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Il tempo passa e la gente dimentica.

Ed è ancora peggio che qualcuno tenta di far dimenticare la nostra storia, e soprattutto i fatti negativi che hanno portato dolore e rabbia.

 

 

Ricordiamo che in Italia ci sono 4 categorie differenti per livello di rischio sismico:

la Zona 1: sismicità alta, la Zona 2: sismicità media; la Zona 3: sismicità bassa; la Zona 4: sismicità molto bassa.

Amantea è in Calabria, ed è nella zona sismica 1 dei terremoti.(terza foto in basso)

La zona 1 è quella rossa.(quarta foto in basso)

Terremoto? Facciamo corna, ma purtroppo è possibile.

Speriamo di no, ma salvo che i geologi non siano del tutto rincogl….ti le ipotesi di terremoti fortissimi in Calabria, Amantea compresa, sono realistiche.

Lo erano, lo sono.

 

La prova, per chi non ha memoria, è nelle catene che si vedono ancora collocate sui muri perimetrali delle antiche case.

Ma che cosa succederebbe ad Amantea in caso di un forte terremoto?

O meglio che cosa potrebbe succedere?

 

Per farvi capire meglio vi mostriamo alcune foto odierne del centro storico.( vedi ancheprima foto in basso e seconda foto in basso)

Guardandole rischiate di capire davvero cosa potrebbe succedere.

Non solo lì dove sono state tratte.

Purtroppo anche in tante altre parti.

Chiese comprese.

Scuole comprese.

E non vi illudete che la magica parola “messa in sicurezza” possa essere realizzata.

E’ molto difficile, per non dire impossibile, attuarla.

Tanto per fare un esempio .

Alzate gli occhi e guardate le mura del castello.

 

Resisterebbero ad un terremoto? I muri cadrebbero sulla zona sottostante? Cosa provocherebbero ? Il crollo delle case sottostanti? Altro?

Ben diverso per la torre civica che poi il governo ricostruirebbe con le stesse pietre ma che nessuno pensa di riparare oggi.

E non parliamo dell’antico collegio dei Gesuiti oggi imprigionato dai ferri per evitare che scappi, o che crolli in caso di terremoto.

Leggi tutto... 0

suriano-gianfranco-amantea-udcCredo sia giusto, nel momento in cui si offrono risposte concrete ai diversi territori, evidenziare il lavoro svolto dalla buona politica, specie quando le problematiche in questione destano preoccupazioni fra i cittadini.

 

Negli ultimi giorni si è tenuta la seduta della quarta Commissione consiliare “Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente” presieduta dal Consigliere regionale Mimmo Bevacqua.

Durante i lavori della Commissione sono stati, tra gli altri, sentiti i rappresentanti dell’Arpacal e del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria i quali hanno certificato l’assenza, nell’area della Valle del Fiume Oliva, di agenti nocivi per la salute pubblica, confermando però la presenza di rifiuti abusivamente interrati negli anni e, limitatamente ad un’area circoscritta, anche la presenza di amianto.

 

Fermo restando la necessità di procedere ad un’adeguata bonifica di parti dell’area presa in esame dall’Arpacal, il risultato raggiunto, grazie soprattutto all’impegno della Commissione consiliare regionale, è importante poiché restituisce ai territori tranquillità e speriamo anche rinnovata capacità di attrarre turisti e visitatori.

In tale ottica, un merito particolare va riconosciuto al Consigliere regionale Mimmo Bevacqua che, dopo aver convocato un’apposita seduta della Commissione sulla problematica in questione, proprio ad Amantea, ha mantenuto gli impegni assunti, adoperandosi affinché si arrivasse alla conclusione dell’analisi dei terreni interessati da parte dell’Arpacal.

 

L’attività svolta, dunque, testimonia la vicinanza di Mimmo Bevacqua alla nostra Città, elemento che va positivamente rimarcato.

Nella vicenda ha, peraltro, giocato un ruolo importante il Comitato civico “Natale De Grazia”, presieduto da Gianfranco Posa. Infatti, è anche grazie alla sensibilità del predetto Comitato, che con caparbietà ha voluto tenere sempre alta l’attenzione sul problema ambientale, che si è potuti giungere a questo momento di chiarezza.

In tale contesto, sorprende l’assenza dei nostri Amministratori comunali che, pur invitati alla Commissione, non hanno partecipato ai lavori della stessa. Tale colpevole assenza non può essere in alcun modo giustificata.       

Amantea, 5/11/2016

                                                               Gianfranco Suriano – ZonaDem Amantea

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Nel mondo c’è chi approfitta del bisogno umano di dimenticare.

 

Sigmund Freud fu il primo a teorizzare che i ricordi sgradevoli venivano repressi da alcuni meccanismi cerebrali profondi e che la dimenticanza di essi era una sorta di vera e propria azione positiva dell’inconscio.

Oggi si è scoperto che dimenticare è un meccanismo attivo che getta via i ricordi non voluti.

Se in una stanza c’è una libreria piena di libri per far posto ad altri nuovi bisogna spostare in altre librerie o in cantina quelli già letti o studiati.

 

I libri che ci hanno dato una emozione o ci sono particolarmente piaciuti per i sentimenti emozionali provati nel leggerli, rimangono nello scaffale.

Quelli che hanno dato emozioni negative vengono portati via.

Ed è per questo che quando si è invitati a ricordare qualcosa della propria vita, tutti riportano a galla solo i ricordi belli e quelli negativi non esistono, come se fossero stati cancellati perché “pesano” troppo e sono difficili da sopportare.

Da un paio di decenni si è scoperto che un farmaco betabloccante utilizzato per combattere la ipertensione arteriosa ed il mal di testa, presentava tra gli effetti collaterali l’alterazione della memoria ed in particolare di quella associata alle esperienze terribilmente traumatiche.

Parliamo del propanololo che agisce bloccando l’adrenalina e di conseguenza bloccando l’inondazione del cervello da parte dei brutti ricordi.

Ad Amantea approfittando di questi limiti e propensioni umane qualche politico o parapolitico crede o spera che possano essere facilmente dimenticati i suoi errori, le sue bugie, le sue malefatte, i suoi imbrogli.

E per indurre queste dimenticanze offre di se una immagine pulita, che tale non è, di volto d’angelo, che non ha forse mai avuto, di onestà, che non ha mai avuto.

E potremmo continuare , a lungo.

L’unica paura è che qualcuno ricordi, che qualcuno faccia riemergere malefatte ed imbrogli.

E sono pronti a diffidare, ad intimidire, a minacciare, ad usare violenza anche preventiva.

Quella che per “essi” è la paura , per tanti è speranza.

E per non farla perdere “qualcuno” conserva memorie, atti, documenti, preparandosi a difendere se stessi, i propri cari, il proprio paese.

Chi ricorda per esempio il terremoto dell’8 settembre 1905?

Se non si ricorda cosa successe ad Amantea, voi pensate che ci si possa preoccupare di cosa succederebbe nella nostra cittadina se si verificasse una nuova scossa similare?

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