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potatura olivoSono aperte le iscrizioni al 2° corso base di formazione teorico-pratico, organizzato dall’ARSAC, sul tema: “tecniche di potatura e razionale gestione dell’oliveto”  che si svolgerà Venerdì 7 Febbraio 2020 a Longobardi (CS) presso  la sala consiliare del Comune di Longobardi Piazza Miceli 1.

Orari corso base:

dalle ore 9.00 alle ore 13,00  –  dalle ore 14.00  alle ore 18.00

Il corso è a numero chiuso (max n. 35 partecipanti).

Al termine del corso verrà rilasciato attestato di partecipazione

Scarica Modello richiesta iscrizione corso in formato PDF

Per informazioni:

Segreteria 2° Corso 2020:  Arsac Centro Divulgazione Agricola n. 9 Amantea 

 Segreteria organizzativa giornate formative potatura: Arsac Centro Divulgazione Agricola n. 21 Locri (RC) tel. 0964.21968

fonte notizia

Pubblicato in Longobardi

Ancora una volta un cittadino della nostra amata e cara Amantea è al centro di una inchiesta giudiziaria e i giornali on line del cosentino e calabrese hanno dato la notizia in bella evidenza nelle prime pagine a carattere cubitale.

Non si tratta, però, questa volta per ragioni amministrative o politiche, per voti di scambio, per tangenti, per corruzione o robe varie.

 

Questa volta si è trattato, secondo gli inquirenti, di una truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, frode in commercio, calunnia e tentata estorsione.

Secondo l’accusa commerciavano finto olio biologico, in realtà ottenuto mediante l’impiego di fertilizzanti e pesticidi vietati.

Con queste gravi accuse sono finiti in carcere Franco La Rupa e il figlio Antonio.

Sono stati anche conquistati i beni.

Una riflessione è d’obbligo.

Se il maggiore indiziato che è Franco La Rupa non avesse ricoperto in passato, ormai molto lontano, alcune cariche istituzionali, la stampa, la televisione e i media non avrebbero dato grande rilievo alla cosa.

Ma Franco La Rupa ha ricoperto la carica di Sindaco della città di Amantea e la carica di Consigliere della Regione Calabria con l’Udeur di Mastella.

Ogni qual volta i giornali scrivono di Franco La Rupa ripetono come un mantra che è stato Sindaco di Amantea e Consigliere Regionale e aggiungono poi che è stato condannato per voto di scambio.

E a tutti i costi vorrebbero coinvolgere l’Amministrazione Comunale che non centra affatto.

Ma cosa centra, mi chiedo, la condanna inflittagli per presunti voti di scambio con l’odierna carcerazione per truffa, per frode in commercio e per l’acquisto di un immobile in quel di Serra Aiello?

Subito il Web si è scatenato e i commenti anche sarcastici non si sono sprecati.

Qual è la marca dell’olio?

Come si chiama l’azienda agricola?

Volevano investire nell’accoglienza?

Quanto ancora ci vuole per rendersi conto di che business immenso e becero c’è dietro la macchina della solidarietà.

Io lo costringerei ad usare il suo olio finché campa.

Sono anni che io non compro olio prodotto nel Sud, proprio per questa ragione idem per la mozzarella di bufala.

Quando avvengono frodi sull’olio grandi articolini e nessun nome di marchi o indicazioni per i consumatori sui prodotti da evitare.

Meritano la galera a vita, oltre che alla confisca di tutti i loro beni.

Ecco, per colpa di qualcuno,il nostro olio extra vergine calabrese, ottimo direi, è messo sotto inchiesta.

I nostri uliveti coltivati con amore e dedizione danno ottime olive, poi raccolte a mano e trasportate in cestelli di vimini al frantoio

Dal frantoio esce un olio genuino e possiamo tranquillamente acquistarlo e usarlo nelle nostre cucine.

Pubblicato in Primo Piano

In Calabria l'olivicoltura fu introdotta dai Greci e nel corso dei secoli ha assunto una rilevante importanza per l'economia della regione.

Nel cosentino è caratterizzata dalla presenza di cultivar autoctone che si sono selezionate grazie alla particolare esposizione dei terreni e all'ambiente pedoclimatico.

Una storia antica quella dell’olio.

 

 

 

 

Tanto che nella Bibbia si legge (Genesi (8, IO-II) che, approdato sul Monte Ararat dopo il diluvio universale, Noè fece uscire dall'arca una colomba che "... tornò a lui sul far della sera; ecco, essa aveva nel becco un ramoscello di ulivo..."

