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La Regione aumenta quota di cinghiali da abbattere e passa da 500 a 3400 fino a dicembre 2019.

Un miracolo nel silenzio della regione?

No!

 

 

 

 

 

Per fortuna lo ha previsto il Piano di selezione dei cinghiali sul territorio calabrese approvato dall’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, organo tecnico del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare.

La scadenza del Piano, inoltre, é stata fissata al prossimo mese di dicembre (la precedente era ad agosto).

Si tratta comunque di un palliativo rispetto alle dimensioni che ha assunto il problema dei cinghiali che causa da tempo, quotidianamente, gravi problemi economici al settore agricolo e sempre maggiori pericoli per la sicurezza delle persone e alle cose.

Nella foto un branco di cinghiali sul lungomare di Soverato

Occorre rivedere la vigente Legge Quadro 157/92, per la quale le possibilità di selezione sono molto restrittive.

Solo modificando la Legge 157 potremo finalmente aggiornare anche la Legge regionale, la 9/96, ed adeguarla alle caratteristiche della nostra regione.

Siamo certi che la regione è troppo assente sul grave problema dei cinghiali

E riteniamo sia necessario anche l’intervento dei sindaci sui quali si riversano le prime lamentele ed i problemi esposti dai contadini e dai cittadini.

La regione solo parole.

Pubblicato in Calabria

Diamante. Un'opera mai realizzata che soffre, paradossalmente, anche il “mal di giustizia”.

Perchè dopo il coinvolgimento, per altre questioni legate ad altra inchiesta, del Responsabile unico del procedimento, l'ingegnere Luigi Zinno, la “patata bollente” è passata in altre mani, in quelle del dirigente della Regione Pallaria, e l'opera è praticamente ferma, forse per la paura di sbagliare.

Tant'è che il sindaco di Diamante, Gaetano Sollazzo, nel corso della conferenza stampa di ieri mattina, ha di fatto sostenuto la tesi: “Stavamo meglio quando stavamo peggio”.

LA RICHIESTA DI RISARCIMENTO. Conseguenza di questa situazione è la richiesta di risarcimento per i danni subiti dal comune dell'alto Tirreno cosentino. «Con l’avallo dei nostri legali - ha detto il sindaco Sollazzo – abbiamo avviato la richiesta di risarcimento che sarà portata avanti con l’ausilio di tecnici all’uopo indicati ed esperti di queste vicende. Oltre all’azione risarcitoria, si procederà con quanto indicato nell’atto deliberativo dello scorso 29 ottobre. L’atto stabiliva che nel caso non fosse stata attuata la risoluzione contrattuale, l’amministrazione comunale avrebbe inviato tutto l’incartamento all’Autorità nazionale anticorruzione e che nel contempo i rappresentanti del Comune di Diamante avrebbero chiesto di essere sentiti dal procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, al quale sarà rappresentato tutto quello che sta avvenendo sulla vicenda porto».

UN PUNTO DI NON RITORNO. Tutto questo accade in una situazione confusa. Si è anche giunti, forse, ad un punto di non ritorno che probabilmente complicherà ancor di più la situazione. Da un lato l'amministrazione comunale che con un atto redatto in consiglio comunale ha chiesto ufficialmente la restituzione dell'area portuale. E, l'idea è quella di realizzare con propri mezzi e con i finanziamenti disponibili l'opera. Dall'altra parte, c'è la Regione Calabria che, tempo fa, aveva sostenuto che non ci fossero le condizioni per la restituzione dell'opera ed, anzi, aveva intimato al concessionario di proseguire con i lavori, per la realizzazione dell'opera. Al terzo vertice del triangolo c'è la società Ati Icad-Diamante blu che non si è mai ufficialmente tirata indietro, anzi, si è detta disposta a concludere l'opera, ma ha fatto rilevare una serie di intoppi che avrebbero rallentato ed anche impedito la costruzione del porto.

