Due poliziotte e un passante uccise a Liegi, in Belgio, dove un uomo ha aperto il fuoco in strada al al grido di «Allah Akbar».
L'aggressore ha ferito anche altri due poliziotti e ha preso in ostaggio una donna prima di essere neutralizzato.
La sparatoria, avvenuta davanti al liceo Léonie de Waha, sarebbe esplosa dopo che il soggetto è stato fermato per un normale controllo. Si indaga per terrorismo.
Le vittime del killer di Liegi sono due donne poliziotto e un giovane diplomando.
Le due agenti avevano 53 e 45 anni, una mamma di due gemelle di 13 anni già orfane di padre, e l'altra di un ragazzo di 25 anni.
La terza vittima è uno studente di 22 anni della Haute Ecole di Liegi, che si sarebbe dovuto diplomare tra qualche settimana per diventare insegnante.
Lo hanno reso noto il capo della polizia di Liegi e il sindaco della città.
Il killer ha aggredito le agenti di polizia alle spalle, pugnalandole ripetutamente prima di impossessarsi dell'arma di una di loro per ucciderle.
A spiegarlo è stato il procuratore belga, Philippe Dulieu, spiegando che successivamente il killer si è dato alla fuga, ha raggiunto un'auto parcheggiata dove ha ucciso la donna 22enne che occupava il sedile passeggeri, infine si è barricato all'interno di una scuola dove ha preso in ostaggio una donna, prima di essere ucciso.
La donna ora è sana e salva.
Un video amatoriale girato da una donna su un balcone di un appartamento mostra il killer, vestito di nero e con le due armi in mano sottratte alle poliziotte uccise, gridare a più riprese nella strada ormai già deserta «Allahu Akbar». Lo ha pubblicato la tv belga Rtbf sul suo sito.
La donna, mentre filma la scena, lo apostrofa in francese, «sei fortunato che non sia armata, altrimenti saresti già morto nella tomba», e poi a un certo punto lo insulta usando anche l'italiano «vaffa...».
Sulla sparatoria di Liegi indaga la procura federale che ha classificato il dossier come 'terrorismò. Per la tv belga Rtbf, l'autore sarebbe Benjamin Herman, nato nel 1982, un passato da criminale comune entrato e uscito varie volte di prigione.
L'ultima ieri, per un permesso.
Proprio in carcere, a Lantin, si sarebbe radicalizzato.
L'uomo, secondo la polizia locale, «voleva colpire la polizia, ovvero le istituzioni, lo stato belga». Lo ha affermato il capo della polizia Christian Beaupere in una conferenza stampa ripresa dai media belgi.
Anche se l'uomo si era rifugiato in una scuola, ha detto Beaupere, il suo obiettivo non era colpire gli allievi.
L'uomo si è fatto scudo con i corpi delle due poliziotte che aveva pugnalato, uccidendole, e ha aperto il fuoco contro gli agenti intervenuti sul posto, usando le pistole sottratte alle sue vittime.
Quattro poliziotti sono rimasti feriti, uno dei quali, raggiunto all'arteria femorale, è in pericolo di vita, ha reso noto Beaupere.
La terza vittima è uno studente di pedagogia 22enne, raggiunto dai colpi d'arma da fuoco nella sua automobile.
Il killer durante la notte prima di compiere la sua strage potrebbe avere svaligiato una gioielleria a Rochefort con altri due complici e ucciso, a Marches-en-Famenne, un trentenne ex detenuto, noto per reati legati alla droga.
È l'ipotesi che diversi media belgi stanno facendo in base ai fatti di cronaca avvenuti in Vallonia nelle ultime ore.
Non c'è però nessuna conferma ufficiale da parte delle autorità.
«L'inchiesta è condotta dalla polizia federale, non bisogna fare delle correlazioni troppo rapide e mischiare tutto», ha affermato il commissario di polizia di Rochefort dove è stata svaligiata la gioielleria.
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Paura in pieno centro a Parigi.
Tira fuori un coltello all’improvviso ed inizia ad aggredire i passanti.
