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Lo dice la minoranza del comune di Longobardi la quale scrive:

"Abbiamo presentato un emendamento agli schemi di bilancio di previsione - esercizio finanziario 2018, al fine di prevedere il rimborso del canone acqua per i tanti cittadini che ancora, oggi, non hanno l'acqua potabile".

E’ quanto affermano i consiglieri di opposizione del comune di Longobardi, Franco Cicerelli e Nicola Bruno.

"Stiamo chiedendo invano -continua il capogruppo di minoranza Nicola Bruno- sin dalla seduta consiliare del 6 dicembre 2016, la riduzione delle bollette dell'acqua per i cittadini serviti dai serbatoi che non erogano acqua potabile.

Proprio, nei giorni scorsi, la giunta, con delibera n° 98 del 16/11/2017, ha approvato le salatissime tariffe del servizio idrico integrato per l'anno 2018, da cui si evince che il costo complessivo del suddetto servizio è pari ad euro 418.076,00, di cui euro 174.177,12 è destinato all'acquisto dell'acqua dalla Sorical.

A ben vedere, questa giunta è solerte nell'approvare le tariffe ma inerte nell'applicare la riduzione agli aventi diritto".

Di fronte "alla perdurante inerzia della giunta guidata dal sindaco Giacinto Mannarino e della sua maggioranza, abbiamo chiesto -ricorda il consigliere Nicola Bruno- ben due volte l'intervento dell'azienda sanitaria, a tutela della cittadinanza, atteso che i serbatoi comunali di accumulo acque potabili versavano in gravi condizioni igienico-sanitarie".

Peraltro "solo dopo la nostra richiesta di intervento è stato accertato che le acque dei serbatoi Rupe e Fiorino non erano conformi, come pure sono state constatate diverse perdite di acqua, all'interno dei serbatoi Arenella, Suvarello e Salice".

E solo "dopo il sopralluogo degli ispettori sanitari, da noi richiesti, il sindaco, con ordinanza n° 10 del 13/06/2017, ha ordinato l'utilizzo dell'acqua proveniente dai serbatoi Salice, Fiorino, Palaserra, Rupe, Palieri, Arenella e Suvarello, per "soli scopi igienici", visto che finalmente erano stati appaltati i lavori di manutenzione ordinaria della rete idrica!

Ora, a distanza di cinque mesi, ci viene da chiedere quanto durino i lavori di manutenzione ordinaria.

Non accettiamo la politica dell'immobilismo di questa maggioranza sulla salute e la sicurezza dei cittadini".

Ma "questo -conclude Bruno- è il loro modus operandi: con galline e pacchi dei poveri (per carità, a caval donato non si guarda in bocca), i nostri amministratori continuano a spostare l'attenzione dai problemi fondamentali, come quello di adeguare immediatamente le nostre scuole alla normativa antisismica vigente, a tutela dei nostri figli, oppure garantire l'acqua potabile".

Nel frattempo "abbiamo chiesto, con emendamento del 29/11/2017, protocollo n° 3860, il rimborso del canone per i cittadini che ancora oggi non hanno l'acqua potabile".

Pubblicato in Longobardi

La Calabria è terra di terremoti e maremoti, si sa, anche se da qualche tempo gli stessi si sono “spostati” verso il centro Italia.

E quindi l’adeguamento delle strutture, sia pubbliche che private, è una necessità indiscussa, prima che un obbligo.

E similmente la prevenzione del territorio.

A questo obbligo di prevenzione provvede il Piano di Protezione civile.

E così la minoranza del comune di Longobardi comunica quanto segue

“Finalmente dopo 13 anni il comune di Longobardi ha aggiornato il piano comunale di Protezione civile.

Addirittura fino a ieri, Longobardi non figurava nell'elenco dei comuni dotati di piano di emergenza comunale trasmesso al Dipartimento della Protezione civile ".

Ne parlano i consiglieri di minoranza Franco Cicerelli e Nicola Bruno del gruppo consiliare "Progetto Longobardi".