SITUAZIONE DI STALLO.Il risultato: è questa situazione di stallo che rischia, se non si trattasse di una faccenda seria, di scadere nel ridicolo. Il sindaco della cittadina tirrenica, Gaetano Sollazzo, ha convocato ieri mattina la stampa. Al tavolo erano presenti: l’avvocato Achille Ordine, che per il Comune segue dal punto di vista legale la vicenda, il collaboratore dello staff, Pippo Gallelli. Alla luce dello stallo attuale, come concordato con tutta la Giunta, con il segretario comunale, Silvio Bastardi e con il legale, avvocato Achille Ordine, si è dato il via all’azione risarcitoria ed è stata inviata, lo scorso 8 febbraio, una prima missiva alla Regione. Dietro le quinte, molti cittadini interessati, ed anche il responsabile della società, Graziano Santoro, che non ha voluto commentare quanto riferito ieri mattina dal sindaco Sollazzo. Ma, sull'opera, c'è molta tensione.

ALLA REGIONE UN MURO DI GOMMA

Il comune ha cercato di aprire un dialogo con la Regione per trovare una soluzione alla vicenda dell'approdo turistico. Il sindaco Gaetano Sollazzo, nel corso della conferenza stampa di lunedì, fra le altre cose, ha riferito proprio su quest'aspetto. Definendo la ricerca di dialogo come uno scontro con un muro di gomma. Ogni richiesta, insomma, sarebbe rimbalzata in senso opposto. «Volevamo prendere delle decisioni – ha detto il sindaco Gaetano Sollazzo – delle decisioni che ormai non sono più procrastinabili». C'è un altro aspetto che va valutato con i guanti gialli. La vicenda, a proposito di muro di gomma, è iniziata da tempo ma si è dilatata nel tempo fino ad arrivare al periodo pre elettorale. Tant'è che in molti sostengono che, nel bene e nel male, la questione porto sarà un vero e proprio cavallo di battaglia nella prossima campagna. L'amministrazione comunale, in ogni caso, dopo essersi consultata con l'avvocato Achille Ordine, con il segretario comunale, ha ritenuto che non si debba più prendere tempo. «Da calabrese – ha detto il sindaco Sollazzo – mi vergogno di essere rappresentato da questa burocrazia regionale. Il cancro in Calabria non è la politica, ma la burocrazia regionale. Un muro di gomma che non si riesce ad abbattere. Se qui a Diamante assistiamo a questo spettacolo vergognoso, lo dobbiamo soprattutto alla burocrazia che decide di non decidere. Le armi che abbiamo non sono molte. Porteremo avanti tre situazioni: chiederemo alla Regione il risarcimento danni. L'avvocato Ordine ha avuto mandato pieno e in data 8 febbraio è stata inviata la prima lettera alla Regione con la quale si invita il legale rappresentante della Regione a partecipare ad una apposita riunione il prossimo 26 febbraio». La richiesta di risarcimento verrà fatta nei prossimi giorni. Ha fatto sapere il sindaco. Ci saranno i tecnici a fare le valutazioni per indicare la somma. «Si dovrà quantificare – ha aggiunto Sollazzo – il danno che la città di Diamante ha subito per tale situazione, a tutti i livelli». L'amministrazione ricorda che consegnerà l'incartamento all'Anac, l'anti corruzione, e chiederà di essere ascoltati da Gratteri per riportare lo stato dei fatti, dal punto di vista dell'amministrazione comunale. «Proprio perchè non abbiamo vie d'uscita di fronte a questo muro – ha concluso Sollazzo – siamo costretti a rivolgerci agli organi che ancora riescono ad essere credibili in Calabria»

Miocomune.it

Pubblicato in Alto Tirreno

Il Pd chiude a de Magistris: «Mai pensato alla sua candidatura»

Massimo Costa e Tommaso Ederoclite, segretario metropolitano e presidente dell'assemblea del partito democratico di Napoli, dicono:

 

 

«È davvero stucchevole il dibattito che si è aperto in queste ore.

