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Se qualcuno osa dire che i calabresi non amano e non rispettano i propri ospiti abbia la consapevolezza che sta dicendo una aberrazione.

Dieci, cento, mille, le prove contrarie.

E’ che spesso questo amore e questo rispetto non vengono compresi.

 

Magari, perché segnali di benvenuto sono nel tempo cambiati.

Una volta, infatti, potevi leggere “BENVENUTI” all’ingresso di ogni paese anche piccolo, senza distinzione nativi e turisti.

Oggi questi segnali di amore e rispetto sono cambiati .

Oggi si chiamano autovelox, tutor, e, fine a qualche tempo fa, anche photored.

Si badi.

Questi autovelox e tutor non sono bancomat dei comuni, sono BENVENUTI per i turisti.

Anzi servono a dare il benvenuto anche agli accedenti delle cittadine calabresi ed in particolare ai frequentatori dei sistemi commerciali, dei ristoranti, pizzerie, rosticcerie, stabilimenti balneari.

E poi, come dicono tutti coloro che li attuano, servono per garantire la sicurezza quando si “procede” sulla Statale 18.

Questo se il verbo procedere può, nel caso, essere usato, visto che si cammina a 50 kmh.

Insomma quanto si deve fare per la sicurezza dei signori turisti o di coloro che transitano sulla SS18 magari scendendo verso la Sicilia o salendo dalla Sicilia.

Certo in questo modo resta il problema che da Praia a Mara ad Amantea si possono impiegare 2 ore per non essere contravvenzionati e da Praia a mare e Villa San Giovanni quasi 5 ore!

Ma viene fatto tutto per il turismo calabrese.

A 50 kmh si avrà modo di ammirare i paesaggi, i tramonti.

Ecco i sindaci ed il prefetto lo sanno.

Tutor ed autovelox sono garanzia di sicurezza per chi viaggia sulla SS18.

Devono solo capire due cose..

La prima è che è solo per amore e per rispetto verso i turisti che vengono posti autovelox, tutor

La seconda è che in Calabria le leggi si rispettano, senza lamentarsi.

 

Pubblicato in Paola

Scrive Giacinto Mannarino sindaco di Longobardi

“Il Giro d’Italia ha da poco attraversato il tirreno cosentino, senza nulla togliere al sacrosanto diritto di cronaca, sarebbe stato bello, da parte della RAI, ricordare per esempio che, da poco, Cetraro ha ottenuto la bandiera blu per il proprio porto turistico.

Oppure ricordare che la Calabria sia una terra di santi e il che forse è anche vero visto che il paese di Longobardi in provincia di Cosenza, tra santi e beati e servi di Dio ha la fortuna di averne generati addirittura quattro!

Di questi il più celebre è San Nicola Saggio da longobardi.

Però questo non risponde ai dettami del dio auditel e diventa più affascinante raccontare la famosa nave dei veleni di Cetraro e il famigerato autovelox di Longobardi.

Però a mio modesto avviso il tutto è lontano dal servizio di stato per il quale paghiamo il canone”

Pubblicato in Paola

Gli abitanti di Acquicella sono fortemente preoccupati per i rischi di incidenti stradali correlati all’alta velocità degli automezzi che circolano sul tratto di statale 18 che corrisponde al quartiere a nord di Amantea.

Non sono stati mai diffusi i dati reali degli incidenti al fine della percezione della supposta e denunciata alta incidenza.

E tantomeno le ragioni di tali incidenti.

Se, cioè, siano dovuti tutti o in gran parte alla velocità od anche al traffico talora eccessivo, od anche al modo di guidare, precario ed inaccettabile anche se non ha dato mai luogo a sanzioni “educative” , od alla distrazione, magari indotta dall’uso di cellulari, od all’eccesso di pubblicità che distrae chi guida, od agli accessi stradali palesemente incongrui per non dire fuori legge, eccetera

Il problema esiste. Eccome se esiste. In questo tratto di SS18, in modo particolare.

Ma non possiamo sottovalutare , solo per dare un esempio di quello che vogliamo segnalare, il problema dei TIR e dei grossi camion, anche con rimorchio, che usano la statale a dispetto delle ultraventennali ordinanze sindacali che lo vietano.

