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Si tratta del “ Patto per l’Attuazione della Sicurezza Urbana”.

Si tratta di unsistema di videosorveglianza che aiuterà il controllo del territorio, l’azione preventiva e repressiva delle forze dell’ordine e il rispetto del ruolo urbano per una maggiore sicurezza del cittadino.

Altre sette amministrazioni della provincia hanno firmato il protocollo insieme al prefetto della provincia di Cosenza Gianfranco Tomao.

Sono Cerzeto, Crosia, Paterno Calabro, San Pietro in Amantea, San Pietro in Guarano, Tortora ,Zumpano.

Ora sono 30 su 155

“La videosorveglianza non individua una soluzione completa di tutti i problemi – spiega il prefetto di Cosenza-, ma è uno strumento di grande importanza per poter addivenire ad un controllo del territorio più sicuro, dare un contributo alle forze dell’ordine, che il controllo del territorio lo svolgono quotidianamente e per finalità che i sindaci, secondo me sentono molto, che è quello del ruolo urbano: l’abbandono dei rifiuti e degli altri aspetti di rilievo come tutelare le bellezze paesaggistiche: alcuni territori sono tra i più bei borghi d’Italia”.

“Può rivelarsi utile per le finalità proprie del Comune – continua a spiegare il prefetto Gianfranco Tomao-, è di aiuto per le forze di polizia; non abbiamo mai mancato di sottolinearlo in tutti i comitati di sicurezza pubblica in cui hanno partecipato i vari sindaci.

Il problema, devo dire, avvertito da molti amministratori locali è stato sotto due aspetti: risorse economiche, che adesso sono messe in campo e quindi speriamo di arrivare alla realizzazione effettiva; l’aspetto tecnico: l’impianto di videosorveglianza, è noto, deve essere efficiente, tale da poter poi essere utilizzato.

Hanno una funzione di prevenzione, di deterrente per eventuali reati, ma anche e soltanto gesti destinati a deturpare il paesaggio o il decoro delle città.

Quindi le immagini devono essere chiare e nitide”.

Il Prefetto Gianfranco Tomao,  ha concluso l’incontro ricordando: «l’intesa firmata nella giornata odierna rappresenta una ulteriore conferma della stretta collaborazione tra la Prefettura di Cosenza e gli Enti locali, nell’ambito di una forma di cooperazione che si traduce in un’azione di supporto e di affiancamento della Prefettura all’attività dei Sindaci, finalizzata al miglioramento della vivibilità del territorio ed all’accrescimento della sicurezza percepita dai cittadini».

Obiettivo dell’Accordo, quindi, è quello di rafforzare ulteriormente, in un quadro di sicurezza integrata la collaborazione interistituzionale tra Enti al fine di migliorare l’attività di prevenzione e contrasto dei fenomeni legati alla criminalità diffusa e predatoria.

Praticamente come dice il questore Giancarlo Conticchio la video sorveglianza è il “poliziotto elettronico” , “un occhio che, oltre ad essere uno strumento preventivo e repressivo, è uno strumento che da sicurezza ai cittadini. E i cittadini sanno bene che se il Comune ha attivato il sistema di videosorveglianza rende la loro sicurezza, una sicurezza maggiormente sentita. La vigilanza delle macchine dell’uomo, del carabiniere, del poliziotto non basta mai  – conclude Conticchio-, e avere un supporto come il sistema di videosorveglianza ci consente a tutti i livelli di vivere in tranquillità”.

Tanto più nei comuni dove non c’è nemmeno un vigile urbano!

Pubblicato in Amantea Futura

L’articolo 227 del Testo Unico Ordinamento Enti Locali 267/2000, nel suo comma 1 dispone che “La dimostrazione dei risultati di gestione avviene mediante il rendiconto, il quale comprende il conto del bilancio, il conto economico ed il conto del patrimonio”.

