Domenica 9 luglio 2017, alle ore 10.30, nel territorio di Nocera Terinese (Cz) è stato inaugurato un nuovo punto della rete di vendita Campagna Amica promossa dalla Coldiretti.
Ne ha dato notizia Giuseppe Ruperto, presidente della cooperativa Le Macchie.
Il punto vendita è sito in località Macchie De Luca, di fianco alla via Passo Bagni, a pochi metri dal pontino La Vela e a pochi metri del villaggio Nuova Temesa.
L’iniziativa nasce dal desiderio di fornire prodotti di qualità ai consumatori, incentivando il contatto diretto coi produttori agricoli, mantenendo prezzi accessibili grazie alla vendita senza intermediazioni e garantendo la qualità col passaggio diretto dai campi alla tavola.
L’apertura del punto vendita di Nocera si colloca all’interno del progetto nazionale Coldiretti per “una filiera agricola tutta italiana”, ed ha come obiettivo principale la diffusione di una nuova cultura dell’educazione alimentare di qualità.
Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti i dirigenti della Coldiretti, i soci della Cooperativa e amministratori locali.
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Sono passati più di 10 anni dalla alluvione del 2006 quando il ponte sul Savuto ebbe a subire gravi danni.
E 9 anni da quando nel 2008 il ponte fu letteralmente portato via da una piena impetuosa.
Nacque subito il comitato per la ricostruzione del ponte guidato da un combattivo contadino del luogo il sig Giuseppe Ruperto, nella prima foto con Emanuela Gemelli.
Ed oggi dopo tante promesse mancate sembra chi la ricostruzione sia un fatto vero e possibile.
E’ questo l’impegno assunto stamattina dal presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, ai microfoni della trasmissione “Buongiorno Regione” andata in onda su Rai 3oggi 10 febbraio 2017.
Una trasmissione avente ad oggetto proprio la ricostruzione dell’importante Viadotto.
Ed il presidente della Provincia di Catanzaro Enzo Bruno ha assunto al suo ente l’onere dei 400 mila euro necessari ad avviare le procedure per la gara d’appalto. A tanto ammontano le risorse che mancano all’appello del quadro finanziario per la realizzazione di un progetto di cui l’Ente intermedio è solo soggetto attuatore.
La attuale disponibilità infatti è di soli 2,5 milioni di euro.
Ovviamente il presidente chiede poi alla regione la restituzione della somma onde evitare il default dell’ente provincia.
Oltre che Giuseppe Ruperto sono intervenuti , ai microfoni del tg3 il presidente delle provincia Enzo Bruno e quello della coldiretti Calabria Pietro Molinaro.
Oltre a loro erano presenti anche il sindaco di Falerna, il consigliere provinciale Giovanni Costanzo, e il sindaco di Nocera Terinese.
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Il presidente della Cooperativa Giuseppe Ruperto di Nocera Terinese lamenta i gravi danni dei campi allagati dalle intense piogge ed altresì dalle esondazioni del fosso Sciabica.
La zona di Nocera Terinese è una area pianeggiante che ogni volta che piove rischia di restare allagata perché mancano i fossi di scolo che da sempre sono indispensabili per garantire lo stesso accesso ai campi.
Le organizzazioni di categoria sollecitano l’attenzione dell’ente regione ai gravi danni che stanno subendo i coltivatori diretti
Peraltro i campi non sono nemmeno accessibili per via dell’acqua che ristagna.
Si impone pertanto che regione, provincia, consorzi o chiunque altri sia competente non aspetti gli allagamenti come se fossero un castigo divino ma intervengano costantemente e preventivamente per mantenere i fossi e garantire il libero e facile deflusso verso mare delle acque piovane evitando lo sversamento delle stesse nei campi e sulla strade interpoderali .
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Le numerose vicende di alluvioni che stanno interessando l’Italia e la Calabria sta facendo dimenticare il problema irrisolto da sette anni del ponte della SS18 sul Savuto.
Almeno questa è l’impressione degli abitanti delle due sponde che da tempo non riescono a parlarsi se non per telefono e che pur vedendosi non riescono a stringersi la mano se non attraversando il fiume( quando non è in piena) o facendo in auto più di 30 km.
Non pochi per chi abita a nord del fiume ed ha i terreni a sud o, viceversa, per chi ha il gregge a sud ed i terreni dei pascoli a nord.
E senza dimenticare la difficoltà di collegamento tra di essi di interi paesi e la difficoltà di raggiungere l’aeroporto di Lamezia , l’ospedale di Lamezia, gli uffici della regione e soprattutto l’autostrada.
E non solo.
Il problema ancora più serio è che la Statale 18 residua , quella cioè che transita a lato del mar Tirreno, nella parte a sud del porto di Amantea , è fortemente a rischio di tenuta.
Esiste cioè il rischio che il traffico si interrompa per via delle mareggiate o che il rilevato venga parzialmente distrutto da una forte mareggiata.
Ed allora lo storico percorso della primigenia SS18 che attraversava il ponte crollato appare ancora di più indispensabile.
Una consapevolezza che è anche degli amministratori locali .
Ma allora perché non si pone mano alla ricostruzione del ponte sul Savuto?.
In questa ottica il comitato per la ricostruzione del ponte guidato da Giuseppe Ruperto ha inoltrato una nota a SE il Prefetto di Catanzaro, al governatore della Calabria Mario Oliverio ed al presidente della provincia di Catanzaro Enzo Bruno chiedendo un urgente incontro.
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