Né possiamo dimenticare che la SS18 era ed è, secondo il codice, una Strada extraurbana secondaria e che fuori dai centri abitati, come delimitati ai sensi dell’articolo 4 del codice, le distanze dal confine stradale, da rispettare nelle nuove costruzioni, nelle ricostruzioni conseguenti a demolizioni integrali o negli ampliamenti fronteggianti le strade, non possono essere inferiori a 30 m, ben sufficienti per la realizzazione duna complanare ad uso specifico dei residenti .

Ed anche per una Strada extraurbana secondaria fuori dai centri abitati, ma all’interno delle zone previste come edificabili o trasformabili dallo strumento urbanistico generale, la distanza minima era ed è di 10 metri, anche essa sufficiente alla realizzazione di una complanare.

Ed invece sono ben poche le case realizzate con rispetto di tali distanze che avrebbero garantito piena scurezza agli abitanti di Acquicella e di altri luoghi della SS18.

Ora quello che è difficile capire è se l’uso dei tutor o degli autovelox sarà capace di garantire la invocata sicurezza.

Non bisogna essere un’arca di scienza per capire che non ci sarà questo effetto. Affatto.

Ma secondo voi un tutor od un autovelox la cui rilevazione è certamente immediata ma la contestazione differita di giorni e mesi può davvero indurre gli automobilisti a rallentare?

E peraltro a meno di 50 kmh?

O piuttosto appena avvertito il rischio di una contravvenzione salata si vedranno frenate improvvise e tali da creare possibili tamponamenti ripetuti?

Ma poi, e questa è da ridere, siamo andati sul posto ed abbiamo visto che l’ANAS ha installato la tabella di fine Amantea prima del tutor od autovelox , che dir si tratti, come se il tutor od autovelox siano posti nel comune di Belmonte Calabro e non in quello di Amantea.

Una apposizione coerente, comunque, con i gemelli segnali di velocità che sono esattamente dall’altro lato della stradae nei quali si legge fine limite 70 kmh inizio limite 50 kmh!

E questo fatto creerà un mare di ricorsi al giudice di pace!

Ma c’è di peggio.

Una delle disposizioni più disattese da parte delle Amministrazioni Comunali è quella della delimitazione del proprio centro abitato.
L’articolo 4 del decreto legislativo 30/04/1992 n° 285 (Codice della Strada) aveva previsto che entro il 30 giugno 1993 i comuni attuassero, con provvedimenti della giunta, una delimitazione del centro abitato o dei centri abitati presenti sul territorio comunale.
Per agevolare l’operato della giunta il Codice offriva una esauriente definizione del centro abitato e cioè:
“Insieme di edifici, delimitato lungo le vie di accesso dagli appositi segnali di inizio e fine. Per insieme di edifici si intende un raggruppamento continuo, ancorché intervallato da strade, piazze, giardini o simili, costituito da non meno di venticinque fabbricati e da aree di uso pubblico con accessi veicolari o pedonali sulla strada”.

E’ stata mai fatta?

Peraltro il Codice della Strada stabilisce che tutte le strade situate all’interno dei centri abitati relative a comuni con più di 10.000 abitanti( Amantea lo è!) ed indipendentemente da chi ne sia proprietario, sono considerate a tutti gli effetti comunali; il comune ha quindi l’obbligo per le stesse di curare la segnaletica, sia orizzontale che verticale.

Ma se è stata fatta e quindi la SS18 di località Acquicella è comunale perché i segnali stradali sono stati apposti dall’ANAS?

Ed infine se per aversi un centro abitato devono esserci “ non meno di venticinque fabbricati ed aree di uso pubblico con accessi veicolari o pedonali sulla strada”, ovviamente consecutivi e senza soluzione di continuità , perché mai dove non ci sono queste condizioni si insiste per riconoscere la strada ricadente in centro abitato con limite automatico di 50 kmh.

In siffatte condizioni sarà necessario esporre il tutto al sig Prefetto perché rimedi ed ove il Prefetto non intervenga segnalare il tutto al Ministero dei Lavori Pubblici, al quale spetta il compito istituzionale di vigilanza e di coordinamento sulla rete stradale italiana.