 

Ed il secondo comma dello stesso articolo dispone che “Il rendiconto è deliberato dall'organo consiliare dell'ente entro il 30 aprile dell'anno successivo, tenuto motivatamente conto della relazione dell'organo di revisione.

 

La proposta è messa a disposizione dei componenti dell'organo consiliare prima dell'inizio della sessione consiliare in cui viene esaminato il rendiconto entro un termine, non inferiore a venti giorni, stabilito dal regolamento.

 

Il rendiconto deliberato è inviato all'organo regionale di controllo ai sensi e con le modalità di cui all'articolo 133”.

Ed ancora il successivo comma 2-bis dispone che “ In caso di mancata approvazione del rendiconto di gestione entro il termine del 30 aprile dell'anno successivo, si applica la procedura prevista dal comma 2 dell'articolo 141.

Ora questo articolo “ Scioglimento e sospensione dei consigli comunali e provinciali” nel suo comma 2 stabilisce che “…trascorso il termine entro il quale il bilancio deve essere approvato senza che sia stato predisposto dalla giunta il relativo schema, l'organo regionale di controllo nomina un commissario affinché lo predisponga d'ufficio per sottoporlo al consiglio.

In tal caso e comunque quando il consiglio non abbia approvato nei termini di legge lo schema di bilancio predisposto dalla giunta, l'organo regionale di controllo assegna al consiglio, con lettera notificata ai singoli consiglieri, un termine non superiore a 20 giorni per la sua approvazione, decorso il quale si sostituisce, mediante apposito commissario, all'amministrazione inadempiente”.

A seguito della mancata approvazione del rendiconto di gestione per l’anno 2016, il Prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao ha diffidato 69 Comuni della provincia ad adottare il documento contabile.

Decorso infruttuosamente il termine previsto nell’atto di diffida si potrebbe concretizzare la necessità di esercitare i poteri sostitutivi e avviare il procedimento per lo scioglimento dell’Organo consiliare

Pubblicato in Cosenza

Il prefetto Tomao diffida i comuni che non hanno approvato il bilancio di previsione 2017

Avevamo scritto proprio ieri che il Prefetto Tomao non aveva ancora diffidato i comuni della provincia di Cosenza inadempienti all’obbligo della approvazione del bilancio preventivo 2017, ed ecco che la notizia fa capolino sui giornali.

Sono ancora 51, sui 60 diffidati dal prefetto Gianfranco Tomao, i Consigli comunali della provincia di Cosenza che non hanno approvato il bilancio di previsione per il 2017.

"Gli organi consiliari - é detto in un comunicato della Prefettura - sono stati invitati ad adottare la deliberazione riguardante il bilancio di previsione entro il termine di venti giorni dalla data di ultima notifica nei confronti dei singoli consiglieri.

Decorso infruttuosamente il termine sopra indicato, si potrebbe concretizzare la necessità di esercitare i poteri sostitutivi previsti all'art. 141, comma 2 lettera c), del Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali di cui al Decreto legislativo 267/2000, nonché avviare il procedimento per lo scioglimento dell'organo consiliare".

Ovviamente lo scioglimento del consiglio comunale vale solo per i comuni che c’è l’hanno.

Non certo per Amantea!

Amantea, infatti è commissariata.

Ed il commissario è stato nominato del Ministro, non certo dal Prefetto.

Ed allora è obbligatoria la domanda: “ Un comune commissariato può essere commissariato per la redazione del bilancio preventivo? “

Può, cioè, il Prefetto nominare un commissario ad acta per redigere il bilancio preventivo.

Un bel pasticciaccio.

E infatti sembra che in questi giorni si uscirà dall’empasse

Ci giunge notizia informale, infatti, che il ragioniere del comune di Amantea ed almeno uno dei commissari si recheranno a Roma per avere indicazioni sulla redazione del bilancio preventivo nella grave e difficile situazione del nostro comune.

