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Possibile soluzione per i vertici Cgil.

Durante la notte, infatti, le trattative avrebbero disegnato un possibile accordo: Maurizio Landini segretario generale e Vincenzo Colla vicesegretario generale cui successivamente, è l'ipotesi del momento, potrebbe affiancarsi, sempre come vicesegretario, Gianna Fracassi per una questione di equilibrio di genere.

In segreteria inoltre, a fronte di uscite già programmate di Camusso e Martini, entrerebbero il segretario generale dei chimici Emilio Miceli, colliano, e un altro componente femminile di area landiniana.

La commissione elettorale è ora in procinto di riunirsi.

(Adnkronos)

Pubblicato in Italia

Oggi pomeriggio con inizio alle ore16.00 presso il Campus Temesa l’incontro di Maurizio Landini con Amantea

Interessante il tema dal titolo :

La bonifica del territorio tra sviluppo, diritto alla salute e legalità.

Ci hanno detto che saranno presenti amanteani che aspettano da anni un alloggio popolare e che contestano le occupazioni abusive da chiunque poste in essere in particolare da coloro che hanno i mezzi finanziari per pagare un fitto ordinario , se non per comprarsi un alloggio proprio.

 

Ci hanno detto che saranno presenti amanteani che sono costretti a non curarsi perché non hanno mezzi economici per pagare gli specialisti privati che sostituiscono una sanità pubblica inidonea, inefficiente, incapace o per raggiungere la sanità pubblica là dove funziona nettamente meglio che ad Amantea.

Ci hanno detto che saranno presenti amanteani che aspettano un lavoro e la dignità che ne deriva.

Ci hanno detto che saranno presenti amanteani che aspettano quella legalità praticata e vissuta quotidianamente indispensabile per garantire ai giovani un futuro.

Ci hanno detto che ci saranno amanteani che vogliono un paese che non nasconda la propria immondizia e poi ne invochi la bonifica

Una occasione imperdibile

Pubblicato in Politica

Diciamolo con chiarezza: la valanga di No è stata un voto per difendere la Costituzione unitamente a una critica esplicita alle politiche sociali messe in atto dal governo in questi anni”.

 

Questo è quanto dice Maurizio Landini il popolare segretario generale della Fiom, i metalmeccanici della Cgil, uomo di punta del sindacato nelle battaglie sociali e di questa, ultima, referendaria. Ora gira le fabbriche spiegando ai lavoratori il nuovo contratto delle tute blu, il primo unitario dopo anni.

 

Poi continua “ La vittoria referendaria dimostra che per i cittadini italiani la Costituzione è una questione molto importante. In dieci anni l’hanno difesa in ben due referendum con governi di diverso segno. Ma non solo conta il risultato, eccezionale, ma anche il fatto che sia andata a votare una quantità impressionante di persone”.

E fra poco, dopo il parere della Consulta che giorno 11 febbraio 2017 deciderà sull'ammissibilità delle richieste relative ai tre referendum popolari abrogativi in materia di lavoro e jobs act promossi dalla Cgil raccogliendo oltre 3 milioni di firme, tre nuovi referendum.

 

In caso di risposta positiva della Consulta, il governo dovrà fissare una data per il voto, tra il 15 aprile e il 15 giugno. A meno che in quel lasso di tempo non venissero indette le elezioni: in qual caso slitterebbe tutto di un anno.

I tre quesiti mirano sostanzialmente al ripristino dell'articolo 18, alla cancellazione dei voucher e al ritorno della responsabilità in solido di appaltatore e appaltante in caso di violazioni nei confronti del lavoratore.

Il primo quesito riguarda la materia degli appalti, e prevede che in caso di violazioni nei confronti del lavoratore rispondano sia la stazione appaltante che l'impresa appaltatrice.

Si tratta, sostanzialmente, di intervenire sulla legge Biagi, così come modificata dalla legge Fornero e ripristinare le garanzie per i contributi dei lavoratori delle aziende che subappaltano lavori.

