BANNER-ALTO2
A+ A A-

Per chi non lo sa il comune di Aiello Calabro è il paese di Franco Iacucci, braccio destro del governatore Mario Oliverio.

 

Un paese del quale Iacucci è sindaco eletto con una percentuale Bulgara del 94,73%, con 881 preferenze, lasciando al suo “avversario” Gaspare Perri detto “Zaccagnini” solo il 5,26 %, con le sue 49 preferenze. Nel 2014 i votanti furono 930.

Non può sorprendere quindi più di tanto il risultato del referendum nel quale hanno votato 829 elettori che hanno determinato per il SI il 52,21 % , grazie a 425 elettori che lo hanno espresso, e per il NO il 47,79 % grazie ai 359 elettori che hanno votato per il NO.

 

Come leggere questo risultato?

Iacucci ha perso (881 – 425) 456 preferenze?

 

Ed i 359 elettori del NO alle comunale chi avevano votato.

Sicuramente non Zaccagnini che aveva avuto solo 49 preferenze!

 

Due sono le possibilità.

O quella che Iacucci non si sia impegnato più di tanto o quella , come pare possibile, che il risultato del 2014 sia nato da una sorta di fortissimo municipalismo che ha espresso il sindaco ben al di là del suo valore personale stante la assenza di concorrenti.

 

A voi lettori di suggerirci elementi di valutazione dello strano risultato elettorale

C’entra qualcosa, per esempio, il fatto che ad Aiello Calabro la CGIL è molto presente e questa volta non si è posta dal lato di Iacucci?

Pubblicato in Basso Tirreno

Che cosa sono mai le bugie di Pinocchio di fronte a quelle delle istituzioni e di certa stampa quando parlano di mare?.

Niente, anzi meno di niente.

Vorremmo vedere però il loro naso.

 

Ora sembra che finalmente questa benedetta verità uscirà tutta grazie all’incontro-dibattito promosso dalla CGIL e che si terrà venerdì 16 settembre con inizio alle ore 17.00 presso l’Hotel Mediterraneo.

 

Un incontro dibattito dal tema intrigante:

Risorsa mare: quale futuro

Nel darne notizia cominciamo a chiedere a Massimiliano Ianni di trasmetterla in streaming od almeno di registrare il tutto, per intero, e di offrirne copia a chi la chiederà, al fine di poter documentare quelle verità sempre taciute e negate.

Chiunque può diffonderle perché chiunque può cercarle e trovarle.

 

 

Ci proveranno:

Adriano Mollo che presiede e modera;

Seguono le introduzioni di

-Massimiliano Ianni della CGIL di Cosenza;

-Franco Falcone di Legambiente Calabria;

Testimoniano:

-Monica sabatino sindaco di Amantea

-Fernanda Gigliotti sindaco di Nocera terinese

Intervengono:

-Giuseppe Aieta consigliere regionale

-Demetri Metallo Confindustria Cosenza

-Domenico Bevacqua Consigliere regionale

-Giuseppe Giudiceandrea consigliere regionale

Conclude Angelo Sposato Cgil Calabria.

Lamezia Terme – Il segretario provinciale della Cgil, Giuseppe Valentino ha inteso rivolgere al sindaco di Lamezia Terme reo, ai suoi occhi, di aver consentito anche nella giornata del 1° Maggio l’apertura degli esercizi commerciali cittadini la pesante esclamazione:“Mascaro, si vergogni!”.

 

E poi di seguito :

CGIL:-“Dove sono tutti quelli che ‘prima gli Italiani’ a fronte dell’ennesimo schiaffo dato alla nostra democrazia e all’Italia da parte dell’amministrazione comunale di Lamezia Terme?” – aggiunge il sindacalista.

-“Ci si indigna solo contro qualcuno che è diverso e più debole ma con i forti si preferisce tacere. Questo è accaduto a Lamezia Terme, dove il Sindaco Mascaro ha ritenuto doveroso revocare le passate delibere che impedivano l’apertura degli esercizi commerciali il primo maggio, festa del lavoro.

-“Il Sindaco di Lamezia ha evidentemente ravvisato la necessità e l’urgenza di favorire le attività commerciali ed imprenditoriali senza pensare ai diritti ed ai bisogni dei lavoratori non solo dipendenti ma anche autonomi. In un mercato liberalizzato da un Sindaco ostile ai lavoratori ed ai loro diritti si perdono di vista i valori rappresentati dal primo maggio per garantire piccoli interessi economici privati”.

