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Della serie # i ciucci si liticanu e li varrili si rumpunu”.

Sembra davvero opportuno richiamare l’antico adagio calabrese avendo letto l’Articolo di Massimo Clausi postato da Il Quotidiano del sud dal titolo “Sanità, la Calabria rompe col Governo. Il ministro: «Applichi le leggi». Oliverio: «Farfuglia argomenti inesistenti»”

Un articolo nel quale si legge che si rischia una crisi del Governo nazionale sulle vicende della sanità calabrese.

E che, comunque, visto che Oliverio aveva annunciato la sua determinazione di incatenarsi a Roma se il Governo non avesse revocato il commissario alla Sanità, Massimo Scura, ieri è arrivata la presa di posizione del ministro Lorenzin che dalle frequenze della tv LaC ha detto:

«Onestamente, l’incatenazione di Oliverio mi mancava. Faccio notare al presidente Oliverio che i presidenti della Regione devono fare una cosa molto semplice: attuare le leggi che noi abbiamo fatto, attraverso i loro direttori generali, i direttori amministrativi, i primari che, tra l’altro, si scelgono loro».

In sostanza la Lorenzin non sembra così ansiosa di un cambio all’ufficio del commissario del piano di rientro.

Poi in serata è arrivata la piccata replica dello stesso Oliverio.

«Le affermazioni della Lorenzin confermano la giustezza della mia protesta»

E continuato «La Ministra farfuglia argomenti inesistenti per sfuggire alle proprie responsabilità. Come ben sa, deve prima di tutto decidere sulla richiesta formulata dal Tavolo Interministeriale di sanzionare il Commissario che non ha adempiuto al mandato che il Governo gli ha conferito.

La Regione ha fatto in questi due anni e dieci mesi, sotto la mia guida, fino in fondo il proprio dovere per le competenze che esercita.

È lo Stato centrale che, per la responsabilità del Commissario governativo, si prende gioco dei calabresi.

I nostri cittadini, infatti, pagano le tasse più alte d'Italia per sanare il disavanzo finanziario del peggior servizio sanitario.

E tutto ciò a fronte di un aumento di almeno un terzo del debito, di un elevato incremento dei viaggi fuori dalla Calabria e della mancata realizzazione dei Livelli Essenziali di Assistenza in vaste aree della nostra regione».

Ed il Presidente della Regione ha concluso«La posizione della Lorenzin mi induce ad insistere: quali interessi e quali forze si frappongono all'atto, dovuto per legge, di sostituire l'attuale Commissario? La Lorenzin dovrebbe saperlo.

Allora, invece di rispondere “Dove vai? Porto pesci”, dicesse la verità che motiva queste resistenze sulla pelle dei calabresi».

Anche noi vorremmo conoscere queste verità e soprattutto di chi sono le responsabilità del disastro della sanità calabrese. Un disastro che viene da lontano. Un disastro al quale la politica non è certamente estranea

Ed in particolare di chi sono le responsabilità del disastro della sanità cosentina che crea una emigrazione sanitaria di oltre 86 milioni di euro annui.

Milioni che potrebbero creare lavoro, lavoro, lavoro per i calabresi, i cosentini, gli amanteani.

La verità è che noi siamo sempre più diffidenti e distanti dai politici calabresi così come siamo diffidenti e distanti dalla sanità calabrese.

E siamo anche consapevoli che nella sanità ci sono privilegi assurdi ed illegittimi, scelte assurde e vergognose, abusi e illeciti inaccettabili.

Venerdì nella sala consiliare del comune di Amantea ne abbiamo denunciato pubblicamente alcuni e qualcuno si è impaurito ed ha tentato di fermarci.

State sereni non ci fermeremo, ma certo ci piacerebbe che questo “popolo” amanteano ascoltasse, leggesse, capisse ed almeno parlasse per non rischiare di fare la fine di “ varrili”.

Pubblicato in Primo Piano

Riceviamo e pubblichiamo la nota dei consigliere regionali del PD Nicola Adamo e Demetrio Naccari Carlizzi

La critica all’ANAS per i ritardi sui lavori dell’Autostrada è da tempo oggetto di un impegno unitario e condiviso delle rappresentanze istituzionali del PD.

Tutti ricordano, del resto, il convegno, svoltosi lo scorso 11 luglio a Cosenza, sulle “bugie di Ciucci sull’A3 “, introdotto da Carlo Guccione e concluso da Sandro Principe.

