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Il camion proveniente dalla Lituania sfonda il passaggio a livello

E si blocca sui binari all’altezza del passaggio a livello.

Il treno regionale, il Torino-Ivrea 10027, non riesce a fermarsi in tempo, nonostante il macchinista abbia azionato in freno di emergenza.

Lo scontro è inevitabile.

Il locomotore e due vagoni deragliano.

Sfiorata anche una casa cantoniera.

E’ successo ieri sera 23 maggio intorno alle 23:20, tra le stazioni di Rodallo e Caluso sulla linea Chivasso-Aosta.

L’impatto violentissimo ha ucciso due persone: il macchinista Roberto Madau, 61 anni, e Stefan Aureliana, 64 anni, che conduceva il mezzo di scorta tecnica al tir, un trasporto eccezionale con targa lituana.

Ci sono anche una ventina di feriti, uno in modo grave. Tra loro il capotreno.

Darius Zujis, l’autista lituano di 39 anni è indagato per disastro ferroviario.

Il traffico ferroviario sulla linea Torino-Ivrea è interrotto a tempo indeterminato.

Trenitalia garantirà i collegamenti con autobus sostitutivi

Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, carabinieri ed il 118, che ha allestito un ospedale da campo.

Pubblicato in Italia

Ho abitato per qualche anno sulla SS18 ed ho dovuto subire per più tempo il rumore dei TIR che utilizzavano la statale.

 

Poi il comune ha emanato una apposita ordinanza di cui è stata chiesta la applicazione a tutte le forze dell’ordine.

Ed il fenomeno si è ridimensionato fortemente.

 

Negli uffici comunali ho lasciato una indagine fonometrica realizzata nell'ambiente esterno come previsto dal DPCM 01/03/91 con l'utilizzo di tecniche di misura dell'inquinamento acustico e strumentazione come previsto dal DM 16/03/98, dalla quale è risultato il fortissimo inquinamento fonometrico in particolare della SS18.

 

Per il comune scrissi alle Ferrovie dello stato chiedendo la attuazione delle misure a difesa dell’inquinamento da rumore prodotto dai treni e la risposta fu la possibilità di esecuzione entro 20 anni dalla data della richiesta . Mancano solo 2 anni..

Nei giorni scorsi , però, un amico che abita sulla SS18 si è lamentato non solo del rumore ma anche delle forti vibrazioni prodotte dai TIR alla propria abitazione.

Sin tratta di persona serissima per cui non posso avere dubbi sulla veridicità della sua denuncia

Gli ho suggerito di rivolgersi all’amministrazione che può ( e deve) fare molto, anche soltanto facendo attuare la vecchia ordinanza ed eventualmente riproponendola, sollecitando una forte attenzione da parte delle Forze dell’ordine , disponendo la ripetizione della indagine fonometrica utilizzando il vecchio fonometro o, se vera la informazione ,utilizzando il nuovo apparecchio di cui è dotata la Polizia Municipale.

Nelle more della sua sollecitazione ne parliamo noi.

E ricordiamo che in Italia l’85,5% delle merci viaggia su gomma, il 13% in più della media europea, il 20% in più della Germania. E siamo affollati. Secondo l’Istat, su 6.726 chilometri di Autostrade, viaggiano 4 milioni e mezzo di camion.

Ad eccezione della statale 18. Con tutti i rischi che la presenza di questi grandi autocarri comporta, presenza che induce , insieme a photored ed autovelox, a disertare la statale 18. Al limite se non oltre la follia, ci sembra!

E senza dimenticare l’ inquinamento ambientale provocato dai gas di scarico che vengono emessi dai grandi camion che transitano per la città , specie quando costretti a fermarsi ai semafori o quando si accingono a fare il tratto in salita verso nord.

Anche per questo problema si impone che l’amministrazione provveda a far accertare da competenti laboratori il tasso di inquinamento ambientale che siamo costretti a subire.

E resta sempre da capire perché i TIR non utilizzano l’autostrada.

E perché nessuna Forza di Polizia elevi contravvenzioni alla antica ordinanza sindacale.

Ahimè domande e suggerimenti destinati a restare senza risposte.

Giuseppe Marchese

Pubblicato in Politica

Carico di farinaE’ successo stamattina all’alba sulla ss18 in comune di Belvedere marittimo.

 

Un Tir sulla statale 18 subito a nord di Belvedere dove la SS18 cammina parallela alle ferrovie ha perso il carico di farina.

Il carico si è sparso sulla carreggiata bloccando il traffico in ambedue le direzioni.

Il Tir si è intraversato sulla strada.

 

Il carico ha divelto la recinzione posta a protezione del rilevato ferroviario invadendo lo stesso.