 

Ed infine il parere conclusivo di Giuseppe Valentino: “Con questo atto l’amministrazione comunale di Lamezia Terme ha deciso da che parte stare, escludendo dalla vita collettiva e sociale i lavoratori. Un gesto gravissimo che indigna la CGIL e che condanniamo fermamente, un gesto contro l’Italia.

MASCARO: Il primo cittadino, in merito alla questione però, ha pubblicato un commento sulla sua pagina facebook rivolta allo stesso Valentino, spiegando il perchè, con la nuova ordinanza, si sia deciso di rendere facoltativa l’apertura dei negozi nei giorni festivi.

“Leggo con grande stupore la nota redatta dal signor Valentino, dai toni offensivi e gratuiti.Lo stupore non può non essere enorme nel momento in cui debbo constatare, con profonda amarezza, che chi riveste una importante carica sindacale disconosce totalmente le norme di legge e manifesta platealmente la sua ignoranza in materia.

 

Prima di scrivere le forti espressioni utilizzate, il sig. Valentino avrebbe dovuto studiare e segnatamente approfondire il D.L. n. 201/11, convertito nella legge n. 214/11, che sin dal 06/12/2011, recependo diritto comunitario, ha eliminato ogni possibilità per i Sindaci di poter operare limitazioni sia con riferimento agli orari e sia con riferimento ai giorni di apertura e chiusura degli esercizi commerciali.

Avrebbe, quindi, capito che il Sindaco Mascaro ha rimosso ordinanze contra legem ripristinando la legalità ad oggi violata dalle stesse. Il sig. Valentino, invece di scrivere sciocchezze in ordine ad asseriti "gesti contro l'Italia", farebbe quindi bene, perchè è suo obbligo e dovere, a studiare le normative vigenti e ad essere anche lui fautore del rispetto delle disposizioni di legge.

E' amaro constatare da parte di chi quotidianamente lotta al servizio di tutti i cittadini che esistono ancora "sindacalisti" che, invece di difendere gli interessi dei lavoratori, lottando se del caso per ottenere la modifica di norme eventualmente non condivise quale quella di cui alla legge n. 214/11, pensano solo ad acquisire consenso con espressioni becere e populiste.

Stia comunque tranquillo: Lamezia è oggi governata da chi è da sempre abituato al lavoro e saprà quindi in ogni modo difendere il sudore di chi realmente quotidianamente opera tra tanti sacrifici a differenza di tanti che vivono unicamente sulle spalle altrui. Sanno i lavoratori della DECA, della SACAL e della LAMEZIA MULTISERVIZI quanto questo Sindaco è stato, è e sarà sempre al loro fianco nella difesa strenua dei loro diritti. Sanno i Sindacati ed i Sindacalisti, seri, onesti, appassionati nella difesa dei diritti dei lavoratori, tante volte incontrati nei 10 mesi di governo della città, quanto questo Sindaco rispetta le forze sindacali, ineludibile presenza a difesa dei più deboli. Il Sig. Valentino rifletta e si vergogni. Lei deve davvero farlo”.

CGIL.In merito però, Giuseppe Valentino della Cgil ha tenuto a precisare che la nota diramata contro l’ordinanza del sindaco da parte della Cgil, è stata inviata erroneamente alla stampa, presentando così le sue scuse "personali e dell'organizzazione che rappresento a seguito della diramazione - peraltro accidentale - del comunicato stampa nella quale si accusava l'amministrazione comunale di Lamezia di aver deciso l'apertura delle attività commerciali il primo maggio.

 

Sappiamo bene che, purtroppo, le normative nazionali hanno deciso di liberalizzare gli orari di apertura non tenendo conto dei bisogni e dei diritti dei lavoratori e che poco possono fare i Sindaci per sanare quello che per la CGIL è una violazione dei principi sui quali si fonda la Costituzione.

In tal senso, stamattina la CGIL si è preoccupata di spiegare agli organi di stampa che la nota non era stata approvata dalla Segreteria Provinciale e non doveva dunque essere diramata; cosa che è avvenuta accidentalmente.

Tra l'altro l'argomento riguarda tutti i Sindaci del nostro territorio laddove insistono anche grosse realtà commerciali che il primo maggio hanno lavorato regolarmente, quindi sarebbe legittimo che Lei pensasse ad un attacco strumentale da parte della Cgil.