Peraltro proprio il Ministero è intervenuto con varie direttive per una corretta ed uniforme applicazione delle norme del codice della strada in materia di segnaletica e criteri per l’installazione e la manutenzione.

Ed il Ministero ha anche affermato testualmente che “numerosi sinistri stradali, infatti, derivano dall’assenza di segnaletica, dall’inadeguatezza della stessa rispetto alle condizioni della strada e del traffico, dalla sua tardiva o insufficiente percepibilità, dalla sua collocazione irregolare, dall’usura dei materiali o dalla mancata manutenzione, ovvero dall’installazione in condizioni difformi dalle prescrizioni del regolamento”.

Pubblicato in Cronaca

Fare il sindaco è davvero un mestiere difficile. Ogni giorno più difficile.

E lo diventa viepiù man mano che lo Stato abbandona i territori, il popolo e dimentica i suoi bisogni fingendo di essere europeista ed internazionalista, cioè indicando modelli auspicabili di diritti e di doveri che “lui” non è stato capace di realizzare o di imporre.

Una strage di distrazione di massa finalizzata solo alla conservazione del potere in testa ad un gruppo oligarchico di politici.

Nel piccolo anche i sindaci appartengono a questa classe.

La differenza tra loro ed i politici maggiori è che i sindaci hanno da un lato il popolo che ha sempre maggiori pretese e dall’altro un popolo che ha difficoltà da pagare i tributi, o che non vuole pagare i tributi che diventano viepiù ossessivi .

E così i sindaci, sorretti da suggeritori , salvifici hanno inventato i tributi extra comunali, i bancomat senza conto in banca.

Parliamo dei photored , degli autovelox e dei tutor.

Un business.

Per i comuni che succhiano soldi a chi transita sulle strade esistenti sul proprio territorio e soprattutto per chi formula le proposte, fornisce le apparecchiature e le gestisce.

Il problema vero è che ci sono sindaci “onesti” che non ricorrono a questi artifici “final contabili”

Ma sono , forse, fessi questi sindaci?

Ma ve l’immaginate tutta la SS18 tirrenica, cioè i 104 km tra Campora SG e Praia a Mare ( Google maps ) percorsa a 50 Km orari?

Ci vorrebbero almeno 2 ore ed 8 minuti, ai quali sommare i tempi di attesa ai semafori e gli altri tempi morti.

Ma la cosa vergognosa è che i sindaci( ben suggeriti) giustificano questi prelievi vessativi parlando di “contributo alla sicurezza”, il che in fondo è vero se si osserva che basta togliere le macchine ( magari ritornando ai calessi ed ai “traini”) e ci sarebbero meno incidenti, meno morti e meno feriti.

Oddio non è che bisogna distruggere le auto, basta lasciarle ferme, cosa non più difficile visto il prezzo dei carburanti sui quali ancora paghiamo, tra l’altro, il finanziamento della guerra d'Etiopia del 1935-1936; il finanziamento della crisi di Suez del 1956; la ricostruzione dopo il disastro del Vajont del 1963; ricostruzione dopo l'alluvione di Firenze del 1966; la ricostruzione dopo il terremoto del Belice del 1968; la ricostruzione dopo il terremoto del Friuli del 1976; la ricostruzione dopo il terremoto dell'Irpinia del 1980; il finanziamento della guerra del Libano del 1983; il finanziamento della missione in Bosnia del 1996; eccetera.

Ma quanto durano questi debiti?

Ma la crisi di Suez ancora dura?

La missione in Bosnia ancora dura?

Sono 50 anni che cacciano l’acqua a Firenze?

Ma ancora, dopo decenni e decenni ancora non è finita la ricostruzione del Vajont, del Belice, del Friuli e dell’Irpinia?

Di fronte a queste vergogne dello Stato ( le chiamo vergogne e non furti, NOTATE) il governo ed i suoi organi possono preoccuparsi di photored , degli autovelox e dei tutor?

Quello che, poi, resta vergognoso è che lo Stato autorizza i suoi agenti( compresi quelli municipali) a non fermare i contravventori, robotizzando il sistema delle contravvenzioni.

I ragazzi che vanno (davvero) veloci non verranno più guardati negli occhi dagli agenti. NO! Saranno guardati solo da un anonimo foglio di carta (ed al più da una foto) dove leggere l’ importo da pagare.