Poi continua il capogruppo di minoranza Nicola Bruno "Avevamo chiesto, con istanza del 4 novembre 2016, prot. n° 3665, di poter visionare il piano locale di emergenza, ma solo nell'assise dello scorso 15 novembre, il consiglio ha approvato, all'unanimità, l'aggiornamento del suddetto piano.

Abbiamo votato a favore, sottolineando che per rendere efficace il piano sono necessari l'aggiornamento periodico, l'attuazione di esercitazioni e l'informazione alla popolazione".

Ora "chiediamo al primo cittadino che, al più presto, individui ed approvi le funzioni, la composizione e la sede del Centro operativo comunale, struttura della quale si avvale il sindaco, quale autorità comunale di Protezione civile, per la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione, nell'ambito del territorio comunale, in caso di eventi emergenziali".

Leggendo il piano si scopre che "tra gli obiettivi strategici rientrano le scuole, ma proprio quelle della marina -conclude il consigliere Nicola Bruno- possono solo ricevere ed effettuare telefonate esclusivamente ai numeri di emergenza, tra i quali, ahimè, non rientra quello del sindaco, quale massima autorità locale di Protezione civile.

Ci chiediamo, quindi, come sia possibile, secondo il piano, il costante scambio di informazioni in caso di calamità!"

Pubblicato in Longobardi

Scrive la minoranza di Longobardi:"Sin dal nostro insediamento, con l'interrogazione del 25/05/2015 - prot. n° 1924, abbiamo sollecitato l'adozione del Piano comunale di spiaggia, ma l'amministrazione è rimasta totalmente silente.Con il solito bollettino del gruppo consiliare "Longobardi oltre il 2000",la maggioranza ha reso noto che il Piano comunale di spiaggia "è vigente e operativo e se qualcuno -si legge nel predetto bollettino- vuole aprire un lido può tranquillamente venire in comune e chiedere il lotto che gli interessa".

"Ma le chiacchiere - affermano i consiglieri di minoranza Franco Cicerelli e Nicola Bruno- stanno a zero.

La smentita ufficiale viene proprio dall'ufficio tecnico comunale che, con nota prot. n°3440 del 25/10/2017, riferisce che il piano spiaggia avrebbe dovuto essere "adeguato, sin dal 2005, al piano di indirizzi regionale (Pir)".

Infatti, "la legge regionale n° 17/2005, nelle more dell'adeguamento dei piani al Pir, ha stabilito -come si legge nella nota dell'utc- che solo le concessioni in atto si prorogavano fino al 2020", senza, quindi, che il comune potesse concederne di nuove.

Peraltro, ancora,oggi, l'adeguamento del nostro piano, dopo 12 anni, è, badate bene, -si legge nella nota tecnica- "in itinere", con l'ovvia conseguenza che "nessuno -continua il consigliere Nicola Bruno- nel frattempo, ha potuto realizzare un lido".

Per fortuna, "sempre la regione Calabria -conclude Bruno- , con legge n° 7/2017 ha previsto la possibilità, anche per i comuni costieri che non hanno adeguato il piano spiaggia, di rilasciare "concessioni demaniali marittime" ma, solo ed esclusivamente, "suppletive" (vedi nota tecnica comunale) e cioè a supporto di strutture ricettive alberghiere, giochi o piccoli chioschi.

A ben vedere, ancora oggi, pur essendo il nostro comune dotato, sulla carta, di un piano spiaggia, non può affatto rilasciare nuove concessioni, come sostenuto dalla maggioranza, perchè, in realtà, il piano è inadeguato e, quindi, di fatto, non operativo.

Basta chiedere all'ufficio tecnico del nostro comune.

Eppure, il piano spiaggia serve a favorire lo sviluppo del turismo!".

Pubblicato in Belmonte Calabro

Duro l'attacco del gruppo consiliare "Progetto Longobardi" alla maggioranza.

"La scuola materna e quella elementare del plesso Marina, sono senza telefono, eppure il nostro comune ha versato, nel 2016, circa 25.000 euro, alla compagnia telefonica".

E’ quanto affermano i consiglieri di opposizione del comune di Longobardi, Franco Cicerelli e Nicola Bruno.