Le garantisco che, l'organizzazione che rappresento, continuerà con la coerenza, il rispetto e l'autonomia che ci contraddistingue a rappresentare le istanze dei lavoratori con la consueta correttezza. Siamo dispiaciuti per questo episodio che ci auguriamo non minerà la qualità dei nostri rapporti Istituzionali in futuro”

??????????????????????????????????

Pubblicato in Lamezia Terme

L’Agenzia delle Entrate è presente sul territorio nazionale con 383 uffici locali, oltre le 21 direzioni regionali-provinciali.

 

In Calabria gli uffici sono dislocati a Castrovillari, Cassano all’Ionio, Catanzaro, Soverato, Cosenza, Acri, Crotone, Lamezia terme, Soveria Mannelli, Locri, Roccella Jonica, Palmi, Polistena, Paola, Belvedere Marittimo, Reggio Calabria, Melito Porto Salvo, Villa San Giovanni, Rossano, Vibo Valentia, Serra San Bruno, Tropea.

Ora la direzione generale delle entrate vuole trasformare la sede di Paola in sportello togliendo cioè la direzione.

 

L'Ufficio di Paola copre un vasto bacino d'utenza, da Tortora a Campora San Giovanni che, per l’occasione diventa comune ( e Belvedere che fa?).

E la Cgil non ci sta.

 

Sia quella di Cosenza che la Camera del Lavoro di Paola esprimono netta contrarietà e si schierano al fianco dei 40 dipendenti dell'ufficio di Paola.

La ragione di questo declassamento starebbe nella attuazione della spending review ( la stessa spending review in base alla quale vorrebbero chiudere il laboratorio di analisi di Amantea)

Sembra in sostanza che si voglia risparmiare le spese del fitto dei locali. In questo modo chiunque abbia problemi con la A.E. dovrà recarsi a Cosenza.

Il sindaco di Castrovillari ha già messo a disposizione una struttura comunale.

Speriamo che anche il comune di Paola lo faccia, così da far risparmiare ai suoi cittadini residenti il costo dei viaggi a Cosenza.

Pubblicato in Paola

“Da mesi oramai le organizzazio ni sindacali e le RSU del sito Rai di Cosenza hanno avvia to una verten za per richie dere trasparenza nel mondo degli appalti e per ridurre gli sprechi, ma i vertici della sede calabrese della Rai hanno puntualmente disatteso ogni confronto sul tema.


Diversi sono stati i tentativi di ricercare un confronto ed individuare soluzioni comuni sul tema ma, l’atteggiamento assunto dalla Rai calabrese, ha reso vano ogni tentativo di conciliazione della controversia, tanto da portare le RSU, con pieno mandato dei lavoratori, alla proclamazione dello sciopero delle prestazioni aggiuntive. Nella fattispecie a partire dalle 24.00 del 27 Settembre 2015 alle 24.00 del 2 Ottobre 2015 sarà previsto il blocco di tutte le prestazioni aggiuntive: reperibilità, straordinari, sesta giornata lavorativa in regime di straordinario, mansioni accessorie, dei lavoratori del Settore Produzione della Sede RAI della Calabria e dei lavoratori in questo Settore distaccati.


Le reiterate denunce che la nostra organizzazione sindacale ha presentato in questi mesi ha riscontrato l’indifferenza dei vertici della Rai calabrese ed il silenzio delle istituzioni. La Rai Calabria continua senza ritegno ad utilizzare l’appalto come regola, commissionando lavoro all’esterno, spesso tenendo ferme e rendendo improduttive le risorse proprie interne. L’assenza di risposte alle nostre richieste legittime di visionare il fenomeno degli appalti ci fa riflettere oltremodo. A chi giova tutto questo? Perché si tengono nascosti i dati sulle attività appaltate? Si è davvero certi che queste operazioni portano efficienza all’azienda?


Queste domande pretendono delle risposte. Magari sarà la Corte dei Conti a fornirle, visto che di recente, alla luce della riduzione delle entrate in Rai, ha sottolineato l’esigenza di una riduzione dei costi, invitando ad attivare misure organizzative che mirino a ridurre le inefficienze. E visto che non sembra questa la via che ha intrapreso la direzione regionale della Rai Calabria, forse è il caso che anche la commissione di vigilanza Rai si esprima in maniera chiara nel merito.
Come Slc Cgil Calabria sosterremo la protesta dei lavoratori proclamata a giusta ragione dall’insieme delle RSU del sito Rai di Cosenza, perché considerata una lotta di dignità e civiltà nel pretendere chiarezza e trasparenza nella gestione degli appalti della Rai, trattandosi di cospicui fondi pubblici. Una battaglia che la Slc Cgil Calabria ha intrapreso e lanciato già lo scorso anno in occasione della visita in Calabria di Massimo Cestaro, quando il Segretario Generale nazionale della Slc Cgil incontrò i lavoratori delle sede Rai di Cosenza il 27 Maggio dello scorso anno alla vigilia di un riuscitissimo sciopero, che in Calabria superò il 90% di adesione.