Una situazione grave e difficile confermata da quanto emerso dall’incontro tra la deputata nesci ed il ministro Minniti.

Una situazione grave e difficile come emerge dalla seguente dichiarazione del M5s di Amantea; “Oggi al Viminale una portavoce del M5s e dei cittadini calabresi ha parlato di Amantea chiedendo al Ministro di dare al nostro Comune e a tutti i cittadini amanteani la giusta e quanto mai necessaria attenzione.

Se non adesso quando?

Siamo riusciti a sfrattare con i Sabatino la politica distruttrice degli ultimi venti anni, adesso la presenza dello Stato ha il dovere di mettere le carte in ordine e di darcene conto, anche rilevando le dovute responsabilità.

Da qui occorrerà ripartire con orgoglio e impegno.

Bisognerà lavorare con forza e costanza, ricostruendo tutto.

Ma c'è la luce in fondo al tunnel !”

Pubblicato in Primo Piano

Questo è il pensiero espresso recentemente a margine del le celebra zioni in città per la Festa della Repub blica dal pre fetto Tomao:

 

 

 

 

 

""Assistiamo alla fuga di tantissimi esseri umani che affrontano condizioni di viaggio terrificanti mettendo a rischio la propria vita, e questo significa che nei loro Paesi hanno condizioni di vita drammatiche. Quella dei migranti, non nascondiamocelo, e' una realtà molto dura e difficile, e' un'emergenza epocale".

In questi giorni sempre il Prefetto Tomao atteso che negli ultimi giorni sono stati assegnati dal ministero dell’Interno alla prefettura cosentina 100 migranti, trasferiti in centri d’accoglienza messi a disposizione da cooperative ed associazioni, l’ufficio territoriale di governo invita i Comuni a una maggiore partecipazione.

In merito la prefettura ha diffuso una nota che è una vera e propria dura accusa rivolta contro i comuni della provincia.

Si legge, infatti, nella nota “Sebbene da recentissime notizie di stampa si sia appreso che in Calabria i sindaci sono disposti ad accogliere i richiedenti asilo e a sviluppare progetti per l’integrazione dei migranti nelle comunità locali, in realtà in questa provincia sono pochissimi i sindaci che hanno dato risposta alle numerose richieste di disponibilità avanzate dalla prefettura”.

Il solo Comune di Pedivigliano ha sottoscritto un protocollo con la stessa Prefettura mettendo a disposizione un immobile, “mentre – si fa rilevare – pochi altri amministratori hanno prospettato la possibilità di strutture che necessitano però di importanti interventi di ristrutturazione”.

E’ stata inviata una lettera al Prefetto di Cosenza sig Gianfranco Tomao ed al Presidente Regione Calabria

sig Mario Oliverio con la espressa richiesta di sollecitare gli urgenti interventi sulla ss18 di Amantea in Loca lità Principessa.

La lettera richiama la grave situazione della SS18 e gli effetti negativi indotti sulla economia amanteana ed in particolare sul turismo.

A corredo gli articoli della stampa che evidenziano nei sabati e nelle domeniche lunghe code al semaforo di località Principessa , code che se aggiunte a quelle che si formano ai semafori di Amantea inducono se possibile ad evitare la percorrenza della Statale.

E questo per non parlare degli autovelox e dei photored che sanzionano gli automobilisti che cercano di recuperare qualche minuto della impossibile percorrenza.

Ed è per questo

che il PD ,sotto il nuovo governo locale, ha ritenuto di aggiungere la propria voce a quella di tanti che hanno segnalato questa impossibile situazione peraltro prevista da tutti, salvo che da chi governa questo paese e questa strada.

Ecco il testo della nota firmata dal segretario Giacco: “La situazione in cui ormai da anni versa la ss18 tirrenica cosentina nel tratto denominato “località Principessa” presenta un quadro allarmante sul piano della viabilità e della sicurezza.