In nessun organismo provinciale, regionale o nazionale si è mai pensato a de Magistris come nostro candidato alla presidenza della regione Campania».

«A tratti fa anche sorridere questa posizione.

Il Pd di Napoli è al governo regionale con De Luca e il nostro appoggio al presidente è indiscutibile. De Magistris è un personaggio in cerca di autore, con la città in ginocchio e i servizi al minimo storico cerca sponde per poter assecondare le sue velleità politiche.

Dorma tranquillo, nessuno pensa a lui - sottolineano –

L'unica preoccupazione che abbiamo è quella di dare supporto civile e politico ai cittadini che sono stremati per la cattiva gestione della città».

«Dopo quasi otto anni di fallimenti è comprensibile che il sindaco cerchi di riposizionarsi politicamente, la sua carriera politica va verso il suo esaurimento, e tra le Europee e la Regione Campania cerca solo di trovare una poltrona e qualcuno che gliela offra.

Il Pd di Napoli - concludono - dovrà lavorare, e molto, per mettere una pezza e cercare di far uscire la città dal guado in cui è finita.

E di questa situazione de Magistris è il principale responsabile».

Intanto De Magistris attacca de Luca dicendo che cerca i voti della Lega.

Pubblicato in Italia

Qualcuno alza la sue bandiere a segnalare una attenzione storica verso il turismo.

Non solo del comune ma anche di tutti coloro che sono “dentro” il turismo, ne fanno parte , lo rappresentano.

 

Qualcuno come Amantea non ha nemmeno un capitolo di bilancio congruente, quello che permette di definire un programma, di attuarlo, di promuovere la città, di segnalare e promuovere i beni culturali e turistici, talora, come da noi, poco od affatto conosciuti.

Ma la cosa più grave è il fatto che ci sono persone che non amano la nostra cittadina e la dileggiano.

Se volete un esempio guardate le foto allegate.

Una è materiale di demolizione scaricato sotto il ponte di Oliva.

Un camion?.

Un motocarro?.

Non sappiamo quale mezzo sia stato usato.

L’unica cosa che sappiamo che chi lo ha fatto è un incivile.

E non basta!.

Più avanti prossimo alla spiaggia altro materiale edile abbandonato a dare un volto non meritato di una cittadina turistica.

Anche qui siamo in presenza di un comportamento vergognoso, incivile.

La gente si lamenta e chiede tele camerine.

Un lamento sterile per chi sa che ne esistono tante ma che o non funzionano o funzionano male.

Occorrono, infatti, tre cose.

Una è l’educazione ambientale

L’altra sono le contravvenzioni.

La terza è la pubblicizzazione del nome e del volto di questi villani.

Intanto la domanda .

Ma a chi spetta pulire i fiumi?

Alla Provincia? Bene lo faccia!

Alla regione? Bene lo faccia!

Non solo ma signor Gratteri che cosa fanno i controllori regionali dei fiumi?

Pubblicato in Campora San Giovanni

Quale credibilità può avere un ente che prima assume gli impegni e poi non li rispetta ?

Nessuna ,vero?

Parliamo della regione Calabria che prima il 28 aprile 2017 a firma di Carmelo Salvino e Giuliana Barberi, rispettivamente presidente e vice presidente della Fin Calabra spa, e del Prof. Antonio Viscomi per la regione Calabria, assumevano impegno di corrispondere entro il 30.06.2017 ai dipendenti Fincalabra la 14esima mensilità del 2014 e il saldo relativo alla 13esima mensilità del 2014.

Oltre all’impegno sopradetto la regione assumeva l’impegno di corrispondere non oltre il 31.12.2017 tutte le retribuzioni arretrate.

Tale impegno veniva confermato nell’incontro del 28 giugno 2017

Ed invece no!

Il 15 dicembre la Fincalabra comunicava che non avrebbe rispettato l’accordo del 28 aprile 2017, e che dunque non avrebbe pagato entro il 31 dicembre 2017 le mensilità arretrate.

