Di seguito la nota che il Direttivo del PD ha inviato in data odierna alla Commissione straordinaria del Comune di Amantea, concernente la tutela del posto di lavoro degli addetti allo spazzamento.
Spettabile Commissione straordinaria,
nel ringraziarvi per aver dato seguito alle nostre richieste concernenti la sanificazione e la disinfezione del territorio e ribadendo l'urgenza di prestare massima attenzione alla tutela del personale comunale (magari chiedendo di attingere ai DPI inviati alla Protezione Civile), teniamo a parteciparvi alcune questioni di interesse collettivo.
Nonostante sia ripartito - come nei nostri auspici - il servizio di spazzamento, dalle informazioni che raccogliamo solo quattro dei dodici operatori sono stati richiamati in servizio. Una situazione che ci preoccupa molto perché l’altro lato della medaglia è rappresentato da otto famiglie rimaste senza reddito in un momento di particolare complessità, qual è quello che stiamo vivendo.
In questo quadro, notiamo che la nostra cittadina, ad oggi, è ancora lontana da dignitosi livelli di decoro. E ciò non certamente per la qualità del lavoro svolto dai pochi operatori.
A tal riguardo, chiediamo di conoscere quanti sono gli operatori impiegati sul territorio comunale, per quante ore e con quale distribuzione territoriale?
E, se non fosse stato ancora completato il quadro delle "chiamate", nell'ottica di una giusta e necessaria salvaguardia lavorativa perché tardare ad inserire gli otto addetti rimasti senza impiego?
Se esiste un problema di soldi, si potrebbero impegnare risorse oggi assegnate ad altro. Se vi è un mezzo comunale che necessita di revisione e/o riparazione, ad esempio, invece che dare il servizio all'esterno si può pensare di ripristinarne l’uso, con un costo certamente inferiore. A titolo esemplificativo, anziché assegnare all'esterno il servizio per la manutenzione di parte dell’impianto di pubblica illuminazione cittadino (per un valore di circa 11.000 euro), si potrebbero fare svolgere tali lavori a chi nell'Ente si occupa di manutenzione della rete di illuminazione, visto che ha in organico la figura dell’elettricista.
Auspichiamo che queste nostre sollecitazioni e sensibilità troveranno le vostre attenzioni.
Direttivo PD Amantea
Circolo Moro-Berlinguer
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PARTITO DEMOCRATICO AMANTEA - Circolo "Moro-Berlinguer"
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Cronaca
Non solo ma invoca la fine dello sfruttamento minorile.
Poi aggiunge che la povertà non è una fatalità.
Infine invita i giovani a non arrendersi mai davanti agli effetti nefasti della povertà, a non cedere mai alle tentazioni della vita facile ed a non ripiegarsi su se stessi.
Per raggiungere questi risultati nel Madagascar e nelle altre parti del mondo basta pregare.
Dio infatti – dice il Papa- tocca il cuore degli imprenditori e dei dirigenti perché provvedano a tutto ciò che è necessario per assicurare a quanti lavorano un salario dignitoso e condizioni rispettose della loro dignità di persone umane.
Conclude dicendo che ognuno deve conoscere la gioia e la dignità di guadagnarsi il pane per portarlo a casa e mantenere i suoi cari.
Imprenditori e dirigenti vedranno propri fratelli nei loro dipendenti.
E’ importante anche che si crei tra i lavoratori uno spirito di vera solidarietà.
Che sappiano essere attenti gli uni agli altri, incoraggiarsi a vicenda, sostenere chi è sfinito, rialzare chi è caduto.
Ed infine è necessario che il cuore dei lavoratori non ceda mai all'odio, al rancore, all'amarezza davanti all'ingiustizia, ma conservi viva la speranza di vedere un mondo migliore e lavorare per esso.
Conclude il Papa invita doli a far valere i loro diritti e le loro voci e il loro grido siano ascoltati.
E comunque il Papa spera che i politici garantiscano il rispetto dei lavoratori, il diritto allo studio dei giovani, il diritto delle famiglie ad avere soddisfatti i propri bisogni, evitando i disboscamenti selvaggi, lo sversamento delle plastiche nei mari, l’inquinamento dell’ambiente.
La Stampa
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Mondo
Antonio Pappaterra (IDM Scalea): non staremo a guardare stagnazione e abbandono, appoggeremo ogni iniziativa contro la precarietà.
Ritorna lo stato di agitazione per gli ex lavoratori e percettori di mobilità in deroga di tutta la Regione Calabria. Riappare l'incubo delle incertezze senza fine per gli oltre 5000 lavoratori delle politiche attive promosse dall'ex governo Renzi, che di fatto ha aumentato il livello di precarietà del mezzogiorno d'Italia, lasciando a casa e nella strada, con lo spartiacque delle politiche passive , oltre 25.000 disoccupati calabresi ed ex dipendenti di aziende fallite per la crisi e di multinazionali emigrate in altre zone del mondo. Dopo gli interventi del Presidente Oliverio, su richiesta dei consiglieri regionali ed in particolare dell'on. Orlandino Greco, la Regione Calabria si è mossa in tempi record per l'aggiornamento della banca dati degli aventi diritto al lavoro di 6 mesi all'interno dei comuni partecipanti al bando, ma tutto si è fermato a Roma. Da settimane si attendono risposte sul futuro degli ex percettori di mobilità in deroga e ancora nulla è dato sapere, in tempi certi, delle soluzioni che si andranno ad adottare per riavviare la nuova stagione di collaborazione di queste figure nei vari enti locali. All'appello manca, di fatto, ancora una mensilità da percepire da parte degli stessi lavoratori che hanno espletato il loro servizio nei comuni, ma anche la conferma che attraverso la banca dati redatta dalla Regione, ferma al Ministero del Lavoro e all'INPS Nazionale, e il rimanente stanziamento di 15 milioni di Euro gia previsto, verranno attivati i nuovi bandi. Preoccupazione è stata dichiarata da parte di tutti i gruppi sindacali che seguono la vicenda e soprattutto dal sindacato autonomo degli ex tirocinanti recentemente costituitosi sotto la sigla “CSA FIADEL ex Mobilità”. Un chiaro segnale questo che rappresenta un monito nell'eventualità di un perpetrarsi delle incertezze sulla questione. Noi di Italia del Meridione sul caso non staremo a guardare stagnazione e abbandono da parte degli apparati dello Stato e da chi lo rappresenta, - ha detto il coordinatore di Scalea, Antonio Pappaterra - e non esiteremo ad appoggiare ogni iniziativa ritenuta utile contro la precarietà e la povertà. Insieme agli ex percettori in deroga esprimiamo preoccupazione sui ritardi di questa vicenda e non permetteremo, cosi come si paventa, che si allunghino i tempi di risposta e di attuazione dei decreti e dei bandi fino alle prossime elezioni. La dignità delle persone non si può comprare e non deve essere merce di scambio. Per tale motivo solleciterò lo stesso leader IDM, Orlandino Greco, ad alzare la guardia sul tema e gli apparati della dirigenza a prepararsi all'evenuale ritorno in piazza a sostegno dei tirocinanti”.
Scalea 12/04/2018
Per la Stampa
Antonio Pappaterra
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Italia