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Morsi al capotreno che la sorprende senza biglietto, straniera denunciata

Genova, Principe – capotreno preso a morsi da passeggera senza biglietto.(foto dal web)

Morsi al capotreno che l’ha sorpresa senza biglietto: è successo nei giorni scorsi su un regionale in arrivo nella stazione di Principe, denunciata una ragazza di 23 anni, originaria del Niger, ospitata nel centro di accoglienza di Ventimiglia.

 

L’aggressione è avvenuta mentre il treno stava per arrivare in stazione.

Alla richiesta del capotreno di pagare biglietto e multa, la giovane ha reagito con violenza mordendolo al braccio sinistro.

L’uomo ha subito avvisato la polizia Ferroviaria, e una volta che il treno si è fermato a Principe gli agenti hanno raggiunto il binario, accertato quanto accaduto e poi hanno denunciato la 23enne per rifiuto di fornire le proprie generalità e lesioni aggravate a pubblico ufficiale.

www.genovatoday.it

Pubblicato in Italia

20/10/2018 – Arrestata dalla polizia di Padova una cittadina nigeriana, Deborah Paul, 26 anni, titolare di permesso di soggiorno per richiedenti asilo rilasciato dalla questura di Roma perchè trovata con 15 chili di marijuana.

 

 

La squadra Mobile di Padova, in un controllo del territorio, si è insospettiva, notando la giovane recuperare velocemente il proprio bagaglio guardandosi attentamente intorno.

L’indagata, alla vista della polizia, ha poi provato a ricollocare il grosso trolley appena scaricato all’interno del mezzo ed a risalire sul bus, ma è stata bloccata dagli agenti.

Nella valigia c’erano quasi 15 chili di marijuana.

La straniera è stata quindi arrestata per il reato di spaccio di sostanza stupefacente e condotta in carcere. [IlGazzettino.it]

Pubblicato in Italia

Gioia Tauro. Ieri pomeriggio, personale della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di di Gioia Tauro ha dato esecuzione all’Ordinanza di custodia cautelare in carcere di KEITA Mamadou, cittadino 35enne della Guinea .

 

 

I reati contestati sono atti persecutori (Stalking), danneggiamento, danneggiamento a seguito di incendio e lesioni personali.

Il KEITA, infatti, ponendo in essere reiterate condotte delittuose nei confronti di una donna Nigeriana, l’aveva indotta a sporgere diverse denunce presso il Commissariato di polizia di Gioia Tauro, ingenerando nella stessa un grave e perdurante stato di ansia, tale da giustificare la misura cautelare disposta dall’Autorità Giudiziaria.

In virtù del suddetto provvedimento, il cittadino della Guinea è stato individuato, intorno alle ore 16:00, dai detective investigativi, a seguito di mirata attività di ricerca all’interno della baraccopoli di San Ferdinando, e dopo il disbrigo delle formalità di è stato accompagnato presso la casa circondariale di Arghillà.

Pubblicato in Reggio Calabria

Amici, è una storia triste e agghiacciante quella che sto per raccontarvi.

Una ragazza si rifiuta di fare sesso col padrone di casa e la scaraventa dalla finestra.

L’uomo ora è in carcere, la ragazza di appena 23 anni resterà paralizzata su una sedia a rotelle per tutta la vita.

Ma andiamo con ordine.

Siamo a Firenze.

Ancora ci dobbiamo occupare di violenze sulle donne.

La Squadra Mobile ha arrestato, dopo lunghe indagini, un nigeriano di 43 anni, addetto alla sicurezza nei locali fiorentini, con l’accusa di tentato omicidio.

L’arresto è di pochi giorni fa, ma la triste vicenda risale ad alcuni mesi fa.

La giovane donna, pure lei nigeriana, era arrivata in Italia con una carretta di mare a Lampedusa e poi trasferita in un campo profughi da clandestina.

Non ha un lavoro e quindi passa il suo tempo per strada a mendicare.

Poi, però, viene accolta in casa di un suo connazionale grazie all’aiuto di alcune brave persone.

Ma qui il clima si fa molto pesante.

L’uomo continuamente la infastidisce, continuamente la palpeggia, le chiede di fare sesso con lui, ma la giovane si rifiuta e cerca di evitarlo per quanto può.

Potrebbe lasciare l’abitazione, ma non lo fa.

Non sa dove andare.

L’aspetterebbero giorni peggiori: la strada e la prostituzione.