"Le scuole della marina -prosegue il capogruppo di minoranza Nicola Bruno- possono solo ricevere ed effettuare telefonate esclusivamente ai numeri di emergenza, ma gli insegnanti e gli operatori scolastici, qualora fosse necessario, non possono, in alcun modo, comunicare con le famiglie.

Eppure, ogni anno, il comune versa alle casse della Telecom circa 20.000 euro.

Chiediamo espressamente al sindaco che il servizio venga immediatamente ripristinato, perchè non è tollerabile che a farne le spese, siano sempre i bambini: ieri i riscaldamenti o la delibera con cui si vieta il trasporto scolastico ai bambini "morosi", oggi il problema della mancanza di linea telefonica.

Non è tollerabile che questa maggioranza si vanti di garantire innumerevoli servizi e poi tagli sul telefono delle scuole ahimè caduto sotto la scure della spending review.

E' questione di priorità, di scelte politiche e noi non condividiamo affatto le scelte di questa maggioranza, peraltro, in contrasto con la convenzione sui diritti dell'infanzia, secondo cui l'interesse del bambino deve avere la priorità, in ogni legge, iniziativa pubblica o privata ed in ogni situazione.

I nostri amministratori dovrebbero spiegarci, inoltre, la recente liquidazione di spesa n° 119 del 28/09/2017 alla Vodafone di euro 8.055,37 o l'ammontare dei debiti e lo sperperio di risorse pubbliche degli anni scorsi".

Nel frattempo, gli insegnanti potranno contare solo sui telefoni cellulari personali!

Pubblicato in Longobardi

Riceviamo e pubblichiamo:

Continua, senza sosta, l'attività del gruppo consiliare "Progetto Longobardi".

Sotto i riflettori della minoranza è l'incuria della montagna.

"Non è accettabile che la maggioranza rimanga inerte di fronte al degrado e all'abbandono in cui versa, da anni, questo importante patrimonio naturale".

E' quanto dichiarano i consiglieri di minoranza Nicola Bruno e Franco Cicerelli. "Longobardi -prosegue il capogruppo Bruno- è conosciuto come luogo di grande pregio naturalistico, non solo per il mare, ma anche per le risorse montane e la pineta, in particolare.

La montagna, tuttavia, in questi anni, non solo non è stata valorizzata, ma è stata totalmente privata di qualsivoglia manutenzione, anche semplicemente ordinaria.

E' una montagna completamente dissestata.

I nostri amministratori non solo non sono capaci di politiche di sviluppo ma non riescono neppure a garantire adeguati livelli di sicurezza nè la viabilità interna, compromessi dalla presenza di numerose pietre e massi sul manto stradale nonchè da buche e vere e proprie voragini di asfalto.

Anche per i pellegrini diventa difficile raggiungere il luogo del martirio di Arcangela Filippelli.

E come se non bastasse, è da più di un decennio, che i longobardesi attendono, da questa amministrazione, che si cela dietro le lungaggini burocratiche, la bonifica della vecchia discarica di rifiuti, che costituisce un grave rischio per la salute umana e l'ambiente".

Dulcis in fundo: "non è difficile -conclude il consigliere Bruno- che il passante incappi in una sorgente d'acqua non potabile.

E' questa l'idea di turismo montano?".

Pubblicato in Longobardi

Sequestrato centro raccolta RifiutiNon demorde la minoranza di Longobardi. Anzi, attacca e chiede, nientemeno, una commissione di inchiesta.

 

Ecco la nota inviata alla stampa:

“Chiediamo l’istituzione di una commissione d’inchiesta sull’“incapacità” dell’Amministrazione comunale di fronteggiare l’emergenza rifiuti”

A parlare è il capogruppo della minoranza Nicola Bruno che interviene sull’ultimo atto della telenovela sulla raccolta differenziata a Longobardi: il sequestro dell’isola ecologica avvenuto lo scorso 8 gennaio”.