Auspichiamo che la rappresentanza parlamentare della Calabria voglia sposare questa battaglia, sollecitando in sede parlamentare ed alla commissione di vigilanza Rai l’interessamento a questa annosa questione. Lo devono ai tanti cittadini che pagano il canone sostenendo la televisione pubblica, i quali meritano di sapere come vengono utilizzate i loro soldi.
SLC CGIL CALABRIA”

 

I calabresi sono preoccupatissimi. Come potrà fare la Calabria senza il TG3?

Pubblicato in Cosenza

L’Ufficio postale non si tocca ! dice il primo cartello

E poi il secondo: Siamo persone non numeri

Ed ancora : Gli sprechi sono altri

Infine l’ultimo : Siamo indignati

In mezzo ai cartelli su un sediolino preso in prestito dall’Ufficio postale il sindaco di Sorbo San Basile Luigi Riccelli che protesta

Sorbo San Basile è un paesino della Presila Catanzarese con circa 800 abitanti ed a  pochi km da Catanzaro

L’ente Poste ha deciso di ridurre i giorni di presenza a 3 ma il sindaco Riccelli non ci sta.

Come tutti, pensa che gratta oggi gratta domani alla fine l’ufficio rischia la chiusura

E magari è l’unico ufficio pubblico del piccolo comune dove non ci sono nemmeno i carabinieri

Nessun cittadino intorno a lui a fare da corte alla protesta

L’altra voce che si alza è come al solito quella della CGIL che esprime solidarietà al sindaco e che dichiara  : «La decisione di Poste Italiane di far prevalere sull’interesse collettivo i soli interessi economici, con la chiusura o la riduzione dell’orario di apertura dei propri sportelli, mette in grave rischio la tenuta sociale nei piccoli comuni già abbandonati a se stessi e che rischiano lo spopolamento».

Come dire” Finchè c’è la posta c’è speranza!”

Pubblicato in Catanzaro

Il processo sul Fiume Oliva continua in Corte d’Assise a Cosenza.

A presiedere il giudice Garofalo ed a latere il giudice Lo Feudo.

Come noto il processo per disastro ambientale ha 5 imputati tra cui l’imprenditore Coccimiglio di Amantea ed altre quattro persone proprietarie dei terreni risultati inquinati dopo analisi e carotaggi effettuati.

Nell’ultima udienza, difesa e pubblica accusa hanno concordemente ed opportunamente deciso di acquisire preliminarmente agli atti la documentazione tecnica, sulla quale sarebbero dovuti essere ascoltati i testi Dattola, Trozzo e Chiappetta, dell’Arpacal e Rosanna De Rose,consulente della procura di Paola.

La prossima udienza è fissata per il 22 giugno.

Tra le parti civili costituite in giudizio, ricordiamo, ci sono diversi familiari di persone decedute

per patologie tumorali contratte, presuntivamente, a causa dell’inquinamento ambientale, i comuni di Serra D’Aiello, S. Pietro ed Amantea; il ministero dell’Ambiente, la regione Calabria, la Legambiente calabrese, il Wwf, altre associazioni ambientaliste (Anpana, Vas, e Forum Ambientalista), la Cgil di Cosenza ed il Comitato Civico “Natale De Grazia” di Amantea.

Resta sempre meno spiegabile come sia possibile la costituzione tra le parti civili dei comuni che hanno riempito il letto del fiume dei propri rifiuti come dichiarato nella penultima sessione processuale riunione dal geometra del comune di Aiello Calabro, rifiuti sembra mai rintracciati durante le indagini , quasi fossero scomparsi, od intesi ricadenti tra quelli emersi dalle indagini condotte per conto della procura della repubblica di Paola

Per quanto l’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, abbia certificato che la valle è luogo in cui sono stipati veleni di ogni sorta, non c’è un dato un dato scientifico sulle cause, perché non è stato mai attuato il ripetutamente annunciato registro tumori e mai condotte analisi specifiche sulla popolazione della valle.

