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«Alcuni consiglieri e dipendenti comunali non vogliono farci governare. Ma dovranno prendersi le responsabilità per un eventuale scioglimento del consiglio comunale»

«Il 12 gennaio in consiglio comunale 4 componenti della mia maggioranza, in accordo con la minoranza, hanno bocciato un punto all'ordine del giorno da loro stessi già approvato e deliberato sia in giunta che in consiglio nello scorso mese di dicembre.

E questa è l'ennesima ratifica dell'accordo trasversale tra il mio vicesindaco e la minoranza il cui obiettivo, ormai declinato all'unisono, è diretto a fermare il cambiamento in atto a Nocera, a fermare l'azione di bonifica e riorganizzazione degli uffici e dei servizi comunali, e impedire di fatto una nuova stagione di lavori pubblici programmati e immediatamente cantierabili quali la riqualificazione del quartiere Vivieri e Chianarella, la realizzazione dei marciapiedi davanti alla Chiesa Maria Regina della Famiglia e il completamento dell'urbanizzazione primaria del quartiere Pianeruzzo».

Una «circostanza – spiega –, che si aggiunge ai numerosi atti di scorrettezza e slealtà nei miei confronti, agli attacchi, alle offese e ai tentativi di delegittimazione sistematica, in atto ormai da mesi», che l’hanno «costretta a cambiare il contenuto dell'intervento di oggi pomeriggio, sabato 13 gennaio, che originariamente avevo convocato per informare la cittadinanza e la stampa degli straordinari risultati amministrativi raggiunti dall'amministrazione comunale tra i quali l'approvazione del primo bilancio riequilibrato, l'abbattimento dell'ecomostro, implementazione della differenziata, la ristrutturazione del depuratore consortile, l'ottenimento dei finanziamenti per l'isola ecologica, quelli per il sottopasso del Maris, l'impegno della Regione per la realizzazione delle opere per la difesa costiera etc».

Anziché parlare dei risultati ottenuti, la prima cittadina ha «dovuto invece spiegare e chiarire ai tanti cittadini attoniti e preoccupati, il senso di alcuni comportamenti e delle gravi affermazioni di alcuni componenti della mia maggioranza che, con l'aiuto di alcuni dipendenti comunali, hanno di fatto deciso di non farmi governare, di fare saltare il servizio idrico ed Rsu, di bloccare l'ufficio tecnico e di mettere a repentaglio l'efficienza e l'efficacia della gestione amministrativa». 

«Ma l’amarezza – dice in una nota – più grande è dovere assistere alla mortificazione e al sacrificio del mandato politico affidatoci dal popolo nocerese per difendere e consolidare rendite di posizione che nulla hanno a che fare con il bene comune. 

Per estremo senso di responsabilità, a ciò sollecitata da molti cittadini e dai componenti del gruppo de "Il Paese che Vogliamo”, ho rinviato di una settimana ogni mia personale decisione,  offrendo in tal modo ai consiglieri, agli assessori, ai componenti e ai simpatizzanti del gruppo di Ripartiamo, l'opportunità di rivedere le irresponsabili posizioni assunte e di comunicare con chiarezza e lealtà se vogliono lavorare ancora nell'interesse del paese o se vogliono continuare a giocare con i teatrini di buratti e burattini, prestando il fianco ad altre operazioni "molto poco chiare", assumendosi  con ciò la responsabilità dell’ennesimo scioglimento anticipato del consiglio comunale».

«Dal mio canto – conclude la sindaca –, prima di ogni personale decisione, attenderò un'altra  settimana ancora per favorire la ripresa del dialogo e dei lavori in favore del nostro paese il cui debito del dissesto ha ormai superato la più nera delle previsioni possibili, attestandosi a oltre 40 milioni di euro di cui 22 milioni circa di debiti fuori bilancio, 7 milioni circa di contenzioso e 15 milioni di mutui già contatti dalle giunte precedenti tra i quali ben 5 milioni concessi dal decreto salva imprese, impiegato purtroppo non per pagare i fornitori di beni, lavori e servizi straordinari. prevalentemente per pagare ordinarie forniture  idriche ed elettriche».

Domenica, 14 Gennaio 2018

Pubblicato in Lamezia Terme

Sono passati più di 10 anni dalla alluvione del 2006 quando il ponte sul Savuto ebbe a subire gravi danni.

 

E 9 anni da quando nel 2008 il ponte fu letteralmente portato via da una piena impetuosa.

Nacque subito il comitato per la ricostruzione del ponte guidato da un combattivo contadino del luogo il sig Giuseppe Ruperto, nella prima foto con Emanuela Gemelli.

 

Ed oggi dopo tante promesse mancate sembra chi la ricostruzione sia un fatto vero e possibile.

E’ questo l’impegno assunto stamattina dal presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, ai microfoni della trasmissione “Buongiorno Regione” andata in onda su Rai 3oggi 10 febbraio 2017.

Una trasmissione avente ad oggetto proprio la ricostruzione dell’importante Viadotto.

Ed il presidente della Provincia di Catanzaro Enzo Bruno ha assunto al suo ente l’onere dei 400 mila euro necessari ad avviare le procedure per la gara d’appalto. A tanto ammontano le risorse che mancano all’appello del quadro finanziario per la realizzazione di un progetto di cui l’Ente intermedio è solo soggetto attuatore.

 

La attuale disponibilità infatti è di soli 2,5 milioni di euro.

Ovviamente il presidente chiede poi alla regione la restituzione della somma onde evitare il default dell’ente provincia.

Oltre che Giuseppe Ruperto sono intervenuti , ai microfoni del tg3 il presidente delle provincia Enzo Bruno e quello della coldiretti Calabria Pietro Molinaro.

 

Oltre a loro erano presenti anche il sindaco di Falerna, il consigliere provinciale Giovanni Costanzo, e il sindaco di Nocera Terinese.

Pubblicato in Lamezia Terme
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