È successo stasera poco prima delle 21 a Parigi, nel quartiere subito dietro l’Opéra Garnier, pieno di bar, ristoranti e teatri, molto frequentato la sera, anche da parte di turisti stranieri.
Subito il panico, la gente che gridava per strada e scappava dentro i locali..
Secondo le testimonianze di alcune persone presenti sul posto, l’aggressore avrebbe urlato «Allah akbar», almeno da quanto riportato dalla radio Europe 1, e si tratterebbe, quindi, di un attentato jihadista
L’uomo ha ferito 9 persone di cui una è morta.
Altre due persone sarebbe in gravi condizioni.
La polizia lo ha subito neutralizzato ed è terra, ucciso durante l’intervento.
L’aggressore, secondo quanto riportato sul sito del quotidiano Le Parisien, avrebbe gridato ai poliziotti : « Ammazzatemi o vi ammazzo io ».
E avrebbe in effetti cercato di assalire con il coltello un poliziotto, che ha risposto con la sua arma di servizio e l’ha freddato.
Il ministro degli Interni Gérard Collomb su Twitter ha subito salutato «il sangue freddo e la reattività delle forze dell’ordine, che hanno neutralizzato l’aggressore».
L’ultimo attentato in Francia a sfondo islamista risale al 23 marzo scorso, quando un franco-marocchino, Radouane Lakdim, fece irruzione in un supermercato a Trèbes, vicino a Carcassonne, nel Sud del Paese.
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Roba da restare allibiti! L’Italia ospita i profughi dell’Africa e dell’Asia ma non fa nulla per gli “taliani” nati e pasciuti nella nostra nazione (ma è una nazione?).
Non è certamente il primo caso, né l’unico, ma sicuramente il più paradossale e vergognoso!
Almeno mi pare. Ma giudicate voi!
Abbiamo scritto di una signora che ha denunciato la propria volontà di occupare un alloggio popolare( ovviamente sfitto) visto che a giorni sarà buttata fuori dall’alloggio perché non riesce a pagare più il fitto.
Non trova un lavoro. Se lo avesse pagherebbe la casa dove vive e dove viveva con il suo compagno che il Signore si è portato via.
Si è rivolta al comune e le è stato detto che non è in graduatoria!
Ha chiesto di esservi inserita ma le è stato detto che ci vuole il nuovo bando
Ha chiesto quando sarà bandito ma nessuno le ha dato risposta
E’ disperata ma nessuno se ne cura
C’è chi invece non si dispera ed approfitta di un alloggio sotto le stelle.
Parliamo della tenda di Peppino che al momento è in ospedale.
Una tenda sul demanio marittimo che è stata giudicata abusiva con intimazione di sgombero.
Ora c’è un altro amanteano che deve lasciare la propria abitazione perché non riesce a pagare il fitto e che ha deciso di occupare abusivamente un alloggio abusivo!
Oddio forse non proprio abusivamente perchè sembra che ci sia un accordo con il legittimo proprietario
convinto che solo se occupata la sua tenda stelle sotto il cielo non sarà sgomberata e lui se e quando tornerà potrà avere ancora un simil tetto sopra la testa.
Anzi una coabitazione forse è anche una cosa buona.
I due mancati profughi potranno scambiare quattro chiacchiere , magari sbocconcellare un panino in due, non essere più soli, farsi forza uno con l’altro
Anche lui è andato al comune a presentare il suo caso chiedendo soccorso ed in specie almeno un alloggio.
Ed anche a lui è stato detto di presentare domanda di inserimento negli aventi diritto ad un alloggio popolare, ma rivoltosi all’ufficio ha avuto anche lui la obiezione che deve essere indetto il bando.
Ad ambedue qualcuno ha suggerito di attendere l’estate , di farsi una fortissima abbronzatura e di sbarcare fingendosi profughi e gridando “Allah akbar”.
Spes ultima dea. Chissà che gli credano ed anche a loro diano un letto e tre pasti giornalieri.
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