Si tratta dicono i sindacati di un sacrosanto diritto ai dipendenti ex Calabria IT.

Cero che hanno ragione i sindacati quando si domandano perché al momento della firma dei riferiti accordi, “sia Fincalabra che la Regione Calabria, abbiano voluto immediatamente “invadere” la stampa, dando con grande risonanza mediatica il “lieto annuncio” e rivendicato la paternità di quella intesa con le OO.SS. che doveva chiudere un’amara ed annosa vicenda lesiva dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori”.

Una domanda alla quale è facile dare una risposta semplice quale è quella che ora la gente si ricorda di un accordo che dimostrava la efficienza e la correttezza dell’ente FinCalabra e dell’ente regione.

E soprattutto il rispetto per chi lavora

Non sarebbe logico dare risonanza ad una fregatura.

Vero?

Come potrebbe l’ufficio “pubblicità ed affini” con tutta la solita fantasia usata dire positivo di un “pacco” spedito al personale della Fincalabra e di un mancato impegno?

Allora in questi casi non resta che il silenzio nella speranza che la vicenda non venga nemmeno saputa

Per questo noi postiamo la notizia  sul nostro sito!

Pubblicato in Calabria

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota dell’ amministrazione comunale:

“Con missiva del 14 novembre scorso, il Sindaco Mario Pizzino ha formulato al Dipartimento Sviluppo Economico, Lavoro, Formazione e Politiche Sociali della Regione Calabria la richiesta di proroga di sei mesi per i lavoratori percettori di mobilità in deroga, di cui al Decreto Regionale n.1336 del 09/02/2017.

Anche in considerazione delle difficoltà economiche che soffrono gli Enti locali e, particolarmente, del dissesto finanziario che interessa il nostro Municipio, tale proroga rappresenterebbe un elemento di grande importanza rispetto alla capacità del Comune di porre in essere adeguate politiche concernenti la messa in sicurezza del territorio ed il decoro urbano.

Sinora alcune conseguenze negative dovute alla mancanza di personale, ed all’impossibilità di assumere, sono state in qualche modo attenuate, infatti, proprio grazie all’impiego di questi lavoratori che hanno consentito di gestire servizi fondamentali per la città.

«Come anche altri comuni – ha commentato il Sindaco Pizzino – Amantea soffre della mancanza di personale per la gestione del territorio comunale.

Allo stato attuale, risultano effettivamente in servizio soltanto 4 unità lavorative a tempo indeterminato, di cui 2 unità all’interno degli uffici e altre 2 unità adibite ai servizi esterni.

Tale situazione rischia di penalizzare l’erogazione dei servizi pubblici più essenziali.

Una situazione resa ancora più difficoltosa, oltre che dalla mancanza di personale, anche dalla carenza di risorse finanziarie derivante dai continui tagli nei trasferimenti erariali e dei sempre più stringenti vincoli di spesa imposti.

Ecco perché – ha continuato Pizzino – consentire una proroga significherebbe per il nostro comune un sostegno reale alla gestione dei servizi, in quanto i soggetti in mobilità sono già formati e che( ed) hanno pienamente acquisito le competenze utili all’espletamento delle loro funzioni.

A tal riguardo, preme sottolineare che nel mese di settembre è stata inoltrata la richiesta di pagamento per le spettanze ancora non corrisposte.

L’auspicio – ha concluso il Sindaco - è quello di ricevere un riscontro positivo al quesito posto così che le legittime aspettative dei predetti lavoratori possano contemperarsi con le altrettanto comprensibili necessità dell’Ente comunale.

Una speranza legata alla possibilità di impiegare anche gli altri lavoratori inseriti in graduatoria, che consentirebbero una migliore gestione e attenzione ad un territorio vastissimo come il nostro».”

Pubblicato in Politica

Non sappiamo quale è il debito del comune di Amantea verso la Regione per la fornitura di acqua da parte della Sorical.