Il secondo quesito, "Abrogazione delle norme che limitano le sanzioni e il reintegro in caso di licenziamenti illegittimi", chiede un ripristino dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori abrogando la norma del Jobs Act che ha liberalizzato i licenziamenti economici.

Il terzo e ultimo quesito, infine, riguarda la questione "voucher", ossia il lavoro accessorio, definito dalla Cgil la "nuova frontiera del precariato".

Volete voi l'abrogazione degli articoli 48, 49 e 50 del d.lgs. 15 giugno 2015, n. 81, recante "Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell'articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183"?

Pubblicato in Italia

Un altro( atteso, in verità) intervento di Peppe Furano sui privilegi della casta. Da leggere tutto d’un fiato:

“L’ex leader di Democrazia Proletaria Mario Capanna ai microfoni de la Zanzara, su Radio24, (che poi ha ribadito in una intervista sul fatto quotidiano) ha lanciato il suo j’accuse alla stampa che continua a parlare del privilegio dei vitalizi dei politici. Mario Capanna, insieme ad altri 53 ex consiglieri regionali della Lombardia,ha fatto ricorso al Tar contro il taglio del10% del vitalizio e di fronte alle contestazioni del cronista si è difeso così : “prendo 5000,00 euro netti al mese,ma il problema non sono i 100,00 o i 200,00 euro che mi verranno decurtati. Non si devono intaccare i diritti acquisiti. Mai, è una violazione della Costituzione. Altrimenti ci sarà una valanga,contro milioni di pensionati lavoratori…se il

TAR non ci desse ragione si aprirebbe un precedente micidiale”.

Sinceramente ho letto e riletto l’intervista e non volevo credere ai miei occhi!

Ma come, un capo rivoluzionario che voleva cambiare il mondo, ora, per difendere la “sua” pagnotta (il suo privilegio!), è lì arrampicato, senza pudore e decenza, alla foglia di fico dei diritti acquisiti.

Ma è possibile che debba essere io,sicuramente molto più modesto come intellettuale e con una storia di appartenenza alla sinistra come semplice militante, a ricordare a Capanna, leader storico della sinistra a sinistra del PCI, una cosa semplicissima : da sempre nelle società i privilegi di caste,gruppi ecc. sono state supportate da leggi; la legge riconosceva ai patrizi romani i privilegi rispetto agli schiavi,le leggi hanno riconosciuto i privilegi della nobiltà rispetto al popolo per secoli, le leggi riconoscevano in

Francia alla nobiltà i privilegi che i rivoluzionari hanno abolito,le leggi riconoscevano in America il privilegio dei bianchi rispetto ai neri,le leggi riconoscevano in Russia,prima della rivoluzione del 1917,i privilegi ai nobili rispetto ai servi ecc.ecc.

Non esiste nella storia dell’umanità il superamento e l’eliminazione di un privilegio di caste e/o gruppi senza la modifica delle leggi che lo sostengono e lo permettono (con la violenza o con metodo democratico!).

Se durante le epoche storiche si fosse adottato il punto di vista che ora adotta l’ex rivoluzionario Capanna, mai nessun privilegio avrebbe potuto essere rimosso!

Allora se si vuole fare un discorso serio e onesto (almeno a sinistra!) rispetto ai vitalizi dei politici,alle pensioni d’oro ecc.,non bisogna nascondersi dietro il paravento dei diritti acquisiti,della legge (Costituzione e altro) (come fa Capanna ora e come ha fatto tempo fa' Bertinotti rispetto ai privilegi degli ex presidenti della Camera dei Deputati!) che li sostiene e li permette.

La cosa semplice sulla quale confrontarsi è: i vitalizi dei politici,le pensioni d’oro ecc.,che una classe politica e dirigente (centrale e regionale), nel tempo, si è costruito,sono o non sono privilegi assolutamente non giustificati e giustificabili?