Come Ella sapr

à, si tratta di una strada di grande importanza, ancor di più dopo il collasso infrastrutturale dell’A3 a causa del crollo del Viadotto Italia.

Le criticità della suddetta statale penalizzano pesantemente i collegamenti verso i territori della costa tirrenica, in quan

to pregiudicano l’immissione diretta con lo svincolo autostradale di Falerna e con l’aeroporto di Lamezia Terme.

La mancata tutela del tratto in questione crea un evidente problema di sicurezza e compromette la qualità della vita di coloro i quali a vario titolo transitano sul suddetto tratto stradale.

Tale stato di cose, pertanto, sta producendo un danno di preoccupanti proporzioni all’economia locale,che rischia l’isolamento.

Solo a scopo esemplificativo, trovo utile parteciparLe i dati allarmanti elaborati dai soci del “Consorzio Isca Hotels”c

he indicano – proprio nel momento in cui in Italia si respira aria di ripresa economica –per il mese di giugno il 40% di presenze turistiche in meno rispetto allo scorso anno.

Il disagio sta coinvolgendo tutto il sistema economico locale – dal turismo all’agricoltura – provocando un preoccupante calo degli occupati proprio in quei settori che rappresentano punti di forza e di eccellenza dell’economia del comprensorio.

Per tale ragione faccio appello

alla Sua sensibilità, pregandoLa di fare quanto in Suo potere per sollecitare l’inizio degli interventi a tutela del suddetto tratto stradale,al fine di preservarne la normale fruizione ed assicurarne la sicurezza”.

Pubblicato in Cronaca

Oggi 3 giugno si è svolto a Roma un incontro tecnico sul problema del blocco dell'A3 Salerno – Reggio Calabria nel tratto di Laino Borgo, interessato dal crollo del viadotto Italia, e sui riflessi per la SS18.

 

In attesa del comunicato del ministro e/o del Prefetto ecco, in anteprima quello del comune di Amantea presente alla riunione con l’assessore Cannata

"Purtroppo – ha spiegato Cannata – la chiusura dell'autostrada ha provocato il riversamento dei veicoli sulle dorsali marittime, provocando il collasso del sistema viario locale. I risultati di tale situazione sono purtroppo sotto gli occhi di tutti: aumento esponenziale del volume di traffico, soprattutto di quello derivante dai mezzi pesanti, e progressivo abbassamento dei livelli di sicurezza. Per quanto riguarda Amantea viviamo purtroppo un'emergenza nell'emergenza: il senso unico di marcia a Sud del porto turistico in località Principessa rappresenta un imbuto naturale per autovetture e tir con il progressivo formarsi di lunghe code che penalizzano ulteriormente le aziende e gli operatori economici presenti in loco. È necessario dunque fare qualcosa nell'immediato. La proposta lanciata dal presidente della Regione Calabria Mario Oliverio è un punto di partenza: sopperire alla situazione viaria incentivando l'uso di mezzi di trasporto alternativi come treni ed aerei. Così facendo il potenziale turista interessato a trascorrere un periodo di vacanza in Calabria potrebbe risparmiare in maniera radicale sui costi di trasferimento, rinunciando alla macchina e decongestionando il traffico locale".

 

Ed il sindaco di Amantea ha dichiarato che "La presenza dell'assessore Cannata al tavolo tecnico convocato da Del Rio testimonia il senso di preoccupazione che avvertiamo quotidianamente a causa di un sistema viario che ha oramai messo in mostra le proprie fragilità. Oltre alla problematica dell'A3 e di località Principessa non dobbiamo dimenticare l'interruzione della provinciale che da Campora San Giovanni conduce a Nocera Terinese, figlia del cedimento del ponte sul fiume Savuto avvenuto nel 2008.