Una storia che lo vede sia alimento, sia per la illuminazione degli ambienti (Aristofane nelle Vespe scherzando sul prezzo troppo alto dell’olio, dice: “ Che fai, scimunito? Proprio adesso il lucignolo - stuzzichi col dito, che l’olio costa un occhio! - Già, non sa d’amaro a te, quando bisogna - pagarlo sì caro “), sia come emolliente (se ne parla nell’Odissea fin dall’inizio con l’irsuto Ulisse scampato al naufragio, incrostato di sale, che vien lavato da Nausicaa e dalle fanciulle Feaci e poi unto con l’olio degli olivi coltivati nel giardino di Alcinoo).

E Giunio Moderato Columella (I secolo d.C.), uno dei più grandi esperti di agricoltura di tutti i tempi nel "DE RUSTICA"scriveva che ." Olea prima omnium arborum est " (L'ulivo è il primo di tutti gli alberi).

Con l’espansione delle colonie greche la coltura dell’ulivo raggiunse la Calabria all’epoca il Brutium, intorno all’VIII secolo a.C.

Durante la dominazione romana gli alberi di ulivo erano piantati in tutta la regione e preziose testimonianze al riguardo le fornisce lo storico Plinio, il quale affermava che dalla Calabria arrivava “un eccellente olio d’oliva a prezzi ragionevoli, il migliore nel Mediterraneo”.

Ne ha dato recentemente conferma l’archeologo Fabrizio Mollo che ha detto che l’olio calabrese viaggiava in tutto il mediterraneo.

Ancora oggi ulivi ultracentenari si incontrano sulla nostre colline.

Più recentemente l’olivo ha perfino raggiunto le zone più basse , quelle innaffiabili.

Ma storicamente ed ordinariamente l’olivo domina le zone collinare sia del capoluogo che della frazione Campora SG.

Un bene, l’olio che suscitò anche nel settecento l’arrivo delle famiglie Mileti( zona Camoli) ed Augurati( zona omonima di Campora San Giovanni)

Proprio a questa famiglia sembra potersi far risalire la giara settecentesca di fattura napoletana riportata nella foto

E’ questa una delle tante belle testimonianze di questa antica e sconosciuta terra di Amantea.

Pubblicato in Campora San Giovanni

Proprio in questi istanti la cerimonia di consegna dell’olio di Amantea a San Francesco di Paola

Notevole la rappresentanza comunale.

Tra i tanti il sindaco Mario Pizzino ed il comandante della Polizia Municipale Emilio Caruso.

Insieme ad Amantea ad offrire l’olio che alimenterà la Lampada Votiva che arde nella Cappella delle Reliquie di San Francesco anche il Comune di Roccella Ionica ed il comune di Lamezia Terme.

Dopo la intitolazione a San Francesco di P_ola del ponte sul Catocastro , il simbolo dell’ingresso in Amantea, l’offerta intende sollecitare l’attenzione del santo verso la nostra città

Una attenzione di cui Amantea ha veramente bisogno

Non per nulla San Francesco è il santo degli ultimi!

E poi con il mare non si scherza !

E chissà che per andare oltre Amantea occorra il mantello miracoloso di San Francesco.

 

frantoioAppuntamenti nei consorzi DOP per valorizzare questo prodotto di eccellenza

Un mese dedicato all’olio extra vergine e alla sua promozione. Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali lancia la campagna di comunicazione “Olio Extra Vergine. La Sua Ricchezza. La Nostra Fortuna”, per incontrare i ristoratori e sensibilizzare i consumatori sulla lettura dell’etichetta, per conoscere le caratteristiche nutrizionali, la varietà, l’origine e la tracciabilità del prodotto.

L’appuntamento è nell’Azienda Costantino, in Località Donnantonio, a Maida, in provincia di Catanzaro dalle 10.30.

Il programma prevede, dopo la presentazione del progetto, e il saluto dei padroni di casa del Consorzio Lametia DOP, l’intervento dell’esperto che parlerà di abbinamenti, proprietà organolettiche, e utilizzo. Momento centrale sarà quello della presentazione di piatti e ricette con l’olio extra vergine.