E resta sempre inspiegabile come mai le recenti analisi sulle acque dell’oliva abbia dato risultati positivi ( nemmeno colibatteri e colifecali) mentre alcuni anni fa di esse si concludeva la inutilizzabilità per uso umano, agricolo e zootecnico.

Le popolazioni del posto, sebbene oramai sfiduciate, attendono da troppi anni una parola di certezza sull’inquinamento e sulle responsabilità.

Giuseppe Marchese

Pubblicato in Primo Piano

Oltre le chiacchiere ! Questo sarebbe potuto essere ( e forse è) lo slogan che sembra guidare l’azione politico-sociale della Cgil.

Una Cgil che si muove in vista delle prossime elezioni elettorali che appaiono sempre più una”disfida” tra una antica destra ed una sinistra alla ricerca della propria futura anima, e forse soltanto per cercare una distinta posizione sociale lontana dalle approssimazioni parapolitiche che ammorbano Amantea senza indicare gli obiettivi anzi quasi muovendosi al buio.

Un regalo alla città!

Almeno la CGIL fa una scelta ed indica 5 primari obiettivi: Lungomare, Porto, Temesa, Viabilità ed Ambiente.

Conoscendo Massimiliano Ianni ci sembrano, in verità, 5 PRIMI OBIETTIVI, ma non certamente gli unici. Affatto!.

Sembra dica questo convegno che ponti e pontini non portano sviluppo!

Il rilancio della città passa per il lungomare che significa turismo, forse anche “ mini turismo” nel senso che dall’Europa e dall’Italia non si viene ad Amantea perchè c’è il lungomare (certamente se non c’è è ben peggio!) ma da Cosenza e da Lamezia certamente si”

Forte valenza turistica, invece, si trova nel Porto ed in Temesa.

Ma almeno nel titolo la Cgil non si sottrae ad una valutazione sulla stato pessimo delle strade( e dei marciapiedi) interne e soprattutto esterne( parliamo delle strade interpoderali) verso le quali ben si potrebbe e dovrebbe impegnare anche parte del mutuo del lungomare ove non ci siano altri fondi.

Comunque trattandosi di un unico momento di confronto politico è impossibile mancare ed ascoltarla proposta e gli interventi di Giovan Battista Nicoletti, Massimiliano Ianni, Antonio Perricone, Monica Sabatino, Ferdinando Aiello, Umberto Calabrone, Nino de Gaetano e Miche Gravano.

Appuntamento allora a venerdì 29 maggio ore 17.30 presso l’Hotel palace Mediterraneo di Amantea.

Pubblicato in Politica

Perviene in data odierna la nota della Funzione Pubblica e del Coordinamento della CGIL del Poliambulatorio di Amantea e ne diamo pubblicazione.

Cari colleghe/i , la CGIL nella recente riunione della RSU tenuta in data 10 febbraio 2015, ha chiesto con fermezza di bloccare la trattativa sindacale con l’azienda in merito alla definizione delle posizioni organizzative e dei coordinamenti.

Come avevamo più volte denunciato, l’individuazione e la corretta attribuzione delle posizioni organizzative, non può prescindere dall’esistenza di un preciso ed articolato assetto organizzativo, solo all’interno del quale possono trovare legittimazione gli obiettivi strategici, che l’azienda intende perseguire, ed il ruolo funzionale assegnato agli operatori.

Purtroppo, ancora oggi, l’ASP non dispone del principale strumento organizzativo che e’ l’Atto Aziendale, il quale, come e’ noto, non e’ mai stato approvato dalla regione Calabria.

E’ chiaro che in un tale contesto, dove il quadro organizzativo e le finalità operative risultano indefinite, la scelta e la quantificazione delle posizioni organizzative non potrebbe che ubbidire ad una sola logica: quella clientelare.

Una logica non più sopportabile dai lavoratori e poco funzionale al miglioramento della qualità dei servizi offerti ai cittadini-utenti.

Come candidati CGIL per l’RSU, in questo particolare momento, riteniamo che sia prioritario e di maggiore interesse per i lavoratori, chiedere l’immediata apertura di un tavolo di contrattazione che possa portare, nel breve termine all’attribuzione delle cosiddette fasce a tutti i dipendenti e riattivare le procedure per le progressioni verticali bloccate dal 2009 e, quindi, mettere qualche euro in più nella busta paga dei lavoratori del comparto che, come ben sappiamo, da diversi anni non hanno beneficiato di alcun incremento salariale.

