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E’ stata pubblicata la delibera n 65 del 14 novembre 2017, quella con la quale la Giunta ha deciso di costituirsi in giudizio davanti al TAR per resistere nella causa promossa da Manfredi Ginevra.

Si tratta, come ben noto, di una casa popolare che è stata recuperata all’ente comune con ordinanza, n 73 del 19.7.2017 emessa dal responsabile dell’ufficio urbanistica.

Perché diciamo che nessuno le legge?

Semplice.

In nessuna parte della delibera è stato indicato il nome dell’avvocato incaricato della difesa del comune.

Perché questo mistero?

Scelta o dimenticanza?

Crediamo dimenticanza, anche perché nella delibera leggiamo che il legale “ si è reso disponibile all’incarico stesso per un compenso di euro 500….”

Segnaliamo, però, una cosa positiva quale è quella che questa delibera non ci sembra che rechi le solite “farfalle” ortografiche.

Ovviamente la delibera dovrà essere integrata.

Non vorremmo, però, che questo possibile ritardo incida sulla difesa.

Pubblicato in Politica

Ora comprendiamo perché l’amministrazione comunale ha fortemente sollecitato il comando della Polizia Municipale a scoprire le illegittime detenzioni di alloggi popolari onde procedere alla emissione della ordinanza sindacale di decadenza o di sfratto coattivo

 

Ben al di là del legittimo interesse ad un alloggio popolare da parte di persone in disagio c’è almeno un altro grosso problema all’attenzione dell’amministrazione

 

Ad aprile scorso, infatti, il sindaco ha ricevuto copia della nota Aterp n 135.15 della direzione tecnica del servizio lavori ufficio manutenzioni con la quale, a seguito di nota dello stesso comando di PM di Amantea del 30 marzo 2015, si dava cognizione che “ sono stati effettuati sopralluoghi in data 9 aprile e 16 aprile mirati alla verifica delle condizioni del solaio di copertura del fabbricato sito in Via Monte Rosa 7,9,11,13 e 15”.

 

In sostanza si è accertato lo stato di degrado del solaio di copertura.

Invero la condizione di degrado era stata già accertata negli anni precedenti ma ora le stesse si sono aggravate.

In sostanza sono crollati i travetti.

Il manufatto risale agli anni cinquanta con tecniche costruttive che non hanno garantito la durabilità nel tempo.

L’Aterp ha chiesto da diversi anni alla regione il finanziamento di 400 mila euro per procedere alla manutenzione straordinaria

Nessun finanziamento è intervenuto.

 

Pertanto l’Aterp ha chiesto al sindaco di emanare una ordinanza che vieti l’uso dei locali al primo piano dei 5 fabbricati.

Per evitare che gli assegnatari si trovino senza alloggio si impone pertanto che gli stessi siano almeno temporaneamente allocati in altri 5 alloggi popolari.

Gli interessati sono i signori Suriano Gisueppe, Perna Aida,Roseto Maria R., Scudiero Raffaella e Buffone Antonio.

Pubblicato in Primo Piano

Questo ciò che scrive Maria Teresa Montalto su Facebook: ”Volevo dire al sindaco e vice con che coraggio vanno la sera a letto dormono tranquilli sapendo il mio caso (,) è da cinque mesi (che) dormo in Macchina (,) .dopo la scomparsa del mio futuro marito(,).che ha prestato servizio per questa città. Adempimento. Il suo. Lavoro ogni giorno ora permettere col vostro egoismo che io stia senza casa. Non avendo lavoro . mettetevi una mano sulla coscienza .se .ne avete una.”

Maria Teresa Montalto, come tanti altri amanteani, vuole un alloggio popolare.

Un alloggio popolare ad Amantea vale, oggi, almeno 2-300 euro, cioè l’equivalente di un fitto di casa.

Non solo, ma un alloggio popolare significa sicurezza di un tetto sulla testa, significa poter affrontare più facilmente i problemi della vita.

E molto di più che non possiamo scrivere per dignità, ma che lasciamo intuire al lettore.

 

A far eco l’intervento di una amanteana , tale Claudia A. la quale scrive: “ Hai ragionissimo Maria Teresa Montalto.... e mi meraviglio pure che nessuno si sia degnato di rispondere al tuo post. .. allora cari difensori come la mettiamo ora dopo questa dichiarazione? ???

Tutto a posto ad amantea? ????

Io mi vergogno veramente.. scusaci tutti mariatereesa. ... vorrei vedere io gli amministratori e tanti amanteani nella tua situazione x una settimana..... ma come ca@@o fate la sera a poggiare la testa sul cuscino.

Ma come si fa ????

E gli alloggi popolari chiusi da anni xk non si danno a chi ha bisogno? ???

Ma una coscienza l avete? ????

Vi siete pure aumentati lo stipendio ooooooooo. ... io so che ci sono amministrazioni che se lo abbassano lo stipendio x dare una mano alla città che governano in modo esemplare. ... che schifo. .. questo è un post serio che merita la mobilitazione di tutta la comunità e nemmeno commentate????”

 

L’indigenza è una brutta cosa, ma la peggiore è il non riuscire a trovare lavoro. Noi siamo certi che se Maria Teresa avesse un lavoro potrebbe avere una vita tutta sua senza dover pietire un alloggio popolare.

E pensare che sulla Costituzione si legge: «La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto».

Ma dove è questa repubblica, e che fa per Maria Teresa?

 

Ovviamente resta fermo il fatto che occorre la massima giustizia che occupanti illegittimi di alloggi popolari dovrebbero lasciare il passo a chi ha più bisogno.

Tanto più che sempre sulla Costituzione si legge «La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale ».

Ed allora riproponiamo la stessa domanda : dove è questa Repubblica, e che fa per Maria Teresa?

E se utilizzassimo gli immobili disponibili per un posto letto per Maria Teresa e gli altri senza un tetto?

E questo senza omettere di richiamare la (dimenticata) solidarietà familiare e sociale.

E chiudiamo ricordando che un amanteano, che ormai ha la sua casa in cielo, ha dormito per anni sotto una tenda al mare e che quando ha avuto la casa popolare non ha potuto nemmeno godersela!

Pubblicato in Politica

La notizia mi era stata anticipata da Francesca Menichino, alcuni giorni fa

Poi, in qualche modo, dallo stesso Peppino ieri, quando siamo andati a trovarlo, appena tornato dall’ospedale di Cosenza e mentre si accingeva a ritornarci, pieno di dubbi e di speranze.

E oggi la notizia partecipatami da altri amanteani che versano in gravi condizioni di bisogno e la cui disperata necessità di un alloggio popolare non è ancora emersa.

Stamattina finalmente Peppino ha avuto assegnato un alloggio popolare, esattamente quello che è stato tolto alla vedova G. R.

Adesso Peppino Pagliaro ha una casa.

Erano anni che la attendeva .

Per quanto posso e per come posso, seguo Peppino e la sua storia da anni, almeno da quando viveva a Coreca, in un “box turistico” graziosamente concessogli dal proprietario.

Lo seguo perchè lui è mio amico ed io suo amico. Un uomo solitario se non solo. Prova ne sia il bisogno di relazione e di confronto che ha con tutti.

Peppino è un uomo straordinariamente semplice.

Ed anche ieri, pur con la faccia dolorante per la sua malattia, non ha mancato di mostrarci con orgoglio il suo orto che cresce sulla sabbia e da cui lo scorso anno ha ricavato tanti pomodorini .

Gli auguriamo di cuore di godersi questa casa per tanti anni.......e di seguire il suo oto sulla spiaggia

Pubblicato in Cronaca
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