 

Di certo il comune ha debiti anche per l’acqua.

 

Sarebbe molto strano il contrario.

Anzi fino a qualche tempo fa( non sappiamo oggi) veniva riferito che il comune aveva aderito alla possibilità di rateizzazione del debito dal 1981 al 2004 in esecuzione della delibera di giunta regionale n. 495 del30 luglio 2007, dal titolo Procedure applicative per la riscossione di tariffe in attuazione art. 14 Legge regionale 11 maggio 2007 n. 9 e art. 1 Legge regionale 10 luglio 2007 n. 15”

 

Ma oggi Oliverio ha compiuto un altro miracolo.

Nella legge di Stabilità arrivata in Consiglio, infatti, c’è una norma che indica una via d’uscita per le amministrazioni in debito con la Regione.

L’obiettivo( e questo è un altro pre-miracolo!) è quello di creare una task force per la riscossione dei crediti vantati dalla Regione nei confronti dei Comuni in relazione all’uso di acqua potabile per il periodo che va dal 1981 al 2004.

 

Tra i residui attivi iscritti nel bilancio regionale figurano, infatti, i crediti vantati per la somministrazione di acqua per uso idropotabile.

«Pertanto, il dipartimento Infrastrutture, Lavori pubblici e mobilità, tenuto conto dei piani di estinzione del debito già proposti dai Comuni, in ottemperanza alla delibera di giunta 495/2007, e dei pagamenti nelle more intervenuti, ha provveduto ad aggiornare la consistenza dei debiti maturati»( incredibile vero?).

I Comuni interessati, quindi, potranno rateizzare il proprio debito complessivo.

A distanza di 35 anni dal 1981 , in sostanza, si differisce alle future generazioni il pagamento dei debiti dei loro avi.

"In un momento così complicato e difficile come quello che sta attraversando il nostro Paese per i morsi di una crisi che sta lacerando irreversibilmente il tessuto socio-economico, soprattutto nel Meridione, in cui alla Calabria tocca il fondo della classifica, a causa di tutti i fattori economici e sociali negativi (disoccupazione, Pil, reddito pro-capite, infrastrutture, indice di povertà, incapacità di spesa, ritardi in ricerca ed innovazione), con i nostri capoluoghi di provincia agli ultimi posti nelle classifiche della qualità della vita, con centinaia di migliaia di persone a rischio di esclusione sociale, e con tanti 'cervelli' in fuga, imperversano, polemiche sterili, incomprensibili e comunque dannose all'immagine di un rinnovato progetto amministrativo regionale che ha, quale base, una politica di centrosinistra responsabile ed adeguata alla gravità del momento".

 

Questo è quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale Franco Sergio, del gruppo "Oliverio presidente".

Poi prosegue: "Un'assise regionale eletta ormai da oltre 40 giorni che si insedierà solo dopo l'Epifania (che doni avranno i calabresi, quelli preziosi dei Re Magi o cenere e carbone della Befana?) mentre proliferano nervosismi diffusi al centro, a destra ed a sinistra.

'Ansia di riscuotere i risultati? Chi si tira fuori, chi si auto-propone, chi, pur di avere un incarico sarebbe disposto ad accettare ad occhi bendati l'incompatibilità consigliere-assessore, senza almeno attendere pareri di giuristi sulla costituzionalità della norma. Chi, addirittura, bluffando in modo maldestro, si autoesclude da ogni incarico. Ancora una volta dunque 'il problema' non è la Calabria coi suoi problemi lo scopo nobile del fare politica per dare una mano con una buona amministrazione a questa nostra martoriata terra. No. Manovre autoreferenziali che non tengono conto di regole etiche e deontologiche, invocate non praticate, di una politica rinnovata e più responsabile senza la quale non ci sarà l'inversione di tendenza così proclamata in campagna elettorale (e che ha convinto così tanti calabresi).