Se volete sorridere basta ricordare che la prima multa per eccesso di velocità di cui si ha notizia, infatti, risale al 1896 e fu comminata a Londra a un tale di nome Walter Arnold che, a bordo del sua Arnold Benz Motor Carriage, venne fermato da un poliziotto mentre percorreva a 13 km/h una strada cittadina sulla quale il limite era di 3 km/h( in città mentre fuori era di 6 kmh).Il poliziotto dovette inseguire l’auto con la sua bicicletta!

Non sappiamo quanti punti gli hanno tolto sulla patente.

Ridicolo, vero?

Ma Usain Bolt che detiene il primato di velocità massima a piedi di 45 km/h rischia di essere contravvenzionato?

Eppure la soluzione esiste ed è semplice.

Basta che le contravvenzioni elevate dai vigili urbani siano pagate allo Stato ed i sindaci diventerebbero tutte persone normali, non più sindaci “ fessi”, quelli che non attivano photored , autovelox e tutor, e spierti” quelli che li attivano per fare cassa!

Pubblicato in Cronaca

busta-verdeNon è ancora chiara la questione di legittimità dei vari autovelox ultimamente istallati sulla SS.18, in particolare a Belvedere Marittimo e a Diamante. Cosi come in altri comuni della litoranea tirrenica. Non vi è dubbio che i comuni proprietari delle macchinette che rilevano la velocità abbiamo fatto i dovuti adempimenti previsti dalla legge, per inviare a centinaia di cittadini che percorrono la strada, non certamente per andare a divertirsi, notifiche di multe per eccesso di velocità di due tre km/H. Sicuramente la motivazione che pone gli enti locali ad investire su questi dispositivi, anziché sulla sicurezza della strada, è dovuto, principalmente, alla carenza di fondi dei bilanci, ma anche, a mio avviso, ad una mancanza di visione politica amministrativa di prospettiva legata al miglioramento viario. In questo settore, cosi come in altri, incombe lo spettro di un futuro di incertezze, considerando che basta una piccola pioggia e le strade dove vengono messi gli autovelox non sono per niente sicure ed in alcune zone della nostra costa, addirittura, franano. Sulla questione infatti ritengo doveroso interrogare L’ANAS, che dovrebbe essere la vera proprietaria del tratto stradale SS 18, poi il Prefetto, insieme al Ministero dei Trasporti e poi i Comuni proprietari di Autovelox e auto civette poste a ciglio strada, queste ultime illegittime in base al decreto Minniti, e raccogliere tutte le testimonianze, per esporle alla Procura della Repubblica di Paola. Al di là della questione legale, ritengo moralmente vergognoso da parte di chi attua questi strumenti, mortificare ancora di più i cittadini con multe, magari, fatte da autovelox tarati senza tolleranza chilometrica di 5/10 km/h in tratti stradali dove ogni 10 metri cambia il limite di velocità. La litoranea tirrenica è una panacea di segnaletica strambatala e di incongruenze e questi sistemi non fanno altro che aumentare la sfiducia dei cittadini verso Istituzioni che dovrebbero garantire,   oltre che la legge, un minimo di giustizia sociale. Con la scusa di incentivare la sicurezza stradale, in realtà non si attuano misure infrastrutturali atte a garantire la sicurezza stessa della strada e gli esempi degli obbrobri autorizzati dall’ANAS sono evidenti sulla costa, ad iniziare dallo svincolo del Santuario di Paola alle rotatorie di Grisolia. Per questo motivo, prima che lo faccia la giustizia, invito i Sindaci dei vari comuni a ritirare questi autovelox fasulli dalla strada, diversamente saremo promotori di una iniziativa che tuteli i cittadini da questa farsa legalizzata, attuata al solo e unico scopo di lapidare l’economia della nostre famiglie e della comunità tirrenica.

Scalea lì 22/02/2018

IDM Scalea

Antonio Pappaterra

Pubblicato in Calabria

Si parla tanto di sicurezza.

Tanto che sembra saranno installati autovelox e tutor sulla SS18 nel tratto che attraversa Amantea.

Bene.

