a rischio l'economia e la democrazia del nostro Paese”.

Ricordiamo che l’ultima “Passeggiata antiracket per il centro di Amantea” svoltasi il 07-12-2012 quando rappresentanti della Prefettura , ufficiali della Finanza, dei Carabinieri ed esponenti nazionali e regionali di associazioni antiracket( per esempio Rocco Mangiardi di Lamezia Terme) , e con loro tutti gli associati ANRA con il presidente Orazio Mannarino, un folto gruppo di albergatori di Isca-Hotels con il presidente Gabriele Perri, tanti imprenditori commerciali ed esponenti dei media territoriali.

 

L’amministrazione comunale non partecipò perché, come ricordò l’allora assessore Carratelli, alla stessa non giunse “ alcuna comunicazione, nè invito, relativo all'evento”.

Poi null’altro. Il silenzio.

Un silenzio interrotto da un dibattito, per fortuna breve, di voci stridule che avrebbero strappato un sorriso a quel mafioso che casualmente si fosse trovato a passare.

 

E bene hanno fatto coloro che hanno richiamato alla unitarietà di intenti ed all’unità di azione contro tutte le mafie ed i loro rappresentanti.

Pubblicato in Politica

Ovviamente scherziamo. Forse non è davvero un miracolo, ma vederli così sorridere a margine della appena avvenuta inaugurazione della restaurazione della antica chiesa trecentesca di Amantea, lo fa apparite tale.

 

Parliamo di Francesca Menichino e di Sergio Tempo , l’una della minoranza e l’altro della maggioranza.

Stando al web, anche quello recente, sono su posizioni fortemente contrastanti e rappresentano due mondi politici distanti, se non alternativi.

 

Ma sono persone, anzi persone per bene, e pronte , quindi, a ritornare tali , ad incontrarsi ed a parlarsi. Ben oltre che le posizioni e le scaramucce politiche .

Anzi di più.

 

Francesca esordisce ricordando che non parteciperà, ne lei, né la minoranza alla commissione convocata per il 28 perché inutile, visto che si dovrà discutere di tematiche comprese nel consiglio del 30 ed i cui atti sono stati già definiti.

Ma è sempre lei che ricorda la difficoltà dell’assessorato gestito da Tempo che ha dovuto minacciare ripetutamente le dimissioni per avere un ufficio dotato di forza lavoro sufficiente ed efficiente.

Insomma politici che oltre alle distinte e spesso distanti posizioni restano affettuosi conoscenti, così che il vero miracolo di san Francesco d’Assisi è quello di aver fornito una occasione di incontro.

Sta per arrivare l’acqua , che, infatti, arriva appena scattata la seconda foto, ma Francesca Menichino e Sergio Tempo si prestano volentieri ad uno scatto che sa di complicità umana ma non politica.

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