Purtroppo non abbiamo competenze in nessuna delle due situazioni, ma come classe politica e soprattutto come amministrazione comunale abbiamo il dovere di far sentire la nostra voce. Qui si tratta di agire. In tempi brevi e rapidi. La stagione estiva è alle porte e molte strutture turistiche e ricettive non possono attendere oltre. Urge ripristinare un percorso alternativo alla Salerno – Reggio Calabria per decongestionare il traffico sulla dorsale tirrenica, ma soprattutto dobbiamo attuare strategie comuni per facilitare l'arrivo dei vacanzieri nella nostra regione, ricordandoci il ruolo che l'industria del relax e del tempo libero svolge per tutta la Calabria".

A conclusione dell'incontro il governo si è impegnato a reperire nuove risorse da investire nel piano viario regionale. Sono stati interessati anche gli esperti dell'Anas per studiare un percorso alternativo alla litorale tirrenica che prenda in considerazione la SS 19 e verranno valutate nel dettaglio anche le proposte del governatore che prevedono tra le altre cose il rafforzamento delle cosiddette "autostrade del mare", almeno fino a Gioia Tauro e Villa San Giovanni.

Pubblicato in Politica

Non sono nemmeno le 10.00, l’orario fissato per il consiglio comunale e davanti al Campus, recentemente intestato a Franco Tonnara, ci sono quasi tutti i consiglieri comunali   e decine e decine di agenti delle Forze dell’Ordine.

In particolare carabinieri e poliziotti in divisa ed in borghese.

Lungo la statale 18 si vedono gruppi di studenti che a piedi raggiungono via Vulcano.

Ma tanti altri studenti e diversi cittadini sono già dentro ad attendere l’inizio del consiglio straordinario.

Puntuali, e tra i primi, ad arrivare il Ministro Lanzetta ed il Prefetto Tomao accolti all’ingresso del campus dal sindaco Monica Sabatino e dagli altri politici amanteani.

Poi l’ingresso e man mano l’ampia sala si riempie di studenti, di gente comune, di familiari degli amministratori oggetto di intimidazione . Sono presenti anche diversi dipendenti del comune.

Poi arrivano e salgono sul palco l’onorevole Magorno, l’onorevole Lo Moro, l’Onorevole Enza Bruno Bossio che prendono posto tra “i banchi” dei consiglieri di maggioranza e di minoranza.

Restano giù nel parterre, ma in prima fila, l’ex assessore Ennio Morrone e l’ex presidente della giunta provinciale di Catanzaro Wanda Ferro.

Solo più tardi arriva Mario Oliverio che prende posto anche nel parterre

Poi iniziano i lavori del Consiglio straordinario con la chiama

Manca soltanto il consigliere Franco Chilelli con delega al personale ed al cimitero e che è stato il primo a subire le intimidazioni.

Nessuna giustificazione viene letta in aula ma sappiamo che è ammalato

Poi il presidente del consiglio comunale prende parola evidenziando la straordinarietà del consiglio in corso

A seguire la consigliere Elena Arone , capogruppo di Uniti per Campora, che con voce tremante   plaude al sindaco Monica Sabatino e le offre la propria solidarietà e si dichiara pronta ad andare avanti e sostiene che nessuno abbasserà la testa di fronte alle intimidazioni ed ai capricci delle persone con identità pseudo politiche.

Prende, poi, la parola la consigliera Ciccia Caterina,capogruppo di Uniti per Amantea, la quale dichiara che non intende più accettare un giudizio negativo che denigra la sua città, città che è estranea a queste vicende, sostenendo le forze dell’ordine e della magistratura ma senza sostituirsi ad essi

A seguire prende la parola Giusi Osso che dichiara che il vile atto perpetrato al sindaco ed ai consiglieri offende anche la città ma che la giunta andrà avanti a testa alta e con la schiena diritta ed invoca poi la educazione dei giovani alla legalità.

Segue Francesca Menichino del M5S che condanna gli atti vili che pur ella ha subito e che richiama la necessità della legalità in ogni atto amministrativo. Poi continua evidenziando che gli amministratori più che parlare di legalità devono viverla, devono praticarla, ogni giorno, in ogni atto e farne un esempio di cui essere fieri ed orgogliosi.