Il risultato è stato il blocco della circolazione ferroviaria.

Sul posto i tecnici dell’Anas.

 

Sono anche giunti i Vigili del fuoco del distaccamento di Scalea.

Si sta procedendo alla rimozione del mezzo

Si sta procedendo alla rimozione del carico.

Subito dopo la rimozione del carico e del mezzo i vigili del fuoco del distaccamento di Scalea provvederanno a lavare i luoghi con l’uso di getti d'acqua.

Pubblicato in Alto Tirreno

belmontefurgoneMBelmonte Calabro - Sentir parlare della SS106 come la strada della morte spesso lascia ritenere le altre strade calabresi, come strade “tranquille”. Macchè!

 

Poche ore fa sul tratto della SS18 che attraversa il comune di Belmonte Calabro, nei pressi dell’uscita della prima galleria, un drammatico incidente.
Secondo le prime ricostruzioni un’auto per evitare di travolgere alcuni ciclisti che procedevano non in stretta fila indiana e che si trovavano proprio nella galleria non illuminata si scontrava con un furgone cabinato addetto al trasporto di alimenti che nell’urto si ribaltava sulla carreggiata
Alla guida della Mini Cooper una ragazza di Amantea, che procedeva verso Paola.


Il gruppo avrebbe riportato escoriazioni e ferite.

 

La ragazza veniva immediatamente soccorsa e è trasportata d’urgenza nell’ospedale di Cetraro per gravi ferite e fratture.

La Mini, tuttavia, sarebbe stata tamponata da una Nissan Note che nel frattempo stava sopraggiungendo.
Il traffico ha subito notevoli rallentamenti

beIlmonteM

Sul posto sono intervenuti gli operai dell’Anas per ristabilire il traffico lungo l’arteria statale.
Sono altresì immediatamente intervenuti i Vigili del Fuoco di Paola che hanno provveduto, tra l’altro, al recupero del furgone.

Presenti sul luogo dell’incidente i Carabinieri di Belmonte Calabro, coadiuvati da quelli di Amantea e da quelli del Nucleo radiomobile di Paola.
Sul posto anche la Polizia municipale di Belmonte Calabro

belmontealtrafotoM

Segue….

Pubblicato in Cosenza

Alla comunità amanteana viene detto quello di cui deve parlare, quelli che sono i pericoli, forse solo supposti, ma mai che qualcuno parli dei pericoli veri.

 

Ma davvero la situazione dell’impossibile traffico che ormai da tempo si snoda sui “resti” della SS18 e che purtroppo continuerà per tempo, può lasciare tranquilli i dormienti amanteani ed i loro dormienti politici? Sembrerebbe di si!

Nessuno ad Amantea, che come pochi altri comuni si trova attraversata nel centro abitato, che si preoccupi sul serio del’abnorme traffico, nessuno che si preoccupi dell’inquinamento acustico, nessuno che si preoccupi dell’inquinamento ambientale.

 

Che cosa lasciano i tanti tir che attraversano Amantea?

Perché nessuno chiede all’Arpacal l’impianto di qualche centralina automatica lungo la SS18?

Ma qualcuno che si preoccupa c’è!

Per esempio il senatore Antonio Gentile, il quale ,anche a nome dei colleghi Giovanni Bilardi, Paolo Naccarato, Nico D'Ascola e Piero Aiello, ha telefonato al Prefetto di Cosenza, Giancarlo Tomao, chiedendo un incontro urgente per discutere della gravissima situazione della chiusura dello svincolo autostradale di Mormanno. «Ho chiesto al dottor Tomao un incontro insieme ai colleghi senatori perché il rischio di disastro economico con il crollo della domanda turistica è incombente. Ho apprezzato l'intervento del procuratore Mazzotta – ha proseguito – mentre ho dovuto ascoltare, sconcertato, quanto riferito dall'Anas che parla della realizzazione di un nuovo progetto. Ciò significa giocarsi l'estate, e infliggere un colpo durissimo alla nostra già labile economia. C'è da considerare – prosegue il senatore – che anche nell'area sud dell'autostrada ci sia una nuova interruzione. Il prefetto Tomao – ha detto ancora – ha assicurato un pronto intervento e l'incontro dovrebbe svolgersi in questa settimana. La Calabria – conclude Gentile – non può e non deve più accettare comportamenti dilatori da parte di enti che dimostrano di non apprezzarla e di non avere a cuore i diritti dei suoi abitanti».

 

Di quale turismo parla? Forse di quello montano e della calabria centrale?