A cosa serve l'incessante lavoro del presidente Oliverio che, nonostante i grattacapi dell'emergenza sanitaria e delle nomine degli assetti istituzionali si è preoccupato delle migliaia di Lsu-Lpu da contrattualizzare gradualmente, uscendo così dal precariato; poi mettendo a punto un decreto-proroga biennale, con relative modifiche ed integrazioni alla Legge R. 21/2010 'Misure straordinarie a sostegno dell'attività edilizia'.

Decreto di estrema importanza che contribuirà certamente a garantire ossigeno a tutti i comparti produttivi interessati ed a stimolare il rilancio della nostra economia".

Infine conclude :"Vi è l'urgenza di attuare un riformismo concreto per riportare un minimo di ottimismo ed entusiasmo in questa regione, ascoltando le voci dei lavoratori di tutti i settori, delle famiglie (ultimo rifugio e difesa dalla crisi), dei cittadini meno abbienti, di imprenditori tenaci che resistono al crollo dei consumi, alle tasse ed alle inefficienze delle burocrazie statali e locali; che mostrano e ci fanno capire i disagi quotidiani che sopportano. Migliaia di calabresi non hanno ancora perso la speranza e la voglia di migliorare; dobbiamo dar loro risposte, possibilmente a partire dalle Idi di marzo".

Capiremo meglio tra breve!

Pubblicato in Cosenza

Ecco i 58 “poveri” politici regionali e le indennità che incassano mensilmente.

Ah, ovviamente quando andranno via avranno una pensioncina da qualche migliaio di euro al mese anche se sono stati consiglieri per 5 anni. Praticamente molto meno di quanto percepiscono i lavoratori italiani dopo 40 anni di lavoro.

Tutte indennità meritate, s’intende.

Senza di loro la Calabria non sarebbe rimasta ultima, disperatamente ultima.

Ultima come sviluppo e sanità prima come disoccupazione.

Sembra che il caso Calabria sia studiato in tutte le università del mondo come quello da evitare in modo assoluto.

La Calabria come esempio esatto dei comportamenti politici sbagliati?

Ma sarebbe ingiusto dare solo ai politici la responsabilità di quanto avviene in Calabria. Anche altri la portano.

E non ultimi i calabresi, soprattutto quelli che ancora continuano a rispettarli e temerli.

Nominativo

Qualifica

Indennità di carica *

Indennità di funzione *

Spese di esercizio del mandato

Data pubblicazione

Adamo Nicola

Consigliere

€ 5.100,00

 

€ 6.000,00

04/04/2014

Albano Gabriella

Consigliere

€ 5.100,00

 

€ 6.000,00

04/04/2014

Amato Pietro Rosario

Vice Presidente Consiglio regionale

€ 5.100,00

€ 2.000,00

€ 6.000,00

04/04/2014

Arena Demetrio

Assessore Esterno

€ 5.100,00

€ 2.000,00

€ 6.000,00

04/04/2014

Bova Giuseppe

Capogruppo

€ 5.100,00

€ 1.500,00

€ 6.000,00

04/04/2014

Bruni Ottavio Gaetano

Capogruppo

€ 5.100,00

€ 1.500,00

€ 6.000,00

04/04/2014

Bulzomì Salvatore

Consigliere

€ 5.100,00

 

€ 6.000,00

04/04/2014

Caligiuri Mario

Assessore Esterno

€ 5.100,00

€ 2.000,00

€ 6.000,00

04/04/2014

Caputo Giuseppe

Presidente Commissione

€ 5.100,00

€ 1.500,00

€ 6.000,00

04/04/2014

Chiappetta Gianpaolo

Capogruppo

€ 5.100,00

€ 1.500,00

€ 6.000,00

04/04/2014

Chizzoniti Aurelio

Presidente Commissione

€ 5.100,00

€ 1.500,00

€ 6.000,00

04/04/2014

Ciconte Vincenzo

Consigliere

   

€ 6.000,00

04/04/2014

Crinò Pietro

Consigliere

€ 5.100,00

 