Se Capanna, e chi con lui,persona o partito, ritiene che questi non siano privilegi,li difenda nei modi e con le giustificazioni che ritiene opportune,logiche,economiche,morali,sociali, ma per carità,sopratutto a sinistra, non con l’ipocrita paravento della legge che li garantisce!

Ebbene, io ritengo, senza se e senza ma, che i vitalizi dei politici,gli emolumenti dei politici in carica e le pensioni d’oro siano dei privilegi assolutamente non giustificati e non giustificabili,né socialmente né economicamente,anzi ritengo che siano dei veri e propri furti,che una classe politica e dirigente,di destra e di sinistra, senza decenza ha consentito a se stessa.

E allora,dico a Capanna e a quelli come lui,che io non solo e non tanto ritengo che oggi è ragionevole e non discriminatorio il prelievo del 10% sul vostro vitalizio,ma anche che, mantenere vitalizi e pensioni di quell’ammontare e più, sia, non un diritto acquisto da tutelare, ma un furto finora consentito da far cessare! Un dovere morale per una sinistra seria!

Modificando la legge se necessario!

Il furto è a scapito di tutta la società,ma sopratutto delle giovani generazioni che pagano per permettere queste pensioni e per non avere loro domani pensioni dignitose!

Ma il primo comandamento di un partito della sinistra che ha responsabilità di governo non dovrebbe essere l’eliminazione di privilegi assurdi e interessarsi e portare avanti quelli che sono nati indietro?

Ma la domanda che ora è senza risposta è: dov’è la sinistra oggi in Italia?

Il Pd nella espressione della sua maggioranza è un partito di centro che guarda a destra che attua politiche di destra. La minoranza (i vari Bersani,Fassina,Civati,Cuperlo ecc.) con il loro inconcludente comportamento, fatto di grida e poi di un accodarsi, in nome della “Ditta” che non c’è più, reggono il moccolo e illudono una base di sinistra che pensa che si possa stare ancora in questo PD avendo e sperando un orizzonte di sinistra.

Non riesco a spiegarmi cosa dovrebbero fare di più Renzi e i suoi, rispetto a quello che stanno facendo da un anno a questa parte, perché la sinistra nel PD e anche la Kermesse di Milano della sinistra Human factor, prendessero atto che la “Ditta” non solo non è più a sinistra ma guarda con interesse sempre crescente a destra.

Ma non sarebbe opportuno che, sia i Civati ecc.,sia quelli della kermesse di Milano prendessero in considerazione di lasciare il PD al suo nuovo destino e cercassero di valorizzare da una parte persone come Landini, che riesce a trasmettere ancora entusiasmo e speranza e dall’altra dialogare in modo onesto e costruttivo,senza spocchia di primi della classe, con l’unica forza in campo,il M5S,che in questo momento triste e confuso per la sinistra italiana porta avanti iniziative che più di sinistra non si potrebbe?

Mi riferisco alla lotta ai vitalizi,ai privilegi dei politici,alla rinuncia del finanziamento pubblico e

alla taglio drastico degli emolumenti dei politici da una parte e dall’altra alle proposte di stabilire per legge un max alle pensioni (3000,-5000, euro/mese), con un collegamento ai contributi versati, e alla battaglia per il reddito di cittadinanza.

La lotta coerente ai privilegi e agli sprechi della “casta” è il primo passo assolutamente necessario per avvicinare il popolo ai propri rappresentanti e alla politica e attuare una vera democrazia.

Il reddito di cittadinanza è il passo che una sinistra dovrebbe sposare per dare il minimo di dignità e portare un po' avanti quelli che sono nati e rimasti indietro.

Il riordino delle pensioni, un doveroso rispetto per le giovani generazioni e un segnale in direzione di una società solidale e tendente a stabilire diseguaglianze moralmente accettabili.

Giuseppe Furano”

Pubblicato in Basso Tirreno
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