Bene perché forse con il Giro d’Italia risolveremo i problemi di bilancio del nostro comune.

Già provate ad immaginare quante auto passeranno nella occasione del Giro d’Italia e quante infrazioni saranno rilevate se davvero il Prefetto ha autorizzato la applicazione di autovelox e tutor senza obbligo di contestazione immediata.

Praticamente è possibile che tutta la carovana sarà contravvenzionata.

Non solo ma le auto che saranno state fermate per garantire il transito dei ciclisti una volta ripartite sicuramente per recuperare un po’ di tempo tenteranno di viaggiare a velocità superiore ai 50kmh. Un business.

Una disattivazione di tutor ed autovelox è impossibile. Sarebbe infarti la dimostrazione che tutor ed autovelox sono una scelta illogica che va contro le ordinarie attività della vita, competizioni sportive comprese.

Noi, ancora, ci stiamo ponendo la domanda se la carovana di ciclisti sarà fata transitare attraverso la galleria di Coreca dove è stato apposto il divieto di transito ai ciclisti , tanto più perchè i ciclisti non hanno luci, o se il circuito prevederà di impegnare la strada della Tonnara.

La qual cosa ci piacerebbe perchè mostrerebbe la zona più bella di Amantea.

Certo che se gli organizzatori del giro d’Italia non saranno a conoscenza del divieto di transito nella galleria di Coreca , lo Sato farà un bel pò di soldi con le contravvenzioni che dovranno essere elevate a tutti i ciclisti.

E invece sarà rimosso il divieto di transito sarà la dimostrazione che il divieto va contro le ordinarie attività della vita, competizioni sportive comprese.

Pubblicato in Campora San Giovanni

Fa piacere non trovarsi soli in una battaglia che è di civiltà, quale è quella contro i comuni che impongono divieti solo per fare cassa.

Finalmente, grazie agli onorevoli MOTTOLA Giovanni Carlo Francesco e VIGNALI Raffaele la questione arriva in parlamento.

 

Ecco la discussione nella seduta del 20 settembre:

Si riporta la trascrizione dell'interrogazione:

"PRESIDENTE. "Passiamo all'interrogazione Mottola e Vignali n. 3-03251.

Chiedo all'onorevole Mottola se intenda illustrare la sua interrogazione per un minuto o se si riservi di intervenire in sede di replica.

GIOVANNI CARLO FRANCESCO MOTTOLA. Ministro, premesso che l'ultimo rapporto ACI rivela che nel 2016 gli introiti delle sanzioni per infrazioni al codice della strada sono aumentate del 45 per cento. Su 100 contravvenzioni 84 sono emesse dalle Polizie locali. Tra l'altro, l'europea Transport safety ha attestato che tra il 2010 e il 2015 il nostro Paese ha segnato un maggiore incremento di sanzioni per eccesso di velocità (più 15 per cento: circa 50 multe ogni 1.000 abitanti). Si tratta, quindi, di cifre elevatissime pagate dai cittadini ed utilizzate dai comuni, nella stragrande maggioranza dei casi, per rimpinguare i bilanci più che per garantire la sicurezza. Quali iniziative il Governo intende adottare affinché gli enti locali evitino di far sì che l'erogazione delle multe costituisca una vera e propria tassazione effettuata solo per incrementare i bilanci comunali e non come strumento e misura educativa per i cittadini?

PRESIDENTE. Il Ministro dell'Interno, Marco Minniti, ha facoltà di rispondere.

MARCO MINNITI, Ministro dell'Interno. Grazie, signor Presidente. Onorevoli deputati, l'interrogazione si sofferma - leggo testualmente - su quali iniziative il Governo intenda adottare per far sì che l'erogazione delle multe non rappresenti una vera e propria tassazione effettuata solo per implementare i bilanci comunali. Informo che lo scorso 21 luglio ho emanato una specifica direttiva per garantire un'azione coordinata delle forze di Polizia per la prevenzione e il contrasto dei comportamenti che costituiscono le principali cause di incidenti stradali. In particolare, è stato confermato l'indirizzo già consolidato che prevede che l'azione di contrasto per gli eccessi di velocità debba essere espletata secondo obiettivi e criteri determinati nell'ambito di un'adeguata pianificazione dell'autorità prefettizia.