L’azione del sindacato, comunque, non può limitarsi alla sola rivendicazione di ordine economico e salariale, ma deve proporsi anche come principale leva per il cambiamento della politica sanitaria nella nostro contesto territoriale, assumendo il ruolo di principale sostenitore della centralità dell’Utenza nel processo di produzione dei servizi socio-sanitari ai cittadini.

Una centralità dell’Utenza, enunciata solo formalmente dall’Azienda, ma nei fatti sacrificata e subordinata al mantenimento dei tanti privilegi economici e funzionali di una casta dirigenziale, cresciuta all’ombra della politica.

Una logica che si alimenta sottraendo risorse al diritto alla salute dei cittadini, in particolare dei più deboli.

Insieme possiamo e dobbiamo cambiare questa logica e fare della sanità pubblica il luogo dove è possibile coniugare i diritti del lavoro con il fondamentale diritto alla salute di tutti i cittadini.

Anche tu puoi dare un contributo al cambiamento, dando maggiore forza e sostegno all`azione sindacale della CGIL.

I candidati del nostro poliambulatorio nella lista della CGIL sono: DOMENICO VELLONE, LAURETTA PAGLIARO, GUGLIEMINA PROVENZANO Amantea, 17 febbraio 2015

Pubblicato in Politica

Non poteva mancare la presa di posizione della CGIL di Amantea su un tema sentito come quello di Coreca. Ed eccolo:

“L 'intervento previsto a largo dello scoglio di Coreca, che prevede la realizzazione di barriere di contenimento, si sta via via trasformando in una commedia. Più volte in questi ultimi anni abbiamo detto che questa opera così come e' concepita e' una offesa a tutti i cittadini del comprensorio e ai tanti turisti che ogni anno scelgono questa località per le loro vacanze. Innanzitutto l'incertezza dell'amministrazione comunale non fa ben sperare. Bisogna dire di no. Bisogna cambiare il progetto. E' possibile anche alla luce di quello che ormai stanno sostenendo tantissimi esperti  interpellati dalle varie associazioni che si sono interessate della questione. Comprendiamo le preoccupazioni di alcuni cittadini che hanno le loro case nelle vicinanze della strada,  così come il disagio di qualche albergatore, ma la tutela della scogliera interessa migliaia di cittadini e quindi deve essere tenuto in considerazione anche l'impatto ambientale che quest'opera avrebbe. Inoltre e' aberrante leggere nel progetto l'idea di un ripascimento artificiale  della spiaggia con oltre 43000 metri cubi di sabbia da prelevare dal letto del fiume Oliva, notoriamente inquinato da metalli pesanti nonché da materiali radioattivi. Solo questo dovrebbe indurre l'amministrazione  comunale a dire di no.

Così come riteniamo fondamentale il pronunciamento del Presidente della Regione che ha sempre manifestato una particolare attenzione per l'ambiente. Invece non possiamo e non dobbiamo tenere in considerazione quello che pensano i progettisti che hanno concepito quest'opera, perché evidentemente sono spinti maggiormente dall'interesse al guadagno. La Calabria da questo punto di vista e' maestra. Si dice, poi, che entro il 24 febbraio occorrera' prendere una decisione. Ma anche su questo abbiamo i nostri dubbi, nel senso che la Regione dovrebbe prima approfondire tutto l'iter progettuale e solo dopo aver vagliato anche altre ipotesi prendere una decisione, dando il via solamente a quel progetto che riesca a contemperare le esigenze di salvaguardia delle proprietà dei singoli cittadini con quelle della tutela ambientale di un bene comune. Per quanto ci riguarda, su questo tipo di intervento, manteniamo il giudizio che abbiamo dato qualche anno fa . Non siamo d'accordo. Non solo, ma valuteremo con i nostri legali se vi saranno i presupposti per denunciare eventuali infrazioni in merito ad inquinamento e disastro ambientale. Con quest'opera sarà difficile parlare di turismo e di turismo di qualità . Abbiamo già le acque che non sono più cristalline, ma continuiamo a fare di tutto per rovinare ciò che e' bello e che ruota intorno al nostro mare. Per quanto ci riguarda ,nei prossimi giorni insieme a tutte le associazioni che sono in campo a iniziare dal wwf promuoveremo altre iniziative tese a convincere più cittadini possibili, ma soprattutto cercheremo di convincere la regione calabria e il comune di amantea.

Pubblicato in Politica
Pagina 3 di 5
BANNER-ALTO2

Follow us on Facebook!

© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy