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frana governoSulla frana nel centro storico di Amantea qualcosa potrebbe muoversi. La deputata Enza Bruno Bossio ha chiesto, con una interrogazione, al presidente del consiglio, ora dimissionario, Giuseppe Conte, e ai ministri competenti, l’utilizzo di finanziamenti atti a porre in sicurezza il centro storico cittadino. Sono passati, lo ricorderete, quasi dieci giorni dal crollo di un importante pezzo di roccia nel centro storico di Amantea. Il 19 gennaio il distacco di una grande quantità di materiale roccioso sulla sottostante unica strada ha diviso in due il centro storico, reso necessario lo sgombero di 15 famiglie in strutture ricettive, creato una situazione che interrompe servizi primari. L’area è stata messa in sicurezza ed è stato svolto un sopralluogo da parte dei rocciatori per capire se l’area possa essere interessata da altri crolli. Le loro relazioni verranno esaminate dalla commissione straordinaria che regge il Comune di Amantea. Un sopralluogo è stato svolto anche dai tecnici del gas, visto che l’area è stata, ovviamente, interessata da un blocco della fornitura.  Confidiamo che l’appello della deputata venga ripreso dai politici locali, ed arrivi anche in Regione e che la situazione creatasi venga presto risolta in modo definitivo

Pubblicato in Politica

Enza Bruno Bossio attacca il segretario dem dopo il commissariamento delle Federazioni di Cosenza e Crotone.

Nelle scorse settimane aveva accusato Gratteri di interferire nelle candidature del partito

"Zingaretti uguale Stalin".

Ha scritto proprio così la deputata del Pd Enza Bruno Bossio, arrivata a paragonare alcune decisioni del suo segretario alle purghe del brutale dittatore sovietico.

 

 

 

A scatenare l'ira della parlamentare calabrese è stata infatti la decisione di Zingaretti di commissariare le federazioni provinciali di Cosenza e Crotone, i cui segretari – Luigi Guglielmelli e Gino Murgi – erano da tempo allineati con le posizioni del governatore ribelle Mario Oliverio, che intende ricandidarsi alla presidenza malgrado il Pd abbia già scelto di puntare sull'imprenditore del tonno Pippo Callipo.

Per il segretario dem, la scelta di Guglielmelli e Murgi di "rendere pubblico il dissenso sulla scelta del candidato alla presidenza della Regione" e "l'esplicita volontà di non rispettare le decisioni assunte dagli organi che ne hanno la responsabilità, con l'esplicito intento di delegittimare le scelte compiute, ha senza dubbio causato un danno di immagine al Partito democratico".

La reazione di Bruno Bossio è stata virulenta.

In un post su Facebook, la deputata ha criticato le "motivazioni staliniste" usate per il commissariamento, fino al parallelo con la Russia sovietica: "Anche per Solženicyn usarono le stesse parole per rinchiuderlo nei gulag: dissenso. Zingaretti=Stalin".

Poi la chiusura provocatoria: "A proposito, il segretario di Federazione di Cosenza è un giovane under 40, Luigi Guglielmelli.

E il segretario della Federazione di Crotone è l’ex sindaco di Melissa, Gino Murgi, quello che ha soccorso personalmente i migranti naufraghi.

Pericolosi sovversivi da punire con le purghe".

Bruno Bossio non è nuova a uscite del genere contro il suo segretario.

Poche settimane fa, la deputata era arrivata a dire che sarebbe stato il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri a "ordinare a Zingaretti di non ricandidare Oliverio".

Va sottolineato che proprio la Procura di Catanzaro ha chiesto il processo per Bruno Bossio, accusata di corruzione nell'inchiesta 'Lande desolate', nella quale sono coinvolti anche il marito della parlamentare, Nicola Adamo, e lo stesso Oliverio.

I magistrati hanno ravvisato presunti illeciti in alcuni appalti gestiti dalla Regione Calabria.

Bruno Bossio non è certo l'unica ad aver reagito al commissariamento di Cosenza e Crotone.

Anche gli ex segretari Guglielmelli e Murgi lo ritengono "un atto senza precedenti e di una gravità inaudita, espressione della peggiore tradizione stalinista".

Il guaio, per Zingaretti, è che i dem ribelli non si limiteranno alle parole e ai comunicati stampa. Oliverio e la sua area sono infatti pronti a rompere con il Pd per correre da soli alle Regionali del prossimo 26 gennaio.

E Callipo, in uno scenario del genere, avrebbe poche chance di farcela.

Pietro Bellantoni - Lun, 09/12/2019 - 10:52

Pubblicato in Primo Piano

Catanzaro - La Procura della Repubblica di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio del presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, accusato di abuso d'ufficio e corruzione.

 

 

 

La richiesta riguarda l'inchiesta "Lande desolate" su alcuni appalti gestiti dalla Regione Calabria.

Dall'inchiesta sono emersi presunti illeciti, in particolare, nella gestione da parte della Regione Calabria degli appalti riguardanti l'aviosuperficie di Scalea, l'ovovia di Lorica e il rifacimento di Piazza Bilotti, l'unica delle tre opere pubbliche che é stata portata a termine.

L'inchiesta, nel dicembre 2018, aveva portato al'emissione a carico di Oliverio di un provvedimento di obbligo di dimora a San Giovanni in Fiore, dove risiede, poi revocato dalla Corte di cassazione.

Il rinvio a giudizio é stato chiesto anche per l'ex vicepresidente della Regione Calabria, Nicola Adamo, e per la moglie di quest'ultimo, Enza Bruno Bossio deputata del Pd, accusati di corruzione.

L'udienza preliminare é stata fissata per il 17 ottobre.

Tra gli indagati nell'inchiesta ci sono anche l'ex sindaco di Pedace (Cosenza), Marco Oliverio, e l'imprenditore Giorgio Ottavio Barbieri.

Quest'ultimo, secondo l'accusa, avrebbe beneficiato di trattamenti di favore da parte della Regione Calabria in relazione alla realizzazione delle tre opere pubbliche oggetto dell'inchiesta, ottenendo stati d' avanzamento ed i relativi finanziamenti cui non avrebbe avuto diritto.

Martedì, 09 Luglio 2019 07:58

Pubblicato in Calabria

«Adesso la deputata del Pd Enza Bruno Bossio e i suoi megafoni chiedano scusa ai lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità, nonché agli amministratori locali, cui hanno mentito vendendo la favoletta della risoluzione del precariato per l’intera categoria e della proroga universale dei contratti».

Lo afferma, in una nota, la deputata M5s Dalila Nesci, a seguito della circolare con cui la Funzione pubblica ha chiarito la vicenda della proroga dei contratti per gli Lsu-Lpu, che aveva messo in allarme sindaci e segretari comunali della Calabria.

Poi prosegue la parlamentare 5stelle «Al netto della spregiudicata caccia al voto da parte della Bruno Bossio, la Funzione pubblica ha spiegato che sono prorogabili soltanto i rapporti di lavoro con i soggetti, che abbiano superato i 36 mesi lavorativi, interessati alle procedure di stabilizzazione».

«La Funzione pubblica ha specificato che gli enti territoriali con vuoti in organico per determinate qualifiche procedono all’assunzione a tempo indeterminato dei soggetti collocati in un apposito elenco regionale, ancora da stilare.

Tali assunzioni da parte degli enti territoriali sono però subordinate alla compatibilità con il loro fabbisogno e soggette ai pesanti vincoli finanziari di legge».

«In merito alle risorse stanziate, la Funzione pubblica ha confermato che i 50 milioni dello Stato servono soltanto alla compartecipazione agli oneri derivanti dai contratti a tempo determinato dei lavoratori, per perseguire l’obiettivo, non ancora raggiunto nei tre anni precedenti, dell’avvio di percorsi assunzionali a tempo indeterminato».

«Infine – conclude Nesci – la Funzione pubblica ha esplicitato il ritorno al bacino regionale degli Lsu-Lpu per quei lavoratori che gli enti territoriali non possano assumere.

Morale della favola, tanti resteranno fuori dalle stabilizzazioni e saranno appesi alle scelte ignote della Regione a causa di questo pasticcio di Bruno Bossio e sodali, che, carte alla mano, si è rivelato un inganno elettorale, proprio come avevamo denunciato.

Ora la Regione ha il dovere di dare risposte rapide agli esclusi dalle stabilizzazioni, per i cui diritti ci batteremo con determinazione»

Pubblicato in Calabria

Tempestiva la risposta della dottoressa Angela Ricetti!.

Ma anche parziale, avendo omesso di rispondere a parte dei quesiti sulle responsabilità di un sistema che prima crea il problema e poi lo risolve( parzialmente).

 

Nessuna sorpresa, invece, sui taumaturghi finora ( un po’) distratti che hanno sollecitato la sua presenza ad Amantea ed suo il positivo interyento.

Però siamo felici di prendere atto che quando intervengono e se intervengono( tramite lei, ovviamente) riescono ad indurre a soluzione i gravi problemi del poliambulatorio di Amantea e soprattutto della sanità di Amantea.

In presenza di siffatto orientamento di “politica sanitaria” e vista la sua dichiarata disponibilità al dialogo con gli ammalati non ci resta che ringraziarla ed anticiparle -la prego non me ne voglia- che le chiederemo di dare attenzione ad altri problemi di questo territorio.

Ma ecco la risposta:

“Gentile Signor Marchese,

Rispondo volentieri alle sue sollecitazioni, anche perché ritengo sia mio compito fare chiarezza riguardo al presente ed al futuro del Poliambulatorio.

Innanzitutto, tengo a precisare che - ed è un aspetto importante- vi è una forte attenzione da parte delle istituzioni sulla struttura. Un impegno che coinvolge anche una parte rilevante della comunità locale.

Lo testimoniano, ad esempio, le azioni in favore del Poliambulatorio dei cittadini e delle associazioni che hanno saputo fare Rete.

E non è un caso che -per rispondere al quo quesito- grazie alle positive interlocuzioni tra l’Amministrazione Comunale, l’On. Bruno Bossio e la Direzione Distrettuale e Generale dell’ASP è stato celermente affrontato il tema delle turnazioni presso l’Emodialisi poliambulatoriale.

Ho tenuto ad iniziare il mio incarico con una visita ad Amantea proprio per rappresentare l’attenzione che abbiamo ed avremo verso una struttura importante che serve un territorio vasto.

Devo, tuttavia, rilevare -la prego non me ne voglia- la retoricità di alcuni suoi quesiti.

Va da se, infatti, che la mia zione sarà volta al miglioramento ed all’efficientamento del presente, in considerazione delle prospettive future già formalizzate.

Perché l’orizzonte che abbiamo di fronte è l’evoluzione del Poliambulatorio -già programmata nei documenti ufficiali dell’ASP- in Casa della Salute.

Anche in tale ottica abbiamo sin da subito avviato un positivo confronto con il Sindaco della Città, Pizzino e stiamo interloquendo quotidianamente con il suo delegato al Poliambulatorio Enzo Giacco, per migliorare il presente ed accelerare l’iter di realizzazione della Casa della Salute.

La ringrazio per avermi offerto l’opportunità di fare chiarezza.

Cordialmente,                                                            Angela Riccetti

Pubblicato in Cronaca

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota dell’ amministrazione comunale:

“L’Emodialisi manterrà il terzo turno

Carissime cittadine e carissimi cittadini,

ci teniamo a comunicarvi che l’Emodialisi del Poliambulatorio manterrà i tre turni antimeridiani e pomeridiano - e che il settore non subirà alcun depotenziamento, né in termini di servizi né per ciò che concerne il personale.

Grazie all’interessamento dell’Onorevole Enza Bruno Bossio ed alla sensibilità del Direttore Generale verso le istanze che provengono dal nostro territorio, infatti, è stato scongiurato il rischio della riduzione temporanea delle turnazioni.

Auspichiamo che tale notizia chiuda definitivamente i tentativi di speculazione politica attraverso la diffusione di informazioni non veritiere e di allarmismi che non hanno altro obiettivo se non quello di destabilizzare il personale e di intimorire i pazienti.

Il Poliambulatorio cittadino è al centro delle attenzioni della politica regionale – non a caso il Presidente Oliverio ha voluto concordare con noi un incontro per fare il punto della situazione nei prossimi giorni – e della programmazione sanitaria provinciale.

In tal senso, sarà convocato a breve il tavolo tecnico che definirà l’iter per giungere il prima possibile alla firma della convenzione della Casa della Salute di Amantea.

Ed in tale quadro, nella mattinata di lunedì 19 febbraio, abbiamo con piacere accompagnato la neo Direttrice del Distretto Angela Riccetti nella sua prima visita ufficiale al Poliambulatorio cittadino.

La stessa Direttrice – della quale abbiamo sin da subito apprezzato le qualità umane e professionali – ha più volte sottolineato che il Poliambulatorio sarà al centro della sua azione di management.

L’incontro è stato, inoltre, utile per fare un primo punto su alcune delle questioni sollevate negli ultimi mesi.

Nei prossimi giorni torneremo a riunirci con lei per affrontare più dettagliatamente i termini del potenziamento della struttura.

Con i più cari saluti                                        L’Amministrazione comunale

"La deputata Dalila Nesci, che è la stessa deputata che il 19 gennaio 2016 ha presentato un emendamento per cancellare i 50 milioni destinati al finanziamento del secondo anno di contrattualizzazione degli LSU-LPU della Calabria, ha perso l'ennesima occasione per tacere.

 

Resta da chiedersi cosa abbia fatto in questi cinque anni, se ha davvero svolto la funzione di parlamentare o si è limitata a frequentare la Casaleggio associati, dove sono molto bravi ad insegnare come si producono le fake news ma evidentemente non come si legge correttamente un testo normativo".

Lo afferma Enza Bruno Bossio del Pd.

"Certi di renderle un servizio affinché possa evitare figuracce in futuro glielo rileggiamo noi, testualmente: "L'intenzione del legislatore appare chiara: nell'ottica di realizzare il superamento del precariato e garantire la prosecuzione dei rapporti di lavoro, la legge ripropone per l'anno 2018 la prosecuzione dei rapporti.

Non può intendersi che la misura sia applicabile solo nel caso in cui i contratti non abbiano superato i 36 mesi.

Si presume che il legislatore sia consapevole che la misura stessa è rinnovata, con il citato comma 224, per il quarto anno e che la durata ordinaria massima del contratto a tempo determinato sia, nella circostanza, derogabile in quanto i rapporti sono stati costituiti fin dal 2015 non per esigenze temporanee o eccezionali, come previsto dall'articolo 36 del d.lgs. 165/2001 per i contratti di lavoro a tempo determinato ordinari, ma per realizzare l'avvio di procedure di assunzione a tempo indeterminato" (Parere Dipartimento FP, p. 4).

Detto ciò è del tutto evidente che la stabilizzazione non potrà avvenire ad opera del singolo ente utilizzatore ma, come ha annunciato il Presidente Mario Oliverio e come è stato concordato con gli stessi enti utilizzatori in sede di rinnovo dei contratti, attraverso un piano di stabilizzazione regionale.
La Nesci, pertanto, o è distratta o non capisce o cerca di menar il can per l'aia.

Si tranquillizzi, pertanto; questo percorso è stato cominciato ben tre anni fa, quando come deputati PD eravamo stati appena eletti ed ha trovato la possibilità di realizzarsi grazie all'impegno corale dei diversi livelli istituzionali calabresi, a cominciare dalla Regione fino al sindaco del comune più piccolo della Calabria.

Tutto ciò i lavoratori lo sanno bene, così come conoscono bene chi, in questi anni ha detto loro sempre la verità e ha lavorato per farli uscire dalla condizione di precariato senza diritti.

E la Nesci non è certamente tra questi".

Pubblicato in Calabria

«Adesso la deputata del Pd Enza Bruno Bossio e suoi megafoni chiedano scusa ai lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità, nonché agli amministratori locali, cui hanno mentito vendendo la favoletta della risoluzione del precariato per l'intera categoria e della proroga universale dei contratti».

Lo afferma, in una nota, la deputata M5s Dalila Nesci, a seguito della circolare con cui la Funzione pubblica ha chiarito la vicenda della proroga dei contratti per gli Lsu-Lpu, che aveva messo in allarme sindaci e segretari comunali della Calabria.

«Al netto – prosegue la parlamentare 5stelle – della spregiudicata caccia al voto da parte della Bruno Bossio, la Funzione pubblica ha spiegato che sono prorogabili soltanto i rapporti di lavoro con i soggetti, che abbiano superato i 36 mesi lavorativi, interessati alle procedure di stabilizzazione».

«La Funzione pubblica – prosegue la deputata 5stelle – ha specificato che gli enti territoriali con vuoti in organico per determinate qualifiche procedono all'assunzione a tempo indeterminato dei soggetti collocati in un apposito elenco regionale, ancora da stilare.

Tali assunzioni da parte degli enti territoriali sono però subordinate alla compatibilità con il loro fabbisogno e soggette ai pesanti vincoli finanziari di legge».

«In merito alle risorse stanziate, la Funzione pubblica – aggiunge la deputata 5stelle – ha confermato che i 50 milioni dello Stato servono soltanto alla compartecipazione agli oneri derivanti dai contratti a tempo determinato dei lavoratori, per perseguire l'obiettivo, non ancora raggiunto nei tre anni precedenti, dell’avvio di percorsi assunzionali a tempo indeterminato».

«Infine – conclude Nesci – la Funzione pubblica ha esplicitato il ritorno al bacino regionale degli Lsu-Lpu per quei lavoratori che gli enti territoriali non possano assumere.

Morale della favola, tanti resteranno fuori dalle stabilizzazioni e saranno appesi alle scelte ignote della Regione a causa di questo pasticcio di Bruno Bossio e sodali, che, carte alla mano, si è rivelato un inganno elettorale, proprio come avevamo denunciato.

Ora la Regione ha il dovere di dare risposte rapide agli esclusi dalle stabilizzazioni, per i cui diritti ci batteremo con determinazione».

Pubblicato in Amantea Futura

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Marco Minniti, ha deliberato lo scioglimento, a norma dell’articolo 143 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (TUEL), dei Consigli comunali di Marina di Gioiosa Jonica (RC), Lamezia Terme (CZ), Cassano all’Ionio (CS), Isola di Capo Rizzuto (KR) e Petronà (CZ), nei quali sono stati accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata.

Innegabile la sorpresa per tutti.

Ora scopriamo che a restare sorpresa è sarta anche Enza Bruno Bossio che ha inviato il seguente comunicato stampa

"Appena sono entrata nella Commissione parlamentare antimafia mi sono posta il problema della procedura sugli scioglimenti dei Comuni che e' collegato al Tuel (testo unico enti locali, ndr). Volevo capire come avvenisse.

La prima questione da chiarire e' che lo scioglimento di un Comune per mafia non e' un atto penale, ma amministrativo.

Viene sciolto alla luce di atti amministrativi scorretti.

Tant'e' che quando si fa ricorso a questo atto ci si rivolge al Tar.

Ci sono stati alcuni casi di ricorsi al Tar andati a buon fine, penso a quello di Amantea (CS), sul quale il ministero dell'Interno ha dovuto pagare non pochi soldi per questo episodio.

Per cui fare il collegamento: comune sciolto per mafia e quindi tutti gli amministratori sono mafiosi, tutti i cittadini sono mafiosi, non va bene".

Cosi' all'agenzia Dire la parlamentare calabrese, Enza Bruno BOSSIO (Pd) componente della Commissione parlamentare antimafia, commentando la notizia dello scioglimento per mafia di cinque Comuni calabresi: Lamezia (CZ), Cassano allo Ionio (CS), Marina di Gioiosa Jonica (RC), Isola Capo Rizzuto (KR) e Petrona' (CZ).

"Ci sono degli atti amministrativi - ha aggiunto Bruno BOSSIO - che, prima la Commissione d'accesso, il Comitato per la sicurezza, il prefetto e poi il ministro decidono di portare a compimento per questa decisione.

In questo senso mi e' sembrata un po' irrituale la dichiarazione della presidente della Commissione antimafia Bindi perche' la documentazione sulla proposta di scioglimento non puó arrivare in Commissione, prima che il Consiglio dei ministri prenda la decisione sullo scioglimento.

E quindi nessuno di noi ha la possibilità di accedere a nessun documento ufficiale".

"Ora dobbiamo capire bene e leggere le carte, cosa che farò per ciascun Comune interessato. L'unica cosa che voglio dire con certezza - ha concluso Enza Bruno BOSSIO - ancor prima di aver letto le carte, poichè conosco Papasso personalmente, che il sindaco di Cassano allo Ionio e' una persona perbene".

NdR. Che cosa dobbiamo capire, allora? Che la Bindi parla a vanvera o che aveva letto “le carte” prima degli altri componenti della Commissione parlamentare antimafia,il spregio ad ogni regola politico amministrativa?

O forse la Bindi sapeva tutto perché deputata eletta in Calabria?

Pubblicato in Politica

Non sono solo i segretari provinciali del PD a chiederlo.

NO! Con loro anche Nicodemo Oliverio, Demetrio Battaglia, Enza Bruno Bossio.

 

I suddetti deputati calabresi sono preoccupati dell’andamento delle elezioni amministrative di Cosenza e Crotone dove NCD ha deciso di appoggiare candidati diversi da quelli scelti dal PD.

E la mancata elezioni dei candidati del PD significherebbe che i fautori di questi candidati non sono sufficienti alla bisogna .

 

Sarà vero? Sarà falso?

Nel frattempo si insiste per denunciare la slealtà di Gentile e Bianchi e di chiedere le loro dimissioni creando le condizioni per un risultato insufficienti dei loro candidati. Ecco cosa dicono Oliverio, Battaglia e Bruno Bossio.

"L'atteggiamento del Nuovo Centro Destra in Calabria e' grave e ingiustificato, penalizza la maggioranza di governo, aggrava la situazione politica e la governabilita' negli enti locali.

 

Scegliendo di sostenere alle amministrative dei Comuni piu' importanti della Calabria i candidati a sindaco contrapposti ai candidati ufficiali del Pd, si lede la coerenza e la lealta' che un partito di governo dovrebbe avere verso la maggioranza.

Parliamo di un esecutivo di cui fanno parte due sottosegretari calabresi, Gentile e Bianchi, ora tra i principali fautori della linea di rottura in Calabria.

Con quale giustificazione si puo' sedere a Roma su una poltrona di governo e poi in Calabria salire su un palco delle forze contrapposte al Pd?

Davvero incomprensibile.

Un atteggiamento che necessariamente dovra' aprire una seria riflessione in Calabria come a Roma".

Lo affermano i deputati calabresi del Pd Nicodemo Oliverio, Demetrio Battaglia, Enza Bruno Bossio. (AGI)

Pubblicato in Calabria
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