Sono stati, altresì, aggiornati i principi e i criteri cui gli organi accertatori devono attenersi per effettuare contestazioni in caso di inosservanza dei limiti di velocità in modo da contemperare l'esigenza primaria di garantire le condizioni di sicurezza stradale con quella della tutela dell'affidamento degli utenti della strada che devono essere posti in condizione di adeguarsi preventivamente ai limiti prefissati. Sono convinto che l'insieme delle misure previste dalla direttiva potrà contribuire anche ad un più corretto esercizio del potere sanzionatorio. Più in generale, rammento che l'articolo 208 del codice della strada stabilisce che i proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie sono incamerati dall'amministrazione pubblica a cui appartiene l'organo di Polizia stradale che ha accertato l'illecito e che tuttavia non può beneficiarne direttamente in nessuna forma.

I proventi sono devoluti agli enti locali di appartenenza ovvero alle amministrazioni statali. Una quota pari al 50 per cento dei proventi spettanti agli enti locali è vincolata a specifici interventi per migliorare le infrastrutture, la sicurezza stradale, la segnaletica e il potenziamento delle attività di controllo. Lo stesso vincolo di destinazione si applica in caso di violazione dell'articolo 142 del codice della strada in tema di eccesso di velocità accertato con sistemi di rilevamento ovvero mezzi tecnici di controllo a distanza.

Al fine di monitorare l'effettiva destinazione degli introiti in parola alle finalità normativamente indicate, ferme restando i controlli di competenza della Corte dei conti sulla gestione dei comuni, è previsto l'obbligo per ciascun ente locale, entro il 31 maggio di ogni anno, di inviare al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e al Ministero dell'interno una relazione circa l'ammontare complessivo dei proventi di propria spettanza, nonché l'elenco degli interventi realizzati con dette risorse, specificando gli oneri sostenuti per ciascuna attività. Sanzioni sono previste in caso di omissione della trasmissione della citata relazione o per l'utilizzo dei proventi in modo difforme da quanto previsto dalla legge.

Ritengo che il quadro normativo, che ho appena descritto, correttamente applicato, sia idoneo a garantire che gli accertamenti delle violazioni previste dal codice della strada non siano strumento per implementare in modo improprio i bilanci comunali.

PRESIDENTE. L'onorevole Mottola ha facoltà di replicare, per due minuti.

GIOVANNI CARLO FRANCESCO MOTTOLA. Vede Ministro, io non dubito sull'azione da parte dello Stato per prevenire, per aiutare e per instradare i cittadini verso un comportamento migliore. Ma qui si tratta di vedere il comportamento dell'altra parte, cioè degli enti. Io vedo che lo Stato fa uno sforzo per cercare di tagliare le spese e, per tagliare le spese, riduce i contributi ai comuni. Però i comuni, gli enti locali, in realtà, non fanno altro che riversare questi tagli sui cittadini, attraverso dei veri e propri agguati, cioè si trasformano tutti in veri e propri piccoli sceriffi di Nottingham e cominciano a lanciare strali verso i poveri automobilisti.

A me è capitato, per esempio, di percorrere un tratto della Francigena, verso Viterbo, e trovare un punto della strada, una strada che passa nelle campagne, fiancheggiata da tre case, che evidentemente viene valutato come percorso attraverso una città o un paese. In quella strada, però, il limite di velocità non è 50 chilometri all'ora, ma è posto addirittura a 30 chilometri all'ora. La strada è particolarmente dissestata. Se per caso un automobilista passa alla folle velocità di 70 chilometri all'ora, prende una multa di 2 mila euro e la sospensione della patente. La strada è dissestata, ma è dissestata da quindici anni e viene lasciata in quelle condizioni, secondo me, apposta per farci cadere dentro gli automobilisti e in questo modo spremerli il più possibile. Questo comportamento non è accettabile. Non è accettabile da parte dei cittadini, che verificano in campagna, in strada e anche in città, quanto il comportamento delle amministrazioni non sia corretto. Vengono addirittura montati all'improvviso dei tratti e precedenze, segnalazioni oppure delle telecamere non segnalate nella maniera dovuta.