€ 6.000,00

04/04/2014

Dattolo Alfonso

Assessore

€ 5.100,00

€ 1.500,00

€ 6.000,00

04/04/2014

De Gaetano Antonino

Vice Presidente Commissione

€ 5.100,00

 

€ 6.000,00

04/04/2014

De Masi Emilio

Capogruppo

€ 5.100,00

€ 1.500,00

€ 6.000,00

04/04/2014

Dima Giovanni

Sottosegretario

€ 4.970,00

 

€ 4.200,00

04/04/2014

Fedele Luigi

Assessore

€ 5.100,00

€ 2.000,00

€ 6.000,00

04/04/2014

Franchino Mario

Consigliere

€ 5.100,00

 

€ 6.000,00

04/04/2014

Gallo Gianluca

Presidente Commissione

€ 5.100,00

€ 1.500,00

€ 6.000,00

04/04/2014

Gentile Giuseppe

Assessore

€ 5.100,00

€ 2.000,00

€ 6.000,00

04/04/2014

Giamborino Pietro

Consigliere

€ 5.100,00

 

€ 6.000,00

04/04/2014

Giordano Giuseppe

Consigliere

€ 5.100,00

 

€ 6.000,00

04/04/2014

Grillo Alfonsino

Capogruppo

€ 5.100,00

€ 1.500,00

€ 6.000,00

04/04/2014

Guagliardi Damiano

Capogruppo

€ 5.100,00

€ 1.500,00

€ 6.000,00

04/04/2014

Guccione Carlo

Vice Presidente Commissione

€ 5.100,00

 

€ 6.000,00

04/04/2014

Imbalzano Candeloro

Presidente Commissione

€ 5.100,00

€ 1.500,00

€ 6.000,00

04/04/2014

Loiero Agazio

Capogruppo

€ 5.100,00

€ 1.500,00

€ 6.000,00

04/04/2014

Magarò Salvatore

Presidente Commissione

€ 5.100,00

€ 1.500,00

€ 6.000,00

04/04/2014

Magno Mario

Consigliere

€ 5.100,00

 

€ 6.000,00

04/04/2014

Maiolo Mario

Vice Presidente Commissione

€ 5.100,00

 

€ 6.000,00

04/04/2014

Mancini Giacomo

Assessore Esterno

€ 5.100,00

€ 2.000,00

€ 6.000,00

04/04/2014

Minasi Clotilde

Consigliere

€ 5.100,00

 

€ 6.000,00

04/04/2014

Mirabelli Rosario

Consigliere

€ 5.100,00

 

€ 6.000,00

04/04/2014

Morelli Francesco

Sospeso

€ 2.550,00

   

04/04/2014

Morrone Giuseppe

Capogruppo

€ 5.100,00

€ 1.500,00

€ 6.000,00

04/04/2014

Naccari Carlizzi Demetrio

Consigliere

€ 5.100,00

 

€ 6.000,00

04/04/2014

Nicolò Alessandro

Vice Presidente Consiglio regionale

€ 5.100,00

€ 2.000,00

€ 6.000,00

04/04/2014

Nucera Giovanni

Segretario Questore

€ 5.100,00

€ 1.500,00

€ 6.000,00

04/04/2014

Orsomarso Fausto

Segretario Commissione

€ 5.100,00

 

€ 6.000,00

04/04/2014

Pacenza Salvatore Cristino

Presidente Commissione

€ 5.100,00

€ 1.500,00

€ 6.000,00

04/04/2014

Parente Claudio

Segretario Commissione

€ 5.100,00

 

€ 6.000,00

04/04/2014

Principe Sandro

Capogruppo

€ 5.100,00

€ 1.500,00

€ 6.000,00

04/04/2014

Pugliano Francesco

Assessore

€ 5.100,00

€ 2.000,00

€ 6.000,00

04/04/2014

Salerno Nazareno

Assessore

€ 5.100,00

€ 2.000,00

€ 6.000,00

04/04/2014

Sarra Alberto

Sottosegretario

€ 4.970,00

 