Poi Bruno dichiara: “Oggi l’ennesima ordinanza sindacale che dispone l’ennesimo affidamento e revoca quella precedente che disponeva la raccolta differenziata, in via sperimentale, fino al prossimo 31 gennaio. Non è tempo di superficialità né di improvvisazione. Eventuali errori si ripercuotono negativamente sull’intera collettività e prestano il fianco al pronto e giusto intervento dei carabinieri della locale stazione, comandata dal maresciallo Domenico Lio”

Poi continuano i consiglieri di minoranza Bruno e Cicerelli : “Dal mese di gennaio 2014 il sindaco Giacinto Mannarino ha adottato ben 15 ordinanze, in materia di rifiuti, di cui 5 destinate, sempre, alla stessa Ditta affidataria del servizio di nettezza urbana.

Il colpo di scena si è consumato, però, lo scorso 27 dicembre: il sindaco, con ordinanza n° 58/2014 disponeva l’avvio della raccolta differenziata per il successivo 29 dicembre, individuando ed autorizzando il sito adiacente il campo sportivo comunale “su cui ubicare –si legge nell’ordinanza- i cassoni scarrabili per effettuare il servizio della raccolta differenziata porta a porta”.

Lo scorso 2 gennaio, in un controllo di routine, i carabinieri della stazione di Fiumefreddo Bruzio, fermano il mezzo con cui il comune svolgeva il servizio di raccolta dei rifiuti sul territorio, poiché privo di revisione.

Da lì qualche sospetto che ha portato, giorno 8, al sequestro del centro di raccolta e dei mezzi adibiti alla raccolta”

Ed allora la forte affermazione :”La vicenda è grave non solo politicamente ma anche per gli eventuali risvolti giudiziari”.

“Da qui -conclude l’avvocato Bruno- la richiesta di istituire una commissione d’indagine che faccia luce e chiarezza su un problema che, ad oggi, malgrado il moltiplicarsi delle ordinanze, non conosce soluzione.”

La nota stampa non chiarisce se la commissione di inchiesta sia da nominarsi a cura del Consiglio Comunale , tentando- di fatto- di lavare i panni in famiglia, o sia da nominarsi dal Prefetto, anche stando il sospetto che la vicenda possa avere risvolti giudiziari.

Pubblicato in Longobardi

Riceviamo e pubblichiamo :

Longobardi – <<In meno di un mese –ha dichiarato il capogruppo di minoranza Nicola Bruno- il sindaco di Longobardi, Giacinto Mannarino, ha convocato ben tre consigli comunali, in seduta straordinaria ed urgente.

Il primo di essi, tenutosi il 2 settembre scorso, ha approvato, con i soli voti della maggioranza, il nuovo Piano di riequilibrio finanziario pluriennale, riproposto grazie alla recente novella legislativa, introdotta con il D.L. n° 16/2014, convertito in L. n° 68/2014.

La suddetta assise preannunciava l’oggetto dei due consigli successivi ovverosia “la rimodulazione delle aliquote e delle tariffe nella misura massima prevista per legge”.

Infatti, le sedute del 9 e del 29 settembre scorsi, hanno approvato, sempre con i soli voti della compagine di governo, Imu, Tari, Tasi e addizionale comunale Irpef, nella misura massima stabilita dalla legge.

A ben vedere, il c.d. “predissesto” in cui versa il nostro ente, si concretizza nell’esercizio di un “tentativo di risanamento” oneroso per i cittadini.

Peraltro, la maggioranza di governo, avanti per la sua strada, non ha tenuto conto neppure della nostra proposta di prevedere riduzioni e/o agevolazioni in favore dei soggetti che versino in condizioni di grave disagio socio-economico.

Tradotto: una stangata incalcolabile per i cittadini, senza servizi, con tasse al massimo, zero investimenti, zero manutenzioni, nessuno sviluppo e, soprattutto, nessuna attenzione alle fasce sociali più deboli, in palese violazione della Carta costituzionale che, all’art. 3, impone di “rimuovere gli ostacoli di natura economico-sociale che, di fatto, limitano l’uguaglianza e la libertà dei cittadini”.

D’altronde, a Longobardi, anche i bambini diversamente abili pagano lo scuolabus.

Da qui –hanno concluso i consiglieri Bruno e Cicerelli- il nostro voto contrario>>.

Pubblicato in Longobardi
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