All’ANAS non si contestano i mancati finanziamenti ma la gestione dei fondi finanziati o l’organizzazione dei lavori di ammodernamento dell’A3.

E’ di conoscenza scolastica che la competenza di finanziare la realizzazione delle opere di questo asse autostradale è dello Stato. Ben altro, però, sono i ritardi e la lievitazione dei costi che si registrano nella realizzazione dell’opera.

E’ stato lo stesso Presidente Ciucci insieme a Scopelliti a chiedere scusa per i ritardi e promettere ai cittadini che i cantieri sul tracciato calabrese si sarebbero conclusi entro la fine dell’anno 2013.

Oltretutto anche l’azienda, nel replicare ieri alla protesta dei Consiglieri regionali del PD, tenta di giustificare ma non spiega le ragioni dei ritardi.

E’ fuorviante, pertanto, una polemica speciosa tesa a differenziare i ruoli del Governo da quelli dell’ANAS con il fine di minimizzare le responsabilità gestionali.

Sarebbe doloso se il PD fosse omissivo e non chiedesse che nelle sedi istituzionali e governative al livello regionale e nazionale si desse conto sui ritardi ed anche sulle ragioni tecniche e sulle modalità giuridiche che hanno presieduto diversi atti di contenzioso e “riserve” sfociati in remunerativi lodi arbitrali.

Insomma, Ciucci dovrebbe dare adeguate e trasparenti informazioni sulla conduzione delle relazioni industriali tra l’ANAS ed i general contractors .

Non è esagerato affermare che le risorse aggiuntive impiegate per queste pratiche potevano essere quasi sufficienti a finanziare i lavori ancora da svolgere.

E’ in questo contesto che potrebbero essere stati generati i ritardi che hanno provocato danni alla economia e alla vivibilità ambientale della Calabria e lucrosi vantaggi alle grandi imprese del nord.

Ancor di più, non è ammissibile che si criminalizzino le imprese calabresi che sono state destinatarie delle briciole ed utilizzate come pretesto, a volte ingiustamente anche in nome dell’antimafia , per giustificare elevatissimi costi non preventivati e notevoli ritardi che ancora oggi appaiono ingiustificati.

E’ ora che la si smetta di continuare a prendere in giro i calabresi ed è per questo che le dimissioni di Ciucci costituirebbero una prima doverosa risposta al fine di ridare credibilità alle istituzioni.

Come PD non rinunceremo in sede di Consiglio regionale ad incalzare l’azienda autostradale a fare chiarezza sulle questioni sollevate ed al tempo stesso a sollecitare una efficace attuazione e potenziamento dei programmi relativi alla rete viaria di propria competenza.

Reggio Calabria, 4 gennaio 2014

I Consiglieri regionali PD

                                                                                              Nicola Adamo

                                                                                              Demetrio Naccari Carlizzi

Pubblicato in Reggio Calabria

Sembra un miracolo! Ma non è così. E’ impossibile mostrare al mondo( eh, si!, perché il Giro d’Italia è visto anche “dall’altra Italia” sparsa per il mondo ed altri ancora) una condizione delle strade in uno stato così incredibilmente logorato e dismesso come la Statale 18. Non solo, chi verrebbe in Calabria se vedesse le strade ( quelle importanti con la SS18) nelle condizioni in cui versa la statale 18? E quale danno deriverebbe alla nostra regione? E’ facile che anche in una regione indifesa come la nostra qualche animo intelligente ed onesto giungerebbe a citare per danni l’Anas e Ciucci in prima persona! ( Forse!) Nessuna paura!

Comunque sia, bene ha fatto Magorno ad organizzare un incontro a Roma con l’Amministratore unico dell’Anas, Pietro Ciucci.

Un incontro al quale hanno partecipato anche i sindaci del tirreno cosentino:

Quali?

Nessuna preoccupazione il nostro non c’era. Mica abbiamo problemi con la SS18 noi!!!

C’erano quelli del nord tirreno (Enrico Granata di Belvedere Marittimo, Giuseppe Aulicino di Santa Maria del Cedro, Ivano Russo assessore di Maierà, Giuseppe Aieta di Cetraro)

Nessuna paura nel Basso Tirreno Cosentino non c’era nessuno!

Ed infatti Ciucci ha confermato la disponibilità di 4 milioni di euro per sistemare(leggete bitumare) i 90 km di statale 18. E visto che la TV registra anche il bianco( pur essendo a colori) apporranno le strisce centrali e laterali.

Pubblicato in Primo Piano
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