E si preoccupa anche il Sindaco di Diamante, Gaetano Sollazzo ha invitato i sindaci del Tirreno cosentino ad un incontro del 26 maggio, alle ore 10,30, presso la sala consiliare del Comune di Diamante, per discutere le eventuali azioni comuni da intraprendere in merito alle preoccupanti notizie riguardanti l'ormai certo perdurare della chiusura dell'Autostrada A3, nel tratto tra Laino Borgo e Mormanno, anche per i mesi della stagione estiva. Tale eventualità prefigura, infatti, gravi conseguenze per l'economia dei territori della nostra Regione, praticamente isolati dal resto del Paese, e preoccupanti riflessi per la viabilità e la sicurezza dei cittadini del Tirreno cosentino a motivo della conseguente circolazione di mezzi pesanti deviati sulla SS 18, a causa della chiusura della A3. Un disagio che rischia di acuirsi alta nei mesi estivi, che vedono la circolazione aumentare esponenzialmente vista la prevalente vocazione turistica del territorio.

 

Chi andrà per Amantea? Non lo sappiamo! Chiederà attenzione anche agli inquinamenti? Non lo sappiamo! Gli suggeriamo (posto che qualcuno vada per un fatto così importante) di chiedere quanto ossido di azoto (NOx) e quanto particolato ci lasciano? E soprattutto, come temiamo,quante volte all'anno viene superato il Valore Limite giornaliero per il PM10?

Amantea. Ci risiamo! Questa statale 18 è micidiale. Come la 106, non diversamente. Ma lo diventa in modo rilevante tanto più quanto il traffico dei TIR si riversa sulla statale abbandonando la A3.

E ieri il traffico di grandi autocarri è stato davvero micidiale.

Non sappiamo se in Sila abbia nevicato e se per questa ragione i TIR si siano spostati sulla statale 18, ma il traffico è stato indicibile.

Facile quindi incidenti simili a quello occorso ieri ad una Panda che ha avuto la peggio di fronte ad un bestione enorme come un Tir.

Il semaforo ha fermato tutti auto e camion.

Poi è scattato il verde.

La Panda doveva svoltare a destra su via Margherita .

Per ragioni che stanno accertando i Carabinieri della locale caserma tempestivamente, intervenuti sul luogo dell’incidente, il TIR ha spintonato la Panda .

Nell’auto tre generazioni : la nonna, alla guida, la mamma ancora in attesa ed la nipotina.

Ad avere la peggio la giovane futura mamma sicuramente spaventata dall’urto inatteso e che per sicurezza anche del nascituro ha deciso di raggiungere il vicino nosocomio di Paola dove è ricoverata.

Nessun problema per gli altri presenti in auto

Alla infortunata E. M. , vigile urbano nel comune di Amantea, gli auguri di pronta guarigione.

Durante la campagna elettorale si ascolta la gente molto più di quanto non si fa normalmente.

Non solo ma nello stesso periodo la gente esprime più facilmente i suoi problemi perchè se ne trovi soluzione.

Uno di questo è il traffico dei TIR sulla SS18.

Un problema, questo, sentito molto ad Amantea che è attraversata dalla statale proprio nel centro abitato.

Tre, almeno, gli aspetti segnalati.

Il primo è l’inquinamento acustico, il secondo è l’inquinamento atmosferico da polveri sottili, il terzo è la pericolosità di autocarri pesanti come i TIR che viaggiano dal nord verso il sud e viceversa.

In particolare, poi, quando i TIR viaggiano in gruppo e diventano veri e propri treni peraltro insuperabili.

Un tempo il comune di Amantea emanò una ordinanza che ne vietava l’uso ed il divieto venne fatto rispettare.

Ora pur essendo ancora vigente detta ordinanza nessuno la fa rispettare.

Non solo ma mai nessuna indagine ufficiale( salvo una del comune di Amantea) sull’ inquinamento acustico venne effettuata dagli organi tecnici competenti

E tantomeno sono stati mai effettuate indagini sull’inquinamento atmosferico da polveri sottili ed altri inquinanti.

L’uso, ancora, della SS18 da parte dei TIR induce un forte consumo del manto stradale che diventa più facilmente intransitabile e produce forte rumore e finanzio vibrazioni

I semafori infine sono un altro problema. I grossi automezzi sono costretti a fermarsi provocando forte rumore.

E similmente producono rumore quando ripartono.

Le ultime amministrazioni si sono totalmente dimenticate di questo problema ( e non solo) arrivando addirittura a proporre i photored di notte, all’insegna di tutto pur di fare soldi.

Un cambiamento di linea quindi si impone. O via i TIR come riteniamo od almeno la valutazione tecnica dei danni alla salute che essi producono .Continuare a sottovalutare il problema è sciocco! Molto sciocco!

Pubblicato in Politica
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