€ 4.200,00

04/04/2014

Scalzo Antonio

Vice Presidente Commissione

€ 5.100,00

 

€ 6.000,00

04/04/2014

Scopelliti Giuseppe

Presidente Giunta

€ 5.100,00

€ 2.700,00

€ 6.000,00

04/04/2014

Serra Giulio

Capogruppo

€ 5.100,00

€ 1.500,00

€ 6.000,00

04/04/2014

Stasi Antonella

Vice Presidente Giunta

€ 5.100,00

€ 2.000,00

€ 6.000,00

04/04/2014

Sulla Francesco

Segretario Questore

€ 5.100,00

€ 1.500,00

€ 6.000,00

04/04/2014

Talarico Domenico

Consigliere

€ 5.100,00

 

€ 6.000,00

04/04/2014

Talarico Francesco

Presidente Consiglio regionale

€ 5.100,00

€ 2.700,00

€ 6.000,00

04/04/2014

Tallini Domenico

Assessore

€ 5.100,00

€ 2.000,00

€ 6.000,00

04/04/2014

Trematerra Michele

Assessore

€ 5.100,00

€ 2.000,00

€ 6.000,00

04/04/2014

Tripodi Pasquale M.

Consigliere

€ 5.100,00

 

€ 6.000,00

04/04/2014

Vilasi Gesuele

Segretario Commissione

€ 5.100,00

 

€ 6.000,00

04/04/2014

Pubblicato in Calabria

Perviene e pubblichiamo il seguente comunicato stampa del Partito del Sud.

Il Partito del Sud Calabria denuncia la immobilità della “mobilità in deroga”

“I dipendenti della Regione Calabria e dell'INPS, vengono retribuiti con fondi dello stato, fondi pubblici. Questi fondi sono il frutto di tanti sacrifici fatti da migliaia di lavoratori (quelli che effettivamente producono il così detto PIL) che attraverso il pagamento delle tasse creano le risorse con le quali i dipendenti di cui sopra vengono retribuiti. Sarebbe il caso che questi ultimi rendessero la vita dei lavoratori più facile possibile, ma quasi sempre avviene il contrario.

Alla Regione Calabria vi sono migliaia di pratiche per la richiesta di ammortizzatori sociali (mobilità in deroga) presentate tra febbraio e marzo 2013, di quei lavoratori che come già detto hanno consentito l'esistenza dei dipendenti pubblici, che a tutt'oggi non anno avuto alcun riscontro, per quale motivo ? E’ una questione di soldi ? Non crediamo, perché siamo a conoscenza che le pratiche presentate dopo quella data (aprile, maggio, agosto, settembre, novembre ecc.) sono state già espletate. Allora perché ?

Dicono: è cambiata la procedura, da aprile in poi le domande si presentano direttamente all'INPS senza passare prima dalla Regione. E allora ?

Quelle persone che non hanno ricevuto risposta ormai da dodici mesi non hanno famiglia? Non devono mangiare, mandare i figli a scuola ecc.ecc. ?

I sindacati ? hanno sollecitato, probabilmente hanno fatto tutto quello che è nelle loro possibilità, ma indubbiamente, fino a oggi, nessun risultato concreto sembra sia stato ottenuto.

La cosa assurda è che nessuno, va sottolineato nessuno, si è interessato alla questione. Nessuna forza politica presente in Consiglio Regionale ha speso una sola parola sulla faccenda.

Noi del Partito del Sud, raccogliendo le proteste di molti lavoratori che si trovano nelle condizioni descritte, chiediamo al Presidente Scopelliti di intervenire personalmente, visto che il suo assessore non è in grado di risolvere questo problema, per dare una risposta certa e porre fine ad una ingiustizia colossale, riservandoci, qualora tale situazione dovesse persistere, di attivare ogni strumento utile a tutela delle migliaia di persone penalizzate.

Partito del Sud Calabria

Pubblicato in Calabria
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