E così il proprietario la sera del 26 luglio scorso approfittando di essere soli in casa, la compagna del proprietario era momentaneamente assente, entra nella stanza della ragazza, si abbassa i pantaloni e le chiede di fare sesso con lui.

La ragazza rifiuta le avances e allora l’uomo incomincia ad essere nervoso e violento.

Incomincia a schiaffeggiarla e a bastonarla, spingendola verso la cucina.

La giovane molto spaventata indietreggia e si trova contro una finestra aperta.

A quel punto l’uomo la spinge e lei cade dalla finestra finendo sulla strada facendo un volo di circa 10 metri.

Il 118, subito allertato, la porta all’ospedale.                            

La ragazza presenta diverse fratture in tutto il corpo ed è in coma.

L’aggressore non racconta la verità alla Polizia.

Dice che la ragazza, avendo seri problemi con la famiglia in Nigeria, si è buttata da sola dalla finestra. E così l’episodio viene rubricato come tentato suicidio.

Ma dopo alcuni giorni la giovane si sveglia dal coma e racconta come si sono regolarmente svolte le cose, facendo scattare gli accertamenti da parte delle Forze dell’Ordine.

La verità è venuta subito a galla, però la giovane nigeriana, per colpa di un suo connazionale che avrebbe dovuto aiutarla e proteggerla, resterà per sempre su una sedia a rotelle.

Il responso dei medici non lascia alcun dubbio. di Francesco Gagliardi.

Pubblicato in Italia

Amici lettori di Tirreno News, sfogliando i giornali quotidiani oggi mi sono imbattuto in una notizia scioccante che mi ha turbato e che mi ha lasciato inebetito e per diversi minuti sono rimasto immobile e non sono riuscito a completare la lettura dei giornali.

Quello che sto per raccontarvi è un fatto realmente accaduto.

Un uomo di 35 anni che stupra una ragazzina di appena 11 anni e la mette incinta. Dio mio come siamo caduti così in basso. E’ la fine del mondo.

Una ragazzina di 11 anni che aspetta un bambino perché un bruto, un animale della peggiore specie, ha abusato di lei, piccola innocente.

A 11 anni la bambina dovrebbe giocare con le altre bambine, giocare con la bambola, ai cerchi, alle corde, invece fra non molto dovrà accudire un figlio.

Addio innocenza! Addio fanciullezza!

Una bambina che non sa ancora cosa significhi essere incinta, cosa significhi diventare madre e come nascono i bambini. Eppure è rimasta incinta. Cose di un altro mondo.

No, il fatto non è accaduto in Africa e Asia, ma in Italia. Episodi del genere sono già capitati altre volte, in Europa raramente, in Italia quasi mai e se capitano vengono considerati comunque straordinari.

Il fatto è accaduto a Torino. La bambina è stata stuprata da un vicino di casa ed è rimasta incinta senza che lei lo sapesse.

Lei si fidava di questo vicino di casa e lo chiamava perfino zio. Zio orco, zio animale. Anche i genitori della bambina si fidavano di lui e gli affidavano non solo la ragazzina ma anche le altre sorelline di 4 e 7 anni e il fratellino di 13 perfino di notte quando dovevano andare a lavorare. Nessuno si era accorto di nulla.

Il bruto abusava della bambina quando tutti gli altri dormivano tranquilli. L’orco la abusava e la minacciava a non dire nulla alla mamma. Se avesse raccontato le violenze subite non avrebbe più visto la mamma.

Se ne sono accorti i medici dell’ospedale Sant’Anna dopo averla visitata. Il corpo della ragazzina aveva iniziato a cambiare e la mamma notò qualcosa che non andava.

Si sono presentate al pronto soccorso perché la bimba aveva il pancino gonfio. Forse mia figlia ha un male oscuro, qualcosa di brutto, pensava la mamma ignara di tutto. La bambina, ingenua, innocente, è rimasta turbata.

E’ rimasta di stucco quando i medici l’hanno informata che era incinta, che avrebbe messo al mondo un bambino.

Disse.- Non immaginavo di avere un bambino nella pancia -.

E poi ha raccontato in lacrime ai poliziotti che la interrogavano che lei non voleva fare quelle cose brutte, ma l’orco insisteva, la minacciava, la costringeva ad avere rapporti sessuali. Ora l’orco è in carcere con l’accusa di violenza sessuale su minore.

Pubblicato in Italia
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