Ora io penso che lo Stato dovrebbe intervenire su questa parte e imporre che l'uso di questi strumenti sia fatto nella maniera dovuta, a tutela dei cittadini in tutti i sensi. Per esempio, se queste telecamere venissero messe ogni tanto, non solo sulle strade, ma anche nei parchi, per garantire l'uso dei parchi, forse sarebbe una cosa meritoria da parte dei comuni e anche dello Stato.

Francamente questa volta il ministro Minniti sembra aver dribblato senza aver fortemente interessato i Prefetti ad una maggiore attenzione sul rispetto delle norme del Codice della Strada.

Almeno sig Ministro che la Polizia Locale fermi gli automobilisti .

Solo in questo modo possono essere educati al rispetto del codice della strada.

Non solo ma fate smettere il business delle ditte private che elevano le contravvenzioni facendosi pagare in percentuale a quelle rilevate!

E poi non si autorizzi la Polizia Stradale a fare contravvenzioni sulle strade statali sena riversare almeno allo Stato quanto necessario per la sicurezza delle dette strade statali!

Pubblicato in Politica

cIl Comando della Polizia Municipale di Amantea ha pubblicato il comunicato riportato a fine articolo (ringraziamo la nostra lettrice che ce ne ha fatto omaggio segnalandoci la cosa).

 

Nello stesso si legge che gli abitanti di Acquicella hanno chiesto che sia garantita la loro sicurezza stradale .

E per aderire a questa impellente ed inderogabile richiesta di soccorso il Comando ha disposto un calendario di controlli della velocità che durerà fino al 10 marzo.

 

Questo il calendario orario nei vari giorni.

-Martedì 21 febbraio controlli dalle 08.30 alle 13.30

-Venerdì 24 febbraio controlli dalle ore 14.00 alle ore 19.00

-Martedì 7 marzo controlli dalle 08.30 alle 13.30

-Venerdì 10 marzo controlli dalle ore 14.00 alle ore 19.00.

Si sente dire che gli abitanti di Acquicella intendano elevare una forte protesta, e non si escludono anche azioni eclatanti, per garantirsi la sicurezza anche negli altri giorni.

Se si tratta di sicurezza perché mai a giorni alterni e ad ore alterne ?.

 

Non è possibile che gli abitanti di Acquicella debbano rischiare la propria incolumità soltanto perché il comando non riesce a garantire la presenza continua dei Vigili urbani proprio ora che il comune si è dotato di propri strumenti di accertamento.

Ricordiamo, infatti, che il comune ha provveduto a quanto disposto dall’art 120 della legge n 61 del 2010 “Modalità di accertamento delle violazioni al decreto legislativo n. 285 del 1992 da parte degli enti locali”

L’articolo prevede che “Agli enti locali è consentita l’attività di accertamento strumentale delle violazioni al decreto legislativo n. 285 del 1992 soltanto mediante strumenti di loro proprietà o da essi acquisiti con contratto di locazione finanziaria o di noleggio a canone fisso, da utilizzare ai fini dell’accertamento delle violazioni esclusivamente con l’impiego del personale dei corpi e dei servizi di polizia locale, fatto salvo quanto previsto dall’articolo 5 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 1999, n. 250”.

Pubblicato in Politica

La notizia si è sparsa immediatamente per la città e chi lo ha saputo ha usato cautela.

Ma tutti gli altri in transito od in ingresso nella città di Amantea?

Saranno stati contravvenzionati?

Crescerà l’ isolamento della città nella quale se possibile si tenta di non venire ad  vuoi per i photored, vuoi, ora, per gli autovelox e per le strisce blu?

Si spargerà la voce che Amantea è da considerare off limits?

Peraltro ancora una volta un solo vigile che ovviamente non riesce a fermare gli automobilistiche hanno ecceduto il limite di velocità per contestare la contravvenzione.

Solo le foto che poi saranno sviluppate e daranno luogo alla redazione dei verbali, salati in genere ed alla sottrazione dei punti dalla patente.

