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stretta-di-manoÈ prevista da oggi e nei prossimi giorni un "tour de force" della Commissione Straordinaria al Comune di Amantea, atta all'ascolto delle problematiche di attività commerciali, aziende, attività produttive ed associazioni, al fine di fare un quadro chiaro della situazione del e nel Comune di Amantea.

È prevista nei prossimi giorni anche una riunione con tutti i dipendenti comunali, per affrontare e risolvere, la carenza del personale diventata oramai estenuante, che ricade su ogni singolo dipendente.

Un problema non di poco conto per la commissione straordinaria, anche in considerazione del fatto che le aspettative della città sono molto alte, la città chiede organizzazione, disciplina, regole e ruoli ben definiti, inoltre si chiede anche pulizia, decoro urbano e manutenzione delle strade.

Tante le cose da fare, basteranno 18 mesi della Commissione Straordinaria per mettere tutto a posto, speriamo di sì.

Pubblicato in Politica

Si è tenuta a Reggio la prima udienza del processo che nasce da presunte irregolarità nella concessione del servizio tributi.

La società non avrebbe versato i contributi nelle casse del Comune.

Il ministero: eventuali danni saranno pagati dai tecnici.

Ancora pendente il ricorso dell’ex sindaco contro lo scioglimento

L’aver accelerato la procedura che ha portato allo scioglimento del Comune di Siderno (la seconda volta nel giro di un lustro) per supposti condizionamenti mafiosi, non ha messo al riparo il ministero dell’Interno e la terna commissariale che, in precedenza, aveva gestito l’amministrazione comunale sidernese, dalla insidiosa lite giudiziaria avviata dal senatore Pietro Fuda.

Infatti, l’iniziativa assunta dall’ex sindaco, che ha trascinato in giudizio civile ministero e commissari prefettizi per avere arrecato danni patrimoniali stimati in circa 5milioni di euro alle casse comunali, resta in piedi.

Dopo un primo tentativo di avviare il giudizio, fallito per la “irreperibilità” di un viceprefetto che componeva la terna commissariale, il Tribunale di Reggio Calabria ha tenuto nei giorni scorsi la prima udienza, attesa l’ammissibilità della causa promossa dal Comune.

La nuova udienza ha riservato una prima sorpresa:

Il giudice togato a cui era stata assegnata la causa è stato sostituito con un magistrato non togato. Mentre l’Avvocatura dello Stato, costituitasi per conto del ministero, ha evidenziando nell’atto di comparizione che se danni finanziari dovessero effettivamente esserci stati in danno del Comune di Siderno, di questi debbono rispondere i commissari e non il ministero.

Nel merito, ci si è fermati qui perché preliminarmente è stato rilevato un difetto di notifica che ha impedito la costituzione in giudizio della dottoressa Cacciola, componente della terna commissariale.

Allo scopo di sanare tale difetto, il magistrato ha concesso il termine del mese di novembre per il perfezionamento della notifica, mentre l’udienza è stata fissata per il 2 luglio del 2019.

Occorrerà ancora un altro anno, di conseguenza, per entrare nel vivo del contenzioso promosso dall’ex sindaco Fuda.

Tale contenzioso riguarda l’affidamento, con procedure che il Comune di Siderno ha ritenuto illegittime, a una società privata della riscossione dei tributi comunali.

Tale società, inoltre, ha poi abbandonato il servizio intascando i soldi dei contribuenti ma “dimenticando” di versarli nelle casse comunali.

Il successivo aspro contenzioso avviato da Fuda nell’interesse dei cittadini sidernesi, starebbe alla base di uno scontro tra tale ente e la Prefettura di Reggio Calabria, scontro che, a sentire i malpensanti, avrebbe costituito l’antefatto del nuovo scioglimento del Comune di Siderno, decisione arrivata proprio alla vigilia della prima udienza del processo promosso contro commissari prefettizi e ministero dell’Interno.

In proposito va anche ricordato che sul decreto di scioglimento grava il ricorso alla giustizia amministrativa proposto dal sindaco dimissionato Pietro Fuda. Questi ritiene che il provvedimento adottato dal ministro su proposta del prefetto di Reggio Calabria sia assolutamente pretestuoso e immotivato, nonché appesantito da centinaia di “omissis” che praticamente rendono la documentazione posta a sostegno della decisione semplicemente illeggibile.

«Difendiamo – sottolinea in proposito Fuda – soprattutto la nostra onorabilità avendo guidato un ente che, pur gestendo servizi, appalti e lavori per decine e decine di milioni, non trova alcuna contestazione in merito alle ditte scelte e alle procedure d’appalto seguite».

Insomma, altra rogna per la Prefettura di Reggio Calabria che ultimamente non pare certo mieta apprezzamenti nel rappresentare lo Stato nel reggino

Ilcorrieredicalabria

Pubblicato in Reggio Calabria

L'ispezione della Ragioneria generale dello Stato arrivata al Comune di Reggio Calabria dopo le denunce del “caso Fallara” sembra abbia dato un altro verdetto.

Secondo i commissari sarebbero stati dati incarichi dirigenziali illegittimi ed approvati progetti illegittimi.

Da qui 5 provvedimenti di messa in mora per un valore complessivo di 3,5 milioni che si aggiungono ai circa 3,6 milioni precedenti.

In buona sostanza gli attuali ed ex papaveri di Palazzo San Giorgio potrebbero essere costretti a sborsare circa 7 milioni di euro complessivi.

Nelle more dell’invio degli atti alla Corte dei Conti la intimazione e messa in mora.

Chi ne risponderebbero potrebbero essere il governatore ed ex sindaco di Reggio Peppe Scopelliti, l'ex vicesindaco Peppe Raffa, gli ex assessori Fabrizio Veneziano, Candeloro Imbalzano, Giuseppe Agliano, Giuseppe Adornato, Graziano Melandri, Giuseppe Martorano, Vincenzo Sidari, Michele Raso, Franco Sarica, Giovanni Bilardi, Antonella Freno, Tilde Minasi, Pasquale Zito, Antonio Caridi, Amedeo Canale, Sebastiano Vecchio e Demetrio Porcino.

I dirigenti chiamati in causa sono invece l'attuale segretario generale della giunta regionale ed ex city manager a Palazzo San Giorgio, Franco Zoccali, e Giuseppe Nicita.

Altri dirigenti potrebbero essere chiamati a dare spiegazioni , tra cui Umberto Nucara, Francesco D'Agostino, Serena Angioli, Pietro Praticò, Pasquale Crucitti, Alfredo Priolo, Saverio Putortì, Concettina Siciliano.

Interessati anche i revisori dei conti Carmelo Stracuzzi, Domenico Marturano, Ruggero Ettore De Medici e Domenico D'Amico.

Pubblicato in Reggio Calabria
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