Ruolo fondamentale è quello dei Consorzi DOP che illustreranno le caratteristiche dei territori e le caratteristiche della produzione locale. Saranno quindi coinvolti i ristoratori locali che riceveranno un taste Kit: un cofanetto contenente, una bottiglia di olio extravergine d’oliva personalizzata con il logo della campagna,  un bicchiere da degustazione, la cartolina di promozione del concorso e una vetrofania indicante l’adesione al “Circuito Extra vergine” da esporre nel proprio locale.

La promozione del circuito. La partecipazione al circuito permetterà a tutti i ristoratori di vedere il logo della loro attività all’interno del sito  www.extraverginidoliva.it.

L’adesione gratuita al circuito offrirà ai ristoratori la possibilità di usufruire della visibilità del piano di comunicazione previsti durante il mese dell’olio e la possibilità di partecipare al concorso “La migliore carta degli extra vergini”.

Momento finale del concorso sarà quello che si vivrà in occasione del Vinitaly di Verona che l’anno passato ha ospitato il lancio della campagna dedicata ai consumatori che sono stati coinvolti in un tour svoltosi nei centri commerciali di tutta Italia, durante il quale, oltre ai momenti di degustazione, è stato somministrato un test per valutare la conoscenza della proprietà dell’extra vergine, un comparto che vale 3 miliardi di euro e rappresenta il 3% del fatturato totale dell’industria agroalimentare italiana.

Dal 15 al 18 aprile 2018 si chiuderà quindi con la premiazione dei vincitori del concorso questa parte della campagna di comunicazione.

Gli spot. Tre testimonial d’eccezione per la campagna dell’olio extra vergine: gli chef Antonino Cannavacciuolo, Davide Oldani e la food blogger Chiara Maci hanno prestato il volto a questa attività di promozione.

Per informazioni

Ufficio Stampa

333 2146503

349 6940150

Pubblicato in Italia

olioIl titolare di un oleificio di Cleto, è stato denunciato dai militari della Delegazione di Spiaggia di Amantea, dipendente dalla Capitaneria di porto di Vibo Valentia Marina, dopo aver accertato, nei giorni precedenti, irregolarità in materia di smaltimento di rifiuti liquidi dell’attività produttiva.

 

Dal controllo effettuato, infatti, è emerso che il titolare dell’oleificio smaltiva illecitamente i rifiuti derivanti dal ciclo produttivo, disperdendo nell’ambiente circostante e in un attiguo canale d’acqua, affluente del torrente Torbido, le acque di vegetazione prodotte dal processo di molitura delle olive miscelate a quelle di lavaggio dell’impianto.

 

Per queste infrazioni, è scattata la denuncia per i reati di illecito smaltimento di rifiuti liquidi e per l'utilizzazione agronomica di acque di vegetazione dei frantoi oleari al di fuori dei casi e delle procedure previste. E’ stato, inoltre, effettuato il sequestro preventivo urgente delle vasche di raccolta, previa comunicazione al magistrato di turno della Procura della Repubblica di Paola.

 

Al titolare del frantoio è stata infine contestata la mancanza del previsto registro di carico e scarico dei rifiuti non pericolosi, infrazione per la quale è prevista una sanzione amministrativa di oltre duemila euro.

Pubblicato in Cronaca

olio-igpL’Assessore regionale all’Agricoltura, Foreste e Forestazione Michele Trematerra rende noto che mercoledì 9 luglio 2014, alle ore 17.30, presso la  sala conferenze “Candiano” del Centro di Ricerca Cra-Oli di contrada Li Rocchi a Rende (Cs), si terrà la pubblica audizione per il riconoscimento della Indicazione Geografica Protetta (I.G.P.) "Olio di Calabria", ai sensi del Reg. (UE) n. 1151/2012.

L’Indicazione Geografica Protetta "Olio di Calabria" è riservata all’olio extravergine d’oliva ottenuto da olive prodotte esclusivamente  da oliveti Calabresi.Si tratta di un importante passaggio che arriva a  conclusione delle procedure nazionali dell’iter di riconoscimento. L’Indicazione Geografica Protetta "Olio di Calabria" è riservata all’olio extravergine d’oliva ottenuto da olive prodotte esclusivamente  da oliveti Calabresi.

Alla riunione sono invitati tutti i portatori di interesse (istituzioni, organizzazioni professionali e di categoria, produttori, operatori economici ecc.).“Colgo l’occasione per rivolgere un sentito ringraziamento – ha affermato l’Assessore Trematerra - per l’ottimo lavoro sin qui svolto nell’interesse della nostra olivicoltura,  al Comitato Promotore dell’IGP,  al Ministero dell’Agricoltura per il prezioso e qualificato supporto tecnico ed amministrativo, e a tutte le figure  che ancora contribuiranno al felice compimento di questo progetto”.  

