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cal 01Gli impianti termici non sono più un comfort, ma un'esigenza irrinunciabile; sono ormai considerati un bene primario che influisce notevolmente sulla qualità della vita di tutti i giorni. Ma, talvolta, anche l'elettrodomestico più innovativo ed efficiente può andare incontro a malfunzionamenti o presentare componenti difettose. Come scongiurare danni al nostro impianto? Eseguendo controlli costanti ma, prima ancora, conoscendone bene il meccanismo per poter anticipare eventuali cattive soprese. Ecco allora spiegato come funziona una caldaia.

Funzionamento caldaia: conoscilo e previeni i guasti

Come abbiamo accennato appena sopra, conoscere i meccanismi basilari del funzionamento di una caldaia è assai utile per ottimizzarne l'utilizzo e intuire, prevenendolo, un guasto nelle prestazioni. La caldaia costituisce il componente principale dei sistemi di riscaldamento negli edifici, mentre gli ultimi modelli  a condensazione favoriscono l'impiego di energie rinnovabili. I modelli più diffusi, ancora standard, hanno potenze che vanno da 24 kW a 32 kW; essi sono a camera stagna e tiraggio forzato. Le dimensioni di una caldaia sono tendenzialmente: 80 cm di altezza, 40 cm di larghezza e 20 cm profondità.

La camera stagna costituisce l'involucro che contiene la camera di combustione in cui brucia i gas e l'aria e contribuisce anche alla espulsione dei fumi prodotti.

I circuiti idrici e a gas

In ogni caldaia sono presenti due tipi di circuiti base: quello idraulico e quello a gas. Vi sono poi dei componenti comuni a tutte le tipologie come:

● pannello con i comandi

● scheda elettronica

Esistono poi elementi accessori, diversi a seconda delle case produttrici, destinati ad eventuali installazioni o integrazioni con altri impianti. Per realizzare tali connessioni, ad esempio con il riscaldamento o l'acqua calda, nella parte inferiore della caldaia è collocato un attacco per l'alimentazione a gas; oltre ad un'uscita per l'acqua calda e un'entrata per quella fredda, in questa parte inferiore si trovano altri due attacchi per l'impianto di riscaldamento. Entrate e uscite hanno tutte misure standard che sono 3/4 pollici per gli attacchi del riscaldamento e 1/2 pollici per l'acqua. Inoltre, ogni caldaia è corredata di un cavo per l'elettricità che alimenta la scheda di controllo dell'impianto.

Il circuito idraulico dell'impianto si biforca in due sotto-circuiti; l'uno collegato allo scambiatore termico nella camera combustiva per il riscaldamento e l'altro collegato ad uno scambiatore, che mette a contatto lo scambiatore termico e l'acqua fredda affluente dalla rete idrica, per l'acqua sanitaria.

Come avvengono i processi di riscaldamento

Una valvola, regolata dalla scheda elettronica, separa i due sotto-circuiti alternandone l'attivazione; la priorità è riservata alla produzione di acqua calda. Per l'attivazione del riscaldamento in una caldaia deve pervenire un segnale alla scheda di controllo; tale imput può provenire da un termostato ambientale, da un sensore o da un dispositivo di controllo. Ricevuto il segnale, viene attivato il gruppo circolatore, la ventilazione e la combustione.

Ecco come funziona l'attivazione e il blocco:

● un gruppo circolatore mette in moto l'acqua nell'impianto prima della combustione;

● una valvola di sicurezza (regolata sui 3 bar) e un pressostato inibiscono l'azione del circolatore se la pressione sul circuito di riscaldamento supera i livelli di sicurezza. Nel caso di circuito sanitario, un flusso-stato inibisce la circolazione dell'acqua (e quindi l'accensione della caldaia) per evitare temperature vertiginosametne alte.

La curva portata / prevalenza, disponibile per ogni modello, esprime la capacità del circolatore di mettere in moto una data quantità di acqua, vincendo la pressione e le resistenze presenti nell'impianto.
La portata calcola quanti litri di acqua in un'ora sono messi in movimento dal circolatore; la prevalenza diminuisce invece al crescere della portata ed è espressa in m.c.a. (cioè metri di colonna d'acqua).

I range di portata e prevalenza nei circolatori dei modelli più comuni di caldaia vanno da 0 a 1500 litri per ora e 0 – 5 m.c.a. Il flussostato sul circuito di acqua è caratterizzato da una portata e da una prevalenza intorno ai 2 litri per minuto e circa mezzo bar.

Tutto questo rende ben chiaro quanto i processi di combustione che avvengono in una caldaia siano altamente rischiosi. Per questo, se notiamo un malfunzionamento, è necessario rivolgersi subito ad un tecnico esperto in assistenza per le caldaie. E non dimenticare dei controlli periodici da eseguire per legge e per garantire la massima sicurezza in casa tua.

Pubblicato in Casa e Life Style
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