La sanzione amministrativa per il mancato rispetto del limite di velocità aumenta al crescere della differenza con il limite di velocità:

-fino a 10 Km/h superiori al limite ci si deve aspettare una multa compresa fra i 39 euro e i 159 euro;

-oltre i 10 Km/h e fino ai 40 Km/h superiori al limite la sanzione può andare dai 159 euro ai 639 euro e comporta anche la decurtazione di 3 punti dalla patente;

.oltre i 40 Km/h e fino ai 60 Km/h superiori il limite l'ammenda è compresa fra i 500 euro e i 2.000 euro con decurtazione di 6 punti dalla patente e può prevedere anche la sospensione della patente da 1 a 3 mesi (sanzione accessoria);

-se si supera il limite di velocità di oltre 60 Km/h la multa sarà compresa fra 779 euro e i 3.119 euro, saranno sottratti 10 punti dalla patente e sarà prevista la sospensione di quest'ultima dai 6 ai 12 mesi.

Peraltro abbiamo fortissimi dubbi sulla legittimità del limite di 50 Km/h sul tratto della SS18 ad ovest.

Il limite di 50km/h si applica nei centri abitati che sono un “insieme di edifici, delimitato lungo le vie di accesso dagli appositi segnali di inizio e fine. Per insieme di edifici si intende un raggruppamento continuo, ancorché intervallato da strade, piazze, giardini o simili, costituito da non meno di venticinque fabbricati e da aree di uso pubblico con accessi veicolari o pedonali sulla strada"

Nel tratto di Acquicella non si rinvengono le caratteristiche del centro abitato e la SS18 quindi non è un strada urbana, bensì una strada statale.

Tanto è vero che in caso di incidenti stradali su tutta la SS18 che attraversa Amantea interviene l’Anas e non il comune .

Wikipedia chiarisce, infatti, che i tratti urbani delle strade statali, regionali o provinciali, che attraversano centri con meno di 10.000 abitanti non sono comunali.

Peraltro ci sembra necessario ricordare che i sensi dell’articolo 142 del cds relativo ai Limiti di velocità “Mezzi di accertamento della velocità – strumenti e fonti di prova” dispone che gli apparecchi devono essere omologati e che “ Le apparecchiature devono essere gestite direttamente dagli organi preposti all’espletamento dei servizi di polizia stradale elencati dall’art. 12 CDS”

Ci viene riferito invece che le apparecchiature in uso alla Polizia municipale di Amantea appartengono a ditte private che provvedono a tutte le operazioni tecniche.

Lo strano è che appena se ne è andata la commissaria Greco si elevano le contravvenzioni con autovelox.

Che lo abbia disposto lei od uno dei sub commissari ?

E chi ha noleggiato l’autovelox?

Mah!

Ci scrive un nostro lettore:

“Dalla data successiva a ferragosto non si vede piu' la consueta postazione dei vigili in localita' Principessa.

 

 

Mi sono posto perciò alcune domande ed ho fatto alcune riflessioni :

1: ma la frana che ha colpito tale tratto del manto stradale si è fermata? non c'è alcun rischio crollo?

2: forse ci hanno spennato abbastanza e adesso oltre ai 40 mila per l'appalto sono entrati abbastanza soldini?

3: dato che alcuni vigili hanno risposto che era una disposizione del prefetto è possibile vedere un documento, che ne accerti l'autorizzazione e la disposizione?

4: e sempre se di disposizione del prefetto si dovesse trattare , il Prefetto ha deciso che dopo ferragosto la strada è sicura, oppure l'assenza è dovuto alla diminuzione del numero di autovetture che percorrono la statale; oppure dall'assenza dei turisti, quasi del tutto scomparsi dalle nostre spiagge?

5: Mi domando se i signori vigili sono a conoscenza che vengono pagati con le nostre tasse!?!? e che devono dare risposte, ai cittadini quali tutori della legge, oppure pensano di essere le "camice nere" o si comportano come ausiliari del traffico, meglio chiamati "avvoltoi" pronti a sparare sulla povera gente ?

 

ps Giusto per precisare, alla domanda , chi è responsabile di tale disposizione ogni vigile ha dato una risposta diversa e cioè' : “è una disposizione del prefetto , alcuni, è una disposizione dell’ amministrazione , altri, è il comandante che deciso e noi eseguiamo, gli ultimi”.

Decidetevi, e comunque, la prossima volta fate una riunione tutti insieme.”

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