 

dr. Rosario Franco

 

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Pubblicato in Calabria

Tappo-Antirabocco“Le due norme approvate ieri (10 giugno, ndr) in Aula alla Camera, che prevedono una l’aumento al 20% dell’arancia nelle bevande vendute con il nome dell’arancia e l’altra l’utilizzo di dispositivi di chiusura più sicuri per l’olio usato negli esercizi pubblici, sono importanti per la tutela del Made in Italy e dimostrano come l’agroalimentare sia centrale nell’azione legislativa.

 

Il voto è testimonianza di un grande lavoro di squadra fatto in collaborazione tra Governo e Parlamento. Con l’intervento sulla percentuale di frutta nelle bevande, mettiamo in condizione la filiera agricola e quella alimentare di trovare una sempre maggiore collaborazione, in un’ottica di sistema.Con la norma antirabocco tuteliamo una grande produzione come l’olio d’oliva italiano che è sempre più spesso oggetto di contraffazioni e deve essere salvaguardato”.

Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali,Maurizio MARTINA, commentando il voto di martedì 10 giugno in Aula alla Camera della legge Comunitaria nell’articolo riguardante “Disposizioni in materia di bevande a base di succo di frutta” e in quello relativo a “Disposizioni in materia di qualità e trasparenza della filiera degli oli di oliva vergini”.

Relativamente all'intervento normativo sulle oliere in uso negli esercizi pubblici, si registra anche una presa di posizione di Coldiretti nazionale. Eccola (la nota stampa ufficiale porta la data dell'11 giugno 2014): "È importante lo stop alle oliere truccate nei ristoranti che potranno servire l’extravergine solo in bottiglie dotate di tappo antirabbocco per evitare che possano essere “allungate” o addirittura riempite ex novo con prodotti che non hanno nulla a che vedere con quello originario. È quanto afferma il presidente della ColdirettiRoberto Moncalvonel commentare positivamente l’emendamento approvato sul tappo “antirabbocco” alla legge Comunitaria in discussione nell’aula della Camera che ha anche approvato l’aumento del contenuto minimo di succo di frutta nelle bibite gassate dal 12 al  20 per cento. Nel rispetto della normativa comunitaria l’Italia non ha rinunciato questa volta a svolgere il ruolo di leader nella tutela della qualità e della sicurezza alimentare in Europa, ha affermato il presidente della Coldiretti nell’apprezzare la decisa svolta dell’Esecutivo che si è dimostrato vicino agli interessi reali delle imprese agricole e dei consumatori. Si tratta di salvaguardare prodotti base della dieta mediterranea come l’olio di oliva e la frutta che - sottolineaMoncalvo- offrono un contributo determinante alla salute dei cittadini e sono realtà produttive da primato nazionale che possono offrire importanti sbocchi occupazionali nel Mezzogiorno in cui più duramente si sta facendo sentire la crisi. La norma approvata prevede che – sottolinea la Coldiretti - gli oli di oliva vergini proposti in confezioni nei pubblici esercizi, fatti salvi gli usi di cucina e di preparazione dei pasti, devono essere presentati in contenitori etichettati conformemente alla normativa vigente, forniti di idoneo dispositivo di chiusura in modo che il contenuto non possa essere modificato senza che la confezione sia aperta o alterata e provvisti di un sistema di protezione che non ne permetta il riutilizzo dopo l’esaurimento del contenuto originale indicato in etichetta. Un deciso stop alle truffe e agli inganni viene dunque posto dalla legge comunitaria che - continua la Coldiretti - ha anche innalzato la percentuale di succo di frutta nelle bibite gassate prodotte in Italia. È stata sconfitta - sostiene la Coldiretti - la lobby dei furbetti dell’agroalimentare che fanno affari con le aranciate senza arance e cercando di spacciare in ristoranti, pizzerie, mense e bar come extravergine italiano prodotti che nulla hanno a che fare con la realtà produttiva nazionale. Negli ultimi trent’anni - conclude la Coldiretti - il frutteto italiano si è ridotto del 28 per cento ed oggi può contare su appena 321mila ettari coltivati a melo, pero, pesco, albicocco, arancio, limone e agrumi e piccoli frutti ai quali si aggiungono 1.110.706 ettari coltivati ad ulivo anche essi in forte calo"

Pubblicato in Italia
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