Poi conclude evidenziando che la legalità è uno stile di vita e non uno slogan da propaganda politica. Infine abbandona l’assise per schierarsi dalla parte del cittadino.

Continua Concetta Veltri, di Insieme per la città, la quale sostiene che Amantea non merita di vivere questo clima di ansia e di paura che si è instaurato, esprime la sua solidarietà al sindaco, agli assessori ed al consigliere Chilelli, invita tutto il consiglio ad essere unito contro il malaffare . E conclude ricordando che tutti noi, come cittadini, abbiamo l’obbligo di riconsegnare ai nostri figli una città migliore , una città libera.

Parla Sergio Ruggiero, de La Nuova primavera, il quale dà atto di aver telefonato a tutti coloro che sono stati oggetto di atti intimidatori dei quali si vanta di essere amico personale. Ricorda però alla dottoressa Arone che dai banchi della opposizione nessuno di loro fa capricci, ma che lui prende seriamente il suo lavoro per la ricerca della verità e la affermazione della legalità. Invita tutti coloro che fanno politica in questa terra amara ad assumere atteggiamenti coerenti e coraggiosi. Non basta essere a parole contro la mafia, occorre lottare contro il malaffare, le prevaricazioni , le violenze.

Segue Miriam Bruno che con tristezza ricorda che Amantea è balzata alla cronaca non per le sue bellezze, per le sue risorse, che sono tante , ma per fatti criminosi e frequenti. Esprime solidarietà agli amministratori colpiti dalle intimidazioni. Sollecitaa una forte inversione di tendenza. Invoca la ricerca e la attuazione di regole e leggi. Sostiene che “noi dobbiamo essere, per primi, esempio per tutti gli altri” Infine, chiede alle istituzioni di aiutare Amantea a tornare a vivere serenamente.

Chiude gli interventi della minoranza Sante Mazzei, di Insieme per la città, il quale ricorda che i fatti di violenza di oggi sono simili a quelli occorsi alcuni anni fa e dei quali lui stesso è rimasto vittima, per cui comprende bene il dolore , la preoccupazione che si avvertono quando si è oggetto di intimidazioni. Per questo invoca una maggiore presenza delle Forze dell’ordine

Seguono poi gli interventi dell’onorevole Lo Moro, dell’onorevole Magorno, dell’onorevole Enza Bruno Bossio , del prefetto Tomao e della ministra Lanzetta.

Ed a questo ultimo intervento ha fatto seguito l’abbandono del consiglio da parte del capogruppo forzista a Palazzo Campanella Ennio Morrone, che polemizza con il ministro Lanzetta sostenendo. «Purtroppo, mio malgrado, ho sentito di dover abbandonare i lavori del civico consesso   per il deludente intervento del ministro degli Affari regionali Maria Carmela Lanzetta che, al contrario delle legittime aspettative degli uditori e della città, si è rivelato essere un intervento politico anziché essere quello di un ministro della Repubblica italiana in difesa di un territorio minacciato dalla metastasi della delinquenza organizzata calabrese”

Chiude poi una forte, decisa e coraggiosa Monica Sabatino la quale conferma di voler andare avanti nella sua idea di aiutare la città e la quale invita a fare diventare i fatti accaduti un momento di riflessione per tutti e chiede alla popolazione di stringersi maggiormente attorno a chi ci mette la faccia, ma nel dichiarare di aver ricevuto “tanti attestati di solidarietà, tutti in privato” osserva che è come se si avesse timore a schierarsi contro chi tenta, in modo vile, di condizionare l'amministrazione. E la poca presenza di cittadini in sala, anche in questa occasione, dimostra proprio che occorre fare ancora tanta strada sul fronte dell'educazione alla legalità».

 

 

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